L'odierno convegno internazionale di Parigi con l'intervento di S.E. Grandi

L'odierno convegno internazionale di Parigi con l'intervento di S.E. GrandiL'odierno convegno internazionale di Parigi con l'intervento di S.E. Grandi I primi colloqui franco-tedeschi I tentativi francesi per eludere la Conferenza di Londra — Lavai propone a Bruning di preparare uno schema di « moratoria politica » -- La posizione dell'Italia garante della pace tra Francia e Germania o a l , d , e e s i o à o Roma, 18 nelle. Gli avvenimenti si sono succeduti con tali rapidi colpi di scena, che occorre un certo sforzo e una certa freddezza per vedere un po' chiaro nel groviglio delle questioni sul tappeto, per discernere l'episodio da ciò che costituisce un dato fisso, per tracciare un limile, sia pure relativo, tra la polemica e la realtà. Quello che è inoppugnabile è la importanza, del momento che attraversiamo; in esso culminano crisi particolari e generali, politiche ed economiche: i popoli si attendono dai governanti decisioni immediate e non troppo complicate, le quali, se non possono essere sufficienti per arrivare a soluzioni radicali di processi storici, che hanno bisogno di lempo per evolversi, debbono però indicare dogli orientamenti, abbastanza definiti, lineari o comprensibili. Che la situazione sia arrivata a un punto cruciale, o allarmante, è dimostrato da no fatto; la partecipazione degli Stati Uniti alle trattative, partecipazione attiva e ufficiale, anche so circoscritta con riserve mentali. Dopo i tragici esperimenti wilsoniani, a ben dodici anni di distanza dalla Conferenza della pace; ciò avviene, por la prima volta. Il collasso creditizio della Germania è stato la formidabile molla propulsiva di questa specie di commovimento tellurico a. eoi assistiamo da un mese a questa parte. Non c'è dubbio che il Presidente americano ha formulato la sua proposta di sospensione dei pagamenti, con l'intenzione di arrestare la già iniziata richiesta di riinbnrsi alla Beichsbank: l'annualità dei credili di guerra è stata sacrificata al pericolo di limi volatilizzazione dei miliardi di crediti privali- all'economia tedesca. iMa, a parte la causa determinante, e immediata, (-d è aperto con tale atto un lembo di orizzonto per il domani; l'ondala di ottimismo, che si! ebbe subito per qualche giurilo, non fu tanto dovuta alla importanza del piano in sè. e per se, quanto alla speranza, basata su un elemento concreto, che quello non fosse che il primo-passo alla cancellazione totale delle grosse partile, che pesano gravemente per la loro artificiosità sugli si ambi mondiali. Anche oggi, anche domani, in mezzo alle discussioni più ardenti, l'iniziativa americana deve essere ^valutata con questa prospettiva integrale; qualunque deliberazione tendesse a limitarne i suoi sviluppi futuri, non riuscirebbe che ad aiiemizzarne gli effetti vantaggiosi, Sembrava che tutto dovesse polarizzarsi intorno alla proposta Hoover, e la Erancia veniva giustamente accusala di un ostruzionismo deplorevole per lo spirito di collaborazione che si vanta a parole di possedere in sommo grado, quando la molla ha scattato di nuovo; la crisi del credito in Germania, dopo un brevissimo periodo di stasi, è precipitata paurosamente; il Piano Hoover 6 apparso troppo piccola cosa, di fronte al progressivo esaurimento delle riserve della Keiehsbank e ora viviamo il secondo momento di questo agitato periodo, momento che dovrebbe essere concluso dagli incontri a Parigi e a Londra dei Ministri delle grandi Potenze. Esaminiamo prima l'aspetto economico-finanziario della situazione. La Germania dà l'impressione di una famiglia che si sia