Il Principe di Piemonte a Ceres fra i Mutilati e i Fascisti delle valli di Lanzo

Il Principe di Piemonte a Ceres fra i Mutilati e i Fascisti delle valli di Lanzo Il Principe di Piemonte a Ceres fra i Mutilati e i Fascisti delle valli di Lanzo arate strada: suina ì ve}! ». Carolad'ordine ilei drappelli di Mutuali cheieri mattina di buon'ora hanno presopossesso della piazza del Municipio diCeres. Al loro passaggio il popolo non soltanto ii la strada ». ma innalza alala e batte lo mani. Vecchi propriamente non sono, se anche qualcuno abbia i capelli bianchi, altri la pelata, altri ancora barba e balli più sale che pepe. C'è, infatti, chi ha varcata la cinquantina, ma abbondano anche i giovani, le ultime leve di guerra, duelli delle « elassi di t'erro •. (Per tutti gli ex-combattenti la propria classe è quella di t'erro). Ma di fronte ai ventenni di oggi, alla generazione che andava a scuola qtian do essi andavano al fronte, sono legit- timamente i ve}, com'è del soldato anziano « .richiamato » che si reputa qualcosa più che commilitone — un po' fratello maggiore ed un po' papa — delle reclute, delle « cappelle ». Operai, montanari e pastori Saliti o scesi a Cere? dai paesi delle tre Valli, operai di Lonzo, montanari e pastori delle grangie, il passo lento misurato sicuro dei rurali piemontesi,molti col cappello alpino (...e la lunaa penna nera — che a noi scruc da ban-rifera. ..V qualcuno con l'elmetto, i piùcol copricapo borghese, parecchi con al-l'occhiello della giubba tra la placca di mutilato e il distintivo fascista una stella alpina, i varii gruppi si riunisco-no, si dispongono in fila dietro il ga-gliardetto sociale, e aspeilano. Sono le7, l'arrivo di S. A. R. e annunciato perle 10. Tre ore di attesa, ma 1 montana- ri «anno aspettare e la gioia di vedere il figlio del Re — quasi tutti hanno visto il Padre, lassù — li compenserà senza misura del lieve sacrinolo. A guardarli ci si sente presi da una ammirazione commossa: non umica tìi vanità sui volti schietti, un gestire parco, parole di tutti i giorni. Portano il loro eroismo con estrema semplicità, quasi lo ignorassero: il che proprio dei prodi autentici. Giungono frattanto i dirigenti della Associazione. Il presidente provinciale, cav. ufi. Rampone, con i! capo-manipolo Dante, che rappresenta, il seniore Tinivella comandante la Coorte Mutilati « Benito Mussolini », con i camerati dott. Cucchietti, Siletto, Piovano, cav. Ramassotto. Latini, Rossi, Mattioda e Vacca, passa in rivista la magnifica schiera. Tosto compaiono i membri del Comitato organizzatore de) raduno, i quali esprimono fin da ora il più vivo ringraziamento ai Mutilali per essere intervenuti tanto numerosi. 11 Comitato, che è presieduto dai podestà e segretario politico signor Bianco, conta (personalità illustri: 11 sen. prof. Vittorio Cian. il cav. di gran croca professor Giuseppe Broglia, il Procuratore del Re comm. Giuseppe Di Maio, il vicario tool. cav. Filippolln, V comm. G. B. Alloati. la baronessa •\eeiisnni. il romui. A. Bernaoohi. Viivv. Marcali e il cav. Casassa. Reduci e Giovani Fascisti Ma ecco altri eccezionali ospiti che Si annunziano festosamente a! suono della fanfara degli avanguardisti di Venaria Reale. Sono i Giovani Fascisti delle valli di Lanzo che, insieme con le fitte rappresentanze de: rispettivi Fasci, precedentemente inquadrati agli ordini del comandante provlnc'alle conte ing. Alessandro Orsi, vice-seigretario federale di Torino, e del centurione cav. Vittorio