Poeti inglesi moderni

Poeti inglesi moderniPoeti inglesi moderni ,, . , Con quella loro ana d autorevole imparzialità, lo antologie sono tra r libri più tendenziosi elio esistano. C'è ancora chi s'illude elio colgano il fior fiore dell'arte o del gusto d'im'epoca? Il compilatore ti si raccomanda, spesso, con un motto gentile sul frontispizio : a sentir lui, il più bel fior ne coglie : ovvero ti si presenta in veste di 3iatelda, cantando ed iseogliendo lior da fioro. Spesso, è una Matelda che vede solo i papaveri. O magari vedrà anche fiori più squisiti, ma non ha occhio e naso che per quelli. Una nostra recente autologia di scrittori contemporanei potè sembrare ad alcuno una raccolta di pezzi di bravura iu lode dell'estate: i due compilatori, senza accorgersene, avevano veduto nel giardino i fiori d'oleandro e di magnolia, e quelli soltanto. Ora mi capita tra mano una antologia di poesia inglese moderna che è destinata a larga circolazione sul Continente, perchè la pubblica quella Casa Tauehnitz di Lipsia che, per la sua virtù di diffondere nel mondo in forma nitida ed economica anche i recentissimi scrittori anglosassoni, dovrebbe meritare la riconoscenza degli anglosassoni stessi (e invece, se a uua stazione di frontiera dei paesi dell'Impero Britannico o degli Stati Uniti vi trovano in valigia un Tauehnitz, ve lo sequestrano, perchè nel mondo comandano ancora i mercanti, cioè, in questo caso, gli editori anglosassoni che non sanno produrre a basso costo). Però per questa Anthology of Modem english Poctry il lettore continentale è da mettere in guardia. Si tratta d'una sessantina di poeti nati tra la metà e la fine del secolo scorso, e in gran parte tuttora viventi. .Varietà d'ispirazione, dunque, parrebbe da attendersi in scrit tori vissuti in un clima così ricco e cangiante. Ma date una scorsa ai titoli delle poesie: The Bu.zzards, The Poor Man's Pia, The Fish... le poiane, il porcellino, il pesce, cavalli della Camargue, l'asino, ài cane della trincea turca (nell'indice questo Turkish Trench Dog si trasforma in un ibrido incrocio internazionale: The Turkish French, Dog!), il fanello, le anitre, il toro, lo stornello, l'anitra selvatica, latte per il gatto, il rosignolo presso la casa, il coro delle pecore, a un bull-dog, il merlo, gli uccelli bianchi... Se poi a questo elenco aggiungete tutti gli animali nominati per incidenza nelle poesie, vi parrà che titolo più appropriato pel volume sarebbe: A Companion to the Zoo, cioè: Guida lirica al Giardino Zoologico. Ma anche all'Orto Botanico ! Geraniums, Song of Popi-ars, Snap-drafOn... gerani, il canto dei pioppi, la bocca-dileone, il canto della foresta, il giardino deserto, il canto della vigna... Poiché creature squisitamente poetiche sono i fiori, i fiori che a oscillano nelle ore di sole, sognando di farfalle nobtmrne che bevono al loro calice sotto la luna », come si legge in una poesia di Rupert Brooke. ZVla i fiori hanno anche nomi difficili, che invitano allo studio della botanica, così attraente ! Fiori, animali, intimi interni con varie suppellettili elencate: a volume finito ci sembra d'aver percorso sala dopo sala una galleria di piccoli maestri olandesi, minuziosi e monotoni. E' questo il mondo dei moderni poeti inglesi? O e soltanto il mondo del prof. Levin L. Schiicking, l'amoroso compilatore di quest'antologia? Che le poesie siano stato 6celte da un tedesco non ce lo dicono solo i canti di guerra qui inseriti (tutti riflettenti momenti di riconcildaziono col nemico e di odio per la guerra), ma anche la predilezione per certi soggetti e per le poesie con ritornello, di sapere folkloristico. Il tipo ideale di poesia che il professor Schiicking ha tenuto presente è il lied; ha concepito l'antologia come un concerto di canto, ove a una ro-uianza melanconica declamata col ca-po piegato sulla spalla e la mano sul cuoro seguo il capriccio concitato e umoresco da accompagnarsi con gesti e mezze pirolette, o il canto epico (tale Lepanto di G. E. Chestertou) che esigo trran dilatazione di torace e la destra brandita. 