La bella vittoria

La bella vittoria La bella vittoria Monza, i immillo. >Sessaiiluniilu persone Iiauiiu afioìia- sio ieri l'Autodromo pei assistere ai'u«Gran Premiò eli Monza". Le tftirè p(batterie, repechage e tinaie) hanno in- dteréssuto per le loro molteplici vieen-1mde, sovente provocate più die altro da sguasti ai motori o « panne » di gomme.isTali incidenti hanno sconvòlto conti-mlilluiiierile lo posizioni, dando alla cor- ! Usa, improvvisamente fisionomia e nio-lsimpone iir.-i iir-un Quest'anno 1; bolognese aveva fortunata, perciò la vittoria, di 'ùìiwi a proposito per premiare rivi fiutivi. La l'olili alla rine ha lancia- clo il circuito, lieui per le emozioni|nvissute mon lutti erano ai correnti! (ieHw grave disgrazia, succèduta ullainCùrva di Lcsinu. perché, purtroppo, gajiche quest'anno, la grande tnanife- sstazione automobilistica ha voluto il! suo contributo di sangue, per l'iute- cresse della gara e per il completi) Mic-ha;su dell'industria nazionale, ottetiu- stu ad opera di un pi.ola italiano. l„ .. _ „ I11 successo di una marca vE' ia seconda volta che Maserati si,mnel Grati Premio di Monza, smarca del costruttore navuto una attività ien nla bsomma di.sacrifici che attendeva la »,S"H oi;:;™' Ltl. l!™',, ^^^\^cedente (Iran Premio che doveva sellare la prima vittoria deila Maserati. il record del giro, appartenente al compianto Arcangeli con 2*29" 2/5, è rimasto imbattuto. |tGli avversari, che «d un certo punto sono apparsi più pericolosi, sono stati Varzi e Chiron che hanno tentalo di attaccare a. fondo il velocissimo « leader », ma il primo è stato tradito dui mezzo meccanico, collaudato lorse troppo .iffrettaiamente, .mentre il francese è stato attardato dn Incidenti di gomme. E sopraggiunto in seguito Borzacchini ad insidiare la posizione di Fagioli, ma anche il serrate, rabbioso del pilota dell'Alfa Romeo e sia 10 respinto. In conclusione, Il terzi' Gran Premio di Monza, ha registrato 11 completo successo dell'industria na zioimle, che con Maserati ed Aliti l«o meo, ha battuto l'industria straniera. I.a velocita oraria ottenuta, da Fa- scadopgioii (Km. 155,511), di gran lunga su periore a quella realizzata l'anno scoi so nella stessa prova (Km. 150,444) serve a valorizzare ancor più la gran de vittoria conseguita ieri dal pilota di .VKiserati. • 11 Gran Premio Vetturette i; stato v vrtnssdGdclidlimo dal belga Scaron su « Amilcar » Ala stessa superiorità sfoggiata dal itore elei Gran Premio Monza, li qcon succèsso dT Scaron' è' stato" più""incoi'a \incontrastato. Partito in testa, il pi:o-| ta .delia macchina francese ha aumen- v/.t&Jw^hì. 'wffù'trntn0^" note- mio Vetturette,..!» registrato un..note ole aumento di velocità nei confronti della prova dell'anno scorso. a i o a i o . ¬ Il tragico accidente I^a sciagura cui accennavamo è avvenuta nei • repechage • al quale partecipavano Gliersi, Annozzi, Borzacchini, Etancelin. Ghersi era al comando aella gara, seguito a breve distanza da Borzacchini e a qualche decina dl metri da Minozzi. Etancelin, che era in lotta con Minozzi per classificarsi terzo e qualificarsi cosi per la finale, era a dieci metri dal rivale. Ad uncerto punto, nella seconda parte della curva, il pilota francese, forse per evi- tare uno sbandamento, ha