Colombo ancora vittorioso nella tappa Palermo-Rimini

Colombo ancora vittorioso nella tappa Palermo-Rimini IL GRANDE CAROSELLO NEI CIELI D'ITALIA Colombo ancora vittorioso nella tappa Palermo-Rimini Una gara durissima == Il plauso di Italo Balbo == Il magnifico ardimento dei riservisti == Altri ritiri, fra cui quello della Fumagalli == La lotta circoscritta tra i Breda e i Klemm -{Dal nostro inviato) Rimini, 20 mattino. Ed ecco compiuta anche questa secon da tappa cho ha selezionato ancora, fra il gruppo sempre più esiguo dei piloti, i migliori dai meno esperti, od anche, tanto per non essere ingiusti o troppo severi, diciamo dai meno, fortunati. Perchè anche la fortuna ha un grandissimo giuoco nell'aviazione e vedremo in seguito come il destino si sia accanito contro alcuni di questi ardimentosi. Ripetiamo per l'ennesima volta come per cimentarsi In questa prova ci vogliano del fegato, una. buona preparazione e poi molta serietà. Tre elementi fondamentali per l'educazione completa del bravo pilota. La prima tappa, purtroppo, è stata una feroce e crudele ammonitrice. Essa ha dimostrato che il coraggio non basta sempre a fare superare gli ostacoli, che il criterio è indispensabile e che la serietà non è mai troppa. Osiamo affermare che è più arduo il giro aereo d'Italia che il siro aereo di Europa, ancorché quest'ultimo sia più lungo del primo di quasi duemila chilometri. E poiché ci siamo, rivolgiamo subito un vivissimo complimento ai sei eroici! riservisti che con le loro piccole macchine, con il loro grande cuore lottano tenacemente contro lo asperità della corea: Mattioli e il leoncino vercellese Viazzo e i quattro giovanissimi piloti' Subini, Infantino, Ravazzo e Calderoni, che erano arrivati alla prima tappa ieri mattina con venti ore di ritardo sugi', altri e che fino a questo momento arrancano ancora alla volta di Rimini. Umili eroi che navigano isolatamente attraverso ai mari e alle montagne, affrontano quotidianamente il gravissimo rischio dell'ora meridiana sfuggita sempre dai più veloci, cosi tormentosa per le perturbazioni atmosferiche e. per fcaldo atroce, e che finalmente discendono sui campi già deserti senza raccogliere l'applauso di nessuno. Lottator di prima classe, che a vederli si direbbero degli adolescenti ai quali si conce derebbo si e no un aquilone da portare in giro per il cielo attaccato ad una funicella e che invece stanno dando il più bell'esempio, la prova più commovente di un coraggio e di una resistenza a tutta prova. I piccoli velivoli E diciamo due parole degli « A.S. 1 » perchè il lettore non creda che queste macchine siano dei cassoni; « macchine eccellenti », diceva oggi ancora S. E. Balbo, parlando dei piccoli « Fiat » — macchine che hanno compiuto il raid da Vercelli a Mogadiscio, dando l'assalto al Mar Rosso, e quello da Vercelli a Tokio per cui Francis Lombardi ha conquistato il reclini mondiale, tuttora imbattuto. I « Caproni-ini lui) • che l'anno scorso avevano fatto una eccellente prova, questa volta sono stati sfortunati. Quello di Velardi ha abbandonato la gara, e non resiste ormai più clic quello dell'ottimo MencarelH provato duramente, come vedremo nella tappa odierna, dopo essersi tenuto in testa alla classifica fino al traguardo di Palermo. Trionfatori rimangono pertanto i « Breda 33 » di Colombo e di Meleri, i « Breda 15 » di De Angeli e i cinque « Klemm » dei tedeschi. La lotta per i primi posti è ormai circoscritta a queste macchine. 1 piloti che sapranno e potranno districarsi dalla intricata tappa di dopodomani e che a seguirla sulla caria dà l'idea di un imzzlc indecifrabile, piuttosto cho dal tracciato di una rotta, potranno tirare un respiro di sollievo o ritenersi quasi siluri di arrivare, massacrati magari dalla fatica, alla mèta ugoguatissima e ancora lontana. Abbiamo voluto premettere queste brevi note alla descrizione della lappa Paliriuo-Riniini, per porre in evidenza I due grandi fattori di questa grandiosa competizione che esorbita dal campo esclusivamente sportivo: il fattore umano e il fattore industriale. Gli uomini, come abbiamo veduto, hanno dato la misura della loro preparazione morale e fisica e quelli che supereranno la prova potranno senz'altro euti"ire nelle categorie degli eletti; le macchine hanno segnato il limite estremo raggiunto nel rampo dell'aviazione da turismo dalle industrie coraggiosamente adoperatesi in questo genere di costruzioni così difficile, così delicato ed ancora sempre allo stato di evoluzione. E parliamo della cersa di oggi. La par.