Una visita di autorità e di tecnici ai lavori di Via Roma

Una visita di autorità e di tecnici ai lavori di Via Roma Una visita di autorità e di tecnici ai lavori di Via Roma Un nuovo passaggio da Piazza S. Carlo al Teatro Carignano o o a e l a a e o d e à l o o o 5, ao a, ll el e v. a. l ail o a, eoin a. sooal ni a e naa ii, e ae a, si Autorità e tecnici hanno compiutoieri mattina una visita ai lavori di de inollzione di via Roma, lavori che procedono con ritmo veramente celere ed intenso. Ogni giorno, si può dire, si aprono larghe breccle nei diroccamenti degli edifici assaliti dai picconi, e al presente larghissimi squarci sono già praticati e si aprono come spiazzi nel fitto ammasso dello vetuste case, li sole penetra e fruga dove non si era maposato, (ili edifici, violati nella loro intimità, rivelano tutto quanto di indecoroso, di malsano, di cadente, di illogico e di angusto hanno per tanto tempo celato con troppo gelosa curaLo spettacolo non è affatto malinconico come un vecchio torinese potrebbe credere. Qui non c'è nessuna nostalgia per quello che scompare; c'è invece un senso di letizia nel constatare che tanto marciume se ne va per sempre. Le stesse case sembrano abbandonarsi lietamente al loro destino. Colla polvere chesi innalza e si diffonde, sembra mandino al cielo un sospiro di soddisfazlo ne. F.sse mandano altresì un certo olez zo che in alcuni punti ó così penetrante da togliere il respiro, mentre dalle occhiaie vuote delle finestre e dalle bocche slabbrate dei portoni, sembrano ri dere maliziosamente. E' luto dei vecchi, che se ne varino.. Il vicolo del Montone Alla visita di Ieri liannn preso parte il vice-podestà prof. Silvestri, l'ing. Orlandini, capo dell'Ufficio Tecnico, l'avvMaina, che ha curato gli espropri! peconto del Municipio. La visita si è iniziata all'isolato S. Giovanni Battistaquello compreso fra via Principe Amedeo e piazza San Carlo e che e uno demaggiori di quelli che si stanno abbattendo. Esso, come è noto, sarà ricostruito per conto dell'Istituto Nazionale delle Assicurazioni, che lo ha interamente acquistalo, su disegni dell'Ingcomm. Giovannozzi. Sul posto, per le opportune informazioni, sì sono trovatl'architetto Musso, incaricato dal predetto Istituto della direzione dei lavorie l'ing. Giuseppe Zanetti, al quale fa capo l'impresa di demolizione e ricostruzione dell'isolato. Questo isolato interessa in modo speciale per una importante novità che sarà apportata dal suo rifacimento. Sitratta di un passaggio che ora non esiIste, e che sarà indubbiamente di grande vantaggio per le comunicazioni della località. Come i lettori ricordano, dalla, part'opposta a quella di via Roma l'isolatoera delimitalo dal vicolo del MontoneIdi non troppo allegra memoria, un Nicolo stretto terminante a budello contro l'ala estrema del palazzo dell'Accademia delle Scienze. 11 vicolo, cioè, era strozzato e chiuso nella sua aspirazione di aprirsi il varco verso via MariVittoria, proprio all'angolo di piazzSan Carlo; e da questa parte ogni comunicazione era preclusa. Con la ricostruzione dell'isolato, sIntènde ottenere questa comunicazionemediante un passaggio che sarà ottenuto nel modo seguente. Scartata la pussibilità di continuare il vicolo del Montone in linea rolla, fino ad uscire in viMaria Vittoria con un'apertura attraverso il detto palazzo dell'Accademi•delle Scienze, i progettisti sono ricorsad un ripiego, il quale però agli effettpratici conseguirà gli stessi risultati, vicolo si addentrerà solamente In parto in questo palazzo, quindi piegando destra ad angolo retto andrà a sboccare nel palazzo di nuova costruzionecon un androne praticato nella primarcata del palazzo stesso, accanto aPalazzo dell'Accademia. I vantaggi di tale passaggio sono evdenti. Resta facilitata e resa diretta lcomunicazione fri piazza San Carlo via Principe Amedeo, in un tratto dquesta strada reso particolarmente importante dalla presenza del teatro Carignano, il quale ha un ingresso laterale appunto in corrispondenza del vcolo del Montone. Da piazza San Carlproprio il sasarà possibile raggiungere direttamentil teatro e