frenato, ma si ritiene troppo bruscamente, tanto dabloccare i freni. La macchina ha fatto uno scarto ed è uscita dalla pista; la rete metallica di protezione eretta. tatori che si trovavano assiepati e che S'«!n i.nv«t,ti Mai holide un paio di metri oltre il bordo esterno della pista, era stata in quel punto in parte sfondata da un gruppo di spet- vennero investiti dal bolide I.a vettura di Etancelin b rimasta miracolosamente in piedi e si è f%rmata pochi metri più avanti, cosicché il rruidatore se l'è potuta cavare con poche contusioni. Ben più gravi sono state le conseguenze per gli spettatori. Mcuni di essi, buttati a terra, l'uno contro l'altro, sono rimasti inanimati. Uno era rimasto ucciso sul colpo ed un'altro apparso subilo in istato gravissimo, decedeva all'ospedale di Mon. za poco dopo, dove era stato trasportato con gli altri feriti. Delle due vittime una è di Torino, un giovane meccanico di 22 anni, Leone Sartori di •Vn^elo, che abitava in via Bidone 3, con i genitori. Egli doveva venire a Monza con altri suoi cinque amici, ma poi la comitiva si ridusse a lui ed al suo amico Parena Luigi di Giuseppe di anni 21. abitante in corso Massimo d'Azeglio, 72. Wmi,„ I due "iovam erano venuti a Monza in motocicletta, di proprietà del Sartor e quando avvenne la sciagura erano vicini. Il Sartori morì, come si disse sul colpo per ile ferite riportate al viso ed al torace, il Parena è rico. verato tuttora con la gamba destra fratturata ed il ginocchio lussato, il che richiederà qualche settimnn.a. per la t'iiarigione L'Altre vittima e il rag. Forfunaio Ponti, d'anni 24, libero prò fessionista, esercente uno studio eom mereiaio a Milano in via Piatti. 1. Egli però risiedeva a Magenta in via Villoresi, 6 con una sorella. Fatalità All'Ospedale Umberto I abbiamo par.ilnl° Ponti1 It^-wnnr0 ^nd^IloJmtn!jrap. Ponti, il s gnor Sandro uorminldi Milano, ove risiede in via Solferino >;. 11. 1! Dormini, cittì lia lasciato l'Q- sespedale Muserà stessa, deve la vite ad,a una pura combinazione, l'oelii istanti Ign priinn della, disgrazia, pei richiesi*» Kdel ras. Politi che desiderava vedere meglio il passaggio dei corridori, la- coscio il posto all'amico. Ciò doveva riu-ipscire fatale al Ponti. Colpito dalla|mmacchina, veniva sbalzato in pieno sul j g Uonnini che, per il colpo fortissimo, svéiiué, ma senza subire altre ferite]co' laasemche cOnlU'ionl di lieve entità allo stelnmeo ,,l al torace, Stillilo dopo la sciagura venne conitiiueaui jiIiu -lampo, da. parte degii organizzatori, la seguente versione; «Alle ore 15,55, il concorrente Etancelili su Alfa lìotneo, itila uscita depha curva di Lesino sbandava e finiva stilla parte erbosa verso l'inteno della pista. Nel tentativo di raddrizzare In macchina urtava con la coda della vettura contro 10 sbarramento di rete metallica e la infrangeva colpendo gli spettatori, uccidendone duce ferendone dieci. 11 «tornitore è Incolume», Uopo la corsa, un successivo comi!nicato affermavo che «prima dell inbidente, il pubblico aveva già roye- »*«o >o ^itì «ftri°punU dil per^or punm,dlsi ul IJorSo-dclla pista eri ^«»io.wmi. •« tal modo, le conte seguenze della sbandata di Etancelin ». I feriti All'ospedale le due sarme sono sta priseSpIltaeddincapdfrsmm1milseoinposte su due brande, in una|gcameretta accanto a quella che, tre panni addietro, accolse le vittime del, jdisastro provocato dal povero Alate- ri-assi, disastro del quale, quello di coggj. ha caratteristiche analoghe, ina, uper fortuna, con conseguenze ben Piu|vdtdridotte. 