La Sagra dell'Artigianato al Borgo Medioevale

La Sagra dell'Artigianato al Borgo Medioevale La Sagra dell'Artigianato al Borgo Medioevale 11 Borgo Medioevale era ieri in fo-ia: dalle linestro dello caso dell'uni- a strada clic ha inizio al [ionie lo- atoio e torni ina al piazzalo limitato da un lato dall'imponente castello ventolavano stendardi multicolori Cinto dalle verdeggianti pianto dol Parco del Valentino, di cui rappresena una preziosa attrattiva, e investito dal sole che metteva in rilievo i vivaci colori dello sue belle decorazioni, il Borgo sembrava rivivere quel passato che invoce non ha. La caratteristica esposizione Se gli artisti ctie lo hanno creato ossero stati ieri presenti alla cerimonia si sarebbero compiaciuti noi contatare che essi hanno operato il miacolo di mutare in realtà una finione artistica. Artigiani in costumi medioevali, fermi sulle basse botteghe he si aprono sotto il porticato, od inenti a creare opere d'arte completaano l'illusione di quel quadro di attiità antica e sempre nuova. Le autorità che ieri mattina, in coreo, varcavano il ponte levatoio por ecarsi a prender posto nelhi tribuna retta sull'ultimo piazzale, osservavao con vivo compiacimento quella stoica rievocazione: si fermavano dinanzi alla bottega dove si forgiano ggetti in ferro battuto, alle botteghe elie ceramiche, dei tappeti, dei legni colpiti, delle vetrate artistiche o dei ami sbalzati e più lungamente sostaano alla « Mostra artigiana permaente » posta in uno dei primi fabricati a sinistra, in due vaste sale recentésche, dai bassi soffitti ornati i grosse travi. Questa Mostra, a diferenza delle vicine botteghe, che otentano coppie di esemplari artistici i epoca medioevalc, contiene prodot di tipo squisitamente moderno, che on contrasta con l'ambiente nel quae è esposta. L'Esposizione non si è solamente limitata al Borgo, ma al di fuori : su i un vasto appezzamento del Parco, n riva al Po, sono stati eretti degli tands a vivaci colori, nei quali sono sposti mobili e oggetti artistici di ogni tile e di ogni epoca. Questa riuscia manifestazione degli artigiani ha vuto l'alto patronato della Duchessa 'Aosta e ad essa hanno dato largo incondizionato appoggio tutte le auorità cittadine. La cronaca della cerimonia è semlice. Facevano ingresso nel Borgo on. Buronzo, Commissario nazionale ella Federazione Artigiani, e S. E. il refetto Ricci, il Podestà dott. Paolo haon di Revel, il Segretario federae Andrea Gastaldi, il vice podestà ott. Gianolio, il grand'uff. Anselmi, on. Malusardi, l'ori. Vianino, il conole Donegani per il gen. Scandolaa. il gen Perol, il Rettore deli'L'niersità comm. pror. Pivano, il cav. Della Corto per il Questore, il gen. ibille e altre personalità fra. cui il av. uff. Lupo dell'ufficio municipale i Belle Arti, il cav. Guerrisi segretaio del Sindacato Artisti, il capitano obbi, il cav. Pasella, il comm. Rocco loy, ecc. A riceverli si trovavano il apitano Toselli. segretario della Feerazione Provinciale Artigiana, il dotor Sottochiesa. capo dell'ufficio stama della Federazione, il commissario el Rorgo Medioevale signor Eugenio Rojetti. il capo della Comunità signor Correggia, il pittore Domenico Gaido, il prof. Cornetti e il cav. Enie. Pochi minuti prima era stato rievuto S. E. l'Arcivescovo mons. Mauilio Fossati. .' Mentre la musica degli Artigianelli uona la Marcia Reale, autorità e peronalità, in corteo, raggiungevano — ome abbiamo detto — l'ultimo piazale e andavano a prendere posto nela tribuna dove si trovavano il gagliardetto dei Sindacati fascisti delIndustria e il labaro delle Comunità rtigiane. La benedizione del labaro e il discorso dell'on. BuronzoS. E. l'Arcivescovo, vestiti i sacri paramenti, impartiva la henedizione a! abaro, e le note dell'inno « Giovinezza » suggellavano la funzione religiosa. , „ Subito dopo prendeva la parola 1 onB»~-» ^rt°lo ^bot» ^d'».