I torinesi in villeggiatura

 I torinesi in villeggiatura I torinesi in villeggiatura L'Alto Biellese Sebbene il sole non sfolgori e la città non si muti peiviò nella consueta fornace, molti torinesi, anche quest'anno, spinti più dall'abitudine che dal bisogno, hanno cercato un refrigerio a quella torrida temperatura che non c'è, tuffandosi nel mare sulle spiagge della Riviera Ligure, o recandosi invece in montagna. Questi ultimi giudicano più igienico cercare aure più fresche di quelle di Torino, in località dove non gravi loro addosso una forte pressione atmosferica. Come all'inoltrarsi della primavera, poi dell'estate si lascia prima il soprabito d'inverno poscia quello da mezza stagione e i pesanti indumenti di lana, cosi gli appassionati della montagna ritengono opportuno togliersi di dosso, nel periodo estivo, parecchi chilogrammi rappresentati da quella colonna d'aria che per gli abitanti delle città situate a poca altezza sul livello del mare rappresenta un lieve peso da portare a spasso durante tutto il santo anno. Ma dovunque i torinesi si recano essi invariabilmente portano nella valigia, insieme agli effetti di vestiario, gli usi e i costumi della loro città che servono sempre a mutare la. nuova residenza estiva in una piccola Torino. Se vi è una popolazione consuetudinaria questa, è proprio la nostra, e in forza di ciò le villeggiature torinesi, compreso il Valentino, rivedono tutti gli anni quasi sempre le stesse persone. Basta in questi giorni recarsi, ad esempio nel Biellese, a Graglia, Mussano, Sordevolo o in qualche altro paese che si adagia sui colli della ridente regione, per sentire dovunque parlare il più puro dialetto torinese: la lingua di Gianduia, tanto che vien fatto di domandarsi: «Ma gli abitanti del luogo dove se ne sono andati? ». Alla domenica, se si sale l'erto sentiero che conduce al Santuario di draglia, sentiero che si snoda fra i colli, in mezzo ad un verde così tenero quale si nota solamente in queste contrade, si incontrano sciami di forosette, il cui frasai io rivela che esse sono nate all'ombra della Mole Antonelliana. Tutta la vasta zona ne ò gremita. Le belle ed eleganti ragazze di Torino non si trovano solamente negli alberghi delle ridenti cittadine o nelle case dei paeselli montani, ma alcune prendono addirittura alloggio in quelle rustiche « baite » che segnano — pennellate di bianco sul fianco roccioso dei monti — un favorevole punto di partenza per magnificile escursioni. E di gite se ne possono compiere di incantevoli in questa regione conservando abiti e scarpe da passeggio, ciò die non toglie di incontrare invece comitive con equipaggiamenti idonei a favolose scalate alpine. Ecco, ad esempio, qualcuno che sale ai Pianetti. E' questa una località posta a millecinquecento metri sul mare, per giungere alla quale si attraversano zone seminate di aspri blocchi di granito, accatastati fra di loro, che conferiscono al paesaggio un aspetto dantesco, e di dove ha origine l'acquedotto del Biellese. ♦Ma l'inconveniente più grave che i detrattori di questa ubertosa zona lamentano (i critici non mancano mai) e la pioggia. Essi assicurano che non passa setui GleriraabntapdalcaplusatostacpeelstVbicocoagdinegldesapeviconimInranpogotrè ptrmtrnriminnnvinnpgpgsovgtemrdcsblevmrntndttnno due giorni consecutivi senza cljejl sciclo si... commuova e lasci cadere sotto forma di acquazzone, abbondanti lacrime che costringono i villeggianti a rattristarsi e a tapparti in casa. Ma se il Biellese tutto è tacciato di incostanza per ciò che riguarda la pressione barometrica, Oropa in Specie viene indicata conio, il punto dove piti abbondante e frequente cade la pioggia. Si assicura che non possa trascorrer giorno senza che sul Santuario scenda un acquazzone, anzi si aggiunge che bene spesso nelle ventiquattro ore si abbia la delizia di contarne quattro o cinque di pioggia. Oropa è situata in una conca contornata da alti incinti dai quali scendono venti con- mtrari por azzurrarsi sul cielo del Santua-1nrio. Sotto quelle raffiche la più piccola nube si scioglie in pioggia e si assiste a volte al fenomeno di ricevere contemporaneamente una benefica spruzzatina, quasi