11 cadavere del Sartori, presenta viso vaste echimosi chiuse da sangue raggrumato. 11 colpeggile egli ha subiio deve essere suuo ,erribile. li Poh. ti, dalla fisionomia serena e dai lineamenti assai fini, non presenta steriormente traccio di ferite, i l'etiti, tra i quali tre in condizioni gravi, sonu : Signora Maitzen Knehtel fu Antonio di Trieste; Angelo Chigi lu Stefanc- 2"sEIGiuseppe G:ai di Luigi; Guido Viglio ddi Natale: Carlo Olgiati fu Mauro; Mi-,Schele Censi tu Carlo; Giovanni Dell Or-,lo di Davide di Seregno (che st'.roya tin slato assai grave); _ 1-urloni Mario;; tdott. Francesco Furlani di Giuseppe la sua signora; Zaiiighetti Mano di di Angolo; l'arena luigi di Giuseppe Tonno: Magoni Mano di i erruccio qualche altro non identificato perche \"ei lasciato subito l'ospedale, | -g"' * «Efe, ftJL,, £™ , ° M, P"• 11 ne «dente, ca pi¬ snsc«el Giuseppe, di anni 43, da Lugano; Vac-I tia dl Filippo, di anni 83.'e(pb«pddsclstichè. Egli era venuto a Milano j ^pressamente per partecipare al Gran c Premio di Monza accompagnato dal a l sua signora. Subito dopo la disgrazia t, si e sparsa la voce deha sua morie. La t moglie che si trovava nei pressi di l un box della casa Bugatti avendo col- lo a volo qualche frase sulla supposta gdn Ceriale (Savona); Raimondi Enrl- Pco di Carlo, dl anni 38, da Busto Ar- sizio; Marganotti Beino di Umberto, di anni 14. ria Brisolengo; Dormili! Sandra di Cesare. « Non ricordo più nulla » Etancelin, un giovane sui 30 anni, noto e ricco commerciante dl stoffe di Bhouen ce noto come gentleman e sportivo appassionato per aver preso aparte specialmente a gare autom') Jiti-utragica fine del corridore e non ye-|dendo da qualche minuto ricomparire il marito a bordo della sua macchina.lg Presa da violenta crisi dl pianto, poco p ìmanoo non cadesse a terra svenuta. eIn questo frattempo Benzo Castagne- . i , a a l o „ a a i te . a l r . i . to senza sapere che la moglie dl Etan celin andava affannosamente eercan do il marito, ha accompagnato il corridore che era rimasto pressoché illeso, sulla pista per mostrarlo al pubblico e convincerlo cosi della sua incolumità. Fu allora che i due coniugi si incontrarono dando lu'go ad una scena commovente che il pubblico sottolineò con viva commozione. Interrogato sulla sciagura Etancelin clie evidèntemente era ancora sotto la impressione del fatto, con moto convulso e in preda a tremito nervoso, si limitò a dire: «Non so quello che mi è accaduto, non ricordo più nulla. Rammento sol-'tanto che ero in curva quando ad un tratto la macchina dopo avere sban-idato ha fatto un giro su sé stessa elio mi sono trovato a terra in una nubeidi polvere Come sia avvenuto lutto qtiesto non so: non ricordo ». Poi richiamato alla realtà dalle insj s»o.ti7p affettuose della mobilie il corri-;dorè saliva sopra un'automobile e con'InTsl-mora lasciava l'autodtòfno • :in signora lasciai amoaromn. , iI *» rmm iJL/C t,d« " i„ .. . . . .