Facchini, l'instancabiie aiutante provinciale, gìungoiv. sulla grande piazza, anch'essi in intesa di piegare le loro bollo insegne .1! innalzare il fervido omaggio al Principe giovane e guerriero. L'incontro dei quattrocento Giovani •Fascisti con i Mutilati, 'fra le aceìa inazioni da una folla vibrante ed immensa, non sarà facilmente dimentica 10 da chi ha avuta la fortuna di \ivere quell'istante di luminosa bellezza. Un'ondata di simpatia, di ammirazio-. ne, di devozione schietta e profonda , va incontro alla forte schiera dei reduci Gli « A noi ! „ e gli « Alala ! » ideila magnifica giovinezza fascista, sedente di passione e splendida di limpida fede, esprimono l'animo delia Jiuovfesiima generazione littoria, fiera e consapevole di essere !a depositaria naturale, per la pace 0 per la guerra, jdcl'lo spirito che illuminò i combaHenti 'sulle contese stra.de delia vittoria. I r>•duci (e gli occhi di molti rilucono di una soave commozione! rispondono al salolo col saluto, agli « alala » con cV « alala », ansiosi che i giovani intendano pienamente con quanto cuore essi siano grati dell'omaggio schiettissimo, con quale profonda felicità vertano negli adolescenti in camicia nera i degnissimi eredi, i continuatori ai quali la Patria potrà un giorno eoniitìare sicura le bandire gloriose. Poi quel sentimento dissìmile e insieme uguale nel profondo degli uni e degli altri, quella solidarietà di spiriti, quello, comunione ideale per cui ognuno si sente agli altri camerata'e fratello, trova una voce nel grido insieme lanciato dai giovimi e daga anziani, suggello e prova di una irispieBUbile unione di imitili, di speranze, «li fedii: Viva il Duce! Su tutte le boccile corre il nome del Condottiero, ciascuno inebbriato a quel suono breve e potente, imocato ed esaltato come il nome stesso della .vittoria.. Placalo l'alto clamore, l'ispettore federale del Partito, seniore .Minio Gogjino. prende il cornando di tutte le forze radunale per presentarle a S. E. 11 Prefetto Umberto Ricci ed al Segretario federale Addica Gastaldi, giunti liei frattempo. Mille dopolavoristi di Venaria Con lo supreme gerarchie della Provincia e con S. E. il generale Ambrogio Clerici, pnmo aiutante di campo di S. A, R. il Principe di Piemonte, sono presenti, oltre alle autorità locali, l'on. Eduardo Malusanti, tutti i segretari politici, i podestà, ed i comandami dei Fàsci giovanili delle valli di Lanzo. Notali, fra gli altri, con il dottor Gazzoiti, direttore di segreteria della Federazione provinciale fascisiit, S. K. il yen. Roslagno, il comtn. Coniglione-SiolUi, il comm. Massa, questore addetto alla Beai Casa, il console Calligaris,- il dottor Telesio, cario dell'ufficio stampa, il centurione cav. Da Prato, il cav. Dntirio, il seniore Marchis, ii col. Di Lorenzo, il cav. .'Scoiai!, ii cuv. uff. Bartolomeo, l'avv. Giud'ci, il cuv. Bronci l'avv. Gilardi, ii cav. Peraccliiorte, il cav. i-'orreri, il rag. Raimondo, ecc. L'ing. Delle Donne, segretario politico di Venaria Reale, insieme col dottor cav. Cucco e col cav. Vanoni, giunge alla testa di una colonna di eamions che recano mille ddpolavoristi della Venaria; li accompagna l'ottima banda musicale dirotta dai maestro Alboretto. Anche altre fanfare — di Ceres, di Cirio e di Lanzo — danno fiato alle trombo, suona mio in Marcia Retile, quando — alle Pi pròelse — ossequiato dalle Gerarchie e accolto da osannanti acclamazioni giunge il Principe rii Piemonte. S. A. R., che arriva in automobile scoperta accompagnato