Il Duca d'Aosta in gravissime condizioni

Il Duca d'Aosta in gravissime condizioni Il Duca d'Aosta in gravissime condizioni Una improvvisa crisi cardiaca con complicazioni polmonari - Ore angosciose a Palazzo della Cisterna - L'assistenza della Duchessa Elena e l'accorrere dei figli ■ La visita del Principe Umberto e gli auguri del Capo del Qoverno - Dolorosa impressione nella cittadinanza i o i e n o ' Ieri mattina alle ore 10 dalla Casa Du cale di Aosta veniva diramato il seguen te comunicato: « Le condizioni di S. A. R. il Duca d'Aosta, che da qualche tempo non ero- no buone per fatti di leggèra deoolcjsa|cardiaca, si sono aggravale in questi]ultimi giorni per l'accentuarsi di f/ue-jsanguigna. In questi ultimi giorni, come il bollettino afferma, le condizioni del Duca si sono quasi improvvisamente aggravate. Preceduta da qualche attacco cardiaco* non allarmante ma certamente grave, la notte fra venerdì e sabato si avuta una vera e propria crisi. Sotto un nuovo e più violento attacco cardiaco, il Principe è rimasto prostrato, con respiro affannoso e con passeggera e parziale perdita di conoscenza. Al suo capezzale subito sono accorsi i tre medici firmatari del bollettino, il prof. Micheli e i dottori Bruno e Orechia, i quali hanno dovuto constatare la gravità della situazione. Da allora le condizioni dell'augusto infermo si può dire che si sono mantenute stazionarie, cioè senza notevoli aggravamenti, né, d'altra parte, senza sensibili miglioramenti; il che equivale a dire, come lo stesso bollettino non nasconde, che lo stato del Duca rimane, purtroppo, grave, pur senza essere disperato. Disgraziatamente l'attacco di venerdì notte si è ripetuto qualche volta in seguito. Durante queste crisi come bene si comprende, estrema è divenuta la debolezza dell'augusto infermo; ma la robusta fibra reagisce con tenacia, e il malato è riportato sovente amomenti e periodi di lucidità e sollievo, tanto che egli può discorrere normalmente ed anche leggere. L'assistenza della Duchessa a pendente da disturbi di cuore „ da corv te seguente anormalità nella circolazione -! i e a è o o n a e emuea m e o e e a odi a se e è al mmeo di he ani nno ato n ioni a, beni po oliti, re ui co le e. a, tidei npo on sono di nte aonrosenu ari no eruilte per ancia più le. rama eso ua; elne. ite arata tes Il Principe è assistito amorosamente dalla augusta consorte, la Duchessa Elena d'Aosta, la quale è a Palazzo della Cisterna da qualche tempo, da quando, cioè, il Duca ha manifestato i primi sensibili disturbi del male. La Duchessa, al capezzale dell'amato consorte, dà edificante spettacolo di trepida sollecitudine, di instancabile energia e di amorosa gentilezza. Essa è l'infermiera ideale, tutta presa dal pensiero del suo malato, al quale tutto sacrifica. Le trepidazioni di questi giorni della Duchessa d'Aosta sono state condivise dal Duca degli Abruzzi, 0 quale da circa una settimana si trova a Torino, ospite di Palazzo della Cisterna. Anch'egÙ ha assistito con animo angosciato aU'irruprovviso precipitare della salute del fratello. 11 Conte di Torino, invece, ha avuto la triste nuova mentre era lontano da Torino. Egli è giunto ieri sera da Pisa, col treno delle 21,45, e subito si è affrettato verso1 fraterno palazzo di via Maria Vit toria, diventato inaspettatamente casa di dolore, di angosciose preoccupazioni. Il Duca delle Puglie, primogenito dei Duchi di Aosta, tino a ieri l'altro presente a Palazzo, ha dovuto assentarsi temporaneamente. Egli è nuovamente atteso per questa mattina. L'arrivo del Duca di Spoleto in idrovolante 11 secondogenito del Duca d'AostaAimone Duca di Spoleto, è giunto ieri a Torino per via aerea, in seguito ad avviso telegrafico delle aggravate condizioni del genitore. Al suo arrivo ha assistito, per fortuita circostanzauna numerosa folla di persone. Sul fiume Po, come in altra partedel giornale 6 detto ampiamente, Iernel pomeriggio si svolgevano importanti gare di canottaggio, alle qualSi è recata ad assistere una vera moltitudine, che si è schierata sulle duesponde del liii.iie, dal ponte Umbertoa quel o Isabella. Le i ^^.