viceversa Ma al vicolo del Montone si annettun altro problema: quello del muro chchiude posteriormente il Palazzo del'Accademia delle Scienze e che fiancheggia direttamente il vicolo sul latsinistro. Tale muro è alto lu-ll metrliscio e nudo. Sono ad esso addossalnel cortile dell'Accademia,- delle costruzioni posticcie che ricevono luce da lucernari, 1 quali sporgono sul sommdel muro. Può questo, nella sua disadorna nudità, fiancheggiare ancora vicolo, quando esso, con la ricostruzione dell'isolato, acquisterà tutt'-iltrtono di modernità e di eleganza? Parche l'autorità municipale a questo interrogativo risponda negativamente, che sua intenzione sia di togliere qusto muro, motivo di disdoro. Si trattrebbe di demolirlo e di sostituirlo couna costruzione che sia anzitutto intonala allo stile guariniano del palazzdell'Accademia e che, in secondo lugo fosse aperto e offrisse al passant- ricche cancellate, la vistattraverso . del cortile dell'Accademia. Ma la qustione, a quanto risulla, deve ancorèssere dibattuta fra l'amministrazioncivica e quella di Stato, e l'ostacolo chsi può sin da ora prevedere ù quelldel luto finanziario. I aortici verso la piazza i P»uu r Por quanto riguarda il Iato destro dpassaggio in questione, la cui larghe[za e calcolata sui sei metri, i progett sti del costruendo isolato hanno tenuto Iconto della sopra accennata necessità di decoro estetico. Verso il vicolo del Montone, l'edificio presenterà quattro corpi di fabbrica trasversali, cioè perpendicolari alla direzione del vicolo, alternati da tre cortili larghi ciascuno 14 metri. Questi corrà di fabbrica avranno cinque piani, ma in corrispondenza dei cortili l'edificio sarà molto più basso, cioè ad un piano solo, terminato in terrazzo. Così il passaggio acquisterà spazio e luce, nonostante i suoi sei metri soli. Questi bussi corpi di fabbrica, con terrazzo, saranno adibiti a negozi con relativa vetrina, e quindi anche da questo lato il passaggio non avrà che da avvantaggiarsi. infine, l'isolato di San Giovanni Battista interessa per la quistione dei portici da costruirsi eventualmente sul laIto prospiciente la piazza San Carlo. An¬ Icora non è stabilito se i due isolali di S. Giovanni Battista o di S. Federico debbano avere i portici anche da que- . r , i i e o , o a a a i , a a i i i a , a i a e i -, oI Sto lato. Tale possibilità però non è esclusa, giacché il Municipio ha fatto obbligo aiprogettisti dei due isolati di costruire gli editici in modo che, volendo, si. possano facilmente praticare i portici anche verso piazza San Carlo, |Nel caso che questa eventualità si avverasse, l'imbocco del passaggio di cui abbiamo più sopra parlato riuscirebbe maggiormente dissimulato, e quindi non recherebbe stonatura nella linea architettonica dell'insieme. , Anche nell'isolato San Giovanni Battista i lavori di abbattimento, come già abbiamo detto, procedono alla lesta sotto l'assidua vigilanza dell'ing. Zanetti. Iniziata il 14 luglio scorso, la d molizione ha preso le mosso da via Principe Amedeo angolo vicolo del Montone, ed .avanzando a raggiera, con passo ponderalo e costante, ha aperto una larga breccia ove già circolano con comodo decine di « tombarelli » che portano via il materiale. Entro i famosi cento giorni lavorativi concessi per la demolizione, cioè per la line di novembre, senza ricorrere ad orari notturni, l'impresa darà l'area, che e di 3300 metri quadrati, completamente sgombra. Le caso dì via Roma si sono rivelate di facile demolizione; troppo facile, anzi. La vecchiaia o la non sempre buona confezione di muri, pavimenti e volte, fa sì che il materiale abbia tendenza a sbriciolarsi e precipitare anche sotto uno sforzo modesto. Bisogna appunto andare cauti, rallentare piuttosto che accelerare, giacche la rovina un po' troppo radicale di un muro porta con sè anche quella di altri li111i-i che per il momento dovrebbero stare in piedi. e |stev Le sorprese d'un vecchio albergo I a visita del vice-Podestà prof. Silvestri, il quale si interessa vivamente ni lavori di via Ponili, si e trasferita nel vii-ino isolato ili S. Pietro, quello che comprende il teatro Carignano, e epe ancora, salvo che per la Casetta di angolo che fu la prima ad essere abbattuta, non è stato intaccato dal pie-ione demolitore. La mancanza di spa-zio e di luce è rivelata uni da un tipico |esempio. Un'apertura del teatro dà in un vero e proprio pozzo, scuro, umido !c maleodorante, di po.