11 prof. Schiicking sarà un intenditore di poesiama soprattutto mi sembra un esperto di temi poetici, che ò cosa diversa. Del resto, senza perciò volerspezzare una lancia in favore dellacosiddetta poesia pura, credo che benpoe.hi critici sappiano distinguere tramotivo poetico e poesia vera e prò pria. Di solito certi soggetti han po tere di mandare in estasi al solo venir enunciati: O sole viio...! La quartina inizialo d'una poesia di Lord Alfred Douglas, il noto amico dWdld«, suona: tnto the sìlonco o' tlin empty nlffht T went and tool; my scoraci! heart with me\nd ah the thnnsand cycs et heaven wi-i-ItirightEut S«nw caino aIld 1(1<i 1,10 hack 10 ,hecLI silenzio, la notte, il cuore, gli occhi del cielo, il Dolore colla maiuscola (e quel verso col Dolore ritorna alla fino d'ogni strofa seguente) ecco un bel campionario d'ideo poetiche). Ogni nuova scuola lirica chsorge dichiara guerra alle idee di codesto genere, ma più tenaci dellnuove scuole esse persistono e trionfano alla fine: di tramonti, di rosi gnoìi, di mandorli in fiore, di chiardi luna, di beghinaggi, di gì ardii: ag di Dolore o di Amoro colla maiuscola sarà-sempre pieno ogni libro dpoesia destinato ad andar per lo inaili di lutti. La poesia è la più grande e la pimiserevole cosa che esista. Tre quarti dello poesie che si scrivono noavrebbero mai dovuto essere scruti, l'altro quarto, spesso, avrebbe pollilo altrettanto bene stendersi iprosa, ('"u tutto ciò la poesia è lpiù srar.de cosa elio esista, quandPerciò Lr'.i ingléBi incoraggiapoesia no i poeti, o fanno bene. Delle poesie e dei poeti compres -in quest'antologia dolio Schuckiug ben poche e ben pochi, immagino, dureranno a lungo nella memoria. O dureranno, torse, corno opere e Ululiti minori. Tra i vecchi, il eom- ìmto „obert; Bridge* (1841-1930) e • a i i o e a e n o i o r e n l r l e -I^Q poeticità, e dando dei veramen-j|c moderni solo ciò che era men cal e i e e , r A. E. tiousmau (nato nel 1859) mi paiono oramai sicuri d'una sia pur circoscritta immortalità. Ma del Bridges qui leggiamo una poesiola 6U un minimo (The Wintimili) che potrebbe ascriverei indifferentemente a Schiller o ad Arturo Graf: è un quadretto di genere, all'olandese; il mulino gira mosso dal vento, con vari rumori (descritti), il mugnaio bada a fare i conti sul suo registro: poesia descrittiva con chiusa che arieggia a inoralo di favola. Già, perchè un'altra fonte di poesia pel gran pubblico è fornita dall'apologo, dal ia favoletta morale. Sul tipo di questa poesiola di F, W. Bourdillon, dal tono orientaleggiante: « La notte ha mille occhi, e il «giorno ne ha uno solo, eppure la «luce del chiaro mondo muore quandi do muore il sole. i La mento ha mille occhi, e il «cuore no ha uno solo, eppure la Iute ce d'un'intora vita muore quando «finisce l'amore». Sarebbe stato diffìcile scegliere poe sio poco significative nell'esigua ed eletta opera di A. E. Housman, il quale, accortosi di aver tutto detto in duo volumetti, da un pezzo sag giamente tace. Se una dello due qui riportate non trascendo di mollo i soliti Lieder da concerto (è un'alba, liévcille), l'altra, Restili, my sani, he sii!!, piaco per certa sua gravità che l'imparenta con certe liriche de' Baudelaire e di Cristina Fossetti : «Sii calma, anima mia, sii calma; «fragili sono lo tue armi, e la terra «e l'alto cielo son fissi da tempo ed «han solide fondamenta. Piuttosto «pensa, — rifletti, so ora tu soffri «un poco, ai giorni in cui