Il "balilla" Battesimi con volata irresistibile è prima a Brest

Il "balilla" Battesimi con volata irresistibile è prima a Brest Vittoria italiana al " Giro di i Il "balilla" Battesimi con volata irresistibile è prima a Brest Sllff^m^lS0 Pri« ? P^dT^a meritata vittoria che lo avrebbe portato al possesso della «maglia gl ■ »° " nieravighoso affiatamento della squadra italiana = Quindici corridori primi «ex=aequo» in classifica (je> Ai, < > (S -n- i.. « » IN VI AT O)- Brest, 2 nottetlsslma dimoti , . . . Brest, 2 notte. t(j volata che ha concluso la terza tappa e ha segnati) una brillante vittoria italiana ver inerito di Battcslni il più giovane della nostra squadra d'i giovani, è siala tra le più appassionanti alle Quali ci ricordiamo di avere assistilo, Nel giro di pochi secondi la vittoria ci parve irrimediabilmente rubata dal più banale e immeritato colpo di sfortuna e ci fu ridonata. Profonda era la costernazione per l'incidente che spezzava brutalmente le fortissime probabilità di Di Paco, il più quotato dopo le bellissime prove di Caen e di Dinan per un successo in volata, e aia potevamo esultare per. che Battesinl riusciva, in un supremo sforzo con un rabbioso appello di tutte l« sue fresche energie, di tuita la sua ardente volontà, a mettere la sua ruota davanti a quella del francese Le Calvez e a strappare cosi di prepotenza, la bella vittoria che ci ha colmato tutti di gioia e che con altrettanto tripudio sarà certo appresa da tutti gU sportivi d'Italia. La realtà supera le previsioni ìBceo dunque che questa squadra priva di assi ma straordinariamente ricca di fede, di fervore, di spirilo tutto italiano dà le soddisfazioni in cui avevamo sperato con ferma e co'sciente fiducia, maitre altri opponevano riserve o avanzavano dubbi. Non tu. uuiaui, piar ' non potendo contrapporre ai più illustri specialisti stranieri i nostri migliori. E sui Pirenei l'affermazione della nostra squadra animosa e gagliarda non sfuggirà! Ma raccontiamo il memorabile episodio finale della tappa che ci ha fatto attraversare In tutta la sua. lunghezza la penisola- bretone da Dinan n nuesla estrema minia. Il gruppo dei randosi e accresceva cuòi ìc f**-v~zioai della rivincita degli assi sui turisM-routiers. I dieci minuti di vantaggio, in più dei dieci della partenza, diventavano cosi venti, trenta. Artefici di questo travolgente finale erano gl'italiani die, istruiti perfettamente sulle caratteristiche dell'ultimo trailo, tutto ondulato, avevano preso decisamente la lata a venti chilometri da Brest per avere II dominio della stillazione e sventare così ogni tentativo avversario. \ctirssgmHvprcnddtili maìfI j sdcurve sopraelevale; pista dunque del le più regolari, infelicissimo invece l'accesso con parecchie svolte attraverso strette viuzze, e un'entrata angusta con un assito traballante e un brusco gradino per scendere in pista. 'Sarà questo ingresso a riuscire fatale a Di Paco. Egli sbuca in testa dalla porla, e noi gioiamo perche sappiamo che è in superbe condizioni di freschezza e ha il rapporto più forte. Sulla ruota del toscano è Pelissier. 