^minciate alle 15, ma alle 10 _sono btdtla lolla, erano ivi .oliente del motivo.li quella Inaspettata pausa, ed anchpili lardi la ragione è sfuggita a non pochi degli spettatori, cioè n quellche erano lontani dal ponte Isabella dall'Idroscalo, n motivo era il seguente. Da Pola era stato segnalato il prossimo arrivo di due idroplani, partiti appunto dalla città istriana, e su uno di essi era segnalata la presenza del Duca dìSpo leto, il quale raggiungeva Torino per far visita al padre ammalato. Perciò, per dar modo ai due apparecchi di :jtìj padre, sono stati sopra il parco del Valentino, hanno compiuto alcune evoluzioni, quindi, abbassatisi gradatamente, sono scesi con precisa manovra sulle acque, dei nume, davanti all'Idroscalo. Nel primo degli apparecchi ò tosto emersa una figura alta e slanciata, portante, una tunica bianca: era il Duca di Spoleto, il quale, come si sa, è valente pilota aviatore; e dirigeva personalmente ed energicamente la manovra di attracco dell'idroplano. Non appena l'apparecchio ebbe approdato, il Principe sali rapidamente la scaletta, in capo alla quale venne ossequiato dal cav. Valvassori. In un attimo si liberò della candida tunica, rimanendo così in divisa di ufficiale di Marina, e senza indugio si affrettò verso una automobile che attendeva alla porta dell'Idroscalo. Vi salì, e pochi minuti dopo era a Palazzo della Cisterna, accanto al letto dell'augustogeni ore ? Nel secondo TppaTécchio^i«orto a quello sul quale viaggiava nlancine, erano alcuni ufficiali dellaPrincipe, erano B. Aeronautica, i quali sono sbarcati pochi minuti dopo. All'arrivo dei due apparecchi, la no¬ tizia de tristi avvenimenti ai qualil'arrivo stesso si ricollegava, è trape-lata nella lolla, e questa è piombata in un mesto silenzio, come per un tacito, devoto saluto verso il dolore del fi¬a a i i e , o e o , e ilo che accorreva al letto di doloreli Principe Umberto al capezzale dell'inferme Verso le 17,30 è giunto a Palazzo della Cisterna il Principe Umberto. Dalla loro dimora estiva dì Racconigi, i Principi di Piemonte si erano mantenuti costantemente in comunicazione telefonica con Torino, per avere wii formazioni precise, e continue sulla salute dell' augusto congiunto. Avvenuto l'improvviso aggravamento, che Ierdurava tuttavia suscitando serie preoccupazioni, il Principe Umberto ha lasciato il castello di Racconigi in automobile, accompagnalo da un ufficialo di ordinanza, e si è recato al Palazzo della Cisterna. Egli è stato ricevuto dalla Duchessa d'Aosta. L'incontro è stato affettuoso e commovente. La Duchessa ha manifestato all'augusto congiunto la sua riconoscenza, mentre iPrincipe non poteva nascondere la viva emozione in lui suscitata dalle gravi condizioni del Duca. Intatti in que-moniento 1* infermo attraversava una crisi di depressione, cosi che è stato ritenuto opportuno che il Principe non entrasse nella sua camera. Umberto dSavoia ha voluto assumere tutte le più precise informazioni sullo stato del degente, formulando, anche a nome della Principessa Maria, i più fervidi auguri di guarigione. La visita del Principe è durata circa mezz'ora, quindegli è ripartito per Racconigi, dopavere fatto una breve sosta a PalazzReale. Verso le 18 accanto al Duca d'Aosta si sono di nuovo radunati i mediccuranti. Il nuovo esame ha avuto urisultato pessimistico; esso ha rilevatun altro sensibile aggravamento. I medici hanno, a seguito del nuovo consulto, emanato il seguente bollettino« Ohe 18 — te condizioni di S. A. Iil nuca d'Aosta si sono, in confrontdi stamane, ulteriormente aggravatePolso t'JO, respiro irregolare periodicofunzione renale deflcentc. La temperai [tura sì mantiene inli^tinbutvamen - ; f^^SSriotf B.u^o Dott Órixchia „.uI Sacramenti I dottori Bruno e Orecchia non si cheli e o - -pù all011tan;1ti daJ capezzale de^'ì^. orinai si erano rese necessarie. V"„min.istrazioni di ossigeno e intezioii per combattere la debolezza cardiao,m i^ ^ ptetoga Q U(,,i,..lta hsoirna essi attendevano personalmentfu un moniento di perfetta lucidil«eguita al consulto senile dei medice n i e informo ha manifestata la volontà d questi ultimi giorni, dicendo la Messa il mattino di domenica, in una^came volersi accostare ai Santi Sacramenti. Alle 19 è perciò entrato nella stanza del sofferente padre Stradella, gesuita, della chiesa dei Santi Martiri, il quale, ha assistito spiritualmente l'infermo in tmmon ra accanto a quella del inalato. In ple- atzdavanti alla minaccia della!