„„„. ,. , , | Il più bel sole monda 1 autodromo in un lieto quadro di azzurro e dii colori, quando alle 10 ì concorrenti al1 «Gran Premio Vetturette » si avviano alla linea del traguardo. Pubblico ab- bastanza folto ed irrequieto; pollerò- mia. di cartelloni, bandiere, tabelle per le segnalazioni. Tribune e tribù- nette abbellite graziosamente e ver-! nici?te edi .frPS?° di ?" cÌr,5? P0,nr l,verne. spettacolo vecchio di dieci an- oI ■ ■ - J -'- — - questo che l'autodromo offre adi ogni settembre, ma sempre nuovo, èsempre vivace, sempre .piacevole. imMentre i campioni del «Gran Pro- «mio di Monza » si soffermano nel ,equartiere riservato ai corridori a da- èf'e -u ulUmj ,n molorB „ niifi Nmacchine e completare ogni cosa, as-dsistiti con affetto dai singoli mecca- silici, le vetturette, le sorelle muvMwljiniziono lo spettacolo. Sono sodici. ^sei. Amilcar, con Scaron, An'o, t..e- srardl, Dourel, Ghevallier, I>as.:h3tt; I cinque Salmson con Pratesi, Oecaro- ali. Boucly, Premoli. Marret; una ff'^ "f"'" pV^óii '"Wrrof'Tnai1'«■ N c con PatA- una UKW con IMacheV una Tallio) con Matriillo: una'PMaserati con Klineer una Caban coti|uCabantous. ' lìLa corsa delle vetturette La partenza e data dall'on. Iti Bacci, commissario straordinario del « Coni ». Lo spettacolo del « via » è sempre suggestivo; i piccoli bolidi bianco-rossi e azzurri saettano sul nastro di asfalto e scompaiono presto alla nostra vista; tre minuti circa di attesa, ipoi ecco i concorrenti al termine del primo dei venti giri che devono compiere: è in testa Scaron, seguito a trecento metri da Decaroli, a cinquecento metri da Boucly p scgnito da Arco, Premoli, Cabantous, Klinger, Pratesi, Mntrullo, ecc. Una sola macchina italiana è fra i concorrenti, la Maserati di Klinger, poichè cuelladi Arrtizzone all'ultimo momento ha dovuto rinunziare alla gara. Il cuore della folla è con l'unico connubio uomo e macchina italiani: la Maserati di 11(10 costituisce poi una autentica novità, ma Klinger è alla settima posizione e la folla, che ammira gli inizi travolgenti, rimane un po' delusa, sperando Tuttavia In una ripresa nel seguito della corsa. Non sembra però facile combattere non Scaron. Il pilota helca da subito l'impressione di potenza e di regolarità. Il suo vantaggio accenna ad aumentare nonostante che Decaroli. Boucly ed Arco inseguano rnn impegno. Al secondo giro Boucly i'1 superato da Arco e Premoli al quinto si ferina al « boxe « per circa un minuto. IVcaroli è secondo al (punto giro: poi perde terreno, mentre Premoli riguadagna posizioni ed Arco si mantiene fra i primi. A metà gara le posizioni sono le seguenti: Scaron in 30' 8" *M, alla media di Km. 136,550, seguito da Premoli a V 38"; Arco V W; Canantous 1' 55": Klinger 2" 2". Al tredicesimo giro Arco e nuovamente secondo davanti a Premoli; ma il pilota della Salmson ricupera la seconda posizione. E' evidente che la gaPa nnri -presenta Interesse alcuno per ia vittoria, ma è combattuta per j| post0 «l'onore. Scaron domina, e r>Cr-n.rolt. Arco. Premnil sono ai ferri corti. Essi lottano ancora nel loro ultimo giro, quando Scaron giunge |viincitòre al traguardo, riapparendo dopo un altro giro lentamente, accolto dagli applausi intensi e cordiali della folla. Ri i l btitv1vnccsbrpmnszrpvmGnpzgzda Ruggeri vince la batteria fino a 