'Al fianco del francese è il tedesco Siegel che trova troppo stretto il passaggio e per premiere posizione si appoggia a Pelissier provocando cosi il disastro. Pelissier, afferralo bruscamente da Siegel, perde l'equilìbrio e scarta. La. ruota anteriore del francese s'impiglia in quella posteriore di Di Paro che lo precede. Vanno a terra entrambi e, per colma di sfortuna, il manubrio della macchina di Pelissier si insinua nei raggi della ruota della macchina ddel toscano, cosicché prima che eSst\vpossano rimontare in bicicletta, venti}.nomini sano già. passali. Ma tra questi venti è Battesinl che era quinto all'ingressa in pista dietro a Gestri e da■i.niti a Crema e che, arrestalo per qualche ultimo dall'incidente di Pi Puro-Pclissicr, fi tuttavia riuscito a limettersi bene in azione. Perù quando suona la campana {si deve compiere, soltanto un giro intero di pista), Battesinl i ancora preceduto da Le Calvez, da un altro francese e da tre tedeschi. L'irresistibile volata di Battesinl Le Calvez al rettilineo opposto fi. 'sempre in testa. La falla esulla perche Le Calvez fi. bretone e la sua vittoria sembra ormai sicura, ma ceno che all'ultima curva Battcslni che ha rimontalo quattro uomini in pachi minuti piomba dal largo e, con azione irreSistibllc, si avvicina al francese. Cinquanta metri: le Calvez è ancora primo; trenta metri: due uomini sano sulla stessa linea. Dieci metri: Ballesìni imssa e brucia la vittoria al francese, lina buona ruota sulla linea di traguarda separa Le Calvez da Battesini, che ha cos'i vinto la Vlnan-ìtrest Vittoria che alzerà il già eccellente orale degli atleti italiani e chiude degnamente una giornata in cui la nostra squadre aveva dato un'cloguen- r a 'i e a e o e l e n . o a tlsslma dimostrazione di compattezza e di efficienza, rcslamio sempre unita nel gruppo di testa e dando un cospicuo contributo alla media di quasi 33 ali ora raggiunta su di un percorso in cui i dislivclli erano frequentissimi, seppure lievi. La nostra affermazione avrebbe potuto essere clamorosa. Cer- [fornente in Paco, senza la caduta, avrebbe vinto e-sua sarebbe ora la maglia gialla, che è invece di Le Calvez, avendo gli assi ricacciato bene indietro nella classifica i due 'Hrts'i-routiers che li precedevano a Dinan. ' Stamattina le prospettive erano di tutl altro genere. Musi lunghi tra gli assi per la decisione di dare ancora le parlenze separate. I belgi confermavano la loro intenzione già manifestata ieri sera di non tirare. Delia stessa opinione era la squadra francese che ha le sue vedette; Leducq, Marechal e Ilenoit Paure tuti'altro elle in gamba. Gl'Italiani facevano poi un ragionamento molto semplice; se non tirano i belgi e i francesi perche dobbiamo tirare noi? E' noto il piano tattico stabilito dal comm. Spositi che ha. la direzione della nostra squadra-, fino al Pirenei senza mettere il naso alla finestra. Di là, sulle montagne che \ nostri atleti amano, il colpo decisivo. Da qucstii condotta l verdc-rosso-bianchi sono ben decisi a non derogare. Ma restando cosi passivi la maglia lla sarà conservata da'nulla l'àtle-\(che per il suo valore starebbe bene la superiore categoria. Già ne ha. o prova, prodigandosi su tutto il corso e portando poi l'attacco riso iniénte: insomma facendo la corsa I doveva vederlo vincitore. Une altri "'isti-routlers precedono ora nella gli assi. Se. costoro sonnec \c.hic-ranno anche oggi, si vedranno altri isolali passare dinanzi e si dovrà inoltre lasciare ad essi buona parte del ricco bottino dei premi. Ma anche qve sta prospettiva lascia indifferenti questi che sono professionisti usi ai grossi guadagni. In tondo non si può dare completamente torto agli nssl se la loro vuole essere una protesta contro il prov-veHimcnto