Learco Guerra campione del mondo

Learco Guerra campione del mondo Vittoria £kZz2z\xjrr*&L a Copenagli^^i Learco Guerra campione del mondo Battesimi al quarto posto e Binda al sesto « A trenta chilometri dall'arrivo i tre italiani erano in testa - Una grave crisi di Binda nell'ultima parte del percorso - II travolgente finale dello svizzero Buchi e la brillante ripresa di Le Drogo (DAI/ NOSTRO INVIATO) Copenaghen, 20 notte, \z'Abbiamo vinto ancora. Non vn trion- Qto clamoroso come a Nurnburg Bino e a Liegi, ma un successo che sialiiliscc vuna volta di più la saldezza, la vitalità, *il valore altissimo del ciclismo italiano, Il bilancio degli azzurri è infatti otte- Usto: il massimo titolo conservalo dal- tiVltalia passando da lìinda a Guerra.}lili altri due 7)rofessionisti al quarto ci"sesto posto, cosicché la vittoria di squa-\t>dra è nettamente nostra; fra l dildtan-\"ti un brillantissimo secondo posto con-/'quistalo da Olmo contro i temutissimi [pcKvmdatleti del nord favoriti dalla conosccn sa delle strade e dalla formula preterita. Giornata laminosa Come nelle precedenti edizioni di questa gara, il team italiano non è dunque] vittorioso per merito di un solo atletaAdma ottenendo una più vasta afferma-[rzionc ha dimostrato che le sue. file sono'uricche di elementi di classe. Sono unti-Qconferma, questi risultali, di una verità rgià da tcm.po nota e ribadita, ma non .lsono perciò meno significativi e certo inrisaltano nel quadro della giornata Ma cominciamo coi fare la cronaca di questa giornata, cosi inconsuetamente, luminosamente tiepida, calda anzi in talune ore, cosi italiana insomma che non poteva non sbocciarne un nostro successo. Chi conosceva fino a qualche tempo fa l'esistenza di Damushlnnen? Ecco ora questa Incauta del territorio di Copenaghen passare alla storia perchè in essa vi è il traguardo dei campionati ciclistici del mondo. L'avvenimento è della massima importanza e il pubblico llpdccDrdèpbdi qui è molto sportivo, ma la metropn- [fii danese è di una tale vastità '.quanto tspazio vi è occupalo da giardini, parchi. Uviali) che la sua flsonomia non e parti-Ucolarmentc mutata per l'occasione. ìvPer le vie della città il transito è as-ìmsolutamente normale, cioè notevolissi-Wmo, nonostante l'ora mattutina e le vet- pture ufficiali pur numerose (con quan-.pta larghezza si sono distribuiti i con-'ttrasscgni che non si sa poi quali privi-- legi possono fornire essendo sul percor-[Bso la circolazione aperta a tutti) si con- Bfondono nella interminabile teoria de-.gli automobili, degli autocarri, delle mo- stociclcttc che. sfilano per i larghissimi,mviali fiancheggiati da una duplice ban-,schina riservata ai ciclisti. UVna capatina all'albergo dei corrido-'imri italiani, dove troviamo solo i tre pro-\fessionisli, perchè i dilettanti, partendo assai più lardi, sono ancora in camera, e ci dirigiamo senz'altro al luogo dlìpartenza. Non manca che mezz'ora al-[l'inizio della corsa e sul posto non vi sono più di dicci persone, oltre ad alcuni operai che stanno installando quella in cui si può riconoscere la tribuna ufficiale. Immaginate uno spaccio di anguria e avrete una idea di questa Irl- buna, il aii tavolo viene ricavato da ■un vecchio uscio che degli operai stan-ino schiodando e adattando al nùovoìimpiego e tutti gli altri particolari del-'la organizzazione sono dello stile; stile tda corsa di sagra da villaggio. Non ce7--|to da campionato del mondo. La partenza Cresce la folla a mano a mano che si avvicina l'ora della partenza, assiepali dosi dietro le corde che bordeggiano lastrada cento metri avanti e oltre, il tra- guardo ma l poliziotti dalla divisa si-ìnile a quella dei nostri ufficiali di ma.Tina .