provvista di un appartamento fornito di ottimo comfort, con delle compere a rate; a un dato moménto essa si trova nell'impossibilità di pagare la rata; fa altri prestili a condizioni sempre più onerose, finche il credito le ces sa ed essa sembra naufragare. Ma sono proprio i creditori che hanno il minore interesse al crollo (se pur di crollo si può mai parlare nel caso della Germania, con la sua superba ineguagliata attrezzatura produtlivai; certamente esigono delle garanzie. Qui l'analogia cessa di essere troppo calzante perchè, trattandosi di una Nazione, i fenomeni diventano più complessi: c'entra di mezzo la politica. ■ Non c'è dubbio cho la Germania (Governo, enti, 'imprese, cittadini), ha, nel dopo guerra, giuocato con disinvoltura alla finanza allegra; l'esempio è stato dato dall'alto, forse e sddssm a senza forse, con il proposito di rei)-; dere sempre più evidente la necessito della rCvisione prima, della canee! 1 azione poi dello riparazioni. Dai 132 miliardi ùeWnìtimiilum. di Londra del maggio 1021, si passò ai 10 miliardi dei Piano Yourig. Fu illusione credere che questa potesse essere una cifra definitiva: oggi il Piano Voung è virtualmente, se non giuridicamente, finito. Ma il giuoco audace, temerario a un determinato momento può produrre lo stesse conseguenze del boomerang, l'arnia ritorna contro chi l'ha scagliata. Oggi il giuoco non può più essereIassolutamente continuato, a nfeno di j non nudare incontro a. due tremeii- j de eventualità: o il caos interno teconoinico, sociale, politico) o la restrizione della propria sovranità nazionale. Riusciti nel loro intento di dimostrare l'assurdità di quello che essi chiamano il «tributo», i tedeschi debbono cominciare a inettoro ordine in casa loro, con tulli i mezzi n ad ogni costo. Il problema assume un altro aspetto interessante, come nelle corrispondenze berlinesi pubblicate su questo giornale: è stato insistentemente dimostrato, lincilo un Governo in Germania dipenderà dull'appoggio, apollo o segreto, della'Socialdemocrazia, alleala a formidabili forze plutocratiche, non avremo il risanamento finanziario creditizio necessario. E' in causa lo stesso re- girne parlamentare: tulio quel ohe di buono ha potuto compiere. Urti- niiig lo ha fatto a forza di decreti |legge, giovandosi di una interpreta-;zinne latiss.ima, per non dire unti- eoslitnziiiule, dell'articolo ÌS della |Costituzione di Weimar e gli esempi jsono di ogni giorno, ultimo le dra- coniane misure sulla liberta di stampa. Ma questi sono problemi intorni, che i tedeschi debbono risolvere, alllimenli il dilemma sussisterà, anutrii la o asservimenlo allo straniero. .. l.a nòstra opinione, forse troppo ardita, è clic la Germania, con un grandioso sforzo di disciplina, che comporterebbe dei sacrifici, riuscirebbe da sola o quasi a stabilire, su solide busi, il suo credito; comunque oggi siamo di fronte ad una situazione di emergenza che deve essere superata col minimo di turbamento e di ipoteca politieo-iiileriin/.ionnlo. La posta dei convegni di Parigi e di Londra è tutto qui. 1 fatturi politici hanno invaso il campo: potranno essere contenuti c, straripocon violenza indomabile? liceo perchè improvvisamente sono affiorati tutti i problemi più lormoii(osi della campagna di revisione, dei trattali alle frontiere orientali, aiVAnsehluss, agli incrociatori tascabili, al disarmo: ecco perchè l'istinto oscuro dei popoli avverte, con quella su;i sensibilità che difficilmente falla, che sul tappeto diplomatico si incrociano tutte quelle incognite, che infine si sintetizzano in due nomi terribili: pace o guerra. Se i dirigenti tedeschi, ripetiamo, saranno in