- sddDldmDfsblmatpll ! tenze dal campo di Palermo sono avvc-,nute in questo ordine: Colombo e Meleri alle ore 5; Lusser alle 5,04, Siebel 5,09. Mai 5,13, Do Angeli 5,14, Poss 5,15 Folz 5,22, Mcncarelli 5,24, Govi 5 27 Diaz 5 33. Suster 5,40, Calderoni 5,-',k,-Rota 5,50. Viazzo 5,51,'Sabino 5,51, Sabini 5,50, Infantino 5,50,jRavazzo 5,57, Mattioli 5,57, e Orlando | allo ore 6. I quattro « Puss Moth • di ; Nathan, Folonari, Broad e Fretz prendono il « via » alle 7 nello stesso ordine con il quale erano parliti da Roma. Questi, non bisogna dimenticarlo, sono i grandi signori della corsa che viag-1 giano chiusi in una cabina elegante co- [me un salotto, che si rincorrono per conto proprio, preoccupati soltanto della rotta e del « serrate » finale. Noi giornalisti questa mattina non abbiamo avuto il tempo di assistere alla partenza. Saliamo di gran fretta nei nostri idro, due dei quali, gli « S. 55 •, sono pilotati dai cari amici atlantici Teucci e Bonino, e filiamo su Ostia dove ci accoglie una automobile per portarci a grande velocità all'areodromo del Littorio e sul quale finalmente veniamo spinti su due apparecchi terre-! stri che attraversano a tutto gas l'Ap pennino. Abbiamo fatto bene a non perdere neppure un minuto perchè, mentre smaltivamo la quota sul campo di Miramare, a RiminI, le ruote del cBreda 33» di Colombo toccavano già terra. Erano esattamente le ore 11,55. Colombo, vincitore anche di questa tappa, Ila impiegato ('. ore e 59'27" a percorrere 1252 chilometri. La nuova vittoria di Colombo S. E. Balbo, che è sul campo, si af fretta cordialmente verso il pilota elio, ha scavalcalo con un saito la carlinga, e i due uomini si stringono vigorosa mento la mano. Sono anche presenti e questo incontro i due figliuoli del Duce Vittorio e Bruno, ai quali ii Ministro de spiegazioni sull'andamento e sullo difficoltà della corsa. L'ing. Pallavicini, i progettista dell'apparecchio, è più contento di tutti. Con lui si felicita S E. Balbo, che dico: « Sono mollo contento della vostra vittoria, ve la siete meritata. Il vostro apparecchio è un gioiello e ne prenderò uno per andare a Londra nel caso che si corra la Coppa Schneider ». Il Ministro, da intenditore quale è, fruga curiosamente la macchina e chiede le impressioni della corsa all'ingegnere Colombo. Colombo ha viaggialo Icda maestro, senza inconvenienti. Le dif-|b5msstecfilcolià nella prima giornata, invece, gl sono ancora impresse nella memoria. Perchè questo acrobata ritorni sull'ai-.- trgoinento, il ballo al quale l'altro ieri II Bpoveri apparecchi sono slati sottoposi i 'msulle cose della Calabria allo stretto dl|nMessina e nel tratto Taormina-TrapaniPalermo, deve essere stalo veramente infernale. Nei riguardi della tappa òv¬ utmdierna, l'ing. Colombo diceva di essere]apartito con un leggero carico di ben/i-'Qna, per poter volare più spedito, e di luaver preferito assoggettarsi alla fatica hdi due rifornimenti a Grottaglie ed a cBari, anziché riempile i serbatoi. Que- csta tattica gli ha giovato. dMie ore 12,11'a" si profila nel cielo psopra San Marino la sagoma del « Hre- uda» di Meleri, che, con una picchiala!1raagnlflca, viene a tagliare il traguardo. ?1 due apparecchi, « Ilare » quello di Co- llombo, «irato, quello di Meleri, si ul-.|nfiancano puntando i musi affusolati ver-ltso la folla enorme, entusiastica o plau- cdente, che saluta i vincitori, il primo, dei quali La tenuto una media di chi- imrtometri 160.00. La prima domanda è uà- sturalmeiite questa: . Dov e Poss? ». 