2000 ente. Le vetturette cilindrate da 1100 r 2000 iniziano la prima batteria de' Gran Premio di Monza », sulla, di tanza di li giri pari a Km. '.itì.Oól Essi avanzano in fila indiana col pi ota al volante od il meccanico a pie dj aun sinistra di ciascuna di . Sembra di assistere ad una sfilata di , p,,ri sangue» poco prima di un ;nin Premio ippico, Le piccole e veloci ir.ac.chiuc, civetuole e ben ripulite, agghindare in festa i presentano cosi al pubblico. Alli neate sulle linee del traguardo ì trituri ono avviati; s'ode il frastuono delle dicia-sseUe automobili pronto per :1 via». La partenza trova liuti pronti e il gruppo si mantiene compatto per utto il rettilineo. Sono partiite: dieci lc-stre orna untaci Uggeri; Alfa .lonoch e La lotta'si delinca subito fra Bugni» e Maserati i inaseratiani Buggeri a posto al termine del primo giro; bugattisti Czailiowskl e Toselti, al se> ondo e terzo, ma ToselU scompnrcpresto e avanzano Biondetti e Moran di; Toselli è uscito di strada alla ou-.'f, di Lesino, rimanendo incolume e nello siesso aro (il quarto) a Pirola sue cede il medesimo inconveniente alla Roggeri mantiene superbamente il comando della gara fino al termine fr» l'entusiasmo del pubblico. Biondetti tjene saldamente il secondo posto nieptre Cz&lkowski, Pedrazzini e Morand ottano per qualificarsi per la finale n polacco e Pedrazzini hanno Ja m-l gij0 dopo che Morand aveva preso IIPedrazzini sono al primo ed al quarto curva di San (iiorgio n pilota dell'Alfa Romeo investe un a]bero e M ,n ca fortunatamente non una ]arKa forita a) vjs0 quarto "posto proprio" a meta gaia"La vittoria nettissima dell'anziano -boldgnese è applaudila con simpatia. Ma il pubblico è in vena di applausi e ne elargisce senza parsimonia un no- a tutti, anche alla Helle Nice, elegante e graziosa nella sua linda tuta ctleste, con in rapo un caschetto -nutrito di un fiocchetto colorato, lieta, sorri dente, della prova data dalla sua abilità. La seconda batteria Undici macchine partecipano alla seconda batteria da 2000 a 3000 enicSono tre Alfa-Bomeo con Minoia, Borzacchini, Minuzzi e Etancelin; cinque Maserati con Pareti, che sostituisce Buggeri, Dreyfus, Fagioli, Caslelbarco e Cerani; due Bugatti con Ghersi e Lehoux; l'Alfa di Etancelin è dipintaiti bleu, della nazionalità del pilota anziché in rosso. Minoia e Borzacchini sono in prima fila di partenza, ma le Maserati di Fagioli e Dreyfus sono ^ub'l0..ali avanguardia, seguiti dall'Alfa,,dl Minoia e dalla Bugatti di Lehoux .Borzacchini si trova nelle ultime posizioin. Le due. Maserati di testa sembrano nettamente le più veloci del lott0- A1 termine del quinto giro FagioliPer,1,elte a Dreyfus di superarlo prò-P"° sul rettilineo delle iribune, fra piu vjvi applaus, del puDUlico Mapoi la corsa non subisce variazioni disorta se non al ritorno di Fagioli aiprimo posto. Il pilota di Gubbio. Drev- fus, Minoia e Lehoux sono classiticutj pe,r la finale. Fra la seconda e la terza batteriaSi iia un breve intervallo, del quale]a folla approfitta per 'bivaccare. Maa|ie 13,50, quando i concorrenti allaultima batteria, si presentano, ognispettatore è al .proprio posto. I cinquepiloti si allineano nel seguente ordine da destra a sinistra: Nuvolari, Cam •»>■• Chiron. Migrati Èrnes'-o (assisti, in dal fratelli. Vfìeri) e Varzi L'ori. Dacci da la partenza,'è Chiron il più pronto al «via.: il francese mbocca per primo la .curva, ma vie «e superato da Varzi nel primo giro da Nuvolari nel secondo. Camparl è quarto e Maserati chiude la marcia. Nuvolari segue Varzi ad un centinaio i metri: il vantaggio dei due leader; ugli altri aumenta. Al quinto giro j*™. t1.3 1 > *? due secondi su Nii0,an- '6 su Chiron, 20 su Campar!. 