grado di affermare la loro capacità di incamminare il loro paese verso una ricostruzione solida e sana, le minacce più gravi all'orizzonte potranno dirsi eliminale, e con tale atteggiamento servirebbero tinche meglio gli interessi della loro nazione, poiché certamente la finanza anglo-sassone non negherebbe il suo aiuto. Se invece continuassero la tattica degli eterni elemosinanti, la Francia non mancherebbe di voler imporre le. sue condizioni che contengono in sè infiniti germi di odio, di vendetta, di rivincita. Ma e compito degli altri Paesi rappresen¬ lati impedire che, in ogni altro caso,1,. trattative siano prevalentemente tratlative franco-tedesche. Con abili- fà e con energia ì garanti di Lo-enrno debbono far comprendere, ed avranno sicuri alleati gli Stati Uniti. ohe la pace è un bene generalo, mala volontà e, sia pure, gli interessi egoistici di una sola nazione nonsoiiò sufficienti giustificazioni peruna politica che rinforzi la divisici ne fra vincitori e vinti. Occorre arginare lo prevedibile inondazione, di finalità politiche; e se l'urto non può essere evitato, allora occorrerà che si arrivi a fondo fin da questo momento. ALFREDO SIGNORETTI. ; La partenza del Ministro Grandi]IsiMitiiiHi deliri Gennai j ni, degli Suiti ijthlli, j rigi E' partito oggi d di, per partecipare mliti Conferenza intergovernativa indetta ii Londra per lunedi, su Iniziativa ilei Governo briiaiinlco, allo scopo iJi estuili ilare la situazione .determinata dalla crisi finanziaria, tedesca. Il Ministro degli Esteti italiano giungerà a Parigi doiiiauuiu alle 9, e alle lo si recherà dal Presidente del Consiglio francese, Lavai. <• pnrioi-iperù: alla riunione alla (ionie pi-iilei-anno parte, oltreché il Mhilsirn Iraia-esc, i rappri!in, dell'lngliilter. Roma 18 none iliiilia's E Gran- [Uopo di ebe. il .Milli seguirà il viaggio po ulese. Si afferma eli -, Grandi stira ragghici scoili, Minislro dell'..' convelluti a Pallio italiano pro- in capitalo ioli Londra. S. t:. ■i da S. I:'.. Mol''manze. I colloqui parigini Pai-lRl, 1 notte; li direttissimo di Bo'rlino che condii ceva a Parigi il Cancelliere Rriìmug e il dottor Curtius doveva arrivare alla Stazione del Nord alle l'i,;i: nei Un dall'' |:;,;io una rolla, i 1"- cresceva iuiuinun incide, si era c ntrtilii noiI"/»«//' sulla scalinata nel buffi:!, sui gradini che fronteggiano l'entrata alle baiiieliiue. All'esterno della sia/ione e sullo Vinili di liscila delle vetnire alcune migliaia di curiosi si orano pure riuniti, ! n ini portante servizi" d'ordine tratteneva il pubblico e violava, gelosa niente l'ucci•< |^7'iiiiu Panchina dove doveva l'eruiarsi ;,, rlll.B,t|S<i sulla. Iiaiirliiua, ornala ,.ml (timiu verdi, inquadranti i loiidag |„j r)j Vrn,lh, msH ,.|„. ,| •avallo j,|,,| s „, d'onore, alloudovu- ,„., ,„ „,^,,W<M , mini i personaggi Hill o a o a e o o l o , e i e ¬ i-in 1 i : il Presidi ale del Consiglio Lavai, il Ministro degli Esteri llriaud, il Sottosegretario all'Economia Francois l'ouooi. il Scio Cirio Generalo agli Affari Esteri lleriiielot, olire a numerosi l'iim'/.ii-iijiei della direzione di polizia. Il Consigliere di Ambasciala For.-ier era eh còlutalo dal personale dell'Auibasciaia, di Germania, mentre l'Ambasciatole von Hoescli si era recato a .Teuiiiont-, al confine frunco-lielgii, per attendere i Mit.liSkj e ac.