{non siamo in un'isola?) restano sempre due; diconsi due. Le 6,45: una piccola folla di g-lornalisti di tufflcialit e di curiosi si è anelata formando oingombra terribilmente il traguardo; icommissari di corsa i dirigenti della federazione danese si sbracciano dispe-]ratamente cercando di mandare avantìquesta baracca di organizzazione sgan- gherata come l'uscio trasformato in ta.volo per la tribuna. te 6,55: fanno la loro comparsa tprimi corridori; sono tre tedeschi dallemaglie bianche fasciate di rosso conl'aquila nera. Essi montano i mozzi nfreno contropedale come Guerra e. Bai-tcsini e i tre belgi, poi si presenta i/danese Hermansens pronosticalo da tut-ti i connazionali come il nuovo cam-pione del mondo e che viene assalitoda un nugolo di fotografi. Le 6..W: nonmancano che due minuti all'inizio del-la partenza e Itebry che ha il nnmtrrouno non si vede ancora. Le vetture con.tlnuano a circolare in/listurbatc neldue sensi e con straordinaria intensitàLo spettacolo sul traguardo è- semprepiù da corsa di boeri. Le 6,59: spuntainfine la maglia cilestrina di Bcbry cheè sul traguardo non più di venti minu-ti secondi prima delle sette. Le 7: (1belga scatta fuori dalle 50 persone chegli si stringono addosso e se ne va. Intanto sono arrivali i tre azzurri, lmolti italiani presenti il attornianoBattesini motteggia nella esuberantegagliarda sanità del suol 19 anni. Bindaanche questa mattina è di quell'ottimoumore che mai lo ha abbandonato daquando si è partiti dall'Italia. La follaguarda il campione del mondo che staper ingaggiare la battaglia in difesadel suo titolo con indifferenza. E nem■meno Guerra che è assistito da Girardengo suscita curiosità. Le partenze, ssusseguono regolarmente di due in dueminuti; dopo Bebry è la volta di Metzce dì Hermansen. L'alfiere delle speranze danesi Ecco infine che la folla si scuote si levano grida che devono esprimerdolci auguri; auguri nella loro rimimizante accozzaglia di sillabe. Dopo laLftere delle speranze danesi prendono i.via. Blanchonnet, Battesini. BullaBogaard, Muller, Blattmann, DevaeleThierbach, Guerra, Buchi. Van HcvelGeyer infine Binda; perchè la, sorte stata ragionevole ed ha dato al detentore del titolo, il posto che gli spettava di diritto. Con Binda partono le sevetture che sono state messe a dispost zione dell'on. Garelli da connazionali Qui residenti, E Questa automobile avi <*"' signor Odlrico che Ito scelto ver seguire la corsa: quel seguire che * possibile in una corsa a cronometro, Llt mattinata è- Incantevole di un azU'irro pallido ma intatto con un sole tiepido; ma fora è come sempre agita. }^ solila dalla destra un vento impe"'0*" <*"<* fa curvare le cime degli alt>erl bordeggiami la strada. Il tratto "><zlnlc è in pavé e pianeggiante. Bin/''1 ha cominciato con fona tanto che t primi cinque chilometri sono da lui compiuti in 7'9" cioè od una media di Km. 41,800. 7/ terreno si fa poi ondulalo via l'andatura di Illuda non ne risente molto perchè il tempo per i M Km. è di 14*40" per i 15 A'7/1. di 22'35"Sulla strada la r-ircolazinne é sempre dc Illuda si trova la via tagliala da una ragazza, e dopo averla scansata le da un bonario buffetto sulla guancia. In Questa cittadina si passa fra Vindifferenza generale, La presenza del segnalatori muniti di bandierine verdi, è 33intensissima. Xella traversata di Hoskfi-l' l'unica tracria della corsa. Automobili, biciclette senrazzano liberamente perché non c'è l'ombra di servizio d'ordine e Binda deve destreggiarsi continuamente per poter passare. Così certamente, sarà anche per gli altri. Davvero che questa organizzazione sarà ricordata come un saggio edificante di disinvoltura e di imprevidenza. Dopo 31 