delle partenze separate in cui ina si può die vedere una prova di venerila eccessiva e ingiustificata. Che pesgrcmge esiga mallo dai corridori fi risaputo, ma francamente ci sembra che ora esageri. Il giro di Francia è già duro per le sue qualità naturali e non si vede il bisogno di Inasprirlo. Ncsjvma novità tra gli italiani. Orecchia è sempre avello che éi dimostra più di buon umore e fa sfoggio di padronanza della lingua francese invidiata dai compagni. Vuole leggere La Stampa. Lo stesso desiderio palesano gli altri, specialmente i piemontesi. Giacobbe calmo e siru.ro come sempre, Camusso dall'aria invece sbarazzina tirarne si conviene a. un garibaldina, li Cremo il prototipo del gregario fedele malia consegna e disposto a ogni sacri* ìfi.cio. Anche ieri «Lice» con Orecchia. I e Gestri condusse sulla .-.alita dell'arj rivo in favore di Di Paco che fu cosi magnificamente portato nella volata e poti finire tra i velocissimi Pelissier e Hamerlink. Una ingiustizia palese / nostri corridori sono contenti del trattamento ma si lamentano per la radio e l'orchestra che ieri sera li ha disturbati fino a tarda ora. Giriamo la giusta prolesta agli organizzatori i quali debbono cercare di alleggerire lutto questo contorno ili vetture pub Ulcilarié radiofoniche e. clnematogra-\fiche che se allietano il pubblico non riescono assolutamente gradile a ehi devTcorrère'e'Tavònìrr aiai~ro"c fannii\somigliar la gara a una sagra di paese In attesa della partenza, veniva cer- manicata una derisione delld giuria che ci so; classificato secondi di , ottenuto di essere inriuso nel aruvpo\i una derisione della giuria sorprendeva alquanto. Magnelo nella prima, tappa con. \§\di. ritardo ha reclamato e lutci testa. Eppure a quell'arrivo il di lacco di Magne fu preso persanalm.en-te da Desgrange al quale cromino vl.eini in quei momento. Si tratta di vfì.ehl secondi die il francese viene a ^fognare ma Vingi^ ^1 o7s^ pnùlo le facoltà illimitate che gli con-seiile il regolamento. Anche siainattina sono gli « assi » che parlano per primi. Desgrange. si riserva di invertire l'ordine delle partenze domani, se ancora verri! applicato il castigo. Seguiamo gli « assi » fino a tamballc, noe ne r guarà nta eli tometrl d, strada, perfettamente asfaltata, con: quache ondulazione in principio e pol\vero le toro intenzioni ostruzionistiche, }.1 francesi si mettono infatti a condurPiatta. Gli « assi » non mantengono dar-i a e fia i o i e e a - re a forte andatura. Vediamo poi al comando Orerchìa che pure si prodiga. Il isultato e che si distaccano i dtie.au slraliani Thomas e Lamb, che davvero l,// . assi • non hanno che la qualificalin queslo occasione, I turisti-routiers passano per T.amhalle a 12*30" dagli « assi », che hanno mar- ciato fin qui a trentaquattro e mczzo\all'ora. /"' Bulla che conduce, ma sulla, ruota della « maglia gialla, fi fastigio- vo Vlarengo che. ieri soffri per tutta la lappa di dolori ri aerali e perei,; resi,,distuccato. Adesso perù si ù ristabilita ■d infatti ci dice: — CoTnincto ad andare bene! I « touristes » In ritardo sugli assi Sono pure in gruppo gli altri due ita- liani rimasti sali in gara: Catalani e'Pànccra, in seguito ai ritiri di Cavai- Uni, Perioli e. Mari avvenuti ieri. La scomparsa di Cavallini.