L'apparizione di una misteriosa signora che intessè un idillio con il professore

L'apparizione di una misteriosa signora che intessè un idillio con il professore GIULIO CANELLA AMATORE E POETA L'apparizione di una misteriosa signora che intessè un idillio con il professore Verona, 2-t notte, lee in tutti, qui da quando l'annosa Invicenda ha subito una. stasi, un desi- fderio vivo che essa abi.:,-, a. riprende- t".Presentando degli aspetti sensorio- gpali. 11 sensazionale, anche perché nel- d ambiento canellista si lavora a tutto duomo, non ,e da escludersi che debba zscoppiare improvviso. Noi, dal canto nostro; abbiamo buone ragioni per crederlo imminente. lLa « Tizianina » lo.sLa giornata di ieri, intanio è sìatalgmono movimentata per ii propagarsi dfulmineo di una notizia, che potrebbe,lroa.lmente aprire il campo deile possi- abilità sensazionali. Per quanto non sia ancora da questa parie, che noi amen-,pdiamo lo scoppio della, bomba, pur ttuttavia non abbiamo pr!':tu fare a me-jdno di raccogliere la notizia e di iute- pressarci anche a questo nuovo fatto, trenendo «.recente che.noi, avendo .sicu-|aio appoggio informativo m casa Cane - nc.ne dei legali, cuziptt] per cac- gmla, per la nota proib occorre improvvisarci p ciare il naso ovunque si manifesti un allarmo, ed essere, cosi, al corrente di tutto. Ieri, a Verona, 6 stufa vista pelle vie cittadine nientemeno che la famosa « Tizianina », quello signora che, come si ricorderà, or non è molto, a Bologna, a.veva l'atto parlare di sè abbondantemente, per essersi gettata a capofitto nell'affare. Omelia, il quale, per lei, nei riguardi del era stalo colorilo con pd| surcestiva Dassióna roìflantteH vLebio «iìIp romantica Yvnis'ri ò vm,l1n , „.,„., ro.„n,„ mènle rmò* darsi sili sfu^Uó ni olù" aSo'ne&liè Slo ì fi:', Vmco,ln\.ò n al"-uc pei..ne esso e .-'lei nproQOUO in Sdenti di fervore battagliero o non ha avuto,-come si dice, una buona $w"& sóeru^.1 noh,^ hanno fòri rio Voea .anarsnìsi rioifin nn,lli rotessore. Itvoce sparsasi dell'improvviso arrivo, e da esso hanno cercato di coglierò tulle j le deduzioni possibili. La « Tizianina ». vedova di un noto professionista bolognése, per chi noni lo sapesse, a suo tempo, aveva, dichia I rato al suo legale, un noto 111 vivi tocchi.n" qdQuesf. stri lformazione era suffragata da' un'altra, che ha le suo origini nel 1899: anno in cui, essendo ella a Padova con i 'ire- nitori, aveva avuto modo di iiitreccia- re una relazione piatonicamente amo- rosa, con lo studente Giulio Cartella, iscritto, appunto, u quell'Ateneo. Quel- lo rli allora fu un idillio gentil*, ca- ratteristico del tempo, platonicamenteifatto ili languide occhiate 0 li spiritualità costituito, ,-,i|novantanove per conto, (ii lettere pien.éldi tenere espressioni e di mazzetti rft,viòle; di versi e d: innooentissìmi con-'ìvvocato di Bologna.. di- essere a disposizione deila giustizia; tra l'altro, anche per un eventuale, decisivo VeK sconosciuto; ed aveva lasciato intull.e nell'aria, l'esistenza di molte cose riguardanti l'affare sospiroso imbevuto vegni. Sospiri, viole e versi Ai convegni che. abbiamo dono, erano innocentisshni, con i due fidanzati intervenivano nuche una. servente della «Tizianina» od un amico di casa Canollai cert0 spirldione, cho è stato poi idohtlficalo nel defunto conte Spiridione Della Torre, fratello maggiore dòli conto Giuseppe. A questo episodio amoroso, anzi, i fratelli Omelia hanno atportato nuova luce togliendo dalle veceh te carte del prof. Giulio Crinella, due poesie, le quali altro non sono, se non la riprova di ques:o episodio d'amore. I Lo poesie chiare, dato che il ionia deminante era la «Tizianina», (chinina-! ta cosi, in società, per il color dei suoi bellissimi capelli, ricordanti le ligure del Tiziano) tratte di tasca da uno dei pin ferventi tra i canellisti, che si gioriava di esserne in possesso della coPia autentica, hanno fatto il giro dei caffo, e non sono mancati i tifosi che hanno voluto trascriversele. A puro titolo di curiosità le diamo, ipur noi, per i nostri lettori. Esse risppcrhiano la fine dell'idillio tra il Canella. e la « Tizianina ». La prima ha questo titolo: « Su un garofano rosso, donatomi da lei il giorno del suo onomastico ». « O vago florellin. quanto sei bello «Più U rimiro e pili caro mi set. «TI preso, deh. non lasciarmi mai più « Dolco fioretto min tu set mio amico « E carissimo amico. Già declini « E' un giorno sol che io ti posseggo e ! ormai « Intisichisci e muori! Addio mio caro, ■.Siccome l'amor