^gli artigiani di tutto il Piemontee ringraziato il Podestà per aver accolte favorevolmente le proposte degli artigiani, ha .ricordato il movimento che, dopo tre anni e mezzo di sforzi si è imposto alla considerazione dtutta Italia. I.'on. Buronzo ha illustrato l'artigianato che tiene un posto emnente sul terreno sociale, economice artistico della Nazione, e col suo movimento si è imposto non solamente in Italia, ma anche all'estero. A questo proposito ha detto che ti Parigi all'artigianato italiano è stato riconosciuto il posto d'onore. Ha ricordato poi che da oltre oceano, al popolo italiano che sente l'impetuosità dei tempnuovi, giungono incitamenti perch 1continui a riprodurre ila bellezza, per che mantenga alle sue città le sue bei le e varie caratteristiche e non proce j ria a. quel livellamento che rende le illà d'olire ocea.no uguali l'una ali altra. F.gli lia affannato inoltre che le cose bello sono belle per sempre; mia ha aggiùnto die non per questo si deve sempre copiare dei modelli sia pure bellissimi. Se si rievocano fedelmente siili, che ad un'epoca hanno dato una grande e febee espressione artistica, non per questo bisogna dimenticare che siamo in un periodo che cerca il nuovo, in un periodo dalle concezioni audaci. L'opera degli artigiani deve servire ad una necessità, ad un bisogno reale, e questo è un principio sicuro che H'artigiano non deve mai dimenticare. Se un oggetto sarà di per se stesso costruito in modo che bene e razionalmente serva all'uso, si può già di per so stesso considerare bello. L'oratore ha fra l'altro detto che gli artigiani faranno, nel Borgo Medioevale, non solo una manifestazione di arte e di mestiere, ma di vita, perchè essi sono per natura tetragoni alla melanconia e al pessimismo, sono gente allegra, e questa allegria, coopererà a richiamare i cittadini al Borgo degli artieri, in questa magnifica oasi tranquilla, dove si crearono le opere d'arto, maturatesi nel tumulto della vita, o realizzate qui nel raccogltìmento. L'ambiente stesso, il Po che scorre lambendo il Borgo, il Parco magnifico, la pittoresca collina che Bli sta| di fronte sapranno suggerire agli artigiani altri temi per i loro lavori. L'on. Buronzo ha pure accennato alla, diversità o al completamenti che si notano fra l'operaio della fabbrica e l'artigiano: il primo, costretto a ri-1 ne le re dal lunedì al sabato e così per P8Sdovranno creare per lui quegli oggetti che ab-, helliscono una casa, che le danno una fìsonomia propria, perchè l'artigianatoI f un magnifico mezzo di espressione. Sda quando l'uomo ha. cominciato a crearsi una casa, un focolare. L'oratore ha concluso affermando che poiché anche le opere d'arte muoiono, agli artigiani spetta di prepa- rame delle, nuove, acciocché. l'Italia mantenga il suo primato nel mondo pd »essi devono sentirai orgogliosi delle1 funzioni a cui il Fascismo li ha chia-' mali. Calorosi applausi hanno salutato il discorso dell'on. Buronzo, col quale si sono compiaciute le autorità presenti. Le quali autorità si sono poi recate a visitare minutamente la ntl-|morose Dottorile (lei Borgo e gli « stands » posti all'esterno. Nel pome- riggio molta folla ha visitato l'Espo- sizlóne e nella, serata sulla, tribuna, mutatii in palcoscenico, è stato recita- lo il dramma «acro di Panlieri • i I a mUHnn <Sm» . niiL^^Sin Jir mistica fiamma ». calorosamente ap-1inaudito. j ,

Luoghi citati: Aosta, Borgo Medioevale, Italia, Parigi