è parllcalarmen-te incresciosa perche si vedeva in lui un. probabile vincitore della categoria; ma la forza di volontà di cui e pur tanto dotato non gli basto a vincere il inule. I turisti-routiers hanno dunque due minuti e mezzo di filanto sugli iaissi . e sembrano destinali a nini riguadagnarli, perche la laro andatura non molto veloce. Mancano dal gruppo Van-Kyiast, il secondo nella classifica gene j rato. Seguendo l turisti-routlers, per una decina di chilometri assistiamo ad un brillante tentativo di Vlarengo che costringe Fluita e Van Tricht ad una cac- , eia furiosa per riprenderlo. Bicosiltui [tosi il gruppo filiamo sugli « assi », che raggiungiamo su di una breve salita dopo Saint Brleuc, condotti vivacemente da Cremo ed Orecchia. Ma ecco che i tedeschi prendono il comando per mettere il freno. Li abbiamo visti sulle loro strade, comportarsi ben diversamente questi atleti. Ora, fuori di casa e contro avversari più torti cercano anch'essi la vita tranquilla. Nonostante il rallentamento degli « assi » (a Chatelaudrcn la media orarla risulterà di 32 e mezzo) il ritardo dei turisti-routiert tende a crescere. Infilili, al controllo di Guingamp, a 90 chilometri dalla partenza, i turistiroutiers condotti da Laloup passano 18'40" dopo gli « assi ». Ma anche ieri gli « assi » avevano fino a metà corsa un vantaggio cosi forte c poi avvenne quel che sapete, Marùchal e Leducq sono fuggiti dopo la firma, ma Camusso si è subito lanciato dietro i due francesi e con poche pedalale rabbiose infrange il loro tentativo. rate, che è caduto, e Bidot, che ha fa-PUn saggio di « arramplcamento * Si riforma il gruppo e tornano al co¬ \mando ' te<ic*rht ad un'andatura mode a . r sta ma giustificata dalla natura del terreno. Sono sempre brevi le salile, ma continue. Per di più, il vento disturba anche oggi la marcia. Ai corridori fi. invece risparmiato il fislidio del caldo. Da quando abbiamo lasciato Dinan, il cielo è coperto. Le ininterrotte ondulazioni costringono parecchi a rizzarsi sui. pedali. Ma sono lutti stranieri. I nostri, e specialmente Camusso, Giacobbe e Grano danno un Istruttivo saggio del loro stile di arrampicatori. Ma il pi ì. bello verrà Ira qualche giorno, sul Pirenei; là su quel famosi e impervi! massi essi mostreranno una volta di jiià come il Piemonte sia l'inesauribile vivaio dei dominatori della montagna. Intanto, lasciano ad altri l'onore di condurre e più spesso al bretone Le Calvez, che va. in testa per ben figurare sulle sue strade e ricevere, gli applausi degli ammiratori e magari anche quelli delle donne dai caratteristici costumi neri, con la bianca cuffia inamidata e a punta. Cinque chilometri di ripida discesa portano a Morlaìx. 144 chilometri in ore 4,30' :. 32 giusto di media all'ora. A questo Controllo Martellai lenta la solita fugày che anche stavolta si riduce ad un'inutile sparata, poiché Camusso e Gestri, non meno svelti di lui a sbrigarsi, lo acchiappano facilmente. Ed i turisti-routiers? Ci si informa che un primo gruppo è a venti minuti e che di esso fanno parte i tre italiani I distaccati, sono una decina e ad essi si sano aggregati i cosidelli « assi » australiani: Lamb, Nicholson e Tliomas. Sulla salila che segue Morlaix, conduce Buse, ma non troppo vivacemente, cosicché nemmeno Martellai e Pelissier, solitamente in difficoltà su ogni dislivello, si distaccano. La rivincita degli assi Si continua a salire per i contrafforti del gruppo di Arrec e siccome la pendenza è lenta e Mctze, succeduto al connazionale nel condurre, ha intenzioni non meno pacifiche, tutti