Il Duce ai fascisti altoatesini

Il Duce ai fascisti altoatesini Il Duce ai fascisti altoatesini « Elevate i vostri gagliardetti versoi questo sole magnifico che vide e vedrà i trionfi di Roma » Roma, 20 notte. t Giovani fascisti dell'Alto Adige, dtt ieri ospiti di Roma, barino ricevuto sta-' ir no dai combattenti della loro pròvincia, qui convenuti in eletta rappresentanza, i gagliardetti o le fiamma che sventoleranno da oggi nelle lorq pittoresche adunate. Il rito simbolico si 6 compiuto sta» mane, al cospetto delle mura millenarie delle Terme di Caracolla: qui, alle giovani Camicie Nere, ammassate in. bellissimo schieramento, si è offerto U premio più ambito di questo loro so*» giorno romano: la visita del Duce. La grande adunata L'ammassamento è avvenuto assai per tempo. Lasciate le scuole, dove sono state alloggiate, le formazioni altoatesine hannp percorso la città su autobus e torpedoni, facendo echeggiare! pei- le strade i loro canti guerrieri e' alle 7, giunte al Colosseo, hanno proseguito a piedi, in'nellissimo ordina' per la passeggiata archeologica, dove si sono disposte, lungo le grandi pareti delle Terme, di fronte ad un gran palco' eretto per il Capo del Governo e le autorità. All'imponente adunata hanno partecipato una Coorte dell»Milizia, le squadre sportive dei giovani fascisti finali" ste della i Coppa Italico Sandro Mus- ■ : „, , . vr-"y"~:r.r i --. isollm e(1 una le^lone di formazione ; o del Comando Provinciale di Roma. Lo schieramento era già completo', quando sul campo hanno fatto irru« zione, a magnifica andatura, 1500 giova» ni fascisti delle formazioni celeri del Lazio, montati su moto leggere e bici» elette, che si sono raccolti in fondo al» 10 schieramento, chiudendolo a udì lato. Poco dopo le 8,30, il Segretario fede* rale dell'Urbe, Nino Daroma, il Segre« torio federale di Bolzano, ing. Rizzini, 11 presidente della Federazione provin» cinle Combattenti di Roma, medHglial d'Oro De. Cesarla, e di Bolzano, Anto» nini, i due comandanti provinciali dei Fasci Giovanili, Fioravanti e Filippi, hanno percorso il fronte dello schieramento per assicurarsi che tutto fosse! in ordine e poi si sono recati versoi l'ingresso dplla passeggiata archeologica che dà stilla porta San Sebastiano raggiùngendo il folto gruppo dello autorità ivi adunate. Tra i presenti erano il Segretario del Partito, S. E. Giùl'iati, con i vice-Segretari, onorevoli Starace e Bacci, e i membri del Direttorio al completo: i Sottosegretari Russo, Cao, Casalini, Ricci, Alfieri e Pénnavaria; l'qn. Scorza, comandante dei Fasci Giovanili; l'Ordinario militare, mons, Bartolomasi; l'on. Amilcare Rossi, presidente dell'Associazione Naz. Combattenti; i Prefetti di Roma, Montuori, ri di Bolzano, Marziali; numerosi ufficiali generali e superiori della Milizia d moltissime altre personalità. Mussolini Poco prima delle ore 9 uno squillò, lf note di Giovinezza, subito seguite da' un irrigidirsi di tutto lo schieramento, in posizione di attenti, ed un affollarsi! delie autorità verso i cancelli d'ingresso, hanno annunziato l'arrivo dell Duce. La sua figura, nell'abito bianco estivo, si è subilo profilata sullo sfondo nero del gruppo. Il Duce, accompagnato da tutte Idi autorità presenti, ha passato in rivista; le formazioni degli avanguardisti, che al suo passaggio salutavano romanamente e lanciavano poderosi alalàA quindi è salito sulla tribuna, tutta ad.-, dobbata di velluto cremisi, rialzato agli angoli per mezzo di cordoni. luitorno a lui si sono disposte le autorità. Quando il Duce è apparso sulla tribuna, alto e sorridente sul nereggiarli delle Camicie nere, un grande, generalo applauso è salilo verso di Lui. Egli ha j risposto con il saluto romano, quindi ha fatto cenno che la manifestazione cessasse e la cerimonia avesse inizio. In questo momento mons. Bartolomasi. Vescovo Castrense, lui proceduto alla benedizione dei gagliardetti, che si sono abbassati su tutta la linea per ri- sono aouassuu su iunu ia linea per ri, r ( , sostenuti anco- 1' 'Jl |1J iua««"e. suaienuu di.co- ra dai combattenti. Dopo la benedizione lo squillo delle trombe ha dato l'al- i. lt( : ; '; )lvanz;Ul ed hanno consegnato le inse- , ,re agIj avanguardisti. Quindi fra Ca- Igagliardetti in testa, hanno sfilato pec I;e. vie dell'Urbe, micie nere e vecchi trinceristi ha avuto luogo l'abbraccio rituale, mentre da tutte le squadre schierate si levavano nell'aria i clamori della folla ammassata. Ristabilitosi il silenzio,- ha parlato per primo la medaglia d'oro Amilcare Rossi a nome dei vecchi combattenti, die ha concluso, tra grandi applausi, inneggiando alla Patria, al Re e al Duce. A lui ha fatto seguito il Segretario Federale di Bolzano, Rizzini, che ha esortato i giovani fascisti alto-atesini a sentire tutto il significato e il valore morale dell'offerta dei combattenti e la responsabilità che deriva dal rito testé compiuto. Grandi applausi hanno salutato le brevi parole del Gerarca. Le parole del Duce E' trascorso un momento durante 11 quale l'entusiasmo degli avanguardisti ha raggiunto il massimo. Poi il clamore st è poco a poco calmato, le fanfare si sono fermate. Tutte lo formazioni sono rientrate in posizione di attenti e nel silenzio più assoluto il Duce ha pronunziato queste parole: , Cini uni Camicie Mere! Elevate i vostri inni, elevale i rostri gagliardetti verso questo sole magnifico, sole che vide. e. vedrà, i triónfi di Roma! ». Quindi, mentre da tutto il campo si levavano gli alala degli avanguardisti, il Duce, sceso dalla tribuna, ha raggiunto il viale di ingresso alla passeggiata archeologica a metà del quale era stato posto un piccolo podio, rivestito di stoffa cremisi, dal quale il Capo del Fascismo ha assistito albi sfilata di tutto le squadre. Prima di allontanarsi, S. E. Mussolini ha chiamato il Segretario federale dell'Urbe compiacendosi con lui per la riuscita della manifestazione. Anche il Segretario del Partito, .S. E. Giuriati, a l'on. Scorza hanno espresso a Nino D'Aroma il loro compiacimento. I Giovani fascisti ulto-atesini, con i