suo, anche in sei: « A nuovi cuori, la sua età la chiama. «La condizione su.'i. - Vivi (elice: « V. sol nella preciderà oualclie volta, « TI ricordi di me. Soffrirò solo! «Mio Dio Coraggio! Mi sento morir... E un anno dopo scriveva la seguente poesia: Delusione. « Vivificante e 'epiiio ritorna, «Fedele, a risvegliare la terra, il sole. «E d'un ammanto verde il suolo adorna. • e' primavera. GII augelletti belli « Tornnn cantando lor gentili amori, «Tornan l'api a gironzare sui fiori « e nei pratt. i puledri briosi e snelli. « Nuove fronde riveste la foresta, • Olezzano nuovi fiori sul frutteto «Tutto ritorna! Sol nel mio petto «L'abbandonalo cor ghiacciato restai. La signora ed il facchino La « Tizianina a quanto ci 6 stato possibile di sapere, è apparsa nelle vie della città. Non sappiamo come essa sia stata individuata, ma certamente questo fatto devo essere allacciato ad un episodio verificatosi alla stazione di Porta Nuova, e del quale sono stati protagonisti un facchino ed una signora, che appunto, anche p^r l'aspetto fisico, dovrebbe essere la «Tizianina». All'arri vo di uno dei dirotti di Bologna, si è affacciata ad uno sportello dei vagoni di prima classe una signora piuttosto anziana, ma ancora molto avvenente ed elegantissima, con i capelli, malgrado le brinature, ancora accesi rli un Idonno superbo. La signora ha chiamato un facchino, dal finestrino e, dopo averlo trattenuto con il gesto, poiché quegli già si avviava a! predellino, credendo di dover scaricare il bagaglio, gii ha domandato, non senza qualche reticenza, e a bassa voce, se la signora Giulia " los i Verona o dove. Il facchino rispondeva che, appunto, la signora, Giulia era tornata da poco; o la interlocutrice, dopo aver competi- sato l'informazione con cinque lire, con- gedàvà il facchino, sorpreso non tanto dell'interessamento che e cosa norma- le, quanto dell'appetto, a suo dire, che,aveva la signora. I E' scésa poi la signora? Il facchinolpare non si sia dato la briga di control- tarlo! Alir1 invece che awva avuto mo- do d[ sentire dal lacci,ino l'accaduto pare elio, spinto dalla curiosità, si' sia ratto premura di seguire In. signora, la.auale. poco dono, sarebbe scesa dal tre- no e tn tan Sj sarebbe avviata verso Il centro deua cma. Òggi c'era perfino chiigjurava aì avei. sapido che la signora!misteriosa era stata vista aggirarsi liei; pressi di via Caprera. L'ultima carta A linaio scopo? Alla nostra domanda, nessuno ha sapu'o rispondere. Quei canonisti stessi, che affermavano essere la « Tizianina » a Verona, si sono limitati a risponderci: « Cosa ne sappiamo!' .l'n0j, SA da due mesi nessun filo condut '.ore, per lo ipotesi più 'logiche, esce dal quartiere generalo di via Caprera? Uno dei maggiori esponenti di parto canellista, solitamente inforinatissiino, da noi interrogato in proposito, ci ha assicurato che la signora Giulia non ha ricevuto alcuna donna, che non fosse comprosa noi cerchio dello abituali amiche. E allora? Allora può darsi die si tratti di una montatura, popolare, in seguito ad una visita che la u Tizianina » ha voluto fare, per vivere forse un poco nell'ambiente che la lega al passalo. A meno che, il nostro interpellato, seguendo la tanica del silenzio e della smentita su tutta la linea, non abbia dato una fedeltà dei canellisli agli ordal patrocinatori, dissi pondo cosi lo numerose possibili congetture. Comunque'sia paro 1 he la « Tizianina », spinta da un sentimento spiegabilissimo, abbia condotto, per conto suo,'ina diligente indagini', per appurare f;iUi. nuovi 0 circostanziati sulla tac cenda, . ; «-a notizia, che diamo a puro titolo di cl'°"deo. e pero deixmi di attenzione e «onci sarebbe nulla di stupefacente so. n,'ppno da essa, domani, scaturisse il ''V"? nuovo atteso e che fuiti-«sentono nel1 aria, A Verona, intanto, è giunto (e ouesto e sicuro}, l'avv. cesare Ornella mentre e atieso anche l'altro fratello Henzo, che presumibilmente arriveracontemporaneamente alla contessina Da Persico, h aw. Cesure,, avvicinato 'da aicuni annui, pare abbia confermato, pur prova ac!I;L dini in1J1arti' mantenendo il più rigoroso riserbo, eh l'ultima grossa carta, quella decisiva quella che dovrebbe capovolgere la situazione sarà giuncata nel prossimo 01 tobre, al momento del ricorso alla Corn di Cassazione; e pare abbia, anche con fermato l'esistenza di un nuovo abbon dante Incartamento parte canellista. sosiogliù della

Persone citate: Canella, Giulio Cartella, Giulio Crinella, Spiridione Della Torre

Luoghi citati: Bologna, Padova, Verona