-i.iiipagnaiii tino a Parigi. Alle ti,lo il treno è entrato in staziono. Si è visto discendere dal vagone riservalo il dottor Hriiiiing e il dottor Curtius; il primo portava un soprabito grigio, e il secondo era vestilo di nero; e tulli e due portavano la bombetta. Essi erano accompagnati da von Htllow, Segretario di Stato agli Affari Esteri, dal dott. ReinoIreU, Consigliere dei servizi dot dell. Curtius, dal conte di Soeiirina, Direttore dell'Ufficio Starnila, e dal Di reo uro. Ministeriale dottor KrossigU. Uopo una breve sosta nel salone d'onore, ove i Ministri tedeschi hanno si ambiato i salmi con i rappresentanti del Governo frani ose, il corteo • attraverso una dupli'e ala di agenti - - ha subito il fuoco dei fotografi, od è uscito nel conilo scoperto nel (piale attendevano le vetture. I Ministri tedeschi hanno allora preso congedo da Lavai, da tSriand e da l'oncet. Durante il breve passaggio attraverso la. folla, ammassata sottn la tettoia, molli applausi e qualche liscino salutarono il gruppo serrato delle personalità ufficiali. Furono grida di « ! iva Iti pace » ohe accolsero lo vetture sbucanti sulla piazza prospiciente la stazione. Nella prima vettura avevano preso posto BruningCurtius e von lloesch, diretta all'Ambasciata di Germania; nella seconda, il Presidente del Consiglio Lavai e Poncet, diretti al Ministero degli Interni. La terza automòbile conduceva al Qual d'Orsay Briaiid e flerthelot. Nella via. dLilla, dove si trova l'Ambasciata di Germania, un discreto gruppo di curiosi ,]pm. ,„ „,(|,,s,.|ii, trattenuti da un ini e ,timU, Sl.nizi„ d'ordine - stava da- valui w,m pol.ta d(,, palazzo ,.,„-Lj aprl is(t-m) d . ai Qhalche grido di benvenuto e qualche i timid0 hocìl! salutò i viaggiatori, che n|pj ,.itinirùI10 immediatamente nei rlspetr,tivl appartamenti 1 per rinchiudersi qiinsIImmediatamente non appena passale le volture dei delegati tedeschi. i n à o Dichiarazioni di Briining Di lì a poco, pigliando contatto coni giornalisti ebe aspettavano nei salondoirAniliasciata. il Cancelliere Bruningha fatto loro le seguenti dichiarazioni« Il progetto del nostro viaggio o Parigi, formato già do qualche settimanaIlo assunto oggi una importanza anco '' i maggiore. Non si (ralla solo di cori-Itvessazioni che debbono affrontare o ri- m'I'alflie s'''iazioni generali; si tratta, I Lper contro, di problemi speciali econo-, pmici e finanziari concernenti non sólo rla Germania ina tutta l'Europa. Ma for- gsu questo nuovo aspetto delle cose prò-,dsenta i suoi vantaggi. Poiché nella si* cIllazione attuale, che fu apparire netta- cnieuie lo stretto collegamento degli in- tóressi di tutu i popoli, noi siamo co-|istretti a. far slot-zi tornimi per trovare j Pin una collaborazione leale o fiduciosa,Jbi mezzi di so rinomare la crisi elio ,-j ool-iCpisce lutti, e di dimostrare così ai no-lopoi! elie se ogni parie si dà provaluti! buona volontà', si potrà uscire dalle situazioni più difficili. Ecco percliè io ini felicito dell'occasione dala a me. e al Minisiro degli f.-lsterl did Reich, di discutere col Governo francese questioni che interessano i due paesi, e in parlieplar modo duelli che negli ij11tini tempi hanno provocato tante, inquietudini. Io ho la. l'ernia speranza che riusciremo h. risolvere tali questioni, o a convincere il popolo francese della nostra sincera, leale volontà di cooperare alla, organizzazione della pace. Noi vogliamo giungere a collaborare con j.-j Francia con piena fiducia, pori he sappiamo peiTeliaiìiciiic i le- senza questa i ollaboraziono il benessere! dell'Europa, e la prosperila del mondi dnon potranno. essere assicurali. Noi sappiamo clic s< i dnc pupi,li, animali da un rispetlo • du non iniinia scambievoli, uniscono le l'ili, migliuri forze per regolare i prò li lei ni che li preoccupano, questi pò Hanno trovare una soluzione soddisfa ge e i primi contatti Fra le i.-,,:;u e in i ( ;. : so Rrunhig si reco ■ "iii..iiii>-iiientc al progni il ima stabiliti: a lasciare il suo hi.