L'espansione ebraica in Asia Minore

L'espansione ebraica in Asia Minore L'espansione ebraica in Asia Minore LUGANO, agosto. In seno al Sionismo sono sorti già da' anni diversi partiti: quello dei Misrachi (ortodossi che l'anno parte della opposizione e rimproverano al Sionismo di trascurare il culto della religione): il partito del sionisti generali ossia del Centro, (ha la maggioranza relativa): il parittQ dej lauoralori (cioè de| sln4aca. listi che numerica mente vengono al secondo rango) ed il portilo dei riformisti (la sua denominazione ufficiale è « revisionisti » e sono i sionisti intransigenti). VI sono ancora alcuni gruppi minori. Nel recente Congresso è sorta una coalizione fra il Centro ed il partito dei lavoratori che domina in pieno l'attività del Congresso. Per seguire-e comprendere bene le lotte interne fra questi partiti, che alle volte assumono carattere aspro e magari violento, bisogna avere una mentalità .,.,„„„ „ ebrea e conoscere a fondo l'intima naa e e e i e e o l e n i i o e , i r a - tura dei loro contrasti che di frequente, egli estranei sembrano incomprensibili. Già il loro linguaggio ha caratteristiche speciali, per il frequentissimo impiego di espressioni ebree il cui senso può essere compreso soltanto attraverso una pratica piuttosto lunga. Gli ebrei, quando si tratta di questioni interne sono molto chiusi, ed in genere'non sono comunicativi c torna difficilissimo ottenere delle interviste dalle loro personalità in vista. Abbiamo seguito dal principio alla fine i tre Congressi dal 1927, 1920 e 1931 e ci siamo convinti elle le questioni interne del Sionismo, anche le più importanti, interessano solo indirettamente gli estranei. e t l , o e i i t o e o i i a 0 o i I rapporti col Governo britannico Invece la politica estera del Sionismo assume una importanza sempre crescente. Il suo scopo finale è di creare una Sede Nazionale del popolo ebreo in Palestina che ne diventi la Patria ed il centro culturale e religioso. I riformisti vanno più in là e aspirano alla ricostruzione del Regno d'Israele. Anche nella sua formola più semplice e mite questo programma solleva questioni delicatissime. Non si può contestare agli Ebrei 11 diritto storico di avere una sede nazionale in Palestina. Essi costituiscono uh popolo con caratteristiche nazionali proprie, con una cultura e una civilizzazione sviluppatissime a più volte millenarie, un popolo che per mezzo delle sue colonne ha contribuito al progresso di non pochi paesi. La trasformazione di questo bel sogno in realtà oltre a costituire un atto di giustizia, dal punto di vista del" progresso dell'Asia Minore, sarebbe un bene. La realizzazione delle aspirazioni dei Sionisti, anche se limitata alla formula confermata ancora all' ultima seduta del recente Congresso, <lie è la formula ufficiale e quindi la sola attendibile, « la più- mite e si urterà ad una tenacia opposizione degli Araqj, essa solleva inoltre altre questioni che interessano particolarmente l'Italia. La politica estera del Sionismo si svolge su due poli — il Governo inglese e la Società delle Nazioni. L'organizzazione sionista ha presso quest'ultima un proprio fiduciario: ciò significa che essa fa un serio assegnamento sull'appoggio della S. d. N. e la Segreteria di quest'ultima si fa sempre rappresentare a tutti i Congressi da un « osservatore » che ne segue accuratamente, i lavori. Di questa collaborazione fra il Sionismo e Ginevra appare ben poco: eppure essa sussiste e molto probabilmente è fattiva. Indubbiamente i sionisti sarebbero ben lieti se H mandato sulla Palestina avesse da passare dall'Inghilterra alla S. d. N. 1 rapporti col Governo inglese sono continuamente sottoposti ad alternative. Sotto il regime conservatore il Governo della Gran Bretagna seguiva una politica ondeggiante e accoglieva alternativamente le aspirazioni degli Ebrei e quelle degli Arabi: perù allora la poli ku inglese permetteva ai primi di dare un notevole incremento alla loro colonizzazione della Palestina, ed essa avrebbe assunto uno sviluppo maggior \ qualora 1'organizzazione sionista avesse avuto -a sua disposizione i capitali necessari. Sotto il regime laborista la situazione è cambiata profondamente: il Gabinetto di MacDonald aveva mandalo in Palestina alti funzionari animali da sentimenti ostili agli Ebrei ed i progronii dell'agosto 1929 in cui perirono Ilio israeliti e andarono distrutte proprietà di gran valore, furono iu parte la conseguenza di questa avversione. Non meno avversi agli Ebrei furono gli esponenti delle due principali Commissioni d'inchièsta presiedute dagli on. Shaw e Si-m]>son. In seguilo alle loro relazioni, il Ministero inglese delle Colonie pubblicò lo «i Statement, passfield", ossia il « libro bianco » del 19:10, le. cui conclusioni, se fossero state accolte, avrebbero ostacolata e resa quasi impossibile l'immigrazione ebrea iu Palestina. Seguì la reazione da parte degli Ebrei e di quella pai-te dell'opinione pubblica inglese che appoggia le aspirazioni dei sionisti. Qualche influenza fu pure esercitata anche dalla Commissione per i Mandati della Società delle Nazioni. Avvennero delle trattative clip durarono circa quattro mesi e che condussero aRa eiiianazloiie di una leliera del febbraio 1931 ilei Primo Ministro MacDonald al presidente del sionismo, on. Weizmanti il quale dopo la pubblicazione dei « libro bianco » aveva rassegnato immediatamente le sue dimissioni). Quella, lettera, costituente l'interpretazione legale del - l'Ino bianco», ne annulla la maggior pari»» del contenuto. Restano però incoia il vigore alcuni dispositivi ulti u-l osiacolure considerevolmente la penetrazione sionista in Palestina. Attualmente la situazione degli Ebrei in Terra Se -a ù meno favorevole di quella che fosso sotto 11 regima conservutore. L'eclissi di Weizmann Fin qui l'organizzazione sionista aveva tenuto verso il Governo inglese un atteggiamento, in complessi-», deferente. Nei Congressi sionisti non mancavano le proteste e le la mele per il modo con cui il Governo inglese eserciva il mandaui sulla Palestina, però «ila fine si av.\;i una dichiarazione ufficiale litui a soddisfare il Governo di Londra. L'ultimo Congresso era. chiamato s pronunciarsi sulla uu^Uoue &c il Sia.

Persone citate: Macdonald, Shaw, Weizmann