chilometri di corsa Al 25.0 chilometro, il tempo di Binda è di 3S'5"; Binda appare sudalo. Non può essere la stanchezza. E* più probabile clic sia effetto del caldo che si fa sentire nonostante il vento che cern tinua a soffiare violento- Sette chilomcUri dopo BosfcUde cioè al 31.0. di corsa Uj è il primo dei quattro passaggi a livelln. Dal signor Tomellcri che è commissario, a questo posto abbiamo coWnunlCazionc dei passaggi. Cosicché possiamo stabilire questi; classifica che puó prendersi come ufficiale dato che tutti hanno trovato aperto le sbarre, Guerra è primo in 45'30", seguilo da Blanchonnet. in -ifi'lO": Le Drogo 46'30"; Binda 47; Battesini. pan Hevel 47'30"; Bebrg 48', ecc. La media di Guerra é spettacolosa-, circa 41 Km. Lasciamo muda e ci spingiamo fino a Guerra mistirando in tal modo oli effetti della Una marcia superba. Il primo che ri- 'imontiamo è Geyer soirassato da Le \fìrrigo che è a 200 metri da lui. Dopo il francese troviamo Van Hcvel e Buchi insieme poi appiedati Dcvaele e Thicr. ìbach. Fcco a Bingsed altra nrossa di[ladina ma in cui l'indifferenza per la corsa è al massimo. liceo le posizioni a questo punto, dopo 54 Km, di corsa: 1. Guerra in 1 0™ 15': 2. Blanchonnet in 1,20*10"; 3. Le Drogo in 1,21'; 4. Binda e Battesini in 1,21 '30"; 0. Bulla in 1,22'30"; 7. ìlermnnscn, Van Hevel e Ceiyer in 1.23 ; 10. Deliri ìmatlmanneMelzei^ 'badi in 1.85<-, 14. Buchi in 1,25 lo : 1:.. thogaert in 1,21,: 1G, Miller in 1,2645 :|17. Dcvaele in 1,27'30". ' La meravigliosa azione di Guerra!'0J .sDopo una lunga caccia siamo su Blatt- ; pmann e infine raggiungiamo Guerra tiproprio quando sta per sorpassare ìlul- uUer partito S minuti prima. Il mantòva- m no è meraviglioso per facilita e potenza c'di azione. E' questo il tratto del percor- a\so in cui i dislivclll si susseguono più f frequenti, ma Guerra II scala con sor- D .prendente disinvoltura. Il suo tempo è -uer i ftì chilometri è di 1,31'. La media l\è aumentala a 42 Km, Il vantaggio su d'IUanchonnet è salilo a l'-id". Le Drogo's ■è terzo a 2'15", Binda quarto a 3'25". m] Andiamo verso il controllo a ritorni \a\mcnto di Baarsc ed assistiamo al mis-l [saggio di sette corridori ed abbiamo un\$\altro saggio della mentalità di questi t sportivi. / corridori vengono fatti scen-\s\deTe dniic macchine e malmenati eon\. letalità sommamente disgustosa. Le\n ( ,.j,„r; proteste dell'ori. Garelli riescono :,Kj ottenere che almeno a Binda sia ri sparmialo questo singolare trallamenjjo. L'on. Garelli ci dà precise, notizie suj passaggio dei corridori che ci pre\cedano e possiamo cosi stabilire questa ìelassiflca dopo 9s Km. di gara: 1. Guer\nl 2,25'; 2. Le Drogo 2,27'; 3. Blanchon- nel 2,28'; 4. Binda, Battesini e Bulla 2,s»': '- Jicrmascn e Van Hcvel in 2,31'30"; 9. !/},.[,, M c Geyer in 232'. l\ iSl deiinea un completo successo Ita\nano. Guerra tiene saldamente il coe\maruio, tutti e Ire gli azzurri sono fra aU primi sei. Bipartiamo dal controllo e\con i;;7ll-jn che raggiunge e distacca - cej/cr. Poco dopo anche Van Hcvel «li1 Lisce ;a stessa sorte. e.' D. , 1 • • 1 | Bmoa guadagna una posizione \ l' .,; secondo passaggio a livello Ubero'.d. dgrl. ;. destinalo Villa, ci vengono dati ne f Vmni che sono netti perchè anche 1 ta (/,,,- nessuno è slato fermato. Le posi- po .}onj sono ruminate: lìinda è ora tcr-Wa.