51 U M^er«ti Al sesto giro Nuvolari è a 50 metr. u val7'] le due velocissime macelli ''0 Provocano l'interesse spasmodico Iella folla. Nuvolari. all'ottavo giro, Passa sul traguardo a soli 10 metri ual rivale, accelera sulla seconda par? oel_ rettilineo, e passa prima dal la o oppostoAi termine del nono giro, il mantovano 6 primo, ma dopo il rettilineo 1 galliatese riprende il comando. Nuvolari deve rallentare e perde terre no. Al lo.o giro passano parecchi se condì prima che egli appaia: eccolo con una gomma della ruota anteriore sinistra deteriorata. Egli si ferma ai boxes ove, in soli 30 secondi, la ruota cambiata. Nel frattempo passano Chiron e Cam pari. Nuvolari, quando ri parte, e cosi in quarta posizione; il mantovano inizia l'inseguimento ma non può che superare Campar!, classificandosi cosi in terza posizione. La prova decisiva Questa batteria è stata una anticipazione della finale. Varzi, Nuvolari, Chiron, Oampari, partecipano dunque alla prova decisiva, mentre Maserati dovrebbe correre il « repechage » insieme con Balestrerò, Morand, Romano, Ghersi, Etancelin, Borzacchini, Antonaci e Minozzi, ma alla prova di appello non partecipano invece che Borzacchini, Minozzi ed Etancelin con Alfa Romeo e Ghersi su Bugatti. Ghersi conduce per cinque giri, seguito nell'ordine da Borzacchini, Minozzi ed Etancelin; mentre il francese perde terreno, Borzacchini e Minozzi si avvicinano al ligure e Borzacchini lo sorpassa. Ma ecco che anche Etancelin corre alla riscossa, si avvicina ed al termine del settimo giro, il quintetto transita nello spazio di 200 metri. Si sviluppa un serralo duello tra Minozzi e Etancelin per non rimanere ultimi, poictiè i. primi tre sono quelli che entrano in finale. Al nono giro è nuovamente al comando Ghersi, seguito a trenta metri da Borzacchini ed a 150 metri da Minozzi o Etancelin affiancati. Ma al giro successivo Etancelin non compare. Si saprà poi che è uscito di strada a Lesmo. Nell'ultimo giro Borzacchini ricupera il primo posto e vince la gara. Tutti gli arrivati entrano in finale. L'attesa per la prova decisiva è un po' lunga ed il pubblroo comincia a protestare, quando appaiono i corridori. Essi dovrebbero essere sei della « Bugatti ii: Varzi, Chiron, Lehoux, Ghersi, Biondetti e Czaicowskì; cinque eon la « Alfa Romeo »: Nuvolari, Campari, Minozzi, Borzacchini, Minoia; e quattro con , la «Maserati»: Fagioli. Dreyfus, Buggeri c Pedrazzini; ma Biccioli, Biondetti, Czaicowski, Pedrazzini, Compari rinunciano alla disputa finale. Sono quindi nove i concorrenti rimasti in lizza. Essi debbono percor rare 35 giri, pari a Km. 240,135. Giungono alla spicciolata. Etancelin, che presenta scalfitture lievi al braccio sinistro ed al viso, è sulla linea del traguardo a conversar* e dice che non sa come si sia svolte la disgrazia e da che cosa sia stata provocata. I corridori sono allineati i pronti alla partenza, data anch'essi dall'on. Bocci. I motori avviati fremono di velocità contenuta. Al « via » ot 10 bolidi scattano, con in team Cedron Nuvolari, Invece, parte in ritardo di qualche secondo. Il primo passaggio è atteso con ansia dalla folla. Ecco: il .primo 6 Fagioli, seguito da Chiron, Dreyfus, Varzi. Minoia, Nuvolari, Minozzi, Borzacchini, Lehoux. Varzi e Nuvolari sono i più seguiti dalla folla. 