avemmo «riposo, o anima, poiché essi durati rono a lungo. «Gli uomini amavano allora la cru« deità, ma nel limbo senza luce io «dormivo e non vedevo; lacrimo cali devano, e io non mi affiggevo; il su«dore sgorgava, il sangue era versante: io non ne sentivo alcun dolore; «allora io stavo bene, nei giorni che « non ero ancor nato. «Ora, ed io no cerco il perchè, e «non so trovar la ragione, io cam«mino sulla terra, e bevo l'aria, e «sento il solo. Sii calma, sii calma, «anima mia, è soltanto per una start gione. Fesistiamo un'ora e sopporti tiamo che ingiustizia sia fatta. «Guarda, l'alto cielo e la terra « son travagliati fin dalla loro prima « fondazione"; tutti i pensieri atti a «speziare il euoro son qui, e tutti «son vani: l'orrore e il ribrezzo e l'odio e il timore e lo sdegno... Oh, «perche mi destai? Quando potrò «dormire di nuovo?». Hilaire Belloc (nate nel 1870) è ben rappresentato con una robusta ballata su The South Country, e W. B. Yeats (nato nel 1865) con alcune poesie di color locale irlandesi e alcuni versi (Whcn you are old and grey and full of sleep) che ripetono non senza freschezza un vecchio e famoso motivo del Fonsard (Quand von* sere; hien vieille, au soir à Incita /ideile). Ma se questi scrittori, pur appartenendo a vecchie generazioni, potevano bena includersi nell'antologia, perchè la loro opera si evolve fino al tempo presente, perchè troviam poi poesie del Dowson (1867 -1900), di John Davidson (1S."i71909), di Francis Thompson (18591907) che appartengono a un periodo oramai lontano (a meno di non voler chiamar moderna quella remota fin de siede!), mentre il Kipiing è qui assente, e assente è pure Laurcnce Binyon che pur non è davvero inferiore a molti poeti largamente rappresentati? L'aspetto più ourioso di questa au tolosia è che lo Schiicking è riuscitoa darle un colore uniforme tenendossu una via media di vaga e univerratteristieo di essi. Vi è bensì Ezra Pound, ma con una poesia che par più vicina al tempo di Bobert Browning che al nostro. Chi leggerà solo questa non potrà farsi un'idea dquel versatile e strambamente dotto poeta che c il Pound, specie di trovatore che unisce metafisica stilnovistica e ghiribizzi futuristi. Se le figure di molti poeti appaiono rimpiccolito in quest'antologia, altre al conaj trario han tutto da guadagnare preni untandosi con pochi versi bene scelaj ti. H Canto della Vigna di HerberTrench (1865-1923) potrebbe dare aa d i e. o t; cJ cr : ee oe ni ri g udi aù rn uon ttoro il desiderio di conoscere più davvicino l'opera di lui, mentre R.Upert Brooke (1887-1915) sia poquantità che per qualità (sei poesiepress'a poco tutto le sue migliori) dà l'illusione di giganteggiare tra un popolo di pigmei. Anche Siegfried Sassoon (nato nel 1886) è ben rappresentato, grazie alla sua vena antimilitarista, e ben rappresentato John Masefield, l'attuale poeta laureato, con alcune poesie di soggettmarinaro, tra cui la famosa / musgo down to the sea agata, e una dquelle pitturo di naufragio in cuegli eccelle. Il Masefield c propriil poeta che ci vuole per un'antologia come questa che, al pari di unìloyal Acadcmy Exhibition, devavere la sua brava sezione di marine, nonché la sua brava sezione doleografie di carattere demosocialo (i gusti del pubblico per questo versposson soddisfarsi con .4 Jìidlad oHeaven di John Davidson e con ThMachine, di Wilfrid Wilson Gibson)Chi visiti la mostra annuale dellBoyal Acadcmy si farà sì un'idea deirusto medio delle classi borghesi ifatto di pittura (che è quanto dirdel gusto di ieri addomesticato o re,so commerciabile), ma non del gustaj (|ci verj artisti d'oggi: non molto di o,yrrso j, \\ c.nso dei lettori dell'antoa-' si logia dello Schiicking. MARIO PRAZ.

Luoghi citati: Impero Britannico, Stati Uniti