L'abilità manovriera degli italiani fra le tempeste della costa bretone

L'abilità manovriera degli italiani fra le tempeste della costa bretone CON GLI UOMINI DELL'* ARTIGLIO * L'abilità manovriera degli italiani fra le tempeste della costa bretone (Dal nostro inviato spedale) BREST, agosto. Il vice-ammiraglio Dubnis, Comandane in capo della seconda zona e Prefetto marittimo di Brest, mi ha accollo stamane nel vecchio e severo palazzo, dominato dall'ombra di La Motte Picquet, l arande marinaio di. Francia che, sfigurato da un colpo al viso nella baltaaila di Oucssant, dichiarava di esserne ieto, o perchè cosi il suo volto avrebbe ncusso più terrore agli inglesi ». Alto, arculeo, con un viso roseo illu- minnto <la due aravdi occhi azzurri, * trova nui in casa sm< lÌCTC,ìk * Tiat° ™l più aspro e sei vaOOi0 "Paese del Finislère. Egli parie. Volentieri, e poiché guanto mi dice e estrer. amento simpatico, diventa un pia¬ cere ascoltarlo... L'elogio dei nostri marinai L Ammiraglio premette la sua calda viva, affettuosa ammirazione per la no-,stra Marina. Per l'Ammiraglio Slrlan \ni, Ministro della Marina Italiana, prò-'r>arì'n\■va un'amicizia che nulla può-scuotere. I due uomini si sono trovali insieme, renl'anni or sono, in Cina, facendo parte di quella colonna Seumour che mosse alla liberazione delle Legazioni assediata dai boxers a Pechino. Si sono riveduti, poi, in Adriatico, durante la grande guerra: Sirianni era sull'Impetuoso DuboU sufl'Aspirant Hèbert, Per una italiani in tema di cortesia; essi ci supc-mn0 ,mjJ„. pcnsflie... Quantìo io SOnoLalUo a bordo dma VeSpucci, l'Anima , cavagnarl mi ha preparato una , . , ' soPJefa c/,f mi "a commosso. Mi ha salutalo - aliando il gran flocco,. se-curiosa coincidenza, quest'ultima nave aveva proprio il nome di un giovane ut fidale francese caduto in Cina, negli stessi giorni in cui vi lasciava eroica mente la vita il tenente di vascello italiano, Ermanno Carlotta — Voi non potete credere — mi dice l'Ammiraglio — quale gioia ci abbia da. to la visita recente della Divisione ita- liana. — Non si può battersi con gli che l'Ammiraglio te alla Punta Saint condo l antichissima e gloriosa tradi-Jnne,Aella Tl0*tra m"r"m ,c"cra- 10 Voluta, in cambio i''l,'ann venisse con mer „„„ . Mo«fcicu, in faccia ad Oucssant. Li conMno cerimonia intima, svoltasi soltantofra marinai, senza bisogno di parate eU teatralità, noi abbiamo deposto in- sierne una corona alla memoria deimnrii del mr.re. 1 vostri equipaggi han- „„ mciato fpli una impressione indi- ,-, vMS„„„ w„rina del mon-™tn^ ' ' .,,,„.„ '"-J';'*_f "_',, Z "t , de caria marina dell'Atlantico, e la guarda a lungo, pensosamente. _ Quello che gli italiani stanno 1n-ccndo, ha del miracoloso. Vi confessoche nessuno di noi ha, per lungo tempo,credulo al loro successo. Non solo e nontanto per la difficoltà dei nuovi mezzOtecnici, e del loro impiego in tanta c. mai raggiunta profondità, quanto per il. fatto che non si riteneva possibile che un piccolo bastimento potesse lavorare L'Ammiraglio Dubots spiega la gran-in mare largo — c sopra un mare comequesto — ormeggiandosi-sulle boc. Voi,potrete essere fieri del successo immi-nenie, come italiani c come marinai.