-,, „ ;>,[;," da Guerra; Blanchonnet ««ia perso ancora terreno ed è a 3'30" dal' a leader; Bulla > tinnito a 4'; ìlattcsini'.ca ;■ sempre quinto a .V. La battaglia si\d- svolge sempre più in favore nostro;L- Guerra ha aumentato nettamente U suoisi vantaggia e lìinda ha guadagnato uriaLTScmtdcsmrdcrste posizione. Poco dopo troviamo I.c Uro c go in piena crisi. Binda passa il tran \cese senza trovare la menoma rea zionc. Se le nostre informazioni sono esatte,] e se Blanchonnet non ha avuto un ri-\ torno straordinario. Binda dovrebbe cs- e e sere"ancóra secondo'"sTam"o~"sultTaììo'^-'. Ui fnrUp drl pcrC0rS0; l0 0nduìasìoni\L Q leggerlsslme e. largamente inter l ,„„„„, (, $i discende in quel momento a, vcrso Varrivo A) terzo passaggio a lie, ,.,-tlo 'Kin. 135) il cronometrista signor l, \\i,,,\ì„ di Torino, ci fornisce i tempi, è',-he ci permettono di stabilire guata n-\clnssiflca: a i t- 1. Guerra 3,3f.'2fi" ; 2. Binda S.W8" ; 3. Battesini 3,42*10"; 4. Le Drogo 3,43' e 57"; 5. Bulla 3,44'4"; 6. Blanchonnet 3,46,12"; 7. Bcbry 3,46*9" ; 3,47"; 9. Jan Hcvel 3,49'; 10. Mctze 3.5P10"; 11. Thierbach 3,51*5G"; 12. Dotiaard 3,52*14"; 13. Blallmann 3,52'21 ; 14. Muller 3,52*22"; 15. Bacili 3,54'27"; 10. Dcvaclc 3'56'24". / tre azzurri in testa' Il trionfo è completo. Non mancano più che 37 chilometri all'arrivo e il primato di Guerra non può più essere minacciato. Sono invece in pericolo le posizioni idei tenori per Binda e Battesini, perchè Le Drogo ha a questo punto una ripresa vigorosissima. liceo i tempi al passaggio per l'ultimo conJrollo di Koge {Km. 139) : 1. Guerra in 3,4'.'10"; 2. Binda 3,48' n 30"; 3. Battesini 3,50*30" ; 4. Le Drogo 3,51'; 5. Buchi 3,51'50*'; 6. Bulla 3,52'; 7. Blanchon.net 3,53'45"; 8. Rcbrv 8. Geyer ••-5'5*': 9- Geyer 3.55'30"; 10. DevaeU e lan Hevel 3,57'30". La crisi di Binda Il commissario di corsa Vasscrot, sorpassandoci con la sua vettura ci accu- deUo J{MS0 sianor Vas Qt percM queHo servì:io ceTt0 in. noccnte del commissario francese? Il sa al avere aiutato Binda, ma ecco che vediamo Le Drogo restare per un buon Jrr.tlo di strada letteralmente collegato corridore suo connazionale trova il fia- '0 lCT raggiungere Bindajhe sta vassando un momento difficile percM è preso dalla sete. Avendo vuotate le bottigllc del rifornimento deve ricinpirnc una a una fontana e perde così ncttamente terreno su Le Drogo. Nei due controlli dei tempi che facciamo in sci ahilomclri il distacco fra Le Drogo e fìinda aumenta da 1,40" o circa 5'; Dinda è stato passato da Van Hevel ed è con Geucr e Thierbach ma ceco che l'azzurro si riprende e lascia i due ledeschi e si riavvicina a Van Hcvel. Il secondo posto è tuttavia irrimediabilmeri,c perduto per lui perchè siamo ad a,ÌJlena dieci chilometri dal traguardo, ^V7(t resistito Battesini al minaccio$tsstmo finale di Le Drogo? Filiamo al traguardo ansiosi di avere una risposta a nve!;to interrogativo. La circola¬ .jnni, dnTÌ0 essere sta.a scaTS(l ver lun. no tratt0t è ora tornata intensissima. 2smn — » — «,£ attcnde la tradizionale cerimonia della vestizione della maglia, ma essa non avviene; solo dopo il controllo dei tempi e il rapporto dei cronometristi ai passaggi a livello si potranno avere i Wisullati ufficiali. Ma, come si è detto, nori vi sono state neutralizzazioni e la ,-iassificn che ci viene comunicata può '.csscre considerata definitiva. Guerra \deve ritornarsene all'albergo senza il Lrcmf0 della sua vittoria. Intanto si susiseouono gli arrivi degli altri e si viene L conosccnsa di notevoli variazioni ac- Tira sempre un forte vento di traverso. Sul. traguardo molla folla e altrettanta confusione. Guerra è arrivato da pochi minuti. La classifica ufficiale non è stata ancora comunicata, rna la vittoria del campione d'Italia è sicura. Il neo campione del mondo ci appare freschissimo: non ha la gtoia rumorosa; solamente un brillare degli occhi e un sorriso che gli scopre la candida chiostra dei denti sono i segni della contentezza che deve divampare nel cuore di Guerra. Gli è vicino Girardengo che ha assistito a tutta la gara facendo la spola tra l corridori. Guerra non veste la tradizionale maglia pefdmrsvdOntQ3n63mH] \ ruiiutc nell'ultimo trailo. Binda, che arriva palesemente provato, ha perduto ancora terreno ed è sesto nella classifica finale, mentre Batlesiul é slato sorpassato da Buchi, che ha avuto un finale addirittura travol- ^oeiUe, L'affermazione collettiva degli i\taliani non ha QUelle Proporzioni scliiaccianti che a un certo punto aveva assunto, ma i tre azzur.