una benedizioni! del cielo, e. ì caldi raggi del solo, il quale rimano indifferente spettatore di quegli scherzi giuncati ai pellegrini. Un'emozione per quelli che di solito non fanno che l'ascensione del Monte dei Cappuccini: da Oropa vi è la funicolare che porta sul Mucrone, la quale offre un innegabile attrattiva. Sospesi nel vuoto a mezzo di un filo, sui carrelli che sorvolano le valli e sembrano poi avventarsi contro 10 pareti della roccia, si piovano quelli vivissime emozioni che provocano un sospiro di sollievo quando si raggiungo, finalmente un pianoro del monte. Si giunge a poca distanza dal lago, uno specchio d'acqua noi quale si riflette la cima del monte, piccolo ma irrequieto, r. le cui ondo sotto l'impeto del vento imitano a 1800 metri circa le bufere del mare. Due imbarcazioni sono messe a disposizione per gli alpinisti che amano l'acqua, e tutt'intorno allo sue rive si radunano comitive di gitanti che mangiano, bevono, cantano e suonano. E anche quel monto o quel lago al ritmo dolio canzoni che .-i cantano nei nostri Varieté, diventano torinesi. Fra le bello pas.seggiale che i torinesi in villeggiatura lassù prediligono e compiono tutti gli anni, non bisogna dimenticare quella al Mombarone (2300 nielli circa) al quale si giunge attraverso sentieri comodissimi ma dopo 7 od 3 ore di marcia. Marcia compensata a dismisura da un panorama quale forse non si gode da nessun altro osservatorio, in lassù si scorgo tutto il Biellese, 11 Novarese, il Vercellese e, se qualcuno dispone di un buon cannocchiale, può pure distinguere di Milano le vie e le piazze. Questo ita un lato, mentre dall'altro _~gttlrddgiNeprPntatmSpsinl1sM1atdcpcqpvtiaitversante si Presenta allo JBuatfp^ si- Mniilc ad un grande plastico a cui luci abbaglianti ed ombre azzurrine danno particolare rilievo, tutta la catena delle Alpi, la grande Vallo d'Aosta, le Valli di Gressoney, di Valtournanche, i massicci del Uosa e dol Bianco e più in qua Ivrea, con le sue torri e le sue acque. <fruando col fiato un po' grosso si ar riva sul Mombarone, basta uno sguardo per abbracciare questa meravigliosa veduta, per sentire d'un tratto svanire tutta la stanchezza. Resta il solo rammarico di non poter vedere Torino, che rimane nascosta. I torinesi hanno ben ragione di annoverare fra le duerse villeggiature abituali il Biellese; vi sono qui tante interessanti località che si offrono ai gitanti senza particolare fatica. Enumerarle tutte sarebbe troppo lungo, ma,'oltreché i tre santuari di Oropa, Graglia e San Giovanni d'Andorno, méta di tanti pellegrinaggi, vi sono località che serbano ricordi storici: strade costruite dai Saraceni, un antico monastero trappista abbandonato e diroccato, rude'- mani, e portino in Graglia, paese, .'. abitanti vi faranno vedere una vecchi;, pianta dicendovi: «Quello è l'albero della Libertà », piantato per protesta all'epoca dell'invasione francese. Una casetta su di un colle serba poi una lapide a ricordare ai passanti che in quel luogo hanno abitato Carducci e Giacosa. Ma tutte queste cose le conoscono i torinesi abituati a scorrazzare per questa verde regione cosi ricca di chiare acque che scorrono dovunque con impeto e cantano una perenne canzone per elogiare questo pittoresco soggiorno estivo dei nostri concittadini. U. P.prI treni turistici di domenica Viaggi senza disagio •- Acquistare i biglietti prima • I trarns al ritorno I treni popolari domenicali hanno incontrato il maggior favore del pubbli-1cdPstrnfdrsrnpsFAFG,cco. uni da ieri nelle stazioni e nelle,cagenzfe è stata fatta una larga vendita!sdi biglietti che certamente continuerà [Anei giorni venturi. E' bene però che Ggli interessati sappiano che la vendita dei biglietti speciali per tali viaggi cessa prima della mezzanotte di sabato, per dar modo al Compartimento ferroviario di poter disporre il materiale occorrente alla formazione dei due treni, per Aosta e per Albenga, in conformità al numero dei biglietti venduti. In tal modo tutti hanno la massima garanzia di poter viaggiare comodi, e non pigiati nei vagoni, come qualcuno poteva supporre, e raggiungere il luogo di destinazione senza aver sofferto troppo disagio