da un suo ufficiale di ordinanza, il maggioro cav. Carnovale, proviene ria Ala dove ha visitato il Campo dogli allievi ufficiai: della Scuoia di Moncalifri. L'automobile, ohe ha percorso bre- , ve tratto del paese. « colma bori lgetlati dalle finestre di tinte le case, s. A. lì. sorride ringraziando e saluta imilitarmente la nereggiante lolla mai statica ili applaudirlo e' di gridargli la sua entusiastica devozione. Ancora pio. imponuinc- si fa la dimostrazione popolare quando l'augusto Principe, compare sulla loggia del Municipio, avendo al fianco S. E. ii Prelotto, il Segretario Federale e il podestà di Ceres. Uno squillo di « attenti ». T mutilati depongono una corona di fiori alpini sulla prossima lapide che ricorda il sacrificio ed i nomi dei ceresini caduti nella guerra del mondo. 11 Principe, sul cui volto è evidente la eommozio- ne, saluta, rigido sulla posiziono di «n.t- lenti ». la lapide evocatrice di tanta o scura, eterna grandezza. Prende quindi a parlare !! podestà Dianco. Egli dice: « Altezza Beale! In questo raduno di valorosi invalidi e mutilati di guerra, di rappresentanze fasciste, di dopolavoristi e di popolo, mi è sommamente gradito l'aito onore di dare all'Altezza Vostra il benvenuto esultante plaudente della popolazione di Ceres e della sua colonia di villeggianti. In questo giubilo incontenibile per l'augusta Vostra presenza. Ceres esprime a mezzo mio all'Altezza Vostra tutto il suo entusiasmo nella rinnovazione del giuramento di immutata filiale fedeltà e devozione alla Maestà dell'augusto vostro genitore ed all'Altezza Vostra», Nuovi evviva al Principe salutano il breve, efficace discorso del Porìcsià e cessano soltanto quando il Segretario pe. morie e Federale. ottenuto l'augusto consenso, accenna a parlare. II saluto del Segretario Federale Il potente, fervido discorso di Andrea Gastaldi, delio con appassionata, incisiva eloquenza, non si può riassumere. Cerchiamo di fissarne 1 momenti essenziali: . Altezza Retile, la Vostra ambita eu augusta presenza a questa, radunato non soltanto onora e premia, al di là di ogni speranza, la nostra fatica, ma ci dice sempre meglio che Voi, orgoglio della Patria rinnovata, fedele allo stupende tradizioni della Dinastia sabauda che sempre volle essere vicina al suo popolo, amate scendere fra i combattenti della guerra e fra le vecchie e le nuovo Camicie Nere, forze invincibili della Nazione fascista. u Aneli.' per questo. 0 nostro Prmcl- i Redui tini a i 10 per q dovere servire. 1 il •d 1 Fascisti vi amano purezza dei loro euort, ie>iu essi sentono che nespiù dolce ai loro spiriti lino all'ultimo sangue, la Re. Onesto popolo in ehi Patria sta per la Vostra presenza.'è l'espressione di mite le fremi d'Italia le quali, in un rinnovato spirito di concordia crealo dal Dure, nomi strette attorno alla Reggia augusta. Vi acclamano, u Altezza Reale, i Mutilati della guerra — vera, uiiieniiea. luminosa aristocrazia d'Italia — coloro che, coperti di ferite, seppero ancora sollevarsi e marciare alla vittoria. Vi acclamano le vecchie, le fedelissime Camicie Nere, quelle che, agli ordini di Benito Mussolini, marciarono su Roma per riportare l'Italia della vittoria alla sacra maestà del Re. Vi acclamano i giovanissimi. 