Preoccupazioni e risentimenti

Preoccupazioni e risentimenti DOPO LA RINUNCIA ALL'UNIONE DOGANALE AUSTRO-TEDESCA Preoccupazioni e risentimenti n , arigli -I notte, Dopo la prevedibile esplosione di gioia della, stampa ministeriale, la. rinunzia austro-ieiJeU all'.fnschlms provoca ' negli organi nazionalisti francesi 1' spressione di numerose riserve. Il fatto che. tanto Schober quanto Curtius abbiano tenuto a istituire un rapporto di causalità fra la loro decisione e i progetti di unione economica europea caldeggiati dalla Francia, viene da essi giudicato pericoloso, in quanto che nulla permette sinora di credere che quei progetti abbiano ad uscire dallo stato di pit desideri per entrare in una fase di realizzazione efficace; di conseguenza nulla permette di eseludere che dopo un certo tempo, di fronte al probabile fallimento rielle prospettive fatte brillare dalla Francia, Berlino e Vienna non ripiglino, alla prima occasione favorevole, il progetto oggi messo da parte. Secondo VEelw de Paris, il Cancelliere austriaco e il Ministro degli Esteri tedesco hanno voluto, mercé le loro allusioni alla Unione economica europea, conservarsi una, porta aperta; e riservare il loro diritln di riprendere — in caso di bisogno - il protocollo del 19 marzo. Secondo VAction Frnncaise, non vi è il minimo dubbio che se Schober acconsente a non proseguire la. preparazione dello Xollvereln è. unicamente alla condizione che si giunga alla Unione. generale. Ora, manco a farlo apposta, il Cancelliere austriaco è. persuaso invece della impossibilità assoluta che i 27 Stati europei rappresentati alla Lega riescano a stabilire, contemporaneamente, un sistema economico comune e della assoluta inefficacia delle soluzioni fin qui prospettate in seno alla Commissione per l'Unione europea. I Queste impressioni, come vedete, abba- stanza ragionevoli, trovano la loro con-1 ferma nel tono odierno di una parte iX stampa di sinistra la quale sen- tendo la responsabilità incombente sul- la Francia in seguito al divieto opposto ! alla soluzione del problema economico iaustro-tedesco nella forma auspicata jdalle parti, dichiara che tocca adesso al Governo di Parigi provare — median- te realizzazioni concrete ed efficaci — che la sua politica europea non è politica di capriccio, ma politica seria. conclusioni (Iella stami>a nazionalista sono però molto diverse. Por quest'ultima, la sola inoralo che. la Francia possa (rane da una interpretazioIne autentica del senso della rinunzia austro-tedésca è che non è il caso di |mollare i milioni che Schober aspetta Ida Parigi come la manna da! cielo. Il i Ministro delle Finanze francese Flatidin si è vantato, partendo per Ginevra, Idi recarvisi col portafogli cucito. Non sembra tuttavia ]>ossLbile, qui, che la jFraneia eluda .mellone orinai .dopo, la rinunzia di seUober, non può noni venir considerato come una sorta di\mregno morale. Quello che si prevede ritento che la Francia cercherà di WmkiàmTper le lunghe la pratica pres>lso il Comitato finanziario della Lega dello Nazioni, in modo da far precedere alla coiieesMume del prestito una ampia discussione politica sull'n Anschluss,», discussione che a torto o a ragione sì attribuisco qui a Curtius e n. Schober il desiderio di eludere, e che viceversa certi circoli parigini tengono a vedere aperta, nella speranza, rli farne uscire una condanna dell'» AnschlUse» molto piti esplicita e definitiva di quella che non si sia ottenuta finora. C. P. L'Austria indignata per il « ricatto francese » Vienna, t uotle, « Il ricatto francese è riuscito ■, scrivono li: Wiener Neues Nachrichtèn, commentando la capitolazione di Schober e Curtius a Ginevra, « ma te questo ricatto può