pel viaggio. L'acquisto dei biglietti in precedenza è la garanzia di partire, è come aver preso un posto numerato a teatro, mentre per gli altri che attenderanno la domenica mattina, il prender posto sul treno sarà un caso, perchè in quell'ora non verranno venduti che i biglietti corrispondenti ai posti rimasti eventualmente liberi nel treno in partenza. Le prenotazioni di ieri si dice siano in maggioranza per la linea di Savona, e si comprende. Nelle stazioni balneari, dopo Savona e fino ad Albenga, vi sono numerose colonie di bambini inviate da istituzioni torinesi ed i genitori colgono con gioia l'occasione di potere con sole Iti lire compiere il viaggio di andata e ritorno e aver modo di passare quasi tutta la domenica coi figliuoli. Inoltro, nel passalo molte associazioni dopolavoristiche approfittavano della domenica per organizzare gite, che essendo fatto in comitiva, ottenevano sensibili riduzioni ferroviarie, ma i treni popolari domenicali, i cui ribassi si avvicinano al 90 %, hanno indotto moltissimi ad abbandonare i vecchi programmi per adottare le gite che settimana per settimana verranno stabilite dtil Compartimento ferroviario. A questo giungono intanto cumuli di lettere recanti programmi e consigli per viaggi e di tutte viene tenuto conto. La maggioranza prospetta viaggi o sulla riviera di Levante o su quella di Ponente; si tratta evidentemente di genitori che hanno i loro bambini in colonie situate su quelle spiagge, e si può dire fin d'ora che essi verranno accontentati perchè nel mese di Agosto le gite domenicali coi treni popolari saranno prevalentemente marine. Il mese di losdDzsdDlAId settembre invece sarà dedicato per viag vodadfdcmunc, per tornare a casa. 1na-Albengu (il cui biglietto di andata e e e 0 3 a e _i in montagna o ai laghi. ~ Un'altra preoccupazione esisteva nei gitanti: quella di trovare al ritorno i traiiis pei poter raggiungere le loro abitazioni e non dover affaticarsi con una lunga passeggiata magari fino alla periferia. Anche questa preoccupazione deve essere abbandonata. Per la gita d'Aosta infatti (ricordiamo che il bi- j glietto di andata e ritorno costa lire Vii il treno che parto alle ore li da Porta Nuova, raggiunge Porta Susa alle 6,13 e arriva ad Aosta alle oro 9,20, ritorna poi la soia ti Torino alle 22,29 a Porta|,ritorno costa 10 lire). Esso parte da Porta Nuova alle ore 6, giunge a Stivo- na alle 0,W e dopo essersi fermato in tuite le stazioni balneari intermedie, arriva ad Albenga allo 11,15. Per questo tremi il ritorno a Porta Nuova, por dar modo ai viaggiatori di fermarsi più Susa e allo 22,-iii a l'orta Nuova, in toni po utile, cioè perché i viaggiatori possano servirsi di qualunque linea di inaili. Rimaneva il treno Torino-Savo- lungamente sulla spiaggia* e fissato al- 10 ore u,;;5, cioè troppo tardi per lo cor- se tramviarie normali. Ma l'Azienda Municipale ha provveduto a facilitare 11 servizio per la sera della domenica 2 agosto. Davanti a l'oriti Nuova i gitanti troveranno i trarns che sostano rome durante il periodo d'Opera al Hogio e che percorrono lo principali linee chepassano davanti alla staziono e rag-ciungono zone periferiche. In tal modo questi viaggiatori ,la maggior parte o- perai, che debbono la manina &uecessi- va recarsi al lavoro, avranno la facili-tazione di trovare anche a quell'oraidonei mezzi di trasporto, a prezzo co- Ritorno di bimbi dal mare La Colonia dol Patronato Scolastico cii Torino ritorna venerdì, 31 corrente, arrivando a Porta Nuova alle ore 21. I parenti sono pregati di venire a ritirare le bambine che saranno loro consegnate sotto l'atrio esterno della staziono, nello stesso luogo dove furono prese in consegna alia partenza. Domani. HO corr., farà ritorno da Casalborgone il primo scaglione dì bambini (femmine) della Coionia Climatica « Pietro Micoa». L'arrivo è fissato per le 17,30 in sede, via Carmine, 13, dove i genitori potranno ricevere lo 'piccine. Sabato l.o agosto, oro S, partenza del secondo turno (maM-hietti), pure per Casalborgone. Adunata in sede, via Carmine, 13, ore 7,30.

Persone citate: Agosto, Andorno, Carducci, Giacosa, Mussano, Novarese, Pianetti, Ponente, Saraceni, Savo