La concessione subordinata dalla Francia a precise garanzie politiche

La concessione subordinata dalla Francia a precise garanzie politiche La concessione subordinata dalla Francia a precise garanzie politiche subordinata dalla Francia a precise garanzie politiche 11 brusco ritorno di Luther — Vivissima indignazione della stampa La violenta protesta delle Destre imcosichhaf Berlino, 10 notte. 11 circuito aviatorio finanziario del Presidente Luther si compie, veramente con una rapidità da lampionaio; ma il premio del miliardo e mezzo di credito, cui egli corre tanto affannosamente appresso, non è ancora raggiunto, anzi oggi si annunzia allontanato un nel po'. Sceso appena dall'aeroplano a Lon'dra, il Presidente della Reichsliank non si è fermato nella capitale londinese che un'ora e mezza soltanto. 11 rapido col lociuio che vi ha avuto col Presidente della Bancha d'Inghilterra, Montagli Norman, è stato continuato in treno e in piroscafo fino a BouIogne-sur-Mer. Di là ha volato direttamente su Parigi, mentre Montagli Norman proseguiva invece per Basilea. I colloquii parigini di Luther A Parigi Luther non si è fermato che un paio d'ore, il tempo strettamente necessario per accettare l'invito a colazione del Governatore della Banca di Francia, Moret, e di scambiare quattro chiacchiere con lui. Ma queste quattro chiacchiere sono state però tali da provocare un repentino mutamento di scena. 11 Presidente, il cui programma era di fermarsi a Parigi tutta la giornata, concludervi i suoi affari, e proseguire quindi per Bruxelles, e di là per Basilea a ritrovare Montagli Norman e assistere con lui alla riunione del Consiglio della Banca Internazionale dei pagamenti, ha completamente cambiato il suo programma: e. si annunzia improv visaniente che egli 6 un'altra volta in viaggio per Berlino, dove è atteso d! ora in ora, forse in treno, forse in aero plano, come ne è partito; e forse, men tre telefoniamo, egli è già ritornato nella capitale. Quali i motivi dell'improvviso cambiamento di scena? Un comunicato ufficiale, diramato dalla Agenzia Wolfl, col quale pare, si è sentito il bisogno di annunziare il precipitoso ritorno a Berlino, è estremamente riservato in propopito e si limita a dire soltanto : « La conversazione del Presidente della Reichsbank, dott. Luther, col Governatore della Banca di Francia, Moret, è terminata alle 12, e il dott. Luther — in onore del quale il Governatore Moret aveva dato una colazione — dopo il colloquio è partito subito per Berlino, da dove proseguirà per Basilea ». Perchè il ritorno a Berlino, senza accennare al credito di cui si va in cerca? La' stampa di Berlino, riferendosi alle pubblicazioni sintomatiche di ieri da parte di due giornali inglesi, uno dei quali notoriamente di fiducia della Francia, è unanime nello spiegare il precipitato temporaneo ritorno a Berlino col fatto imprevisto a cui Luther fi è trovato davanti nel colloquio con Moret, e cioè con l'inaspettato collegaJnento, da parte francese, delle richieste finanziarie di Londra a condizioni politiche. Il fatto che, prima di vedere Luther, Moret aveva avuto un lungo colloquio col Ministro delle Finanze, sem,bra, a questa stampa, un indizio eloquente, in proposito. Ma poi non lascia più alcun dubbio il coro odierno della stampa francese la quale, riprendendo la delicata nota tenuta ieri da due giornali inglesi, dicono che la Francia è disposta a concedere il prestito alla condizione soltanto che il Governo ledesco dia garanzie formali di un mutamento della sua politica estera, iniziata da qualche tempo, e cioè che rinunzi formalmente alla Unione doganale con l'Austria, alla costruzione del secondo incrociatore « Alsazia-Lorena», nonché a qualunque richiesta o pretesa di revisione. Si parla di ricatto E' superfluo aggiungere la ripercussione di ribellione e di sdegno che tali pretese della Francia destano nella stampa soprattutto di destra, la quale parla di « ricatto ». Anche la stampa di sinistra non fa nemmeno il minino tentativo per nascondere e velare agli occhi del suo pubblico, da essa educuto alla idea dell'» intesa francese ». la crudezza improvvisa della situazione. La Vossische Zeitung, la cui francofilia, è da alcune settimane messa veramente a. dura prova, dice che la questione, nei termini in cui si è ridotta, passa dai finanzieri, e perciò dal dott. Luther, una Hltra volta al Governo. In sostanza, il dott. Luther ritorna a Berlino per rife rire al Governo dell'improvviso intralcio di natura politica a cui si è trovato davanti, senza avere, nella sua qualità, non politica, di Presidente della Reichsbank, la veste per decidere. La Deutsche Allgemeine Zeitung con ferina quesio stato di cose, notando l'aggravante che la richiesta francese sia stata appoggiata da una parte della stampa inglese, nella quale anzi ha fatto la prima apparizione. <. Bisogna dunque — scrive il giornale — chiaramente e senza