*'tmanche morte. Voti augurali l.a notizia della improvvisa e grave malattia del Duca d'Aosta ha suscitato in città, come bull si comprende, vivissima e dolorosa impressione. La figura di Emanuele Filiberto, comandante in guerra delia intrepida Terza Armata, e troppo famigliare e cara ai torinesi, perchè la sua pericolosa malattia non sia considerata come una sciagura cittadina. Perciò .vivissimo, ieri, si è dimostrato il dolore dei torinesi, a cominciare dalle maggiori autorità per scendere fino al popolino. Le autorità sono state le prime ad essere al corrente della dolorosa situa zione. S. E. il Prefetto Ricci si recava in mattinata al Palazzo della Cisterna, e la Duchessa d'Aosta, accogliendo i suoi sentimenti di viva doglianza, lo legava di voler notificare al Capo del Governo .doloroso avvenmiento. S. E. Capo del Governo telegraficamente da- va disposizioni a S. E. il Prefetto di e sprimere all'illustre infermo il suo voto augurale. L'alta missione veniva da SE.U Prefetto condotta a termine, su |blto dopo 11 suo ritorno dalla cerimonia di Poirino Oltre al Prefetto si sono recati a Palazzo, a manifestare la loro devozione ed i loro auguri, il podestà conte Thaon 'di Revel, il segretario federale comm. Gastaldi, ed altre moltissime personalità, le quali hanno firmato il registro appositamente esposto in portineria. Tale registro è andato man mano ri coprendosi di firme; e fu dovuto sostituire con un altro. L'affluire dei citta dini, per firmare e per prendere noti zie, si è intensificato grandemente in serata, quando la notizia della malattia è stata diffusa dalle edizioni serali det giornali; prima della pubblicazione, it» fatti, tale notizia non era conosciuta che parzialmente in città. Fra i nomi dei visitatori si notano quelli delle autorità, del patriziato lo rinese, di notissimi professionisti e di personalità cospicue, accanto a quclh di piccoli e oscuri borghesi e di ignoti ex-combattenti. Ciò dimostra che il dolore per la triste circostanza è entrato l a i ù i o o a i n o : . o . , - gln i in tutte le classi cittadine, e che si è manifestato sotto forma di plebiscito. La folla davanti al palazzo Già, qualche anno addietro, la cittadinanza ha trepidato per la sorte del Principe amato, e fu quando, colto da un violento attacco di polmonite, parve che ogni speranza di salvezza fosse perduta. Quelle ore dolorose sono state rivissute ieri, con la loro sofferenza e con la loro speranza. Anche il popolo minuto ha vibrato in questa trepidazione. Se ne è avuta una prova ieri sera, davanti al Palazzo della Cisterna, ove hanno continuamente sostato, in atto di tacita desolazione, gruppetti di persone, fra cui molte donne. Non era semplice curiosità che ve li spingeva, ma desiderio di avere notizie sulla preziosa salute del Principe. E certo ieri sera, da tanti umili alloggi sono partiti fervidi voti per il Duca e quelli degli ex-combattenti, che egli predilige e stima con affetto di padre. Intanto, malinoniche scolte, pattuglie di carabinieri e di agenti vigilano il portone, assistendo all'andarivieni dei visitatori. Gli astanti gettano gli sguardi sotto it portone, come per scandagliare quel mistero di tristezza, quasi por raggiungere l'illustre infermo e portargli un augurio, una speranza. L'iufernio giace in una stanza a pianterreno, che dà sul giardino, nell'ala sini- el stra del Palazzo, lontano dai rumori del e la strada. La camera è Isolata il più poso, slbile. Ma ad essa accorrono e conven- a- gono, in Spirito, tutti i torinesi, con la i-loro devozione e il loro affetto; ud essa e, converranno oggi, diffusa ovunque la a dolorosa notizia, i voli di tutti gli itai, liuni, memori e riconoscenti verso il dijglorioso condottiero della .Tcj^u Arnsaja.lèlaparGlm