11 galliatese, nel secondo giro passa al secondo posto e qual che" variazione insignificante avvieni nelle ultime posizioni. Ma anche !■ mantovano migliora: sesto al primo giro, egli è quinto al secondo e terzo al successivo. e PAto(M(A(B(S(S(DloroMinia(MinCnvasptbcMcmspQnlPplnmpgrsdèrpmmcddcdscdscdcpdo al successivo. La sfortuna di Nuvolari Nuvolari compie il quarto giro in 2' 32" 1/5 ed il quinto in 2' 30" 2/5 (media Km. 164,225). Nuvolari e Varzi si avvicinano al « leader » ed i tee passano elavanti alle tribune nello spazio di cento metri. Al sesto giro Varzi segue Fagioli a quaranta metri e Nuvo lari a 50. La lotta si palesa appassionante, ma ad interromperla, proprio quando essa sta entrando nella sua fase più avvincente, Nuvolari, al termine del 7.o giro, si ferma ai « boxes» per riparare un guasto al motore e quando riparte, dopo 1' 5S", è ultimo Nel nono giro il mantovano rallenta ed infila il cancello che porta ai ga roges. Egli si ritira. Al decimo giro Fagioli ha 1' 2/5 su Varzi, 22'' su Chiron, 24" su Dreyfus, 1' 9" su Borzacchini, 1' 26" su Minoia, 1' 32" su Minozzi, V 49" su Lehoux Il decimo giro è compiuto da Varzi in 2' 30" (media km. 164.064). Il galliatese però non 6 fortunato nemmeno lui; dopo il 12.o giro si ferma al «boxe» 1' 10" per riparare la gomma posteriore destra. Per lo stesso motivo fi suo compagno di squadra, ChiTon, sosta anche lui al « boxe » e rinunzia a proseguire; riprenderà dopo un quarto d'ora per compiere qualche giro per proprio conto. A! 15.o giro l'ordine è il seguente: Fagioli, Drevfus a 26''. Borzacchini t' e 36" Varzi F55", Minoia 2'5", Minozzi e Lehoux. Al termine del 16.0 giro Minoia si ferma e cede la guida della sua vettura a Nuvolari, ma ormai il ritardo è troppo grave perché11 mantovano possa sperare dl colmarlo. . , , . Per qualche giro posizioni e distanze rimangono invariate. Al 20.o, proprio sul rettilineo delle tribune, il battistrada della gomma posteriore sinistra di Fagioli, salta ed il pilota deve compiere un intero giro lentamente per portarsi ai boxes per ri ... mediare all'incidente. Così al primo , posto passa Dreyfus. Ma le posizioni 'si ristabiliscono quando, due gir Più tar(,j si arresta Dreyfus per l'5". Per diversi giri, Fagioli, Dreyfus (che hanno dovuto perdere parte del vantaggio precedentemente conqtii- stato),' Borzacchini e Varzi procedo no tutti e quattro nel brevissimo spa- izio di circa mezzo minuto. Al 26.0 gi ro Varzi supera Borzacchini e passa al terzo posto mentre Dreyfus accu sa qualche imperfezione ed é in ri tardo. Così Varzi diventa secondo, , La gara assume pertanto un nuo-vo aspetto ed 11 pubblico ne segue con viva attenzione In vicende. \l '2S.o giro 1 due leaders sono separati da 36"; ni giro seguente il di . Biacco non muta.'A] 