- L'Italia è abituata a « giudicarsi »sciza attendere i giudizi stranieri. Masarebbe sciocco e presuntuoso negarcla soddis azione di un ^^sctmenlocosi, esplicito e cosi cordiale, da partedi un vecchio e prode marinaio qualel'Ammiraglio Dubois. In mezzo alla tempesta Profittando dilla sosta forzata, si/imo inciti oggi cn/l'.Yrligiio a fare le prore di bussola e dei compassi di rilevamen- ,tato da quella... piccola sorpresa, noi \turna che si chiama, In mare, la colli' to. A mezzogiorno, il cielo era. completamente sereno, e il sole sfolgorava, come un Qualsiasi sole ben educalo della Riviera Ligure. A mezzogiorno e venti... il barometro aveva già indietreggiato di tre lineette e una immensa nube di pioggia si avanzava da sud-est. Dicci minuti dopo, la tempesta ci in vestiva in pieno, con raffiche sferzanti di acqua, con una serie di ondate lunghe che accompagnavano l'entrata dell'alta marea nel porto di Brest. Chi non conosce questi mari, non può rea d°'rSÌ COn'° d"Ue ^narrabili difficoltà che nrcscnta, dal punto di vista ama rino », l'impresa dell'Artiglio. Bisogna pensare che il piccolo bastimento ita Unno si ormeggia in un pillilo clic si trova, in pieno, sulle rotte frequentate dalle navi. .Ve consegue che il vero, grande, costante pericolo è rappreseli Nella nebbia, i suol fuochi di posizione sono perfettamente inutili. Ncn si vedono più; a due metri di distanza Nessuno riposa, dunque, in queste c notti di gran guardia », sull'Atlanti co. Ormeggiato a centotrenta metri d profondità, questo bastimento unico a mondo sembra un cane da guardia, ai covaccMo a custodire il tesoro som merso. L'abilità manovriera del suo equipari gio, lo ha reso celebre su tutte le cosi brettoni e stale coffe della Manica L'anno scorsoi il vapore lavorava Beliti Ile. II ritorno a Brest Belle Ile ha un piccolo porto dove le ^rf/iJn Tttlfu t?!™™ PCT vna im' Y.m^nl^llcatpOm\ cTm.T^ 1 a marinai 11 caZTo n.ln .■ \TeTadl entrarci ?LaZn ,n 01 entrarci. e quando un marina¬ io ligure si mette in testa qualcosa, è \dlfflcUe 'smontarlo. Detto fatto, mezza forza Carli , mette avanti a $*Ua strc"° tm ^^^l^L^^ di sinl s( continua filandosi sulla calma \comvie m me,i0 lf0 M fSdoflì'an . d dm f ' > ° iU ™ \la stupefatta ammirazione della fólla di vescalori adunati sui molo l ,,„,„,, „„ .' * „ ,[r.a v°lta; ia nt>»e rientra a Brc, "a.!1,h0* «» vecchio capitano \ de " 11 tcmpo 0 ncs^mo> le onde Diluvia e non si'Vede niente. A un certo punto il capi-\tano svedese sale sul ponte, osserval'sntmtn rlnl nnrlrt ilt nrnet An \specie di -'.\uino. oj ' , . ,] ~ *ont avre,c miCa, Menzione di an f' ?er«.r° rfl "uest0 temP°? E OCOIOSo' uaaalec. e e ' i,,niiata dci VOrl~o dì Brest 'dove^cor rente e cavalloni stanno creando una maelstromm, e dice all'ita-peri-E di- Carìl lo rassicura colla mano, riga la. manovra, imperterrito. — 'l'ulto a destra! Tutto n sinistra! Via cosi! Timone in mezzo! Macchinaeìadaglo! A destra ancora ! Timone in i,ìmezso! Indietro a, tutta forza! Ferma! -', Scivclana-0 sulla hwìe dell'Atlantico h-Arliglio striscia quasi contro il molo »\iei carboni e s'arresta come vna buaa'.ìia bcslln obbediente; attraccato ci Lo svedesc ha granato tanto d'occhi o] <mfl ■ey±Uaalìa e\-uaa — 7 vostri uomini sono dei diavoli. Quaglia sorride. Lo sa... Se non fos-e - sera dei diavoli, non sarebbero venuti quassù a ripescare l'oro dcfl'Egyjit dall'inferno dell'Oceano... ITALO SULLIOTTI.

Persone citate: Carli, Dubois, Ermanno Carlotta, Motte, Quaglia, Sirianni