-o piò di un iust tro quadrato di superficie. Una scaia Idi ferro si arrampica lungo muro e dà nell'apertura suddetta. Questa scalfì fatta per acrobati di mestiere era nientemeno che riservata ai pompieri 'di sri vizio al teatro, in caso di perieoIlo. Essa avrebbe, cioè, cooperato ad auì montare i! pericolo. I In questo isolato ha avuto sede, come è, noto, l'antichissimo albergo della (Verna, i cui proprietari stanno ultimando il snnmartlno. A visitare le camere del piani superiori si stenta a credere come esse una volta abbiano ospitato personaggi ufficiali ragguardevoli e | persi no degli ambasciatori, tanto esse Ierano orinai ridotte a mal partito. Una Ipoiia scolpita e qualche camino di armo parlano di un decoro scomparso da tempo. Ma forse anche allora esi e e lo , , uuo al uo e ne een oo oe, a ino queste scalette anguste, questio- profusione con lance da incendi a combattere la polvere, vi crea in e|manenza piccoli pantani. corridoi miserabili, queste stanzette seti za luco. Se così ò, bisogna bene dire ,be l'industria alberghiera ha fatto passi ila gigante. Alla Verna, sebbene ufficialmente l'esercizio non esista più, ci vanno ancora alcuni vecchi clienti, a l'are la serale partita a tarocchi: tipico esempio di attaccamento al proprio locale di certi « liabitués ». Un paio di alloggi di una certa proprietà, con camere ampie di un (piallili- aspetto signorile si trovano verso via Poma. Ma anche qui ai visitatoli tocca una sorpresa. Nell'andarsene, gli inquilini hanno portato con sé stipiti, porte o sopraporte: tutto quello, cioè, che aveva un corto valore artistico o commerciale. Una torretta medioevale Vice-Podestà e tecnici passano poi negli isolati di fronte. Quello di San Vincenzo presenta nel mezzo uno squarcio imponente, Che sta già divorandosi la Galloria Natta. Molto terreno e già allo scoperto e l'acqua, gettata aper per-I.e domolizio e'ili hanno qui mosso allo scoperto una o torretta inedioevale, completamente iu Ighiottita e mascherata daj grosso dell'edificio. I.a torretta, facon-te forse par te di un convento, si trova all'angolo yja p;jma con Viu Bertola, ed 6 orael completamente rivelala nella sua somz-imita. . i-1 Anche in questo isolato ci sono gli affezionati alla loro casa he non vo- iono andarsene: ma questa volta sono gatti, i quali evidentemente non hanno, voluto seguire i padroni. Essi hanno trovato un protettore, che permette loro di abitare dove non c'è più nulla di commestibile, neppure un misero sorcetto. Si tratta di un tipo originale, un suddito francese, il (piale ni giorno se ne viene dai paraggi di Cavoretto, ove mangiare ai suoi protetti a quattro zampe. Operai e assistenti sorridono e lasciano fare; anzi, danno ai gatti il rimanente che loro occorro per poter campare, visto che la sola offerta del buon francese non sarebbe sufficiente allo scopo. Anche nell'isolato Sa-: Federico, quello compreso fra via Bertola e via della Caccia, è ormai, si può dire, una cosa abita, per portare dal del passato. Al suo po.-io non è più che Iun colossale mucchio di rovine. La vi- zia soì,ra Vesso" c'ariìva'airisouS 'San Pietro, che ancora, ina speriamo Iper poco, ha i suoi muri in piedi. I/o-1pera del piccono è stata qui cosi pronta e inesorabile, che furono udite alcune donnette, forse già aiutanti nel luogo, esclamare: «Clic dannanti » (Che peccato!). Ciò non toglie che una donnetta sia, più o meno furtivamente, entrata entro 10 steceato, e fra 1 cumuli di legname derivato dallo sconquasso, vada scegliendo con visibile compiacenza qualche pezzo, forse per far cuocere la minestra. Anch'essa, Dio la -benedica, fa opera di pulizia in quel vecchio ciarpame della fu via Re aia. mam

Persone citate: Giovanni Battista, Giovannozzi, Giuseppe Zanetti, Nicolo, Orlandini, Verna, Viu Bertola, Zanetti