resistono. Nessuno fa pazzie. Però l'andatura è velocissima, per merito ancora di Buse. Ormai la rivincita degli « assi » fi sicura, l diritti della classe saranno cosi rista- \l>llM e 1,1 'maglia gialla* indosso al Uurlsta-routier non resterà che un eplso- i dio sensazionale di questo venticinque \simo Giro di Francia che sembra ben [capace di fornirci emozioni e colpi di '.scena a dovizia, I Busc conduce a lungo e assai forte. In \vanno ld clìm"n,lo gli italiani, devonoicederc subito Mancia ir e Maréchal e I '"'sc conaucc a lungo e assai rorie. in \c'"la Wt'l'0 notiamo Ilamcrlinck vi-\sibilmenle provalo ma che resiste, meri-i'1'" Quando sullo strappo di Guivapas \"m ["'n: 0 Ge»sFr- GU alln '^n aquat\<ro Proseguono in gruppo serrato sino \ad armw le cui vicende sono note. Mcza = °™ d'>f«rr"'° degli .assi, passano ir" »crò dclla "crdlta dMa 'ma,jl,a {gialla: Nel gruppo sono Vlarengo, Catalani e Pancera, cioè tulli i nostri rappresentanti in questa categoria. Anche oggi si è marciato a trentatre all'ora, via Desgrange non è evidentemente soddisfallo ed ha deciso di puucora i corridori colpevoli di es \ arrivali in troppi in gruppo. An dlìmfllU d„,.„;„,,, partenze separaì «' * { la precedenza sarà per -h iunsli.rouUcrs_ VALDO GOTTA BELLI. L'ordine di arrivo 1. BATTESIMI Ulalia) alle ore 16,47 lo 29", elio copre i imi Km. del percorso li-"™^^*1 111 0,'c 6,17*29". .. I.o Calvez (Fl'LUCia). '3. Stoppel (Gerniauia); 4. Metze (Germania); 5. Altenburgfr (Germania); 6. lìyssels (Belgio); 7. Sehepers (Belgio! \$^ .\ntenen (Svizzera); 9. Dewaele (Hel, (do) tutti in ora 6,17*29". 10. ex aequo, - llacnierlinck, Bebry. Demuysère, Ver waecke, Van Rysselberghe, Giacobbe, 'Di- Paco, Camusso, Gestri, Grano, O- [rerehia. l'eirnti; Oppcrnunin, lindi. nérbach, Siegel, Buse,"SironskivMagne,'Benoit t'aure, Leducq, Carlo Pelissier, Peglion, tutti nello stesso tempo delvincitore; :'.'.'. Geyser 6,19'5"; 'ii. Marechat 6,84*41". L'austriaco Bulla è giunto 37° in ore , 6.-V6'•»-'"; Kli italiani Viarengo, Cala,/,,,,, L. p,meera sono giunti rispettiva- mento 46°, 49° e 56». tutti nello stèsso tempo di Bulla. Sono eliminati dalla-\corsa oltre all'italiano Mori che non ha preso stamane la partenza, il fa-a voritp dei turteti-roiifiew Mazeyrai, m controllo di Brest. | La classifica generale e La classifica generale vede quindici uomilni classificati primi exacqua Uri sono: Le Calvez, B. Gysscls. n-Kictze, Srlnpers, Devaele, Hemérlìnk j Ucbry, Demuys|re, Di Paep, Gestri Petenti, Buse, Slreonski, Antonino Magne, Carlo Pelissier, tutti in ore 19,14'41"; 16. Opperrnan in 19,15*17"; IT. Leducq, Peglion, Thierbach in 19.15*31"; 20. ex-aequo Tìaltcsini e Giacobbe In 19,15*44"; £>. ex-aequo Dervaeke, Camusso, Cremo e Siegel in 19.IGT'; 26. Benoit l'aure in 19,16'52"; 27. Geyer in 19;17*26"s ìs. ex-acquo Antenen e Orecchia in 19,17*51"; 30. Buch in 19,1814"; 31. Stopel In 19„19'30"; 32. Altenburger in 19.83*31"; 33. Martellai in 19.27'13"; 84. l'ipoz in 19.30'31"; 35. Max Bulla in 19.41*11"; 41. Pancera o altri tre in 19.47'54"; 48. Catalani in 19.50'54"; 62. Vlarengo in 20.14'55". La classifica per squadre: 1. Francia, 2. Belgio, 3. Germania, 4 Italia, tutte ex-aeguo in ore 57.44'3"; 5. Australia-Svizzera in 57,52'32". La partenza por la quarta tappa Brest-Vannes, km. 211, sarà data alle 10,30 per i turisti-routiers e alle 10,40 per gli assi. doalcpivodecarimseIprsadatà al praglaE' nemr-odal