-i sono finiti tra i primi sei e il massimo titolo é stato conservalo. Un'ora dopo che.Binda ha lascialo pOatdtsrfp3i4iC8gil traguardo cioè alle ore 8,32 si hannoUle iiartenzc dei dilettanti col franccsc'Btgaut. Essendosi presentati i due ir- landcsi che non avevano punzonatoìieri sono 37 i corridori che hanno pre-I so il via. La battaglia si è impostata subilo come un duello itala danese chesarà il tema dominante di tutta la corsa. E' stato Nielsen il giovane astro danese che minaccia di oscurar ormai l'anziano Hansen che condusse da principio la corsa. La progressiva marcia di Olmo Il passaggio di Bingsted 54 Km. Nielsen passa prima in 1 21' 30" seguito da Ciprianl in 1 23'. Hansen ed Itein in 1 23' 30", Sorcnsen in 1 23' 45", Calelani in 1 24' 8", lìossard In 1 24' 15", Bisch e Van den Bicd 1 24' 45", Martinsen 1 24' 50", Olmo 1 23' 30". Tre danesi e due italiani sona tra i primi sci. Il terzo azzurro è in ritardo pei ora ma poi inizicrà quella brillantissima marcia pYogrcssiva che gli farà guadagnare terreno e lo porterà in seconda posizione all'arrivo. La flsonomia della corsa non muta Al. rifornimento di Haarse Km. 98, Nielsen è ancora prima col tempo di ,29', Clprtanl mantiene la seconda poizione insieme a Sorensen a 3' dal primo. Olmo è a a' dal leader. / tre. danesi sono tra i primi quattro ma CI mlgspriani tiene saldamente il suo postn\ze mentre Caldani che comincia a sof-.rrirc per una indisposizione per cui'cdovrà ritirarsi, Olmo avanza. All'ulti-]rmo controllo al 139° chilometro il ca-.nrattcre di duello italo-danese della cor-1 a è più che. mal netto. Nielsen ha da-Uvitto cedere il comando ad Hansen ma'adietro al due danesi sono due italiani,]pOlmo e Ciprianl. Caldani ha abbando- nato poco prima di questa località. I dempi ai controllo di Koge sono i se-'-.Queliti ; \1. Hansen in 3 48' 10", 2. Nielsen in!3 48' 50". 3. Olmo in 3 51' 5", 4. Cipria-\ni in 3 54' 15", 5. Hellbcrgin 3 56' 15",\6. Karlsson in 3 56' 45", 7. Sorensen in\3 57' 30", 8. Biorklund in 3 58' 10". jIl tratto finale, vede prodursi nuova I mente del mutamenti nelle posizioni.]Hanscn aumenta il vantaggio che toiporterà indisturbato alla vittoria, ed Olmo riesce a sorpassare Nielsen e ad aggiudicarsi il secondo posto. Un po' di statistica BrWantissimo risultato quello ottenuto dal campione d'Italia e che risalta dal confronto dei tempi fra le due categorlc per l'ultimo tratto e sul percorso totale. Ecco infatti come si stabilirebbe una classifica generale dei professionisti e dei dilettanti ai passaggio per Koge: 1. Guerra In 3,44*10"; 2- Hansen in 3,48'10"; 3. Binda in 3,48*30"; 4. Nielsen in 3,48'50"; 5. Battesini In 3,50'30"; 6. Le Drogo in 3,51'; 7. Olmo in 3,51'5"; 8. Buchi in 3,51'50"; 9. Muller in 3,52'. Ed all'arrivo: 1. Hansen in 4,50*53"; 2. Guerra in 4,53'43"; 3. Olmo in 4,56'51"; 4. Nielsen in 4,57'33"; 5. Le Drogo in 4,58'20"; 6. Cucili In 4,58'31"; 7. Battesini in 4,59'49"; 8. Muller in 5,6"; 9. Binda in 5,2*25". / tempi per i 33 Km. da Koge al traguardo sono perciò; 1. Hansen in 1,2'.',3"; 2. Olmo in 1,5'46"; 3. Buchi in 1.6'41"; 4. Le Drogo in 1,7'20"; 5. Muller in 1,8'6"; 6. Nielsen in 1,8*43"; 7. Battesini in 1,9'19"; 8. Guerra in 1,9*33"; 9- Binda