impedire all'Austria di realizzare oggi l'Unione doganale, non j può sopprimere economicamente capace di vita, come hanno dimostrato in modo chiarissimo proprio quei critici episodi che hanno messo nelle mani della Francia l'arma contro di noi». L'organo di Schober, dunque, non il fatto che l'Austriaipoliticamente non è ! ammaina bandiera: ma mentre è vio-' lento nell'accusarc Parigi di ricatto, è min- e iliante nell'esortàre ad una ' 1,-^ua col oro che in Austria ora "n?.l'ebbero le leste di Schober e di altri respons, il d^.a disgradata poni «a Jesterà, degli ultimi mesi. 1Aria di conciliazione, per adesso, noni ne spira; e la Reichspost, dietro la quale sta Seipel, non recede dagli attacchi, e ancora oggi torna a chiedersi se l'episodio fosse veramente necessario. Quanto all'implacabile Neues Wiener lourna, esso si dice in grado di affermare che un consorzio di banche francesi accorderà all'Austria un credito di 150 milioni di scellini (405 milioni di lire), però rinnovabili di dieci in dieci settimane, « Ciò significa — scrive il Journal ~che in Francia alle dichiarazioni provenienti dalla, bocca del vice-Cancelliere e del Ministro degli Esleri Schober, in fondo, non si presta fede. II termine di sole dieci settimane deve quindi offrire alla Francia la. possibilità di premun irsi contro nuove avventure del!tipo dei progetti schoberiani di Unione doganale ». Secondo il Neues Wiener Journal, la Francia poi ha accordato il credito all'Austria non perché Schober sia an-lcora Ministro degli Esteri, ma perchè'oramai si ritiene evidente che egli sei tl™, ™*'re' ,v,,t;kr:0 1 ,,overnollavora a preparare il bi anelo preven-' tivo per il 1932. 11 passivo dell'anno , ,„„ ,, .,,„, .,. . .. , , iti corso figura con 100 milioni di scel- lini. Il bilancio sarà naturalmentem*-\sivo e, non osandosi introdurre nuo-'ve imposte, si studiano economie vario genere le quali ricadranno primo luogo sugli impiegati: Sarà poi aumentato il prezzo della benzina. i ; '' I prjlni) "luogo" sugli * impiegati. Sarà po"l aumentato il prezzo della benzina , 1 . •'*,,■ „ , i Incongruenze si continua a vederne in ogni campo: all'Opera si cerca dì j risparmiare Tini scellini all'anno, e al-! ! la Krcdil Anstalt non si riesce a con-. vincere i signori direttori di acconten- ' tarsi dello stipendio massimo di cento- mila scellini all'anno; il che 6 inaudi- jto, quando si pensi che proprio que-ista Banca, mal diretta, è stata la rovi-!na dell'Austria. Il direttore generaleis"c visto riconfermare nella veste di-consulente, e cinque nuovi direttori — [incredibile ina vero — li ha nominati il Governo. Simili melodi non giova-ino all'autorità dello Stato, né al pre--stigio della borghesia. Di questi stessi \direttori della Krcdil A nstalt é poi ri-[saputo che quindici giorni prima del la dichiarazione di insolvenza del loro istituto, hanno intascato circa dieci milioni di lire a titolo di dividendo della già rovinata Amstelbank (emanazione olandese della Kredit .Instati), ritiran- , depositi. Cosa ancora i Neues Wiener Taaeblatl rin¬ \Z,,„1; ' , '"»c""7" de- "^"^SF1 . *V v l "W, acq111 W svo!,il, da due direttori de la stes>'L bf""-'la ^.trasformando le loro còlse in ritrovi di grandi attori e cantanti, seppero indurre i creduli ospiti a depositare i risparmi ne\VAmstelbank. Fra questi artisti mal consigliati si trovano anche dei tedeschi che, oltre a deplorare la perdita di buona parte dei loro quattrini, adesso, a. quanto mandano da Berlino! saranno processati per mancato pagamento di imposte, o per aver contravvenuto alla legge che proibisce l'emigrazione dei capitali. I. Z. ud

Persone citate: Curtius, Neues Wiener, Vaction Frnncaise, Wiener Neues Nachrichtèn