-jiieiio di visita alla resilienza ,|cl Presidente della Iiepub Plica e a l'are visita di cortesia a Laviti nell" stesso tempii che Curtius ne faceva un'altra a lìriaud. Alle n;,::u m ull sai del Ministero degli Intorni ebbe inizio liiciliii, ni. ratinimi Caia Conferenza li.nn "iedesea con la pa l'IeciptiziOlie di Lavai, llriiind. Flaiidio, l'ielri, I oet. lieriheliii. e dei Coiisbdiere tecnico d"ìi'.\iiiiiasi-iaia di Merlin • llestiard ila Parie francese, e da parte tedesca di Mriuiing, Curtius, von Uocscll, del con. le Se!ivverin e dell interprete SehmidL La riunione durò oltre due ore e mezza. Alla, line di essa il Sottosegretario alla Presidenza di-I Consiglio diede letinra ai giornalisti del seguente comunicato : « Il Signor Lavai, Presidente del Con siglio, ha ricevuto alle lè,:il) la visita del signor Mrunitig, Cancelliere dell'Impero tedesco. I due uomini di Sialo hanno avuto dapprima un colloquio privato cui, all'infuori di essi, nessuno assisteva. Alla .-lessa ora Briand riceveva al Oliai d'Orsay la vispa del dottor Curtius, Ministro degli Esteri di Germania. Alle 1ii,:lii it signor Curtius si recò alla Presidenza del Consiglio, accompagnalo dall'Ai uba scia toro di Germania, von lloescii, dal Segretario di Stato permanente por gli Affari Esteri, von Mu low, dal conio Solivveriu, direttore del Ministero delle Finanze, tìssi sono stati raggiunti, da Iato francese, dai Signóri Briand, Fionditi, Pietri, Poncet e Filippo Bertltelot. Durante la conversazione che si è allura intavolata, il Cancelliere l'.runing ha dato ai Ministri francesi informazioni particolareggiate sulla situazione finanziaria ed economica del suo Paese, e sugli aspetti complessi dei problemi che essa pone. U Ministro delle Finanze, Fiondili, ha presentato i suggerimenti del Governo francese per ipiello clic concerne i rimedi che potrebbero essere presi in considerazione per attenuare, se non risolvere, lo crisi attutilo. Ne è seguito un largo scambio di vedine clic ha avolo il carattere più franco e leale, e che liti avolo per oggetto non solo i provvedimenti più alti a rimontare la orisi finanziaria, ma anche l'insidiio delle relazioni franuo-tedeselii', con la scambievole preoccupozioin! di stabilire una collaborazione duratura lia i due popoli ». Vin qui lo cronaca nuda e cruda, della giornata, o completare la quale potremmo aggiungere ohe domani -mattina alle in .-: apriranno, sempre al Mi n nistero dell' Interno; le conversazioni enerali, di cui quelle franco-tedesche odierne sono state lo prefazione. Pereviiare il più possibile il pericolo di trovarsi in minoranza all'ultimo mo-g lineato, il Governo francese ho invitato a prendervi parte anobi: i! Ministro de- - gli Esteri belga e l'Ambasciatore del, Giappone o Parigi. I Paesi rappreseli- -[tati allo riunione 'saranno dunque set- Inghilterra. G'er te : Italia, Francia. mania, Americo, Belgio e Giurinone, Lavai fa., secóndo ogni «evidenza, il possibile e l'impossibile Per accrésce re l'importanza olla, riunione di Pari gì, riducendo quella della Conferenza di Londra, e incita, la sua stampa a. condurre in questo senso una intensa compagno. Senonché la Francia, non si aceonientn. di pretendere eli,.! la riunione di Parisi debba affrontare a. fondo i problemi ora in sospeso, lasciando alla, Coiifereiiza di Londra il semplice cònilofio di prenderne atto; Itis' uiTlnrhò l'accordo franco-tede limmdnPsimlolcinplice coni-1 «i<le anche'1'iu"'1" . t lesco se de- Ll'arsi, -i rancia all'infuori di qua-'1'!limone ini l'omissione di terzi. I astrazione fatta dal tono cor- lsOra diale e ottimistico delle dichiarazioni 'di Bruiiing