1 figli della Vittoria e dello Rivoluzione, la certezza del domani,:il flore deìia stirpe, questi adolescenti ohe, ad un cenno del Re e del Duw darebbero con letizia la vita. « Altezza Reale, questa superba adunata di popolo, raccolto attorno a Vo: come all'immagine stessa della Patria giovane e guerriera, è anch'essa un frutto della conquista che gli Italiani " stessi liaimo saputo" compiere "su se Alle tristissime giornate — da taluni troppo presto dimenticate — quando una fosca pazzia pretendeva di impedire agli ufficiali di vestire 111 glorioso grigio-verde e minacciava di osava inneggiare all'Italia ed a! Sovrano, è seguita la risurre- zione spirituale operata dal Fascismo per la salvezza, la vita, l'avvenire della Patria. In quest'ora di limpida, purissima gioia, concedete, 0 Altezza Reale, a noi _ Combattenti e Camicie Nere, che abbiamo appreso da Mus-|solini come il Fascismo "sia la religione della Patria - di rinnovare qui. alla presenza Vostra desideratissima il giuramento di essere sempre l'esercito fedele armato Impiegabile, pronto a lutti gli eventi, le audacie, le imprese, le conquiste per la maggior gloria del. a saera maestà del Re ». Un formidabile «Viva il Re! », c-hesi rinnova a lungo entusiasticamente fra nuove acclamazioni all'augusto Principe ed il magnifico Duce, corona e ultime parole di Andrea Gastaldi, al quale s. A. R. si degna, di espri¬ mere il suo aito compiacimento stringe ripetutamente la mano. La superba dimostrazione Rientrato nella sala ex-con sigila re, il Principe di Piemonte, al quale un balilla fa omaggio di un superilo mazzo di ortensie, gradisce un vino d'onore che è servilo dallo grazios,.signorine Emma Bianco e Converso, elegantissime mei sco costume cereslno. Quindi Si A. R dopo essersi trattenuto qualche poco a conversare con le Gerarchie ed aver accolto l'omaggio delle signore di Ceres, scende in piazza dove è fatto segno u nuovo osannanti dimostrazioni da parte dell'immensa moltitudine, e lino a quando l'automobile, che trasporta al campo del i)2-o Fanteria l'augusto Principe non appare più che un punto lontano sulla strada provinciale, continuano insistenti, irrefrenabili, entusiastici gli « evviva » e gli u ulula » ad Umberto di Savoia. Mutilati e fascisti si avviano ora all'albergo dove sarà consumato 'ti fraterno cameratismo i! classico ■lancio ». Prima però il Segretario Federale convoca a rapportò i Segretari politici dei Fasci delle Valli di Lonzo per dettare loro le direttive sull'imminente azione da svolgere nelle skurole di. Al rapporto assistono tutti i Podestà della zona, il vice-segretario foderalo ing. Orsi e l'ispettore seniore Goglino. Domenica1 pittore- Al « rancio-, dopo la frutta, parlanoancora il Podestà Bianco per rinjfrn-jziaire con elette parole gli intervenuti,'ed il presidente provinciale dell'Asso- ciazione Mutilati, cav. ufi. Rampone, !dio riafferma, a nome di tutti i suoi camerati che lungamente lo opplou- dono, l'unione indispensabile fra Muti.;lati e Camicie Nere legati rial culto rii-iia Patria o dalla fierezza ili segui- re :,|sieino il grande condottiero intl- ne. insistenlemenle invitato, si leva jj Sogretario Federale Gastaldi che evoca 1,-gesta di Mutilati dall'eroismo legKen-dario come Enrico Tot: ... Ftilcieri Poo- lucci de' CaMioii, por concludere che il sacrificio dei Grandi Invalidi, cui ja muorila Straziò lo carni ma non fiacco :■':'< spirili. 0 luce ed esempio a tutte le Camicie Nere. jFascisti e Muiiiati, in piedi, acclama, 110 all'Italia, al Re, al lince. Sugli «ev.| viva» stendo un'ala canora l'inno ardi.) 10 e squadrista. Il conio s'innalza gioioso e trionfalo verso il cielo caldo di azzurro e di solo. Porta in alto l'ardente passione di mille cuori. C. A. AVENATI. 'ljI