mezzi termini e con risolutezza., dichiarare che queste richieste marie in l-'ranre, debbono essere risolutamente respinte, e che respinte sarebbero da qualsiasi Governo tedesco « omunque composto, Gli incrociatori — continua — che persino il Trattato di Versailles permette, saranno costruiti a seconda delle possibilità e delle importanti esigenze della difesa, sulle quali crediamo che nemmeno la stampa inglese possa porre dubbi. L'Unione doganale con l'Austria pende dinanzi al Tri bunale dell'Aia, e un intervento in questo procedimento non è ammissìbile Non vi è, dunque, in questo campo, ma lena di compensazione ». La protesta delle destre Questi ben magri successi della • politica di intesa » con la Francia non mancano di destare, naturalmente, nel campo che ha sempre gridato e messo in guardia contro queste illusioni, e cioè nel campo di destra, ripercussioni e manifestazioni politiche che destano oggi i più vivi commenti e i dichiarati allarmi di tutta la stampa. Siamo in presenza di due manifestazioni dei partiti di opposizione di destra. L'opposizione di destra, tedesco-nazionale e nazional-socialista, dirama oggi il seguente comunicato: « Ieri, giovedi 9 luglio, a Bellino, con la presenza del dott. Hugenberg, capo dei tedesco-nazionali, e di Adolfo Hitler capo dei nazional-socialisti, ha avuto luogo una seduta di rappresentanti della opposizione nazionale. 11 tentativo — continua qui il comunicato — dei detentori attuali del potere di persistere, a malgrado del visibile collasso dell'economi-i tedesca e di mantenere sotto nuc "J velate forine la politica diadnannalommprvetezadeinlanadefolaatmnimtrparouMcicisisehlelialaldimdsoprsoimscdPdcointlpchvvsrsubleEpdne rndcfsgfsnnbdcaamFpsldaEmdsnptgdr adempimento, ha indotto l'opposizione nazionale a serie concordi considerazioni della situazione. L'opposizione nazionale insisterà e continuerà a fondo la lotta decisiva per distruggere, il sistema odierno ». Oltre a questo documento, si ha un manifesto degli «Elmi di Acciaio», li proclama constala che il piano Hoover non poteva raggiungere il suo intento perchè la Germania, in mancanza di un Governo nazionale, è in balia della politica francese. « 1 detentori attuali del potere sono infatuali della politica di intesa con la Francia. 11 risultato è la crisi finanziaria ed economica e la miseria del popolo ». 11 proclama si rivolge quindi alle forze nazionali del partito tedesco perla riscossa contro il regime. Primo atto sarà c il plebiscito per lo sciogli- mento della dieta prussiana che detro-nizzprà riatta Pniasin il mnrvionn. ì ,n -, V 11 "ldJIxlsmt>,-E difficile valutare questi due docu- menn, e specialmente il primo. Si tratta dell'annunzio di una azione da parte dell'opposizione di destra? Ovve- ro di niente altro che di uno degli usuali indirizzi agitatorii della pub-Mica opinione? L'organo nazional-so- cintisi ,ii Rni'iinn l'inwrif/ =i ,<„,«„ciaiisu di Benino, l.tnar ff, si limitasibillinamente ad annunziare la pre-senza di Adolfo Hitler a Berlino, dove ha avuto delle riunioni per dettarele linee di «attesi avvenimenti poli- liei per il prossimo autunno e inverno». 1 giornali di sinistra, col VorwdrU alla lexM m-idnnrt aiPnitn irariimmitnalia testa, gridano ali alto tradimento di Hugenberg e di Hitler in questo mo. mento di gravi ristrettezze del Paese, di fronte cioè al fallimento. «O sono frasi — scrive il giornale socialdemocratico — e allora è uiiaprova inaudila di frivolezza: o se non sono frasi, allora è l'annunzio di una impresa di alto tradimento» E il Berlincr Zeitung, democratico, scrive: ■< Nel momento in cui il Presidente della Reichslia.uk lotta a Londra e a Parigi per la concessione di un eredito che dovrebbe mettere il Paese in condizioni di superare la grave crisi, in questo momento. Hugenberg e Hitler danno il segnale di una tempesta politica interna >•. Il giornale dice quindi di sapere che nei circoli governativi questo nuovo alio è. designato per quello che è, valp -a divp i-nnip ima nuunalata alla srnfpna eontroìi cnvpnmThP d J,l sunena conilo n uo\erno cne si stabattendo con tutte le sue forze per sol levare dal disastro il popolo tedesco. E la Germania, organo del Centro al potere, scrive : « Non avevamo certamente tanta fiducia nell'intelligenza dell'opposizione nazionale da sperare che Hugenberg e Hitler distinguessero, e riconoscessero, la necessità nazionale dell'ora e ne traessero le conseguenze seppellendo la scure della guerra interna, dichiarandosi col Governo, come già ha fatto tutta l'economia tedesca con la sua azione di garanzia. E' una vergogna che l'opposizione nazionale confessi cinicamente di anteporre il suo spirito di parte all'interesse del Paese».La Borsa è stala anche oggi fiacca, nervosa e cedevole. Gli indizi e conati di lieve ottimismo si sono sùbito afflosciati nel pessimismo di riduzioni su tutta la linea. Le divise continuano ad emigrare. G. P. i