II nubifragio nel Bresciano

II nubifragio nel Bresciano II nubifragio nel Bresciano nteri raccolti distrutti • Innumerevoli case scoperchiate - Milioni di danni Brescia, 5 notte. Una perturbazione atmosferica, che ha carattere eccezionale per la sua vioenza, si è manifestata nel comune di Nave, che dista una diecina di chilometri dalla città, nelle prime ore di stamane. Preceduto da scariche elettriche, un turbine di vento. Ingolfandosi nella angusta vallata, in fondo alia quale scorre 11 Garza, ha assunto una velocià vertiginosa e tale violenza sradicando e trasportando per aria, coinè fuscelli, i grossi annosi pioppi giganti, sulla riva del Garda; poi si è abbattuto n contrada Bologna, scoperchiando numerose case, apportando comignoli fi mposte e eoinpletatatnente distruggen do il massiccio fabbricato in muratura, di alcune onichie per la costruzione di attrezzi agricoli. Il turbine ha asportato il tetto dell'edificio e poi ha abbattuto le quattro muraglie, lasciandone in piedi un piccoo angolo, nel quale hanno potuto riparare salvandosi in modo prodigioso, tre figli del proprietario, sorpresi dal urbine mentre lavoravano. Le macerie, rovesciatesi sul macchinario e sulla at rezzutura dell'edificio, hanno sepolto prodotti finiti e quelM in corso di lavorazione. Lo spaventoso turbine è duralo da due a tre minuti, ed 6 sialo seguito da poca pioggia e grandine, menre il cielo è ri inasto per qualche ora fosco e quasi livido. I danni sono rilevanti. Ma assai più gravi si manifestano, oggi, le devastazioni prodotte dall'uragano, dalla grandine e rial nubifragio di ieri, che ha colpilo vaste zone della provincia. L'azione devastatrice degli clcnieuli si è scaenata a settori lunghi e stretti, che si estendono dalle compagne della Bassa ille colline di Casfenedo e di Lottato, dalla riviera del (iarda, di Rezzalo a Troponti e a Bedizzole a trilla la Valienesi, a Desenzano, a Sirmione, alla verde Lugana 'Ino a Peschiera. L f là dll' La fantastica velocità dell'uragano L'uragano ha galoppato con velocità fantastica, perchè si è scatenato a pochi minuti di distanza da una localià all'altra, con impressionante simulaneità di rovesci di pioggia e di grandine. A Castenedolo la violenza nel nubifragio è stata tale che molti contadini, sorpresi per i campi, si trovarono nel'impossibilità di raggiunsero i cascinali anche a causa degli improvvisi e tumulinosi torrenti formatisi. Fortunatamente però danni alle persone non se ne sono avuti, anche se il pericolo non è mancato, in quanto molli alberi, in ispecie quelli d'alto fusto, non hanno resistito alla violenza del veno e si sono abbattuti di schianto, ostruendo in alcuni punti sentieri e strade di campagna. Appena fu possibile, 1 contadini, che avevano assisti¬ o esterrefatti all'imperversare della empesta, hanno voluto constatare le conseguenze del sinistro sui campi, che, in alcune località, sono apparsi nddirittura desolanti. Il Municipio di Castenedolo comunica che i cinque sesti della zona sono stati ridotti in uno stntn pietoso. Non restano che 1 rami spogliali delle piante e delle viti, mi seri moncherini tesi verso il cielo. Circa 5000 quintali di uva, il novana per cento del prodotto, sono completamente rovinati; le piantagioni di abacco danneggiate, il granoturco deto quarantino reso inservibile e, con 1 prato e le piante da frutta, i danni ascendolo ad oltre un milione. Anche da Leno, Bagnolo Mella, Calvlsano e da Mainaga giungono notizie mpressionanti sulla devastazione operata dal violentissimo temporale. E' stato una specie di ciclone, tanto era la violenza del vento che si è abbattuto su tutta la zona ubertosa. Alte plante furono sradicate, comignoli asportali, tegole portnte via da! turbine. Ad aggiungere gravità al sinistro, ha contribuito la grandine, caduta in grande copia e spinta con estrema violenza dal vento. Altra plaga colpita e devastata è stata quella compreso tra la Rnzzica Rezzato e Vlrle Trefonti. Anche qui, il vento furioso, di estrema violenza, ha abbattuto numerosi comignoli, asportando le tegole. E' stata una raffica paurosa, che ha sconvolto e sconquassato tutto, ed è durata circa mezz'ora Intanto, infuriava la grandine fitta, t resa più disastrosa per la spinta del vento, che è caduta per circa sette o otto minuti, sulfìriente per la devastazione intera di promettenti vigneti e per la distruzione completa del raccolto. Maggiore è stata la furia del vento come quella della grandine nella zona di Virle, dove, cessato il temporale, rimase sul terreno uno strato denso c bianco di grandine. Il diluvio I contadini sono vagati, dolenti, per f campi, dove tutti i frutti delle loro fatiche diurne erano andati perduti. A Bedizzole, per venti minuti, la furia distruggitrice degli elementi si è accanita rabbiosamente, in modo veramente impressionante, sui caseggiati e sulle ubertose colline, produeendo danni ingentisshiii, ridicendole quasi allo stato invernale. 1 tetti dive'ti i comignoli precipitati, gli allagamenti impressionanti, ed innumerevoli, i raccolti delle campagne completamente distrutti. 11 maggior danno, naturalmente, è stato sofferto dai vigneti, 11 cui prodotto, tanto promettente quest'anno, è andato completamente perduto togliendo cosi agli agricoltori anche le ultime possibilità di alleviare le tristi conseguenze della siccità subita. polponazze, cuore della Valtenesl orgoliosa del suo raccolto principale' che è dato dai vigneti, nel volgere di pochi minuti, ha cambiato completamente di uspetto: prima ridente eon le vili cariche di grappoli, ora invece è in pieno squallore. Non si ricordano raffiche di pioggia e rovesci diluviali eguali a quelli che sono imperversati su queste campagne, seguiti da una grandinata fu- ri(fsu> ■ eh(T ha t uto distrutT compro a- „ " ."-"'"P™^ cne 'si avvicina. mettendo anche il raccolto dell'anno venturo. Infatti molte viti e molti alberi fruttiferi sono stati letteralmente scorticati dai chicchi della grandine che li hanno flagellati. Pur questi agricoltori guardano eon cuore affranto al loro raccolto, che in pochi minuti e andato disperso. Su ogni volto è di pin'a la tristezza; In ogni animo è sce seo l'incubo per la stagione invernale Lo spettacolo di desolazione è completato da strade rotto e melmose da ampi pantani e da pozzanghere un po' ovunque. Sirmione e la plaga desenzanese sono state anch'esse comprese nel raggio d'azione del ciclone. liliali i. i raccolti di uva, granoturco ed ulivi, sono andati totalmente distraiti. Dappertutto la violenza del vento ha divello moltissime piante e scoperchiate numerose case n cascine. I danni assommano purtroppo a parecchi milioni. La campagna bresciana, cosi promettente di pingui messi e stata devastata per un raggio vastissimo u nella zona più fertile e redditizia.

Persone citate: Garza, Peschiera