in 1,13'55". Sono cifre queste che lasciano alquanto sconcertati. Il tempo totale di Hansen è migliore di tre minuti di quello di Guerra e altri due dilettantiÓlmo e Nielsen battono parecchi"assidella categoria suneriore. E ancora Hansen e Olmo sono in testa a tuttiper il tratto finale con rispettivamente lei minuti di vantaggio su Guerra e 11 e 8 su Binda. Dilettanti e assi Dato che ncUa corsa a cronometro sono l numeri che parlano e che costi-tuiscono la base di giudizio, chi volesse attenersi a questi dati giungerebbe a considerazioni poco lusinghiere per gli assi. Ma sono conclusioni che Uion si possono accettare, anche a coslodi passare per guastafeste della gìoìa ben conquistata di Hansen e di Ólmo, Non si può infatti tacere che questi miallori risultali dei dilettanti in contron- lo dei professionisti sono ampiamente\e. ineccepibilmente spiegati prima di.jlutto col vento che ostacolò notevolmente i professionisti per tutta la corsa e si attenuò alquanto più tardi cosicché i dilettanti gareggiarono con aria quasi calma e temperatura calda. Inoltre è indublbo che il diverso andamento della battaglia fra le due categorie influì sul rendimento degli atleti. Guerra ha tenuto il comando per tutta jla gara con un vantaggio che andò via via aumentando. La prova del manto- vano è stata per oltre cento chilometri semplicemente spettacolosa sia per Van- \datura fortissima con cui marciò sia\ . Essendo ormai sicuro del per il netto predominio su tutti gli avversari primo posto, è naturale che Guerra ab-, bia a un certo punto spinto con minor toga. [l'uà anche darsi che egli abbia ral- Untato un attimo perchè provato e la cosa non depone sfavorevolmente per lui se si pensa all'entità dello sforzo compiuto per tre quarti del percorso, per potersi imporre in tal misura ad avversari di tanto valore. L'effetto di una bevanda Fra i 130 e i 140 chilometri Guerra ebbe una crisi (ho avuto da lui stesso la informazione, perchè il neo campione del mondo ha anche la dote della sincerità! e che (sono sempre le sue confessioni fedelmente riprodotte) ricorse a uno di quegli intrugli chiamati bombe in gergo ciclistico e da cui spesso vengono effetti deleteri anziché bencp.cl. Cosi ha fatto oggi Guerra che per un buon tratto restò sotlo la influenza disastrosa della bomba, e soltanto negli ultimi dieci chilometri potè riprendersi. Guerra non ha scenata il miglior tempo della giornata. Questo torna a tutto onore di Hansen, il quale del resto, coi 89 anni di età — gli stessi di Binda e Guerra — e i dieci di carriera e lo sfolgorante stalo di servizio è un « dilettante t sui generis. Ma non è perciò diminuita la prova del mantovano. Bisognava averlo visto marciare nella prima parte del percorso tulio ondulalo per riportarne una impressione indimenticabile di potenza, di impeto congiunto alla continuità. Giierra tenne testa in quel tratto non solo agli avversari, ma anche alla ammirazione di tutti coloro che lo hanno potuto seguire. La media che cali ha tenuto non sembrerà e non è stata infatti eccezionale, ma si pensi al percorso, riconfermatosi tutt'altro che. facile alla esperienza della gara e al vento continuo e impetuoso. I francesi e gli altri Mentre mai mutò il nome del leader te posizioni retrostanti furono sempre in rivoluzione. Dapprima si profilò la minaccia di Blanchonnet che però con l'accumularsi dei chilometri diede ragione ai dubbi che si erano avanzati su la sua capacità a tenere la distan- 345678za. Il francese perse sempre più terrcno finché si ritirò a una trentina di chilometri dal traguardo. Il vedersi raggiunto da Guerra partito ben 1G minuti dopo fu per lui il colpo di grazia / colori francesi trovarono però il Uoro alfiere in Le Drogo che si impose alla disianza non senza essere passale per una crisi pericolosa « che poti strappare il. secondo posto prima a Bln da e poi a Battesini. Degli altri stra- nicrl Buchi- impressionò per il velocis-lGsimo finale e Bulla diede una nuova 'ta»''0'" deHo sua classe. 