La riforma del Consigli dell'Economia

La riforma del Consigli dell'Economia La riforma del Consigli dell'Economia 'Consigli Vice-Pr fonerà!* e quelli di carattere panie ilare ppr La preparazione del Testo Unico Roma, 3 none. Nei giorni scorsi, sotto la presidenza, a volta a volta, del Ministro Bottai e dei Sottosegretari Alfieri e Trigona, assistiti da! Segretario Generalo del Consiglio Nazionale delle Corporazio ni, comm. Anselmi, sono continuate le riunioni regionali dei Prefetti nella loro qualità di Presidenti degli attuali Provinciali dell'Economia, dei ideati e dei Direttori desìi Ulllci dei Consigli medesimi, ullo scopo di discutere i mozzi di carattere 1 , jPh_' |nale per attuare la riforma disposta con la li'^'ge recentemente pubblicata dalia Gazzetta Uf/lciale. La nuova legge A tenore df tale lògge» come è nòto, i Consigli Provinciali dell'Economia dovranno essere trasformati in Consirovincinlt dell'Economia CorporaUiva e le designazioni dei componenti dovranno essere fatte dalle organizzazioni dei datori di lavoro e dalie corrispondenti di lavoratori, su bir.s. paritetiche, in modo che le Associazioni dei prestatori d'opera, come al centro sono rappresentate nel Consiglio Nuziodelle Corporazioni, cosi abbiano, ambe alla periferia, la responsabilità della discussione e della decisione in piena eguaglianza con gli imprenditori, dei problemi locali. Le riunioni tenute a Roma nei giorni scorsi, a breve distanza l'uria dall'ai tra, sono suite sei. Dopo quella del Presidienti, dei Vice-Presidenti e de Direttori dei Consigli Corporativi del Piemonte, che aprirono la serie delle consultazioni, è stata la volta della Sicilia, della Tosca.na, del Lazio, dell'Umbria e delle Marche. Ora avremo Imi breve periodo di sosta che sarà utilizzato dal Ministero nella revisione e nel riordinamento de! materiale già I raccolto, e ai primi di settembre le riunioni verranno riprese per le rimanenti regioni. I Prefetti, in conformità delle istruzioni ricevute, sono intervenuti alle riunioni con relazioni scritte, nelle quali il problema della riforma dei Consigli era analiticamente esaminato e prospettato nel quadro della economia delle singole Provincie. Illustrate umilia mente le caratteristiche e la natura, dell'attività produttiva prevalente nella Provincia, ciascun Prefetto ha riferito, nel proprio memoriale, sui fon '(lamentali problemi locali attinènti allo zsviluppo economico ed ha conseguen temente espresso opinioni e vedute sulla organizzazione del Consiglio Provinciale dell'Economia Corporativa, delie Sezioni, degli Uffici, anche dal lato strettamente amministrativo e di personale, nonché sul numero di consiglieri e sulla ripartizione dei medesimi fr'a le vnrie sczioni p fra ie org.an;Z z.izioni sindacali locali. In seno alle .riunioni le discussioni si sono svolte ,sulla scorta dei memoriali che i Pre ietti hanno ampiamente illustrato po!^cn?,°.> PniptlftM .attesiti In merito ai ■'i;';'-!,,^;"^''0, o ha risposto subito fsaur5e'temente druido pre.ise diretti ,ve 0 S1 e rservato di decidere al mo montò opportuno j , . . . « costituitone dei Consigli Questo primo gruppo di consu'.tazioni, per lo s"amhlo di idee cui ha dato '1110?0 e P^'r il materiale che Ini conlsentll.° ai raccogliere, si è rivelato di !:l-ri,.ncie utm,i PV eli scopi che il 'Mii SITO SSm^ £l « «""«mono « istruttura e alla loro organizzazione" iun'aderenza quanto più perfetta Pop^ibile alle condizioni economiche, al la fisionomia produttiva delle singole Provincie. • E' noto, tra l'altro, che. tra t primi compiti che spettano al Ministero per l.uttuazioiie della riforma-è quello di determinare, con propria decreto, il numero di Consiglieri costituenti ciascun consiglio,'la costituzione numerica dei -, le Sezioni, la ripartizione del Consigi 11 f''a le varie Sezioni e tra le varie A socia/ioni sindacali die dovranno tìi !^6 amiliesse a fare le designazioni, -| o'rbene. questa complessa determina e jsione, apparentemente di poco conto ina in realtà di grande importanza per - l'equilibrio funzionale dei nuovi organi lsnn> stuil grandemente facilitata dai 'rapporti dei Prefetti e dagli scambi di anno consentito olaggmrn^^^ a condizioni economiche e sociali delie -{singole Provincie, della importanza re- trAgGtvdadvisfldsutttpvtlGvdlMzlg |[:,1''P0il'|,i„dei Pretti e ^fiSSl" in o n a o lama o assoluta dell'attività prodotti va che opera in esse: della efficienza numerica delle organizzazioni, dei pro|blemi in attesa di soluzione che dovranno richiamare l'attenzione e lo studio dei corrispondenti organismi. Determinato il numero dei Consiglie- e'ri e. la loro distribuzione tra le varie ,!Sezioni e. le varie Associazioni sinda- - ^" ì^Jh" Mn,ist,?? dovrà successivaa mente; attraverso i Prefetti, invitare le a organizzazioni provinciali a fare le de- signazloni dei propri rappresentanti, — fissando il termine per le designazioni - medesime, trascorso 11 quale si procedel l'ebbe naturalmente d'ufficio, e Su 1 elenco dei designati si provvede !i'a '.:e nomine e in t:ile modo i Consigli saranno in grado di funzionare nel- e a o , la loro nuova veste. Ciò si crede che possa avvenire entro l'autunno, cioè quando, alla scadenza degli attuali membri, anche gli attuali Consigli avrebbero dovuto essere rinnovati. Intanto il Ministero delle Corporazioni, anche per questo, tenendo conto delle osservazioni e dei voti espressi dai Prefetti, verrà predisponendo la elaborazione del Testo unico riordinato e aggiornare delle leggi sui Consigli e la|emanazione del relativo regolamento. ♦

Persone citate: Alfieri, Anselmi, Bottai, Pretti, Trigona

Luoghi citati: Lazio, Marche, Piemonte, Roma, Sicilia, Umbria