e di Lavai, riferite più so-jmpra, tono ottimistico che non è il caso 0di Sopravalutare, è chiaro che uuestaL t|V0 ,j è chiaro cho questa, tattica francese non potrò non. incontrare svila, resistenza da parto, di quasi tutti gli altri interlocutori della Francia, ad eccwione de), Belgio e de.l Giappone. Gli echi delle prime impressioni di Londra e di Washington solra.tleggia.merito di Parigi, e sulla linea generale del progetto escogitato a. piazza. Rea.iiva.ii. ì lasciano dubbi circa il malumore elio questo strano tenta- 1vsccaifixsllrsr:ondurrc l'Europa a bacchettai viene suscitando un po' da. per tutto l.a Francia, sembra, dimenticare uni po' troppo, i imi'- osservammo jjià ieri, die nel suo stesso progetto del prestiti, da accordare alla. Germania, dovrebbe essere sottoscritto, in parti eguali, anobi» dall'Inghilterra e dall'America,I Ora, e semplicemente ingenuo crederei li'' i Governi di Londra e di \Va.sll-|' ingtoti possano adattarsi a versarti"quattro miliardi ili franchi ciascuno,vCunicamente per assecondare una. spe-i '•illazione di marea puramente fraii-|5resm «! ■ 'ru'!!." ndo!Ìl, .lW.m'u'iil-- .rlp! dreslù, se e fuor di dubbio che Bruniii» .duratile le conversazioni di Parigi tea-''■■■vii ,-iuoca.re la. corta dell'arrendev.,''lezzo e abbonderà in dichiarazioni <V qbuona volontà e di spirilo collabora- lziomsr.ieo, del tino di quelle falle oggi, .yNecessità d'intese internazionali "\l!».!! ,lh:i"° ,a,,,I,r'Ì;',' fi,r,"a,a,'iil ,1,'M;Patto di Locarno, Pollo die mal è sta-! io tanto di attualità quanto in questo Kqui u lumen lo, non ri vuol molto per coni prendere come essa non possa, iella identica misura dell'lngiuliorra, congarante della pace franco-tedesca, disinteressarsi di quanto avviene fia pdue grandi Repubbliche continentali, e limitarsi a restare passiva spettatrice di negoziati a pori" chiuse fra Lavai e Briining. Lo causa, deferita oggi al Tribunale di Parigi, domani a quello di Londra, è una causa Internazionale cui va pertanto stretta niente conservato tale carattere, e nella quale unte le parli hanno lo stesso diritto di interloquire. Siamo del resto sicuri cho Io decisione dolio Francia di fare do sé durerà Un lauto che le conversazioni in corso si terranno sulla generale, e fui tamo che durerà la Provvista di buona volontà del negoziatóri tedeschi. Ma alla prima difficolto, al primo incidente serio, il Governo di Parigi sarà probabilmente primo a rallegrarsi della presenza dei negoziatori inglesi, americani e italiani: e o riconoscere l'errore di aver voluto prendere sottogamba uno solidarietà europeo ebe è, e continuerà ad essere, l'ultima ratio per la soluzione pacifico dei grandi problemi dell'ora. Si apprende intanto che Lavai, nella lusinga non sappiamo quanto fondata di rendere meno facili eventuali nuove recriminazioni tedesche contro la Francia, ha chiesto oggi a lirflning di presentare lui, di propria iniziativa, dopo congrui accordi Con Hindenburg e con i portiti del Heiehstag, uno si homo di « moratoria politico », riservandosi il Governo francese unicamente di esaminarlo por accettarlo o respin gerle. Nella riunione plenaria di domotiina lo stesso Presidente del Consiglio Iran ce<e per riuscire ad imprigionare in? elio sii anglo-americani nelle reti de! i \n Conferenza, di Parisi, chiederà che e vengn fissato un ordine del giorno io rh)asc ni nnale si svilupperanno le rlliscussioni. Questa manovra minaccio -\\\ rendere sempre più (inficile la paro lenza per Londra lunedi, e di acuire, - con un ritordo, quella discordia fronl1 co-ingle«e che, fin do oggi, e comincia- ta a delinearsi. t-} CONCETTO PETTINATO. ili8trsmiiaqcsbztqPzscdd