11 pericolo Hcr ^pmàr,sen non è stato in realtà che uno Tspaventa-passerl : il gigantesco danese rnon é stalo mai pericoloso, il che non' tf" impedì di frequentare i caffè nelle vicinanze del traguardo e sempre in costume di arrivo magnificando i tem#' ottenuti in altre occasioni su questo tulctlppercorso. Binda ha perduto il titolo e in un finale velocissimo anche i posti d'onore. Si è avuta cosila conferma della sua I forma imperfetta per l'affrettata pre parazionc. Ma Binda è stato anche vittima di una sua opinione sul percorso rivelatasi alla prova del fatti inesatta. Egli aveva sabato giudicato facile questo percorso, specialmente negli ultimi CO Km., ma in realtà, anche questi erano ondulati sia pure più lievemente "Il'esperienza a proprie spese. Egli si appoggerà al fatto che mentre nell'alicnamento il vento era sfavorevole nella prima parte del percorso e favorevole nella seconda, oggi avvenne tutto il contrarla. Ma a me e ad altri è parso che il rapporto di Binda fosse forte, per quanto egli affermi di aver indovinato. Infine anche il cittigliese ha detto di essere stato disturbato da una bibita. Come si vede le giustificazioni non mancano, cosicché è il caso di attenersi alla più semplice e convincente: Vimprcparazionc. Hansen e Olmo La vittoria di Hansen non ha stupito alcuno. Tutto favoriva questo dilettante a vita, che si vede presentarsi l'occasione propizia ogni qualche anno e non se la lascia sfuggire. La con¬ ''mista del primo posto per Hansen era i pressoché matematica dato che tuttele ctrcoctanzc erano per lui vantaggio-]se. Hansen che cominciò ta sua carriera dieci anni fa con un secondo pò- ] sempre dubbi sulla sua capacità perle prove di linea che formano la normale attivila nel paesi alla avanguardia dello sport ciclistico. Il secondo posto di Olmo è un auten sto in un campionato del mondo comequesto svoltosi a cronometro sulle stra-,/c danesi, ha aggiunto al titolo olim-pionico riportato ad Amsterdam quel-lo di campione del mondo. Ma restano-UlCO successo. Come tutto favoriva \Hanscn, cosi tutto sfavoriva il nostro atleta, che non solo si è affermalo nella sua categoria, ma ha ottenuto anche un magnifico risultalo nei con- _ mtendo sta-fronti dei pro/wumiw, "*e' _ to battuto sul temj'o soU™]°_"_t .,,„'mt0 freschissimo al traguardo, ma queto dimostra come egli sia dotalo di un 0rande spirito combattivo che gli ha perrnesso di condurre a termine una pr0va tanto difficile. DeWorganizzazione ri t già parlatora. Olmo non ha che venti anni e hasaputo brillare nella gara per lui piùditticilc Vn lietissimo avvenire sislliuuic a questo O^vane^Ja ^pulo difendersi in tal modo contro ai-versa-ri più anziani esperti ed avvantaggiali. L'atleta di Celle Ligure non è arri- e non è il caso di tornare sull'argomcnto Cosa si pun dirc di ci0 cne non es^Vc? incorderemo soltanto che la gazzarra dei veicoli assunse verso la fine della gara proporzioni allarmanti,cosicché gli arrivi avvennero nella completa confusione e più di un corridorè trovò modo di fare chilometri di strada senza mollo faticare. E dire che eravamo venuti qui aspettandoci Ut maggiore severità e giudlziosltà in tal-to di organizzazione! Nel 1932 t campionati del mondo toccheranno all'Italia e gli stranieri cono-sceranno infine che cosa significhi or¬ganizzare. VALDO COTTARELLI.

Luoghi citati: Amsterdam, Celle Ligure, Copenaghen, Italia, Torino