11 cLoreto, t« l)OV è « Klemm » alle 11,49 sorvolav Dovrà quindi volare ancora per 120 chilometri prima di arrivare a Rimìni e il distacco del tedesco è già cosi di venti minuti. Nel frattempo arriva la nolizia che Diaz ha atterrato col suo « Caproni » fuori campo in una piazzetta nei pressi di Scilla, proprio l'unico pezzetto libero che esista su quella costa desolata. Diaz, che ha lottato coraggiosamente lino all'ultimo, deve rinunciare alla corsa. Vengono purtroppo segnalati altri due abbandoni: Locateli! non partirà da Gela, dove aveva atterrato tl'altro ieri, c Rota non è partito du Pa-|plermo. S, E. Balbo, mentre i due meccanici J ntpcttdFFvsn ,del « Breda », Ferrari e BrioschI, prezlo sì compagni il primo di Colombo e il se- condo di Meleri, strofinano affettuosa mente i fianchi grigio-rossi delle mao chine, resta un istante sopra pensiero a guardarli; poi, quasi impietosito dalla 'espressione accasciata dei duo uomini, jdice: - La prova è veramente dura. Vi | farò concedere un giorno di riposo di ; più a Venezia ». La decisione è ottima perchè anche la resistenza umana ha un limite. Ed ecco in quel momento, cioè alle 13,34*4-1", discendere sul traguardo le ali lunghe e leggere del 1 « Klemm » di Poss. 11 tedesco, questa [mattina, caso strano, sorride, anzi ride addirittura. Egli è soddisfatto della corsa e tanto lui quanto il meccanico si sprofondano in un rigido inchino, mentre afferrano quasi al di sopra delle loro teste liscio e rasate, la mano del Ministro. Dieci minuti dopo ecco sbucare dalia carlinga dell'apparecchio che si è avvicinato rullando alle tribune, il faccione rubicondo ed energico di De Angeli. 11 pilotone ride rumorosamente, cadendo nelle braccia di un suo* collega, mentre la folla lo saluta chiamandolo ! per nome. Pierino, insomma, già diven- chiamato un medico, che accompagna il bravo e simpaticissimo pilota a Rimini. Arriva, intanto, un'ultra brutta no¬ tato popolare, minaccia di scoppiare dall'allegria. Questa volta glie l'ha fatta a quel demonio di Lusser, al quale ha guadagnato otto minuti doi quindici che da lui Io separano. « A Grottaglie — Do Angeli ci racconta — ero indietro di un quarto d'ora e allora ho tirato un po' la manetta. Da Fano a San Marino mi sono messo decisamente all' inseguimento e in questa località l'ho raggiunto ». De Angeli è tanto orgoglioso del successo che sorvolando la Repubblica gli è venuto l'ostro di mollare il messaggio non obbligatorio, ma che se sarà caduto a segno gli procurerà una decorazione. Compiuto questo gesto, col quale egli ha creduto bène di regalarsi un nastrino o un Ordine cavalleresco, De Angelis è piombato sul campo di Miramare, dove lia sfogato, come abbiamo detto, la sua esuberante gioia di vivere e di volare. Lusser febbricitante 1 Lusser arriva al traguardo alle 12 e 52'15". S. E. Balbo si fa incontro al più fedele degli stranieri al Giro d' Italia, ma Lusser, contrariamente al solito, discende lentamente dalla carlinga e non sorrido. Egli ha un viso molto sofferente e la sua tuia è imbrattata d'olio. Dice di essere ammalato e di avere la febbre. Molto premurosamente viene tizia: la signorina Fumagalli ha atterrato fuori campo a ire chilometri da Brindisi. Essa è incolume forlunatamente e cosi pure il suo meccanico, nm devo abbandonare la prova per uli guasto alla pompa dell'olio. Contemporaneamente arriva un telegramma di Govi che dice di avere atterrato a Bari o che non riprenderà il volo, Questo giro non vuol proprio risparunare i più coraggiosi, quelli che lo hanno affrontato con le piccole mac chine. 11 telefono avverte che a dieci chilometri da Grottaglie l'apparecchio di -Suster è stato minacciato da un principio d'incendio e che quindi il ullùta,e £tat0 costretto a discendere al. 111 -SVl'lw <r luon campo. Le fiamme so ?° --tata, domate; Suster e il passegge lu' c?le ù 11 collega Somenzi, non nonno riportato nessuna ferita., ma imantù 1 " ->• °'.T " c inservibile. Tiene an c'ora llurù 11 Capronclno del bravissimo Mcncarelli, clic arriva a Miramare alle 1S.20, dopo aver perduto un tempo enorme a saldare due volte il serbl.ltoio (Ieila benzina. ^ schiera del concorrenti anche oggi si è- assottiglia- ta di molto. a Rimini tuno anco poso u I! J arrivano ancora nell'ordine Mai, Siebel e Folz e quindi 1 quattro « gentlemens », Nathan che ha Impiegalo ore 7,30'33" a compiere il percorso, Broad che ha impiegato quattro secondi di più e che è sialo battuto sul traguardo in un emozionante duello dal pilota itali-ano, poi Fretz e Folonari a due minuti l'uno dall'altro. Fino ad ora mancano i quaitro riservisti. Dei 25 parlili questa manina no sono quindi arrivati sedici, sette si sono ritirati e i quattro moschettieri lou Domun: giornata di riputila d.-ll'iutricatissi- vc ueztuua ERNESTO QUADRONE.