30.o, dopo Fa- gioii, Varzi non compare. Gli sgunr- si appuntano verso la curva don-, — deve apparire. Eccolo, finalmente, dopo Borzacchini, ina a lenta andatura. Ancora una gomma gli ha giocato un brutto scherzo, il pneumatico posteriore di sinistra è a terra. Varzi riprende la gara al quarto posto, ma poi supera Nuvolari ed è di nuovo terzo. Le posizioni non mutano più e la corsa termina tra vivi applausi, quando scendono le prime ombre della sera. L'esodo verso Milano è movimentato. Le automobili debbono rallentare la loro marcia. Un ingombro ale non si è verificato da qualche -.jno. Tra la luce dei fari, la penombra del parco offre un caratterisiico spettacolo alla lunga fila di automobilisti. M. ROSSI. Le classifiche GRAN PREMIO VETTURETTE 1. SCABON (Amilcar) in oro 1, IT 47' e 2/5 (alla media di Km. 135,4:16); 2. Premoli (Salmson) in 1, 3' 6" 2/5; 3. Arco (Amiloar) in 1, 3' 27"; 4. Cabantous (Caban) in 1, 4' 18'' 2/5; 5. Klingei (Maserati) in 1, 5' 4" 1/5; 6. Dourel (Amilcar) in 1, 6' 25" 1/5; 7. Piate (B.N.C.) in 1, 7' 47" 2/5; 8. Pratesi (Salmson) in 1, 8' 48" 3/5; 9. Boucly (Salmson) in 1, 13' 38" 3/5; 10. Machcr (D.K.W.) in 1, 15' 42" 2/5. Bitirati: Che vai ter (Amilcar)" Matriillo (Talbot), Pochette (Amilcar), Decaroli (Salmson), Gerardi (Amilcar), Marret (Salmson). Giro più veloce: il secondo di Soaron in 2' 58" 4/5, alla media di Km. 138,140. GRAN PREMIO MONZA i.a batteria: 1. BL'GGEBl (Maserati) in 38' 48" 3/5 alla media di Km, 148,408; 2. Biondetti (Bugatti) in 39' 25" 4/5; 3. Czaicowski 4 , . . l e i y r , n . 5 i i (Bugatti) in 39' 42" 1/5; 4. Pedrazzini (Maserati) in 39' 56" 4/5; 5. Morand (Bugatti) in 40' 18" 1/5; 6. Balestrerò id. irt 40' 54" 1/5; 7. nomano, id. tu 40' 56" 1/5; 8. Antonaci, id. im 41' 2it" c 1/5; 0. Hell Nice, id.; in 43' 47" 2/5; IO. liiuinciite in 43" 49" 2/5; 11. Cazzaniga (Alfa Bomeo) in 44' 10" 3/5. — Ritirati: Bey (Bugatti), Boselli (Bugat. ti), Pirola (Alfa Romeo), Cohianchi (Alfa Bomeo), Jouoch (Alfa Romeo). 2 & taflttortsi 1. FAGIOLI (Maserati) "in 36' 56" e 4/5 (media Km. 155,087); 2. Dreyfus (Maserati) in 30' 57" 3/5; 3. Minoia (Alfa Bomeo) in 38' 19" 1/5; 4. Lehoux (Bugatti) in 38' 21" 4/5; 5. Ghersi (Bugatti) in 38' 29" 1/5; 6. Minozzi (Alfa Bomeo) in 39' 1" 1/5; 7. Entancelin (Alfa Bomeo) In 39' 1" 2/5; 8. Borzacchini (Alfa Bomeo) in 39' 29" 3/5; 9. Castelbarco (Maserati) in 40' 9" 2/5; 10. Cenami (Maserati) in 40' 12". — Ritirato: Dafarra (Bugatti). .1 VARZI "(Bugatti) in 36' 21" (media Km. 158,548) ; 2. Chiron (Bugatti) in 36' e 48"; 3. Nuvolari (Alfa Bomeo) in 37' 7" 4/5; 4. Compari (Alfa Bomeo) in 37' 22" 3/5; 5. Maserati (Maserati) in 38' 37" 2/5. Ropeohage: , , 1. BORZACCHINI (Alfa Romeo), in 37' 47" 1/5 (media Km. 152,479): 2. Ghersi (Bugatti) in 37' 56"; 3. Minozzi (Alia Bomeo) in 37' 57" 1/5. — Ritirato Lunedili (Alfa Romeo). Finale: 1. FAGIOLI (Maserati) in 1, 32' 39"2/5 (media Km. 15!).51I); 2. Borzacchini (Alfa Romeo) in 1,33'54" 3/5; 3. Varzi (Bugatti) in 1,3'19" 3/5; 4. Nuvolari-Miiiola (Alfa Bomeo) in 1.37'8"; 5. Minozzi (Alfa Bomeo) in 1,37'8"; 6. Lehoux (Bugatti); 7. Chiron (Bugatti) ritirato, -rRitirati: Nuvolari (Alfa Romeo); Dreyfus (Maserati). Giro più veloce: il decimo, di Varzi, in 2'30" alla media 'di Km. 164,664.