Il nostro dumping

Il nostro dumping Il nostro dumping Alcuni episodi svoltisi in questi ultimi giorni meritano di ossero analizzati più diffusamente di quello die ]a cronaca quotidiana non consenta. Prospettiamoli : 1) l'accusa di dumping a l'industria laniera italiana; 2) la sentenza della Magistratura del Lavoro sullo paglie alle mondariso; 3) l'assemblèa generale bancaria, 4) la visita di tecnici agricoli francesi e svizzeri alle colture granarie della provincia di Brescia. I quattro fatti appaiono a prima vista perfettamente indipendenti e non collegabili fra di loro, mentre essi sono sintomi caratteristici di stati d'animo e di orientamenti importanti per la valutazione dell'attuale momento economico e della lotta nella quale il mondo è impegnato. Dunque alla Camera dei Comuni è stata presentata una interrogazione contro il preteso dumping italiano nel mercato laniero. Tempo fa aveva protestato la Francia per un'altra specie di dumping da parte (dell'Italia nello costruzioni navali. Queste due potenti e ricche nazioni, che hanno dominato i mercati di tutto il mondo per un secolo e che hanno contro di sè il pericolo dell'economia bolscevica, denunciano al inondo il dumping della povera Italia. Tragedia o farsa? Forse tutte e Bue insieme. L'erma bifronte della ;vita ha spesso di queste antitesi accoppiate. Le gra.ndi industrie d'Inghilterra e di Francia sanno benissimo a che Cosa si riduce il dumping italiano: onesto e sacrosanto tentativo di guadagnarsi un posticino al sole in mezzo ai colossi del mondo da parte di tin popolo di quarantadue milioni di abitanti. E sanno anche, gli industriali d'Inghilterra c di Francia, che il dumping italiano è fatto del sacrificio durato per anni, di industriali, di tecnici e di lavoratori che ha.nno ridotto al minimo il loro guadagno pur di poter onestamente combattere nella gara mondiale. L'ora della dura prova è venuta per tutti: guai ai popoli che saranno bocciati in questo esame della storia economica. Se un consiglio possiamo dare agli industriali inglesi e francesi è questo: invece di parlare di dumping cerchino di indagare sulle cause e sugli effetti degli scioperi inglesi e su quello gradissimo dei tessili francesi che da fcinque settimane, secondo la classica espressione marxista, hanno incrofciato le braccia. Per le indagini può essere utile tonoscere i termini della vertenza e le conclusioni della sentenza per le paghe alle mondariso. Da una parte i coltivatori di riso, fche non possono reggere dato il sistema dei bassi prezzi del prodotto, (dall'altra le masse delie nostre umili lavoratrici curve sotto il sole nella fatica di mondare il modesto prodotto della terra. Antitesi netta: necessità della pro'duzione, necessità della vita. In re|gime di disagio comune la necessità ìdell'equilibrio deve -durare, ed ecco la sentenza della Magistratura che compone il faticoso dissidio sulla base delle inesorabili rotaie economiche. Lo nuove paghe delle mondariso sono delle paghe basse, quali purtroppo si addicono al prezzo del prodotto, ma sono la collaborazione offerta, non a parole ma a fatti, di una importanza decisiva e fondamentale, da parte dei lavoratori, ad una difficile battaglia. Spetta ora ai risicultori il compito di risolvere ed adeguare gli altri problemi dell'organizzazione produttiva e della esportazione. Alcuni di tali produttori sono abili: altri han bisogno di imparare parecchie cose e rimediare a molte deficenze. Credono gli industriali inglesi e francesi che la Magistratura del Lavoro, con la necessaria potestà, possa funzionare nel festoso regime democratico del loro paese? Terzo episodio: l'assemblea generale bancaria. E' stato ripreso dal Ministro delle Finanze e dall'on. Bianchini il tema della diminuita fiducia del risparmio negli investimenti di carattere industriale e commerciale. Sarà bene rinviare i risparmiatori dubitosi, taluni innegabilmente scottati dai pochi « paglietta » dell'industria italiana, al giudizio e alle preoccupazioni del mondo inglese e francese verso la nostra industria. Ancora una volta sono gli stranieri che, pur temendoci, danno la misura esatta del giusto valore nostro: un sistema finanziario e industriale serio, abile e minaccioso. I banchieri, gl'industriali e i grandi commercianti italiani meritavano questo diploma non sospetto di benemerenza e di serietà, come l'han¬ no meritato gli agricoltori della valle padana da parte degli esperti di Francia e di Svizzera. Infatti, l'altro ieri, una comitiva di esperii, dopo avere visitalo la Konajdi produzione granaria della pro-|vincia di Brescia, campo vastissimo|per gli esperimenti dei nuovi criteri attuali nella battaglia del grano dall'on. Gibertini, direttore della Cattedra Ambulante di Brescia, ha espresso la sua ammirazione per i risultati raggiunti e ha dichiarato che tenterà di applicare su vasta scala i sistemi imparali nella pianura elio sta tra l'Oglio e il Chiese. Se gli esperti stranieri non lo sanno noi diremo loro quali sono le condizioni degli agricoltori bresciani o di tutta la vaile padana: condizioni di difficoltà notevole, con duzione diranno fra pochi giorni il 'niracn|n compiuto con tensione di sforzi e appassionaU coscienza. oneri fiscali pesanti, con credito agrario caro. Eppure lottano e vincono, soli, nella slida contro una somma di difficoltà. Le cifre della pro- Anche questo, signori, è un dumping reso possibile solamente da quella verità storica che si chiama fascismo, reso possibile a un popolo che scarseggia di materie prime e che ha un peso enorme di debiti da pagare per la guerra sua, nm soprattutto per quella degli altri. Anche questo ò un dumping cui contribuisce il nuovo clima o il sistema morale di tutto un popolo per la volontà di un solo uomo: Benito Mussolini. AUGUSTO TURATI. Il saluto del Duce ai bersaglieri sarà portato da S. E. De Bono Roma, 10 notte. S. E. il Capo del Governo, ricorrendo il 9.7' anniversario della fondazione dei Bersaglieri, ha ricevuto l'on. Melchiori, Presidente dell'Associazione Bersaglieri il quale gli ha tatto omaggio di un esemplare in oro della Medaglia dell'adunata nazionale che ovrà luogo a Bologna il 28-29 corrente, e gli ha riferito sulla preparazione dell'adunata stessa, che si prospelta imponente, e su vari problemi che interessano l'Associazione. Il Capo del Governo ha ringraziato l'on. Melchiori per l'omaggio fattogli a nome dell'Associazione Nazionale Bersaglieri e compiacendosi per il prevedibile successo dell'adunata nazionale ha delegato S. E. De Bono, Ministro delle Colonie, a portare ni suoi vecchi commilitoni, che si aduneranno a Bologna, il proprio saluto. Plebiscitaria riconferma del Sen. De Michelis a Presidente dell'Istituto Internazionale d'Agricoltura Roma, pe rmanente 19 noue. Il Comitato permanente dell'Istituto Internazionale di Agricoltura, che si è riunitn ogni, per i lavori della sessio ne estiva, ha proceduto alla elezione a scrutinio segreto del Presidente dell'Istituto, pei 1934. La votazione ha avuto per risultata la rielezione a voti unanimi (94 voti) di S. E. il sen. Uè Michelis, elio si era nella votazione astenuto. Tale ri sultato è stato accolto dalle acclamazioni della numerosa assem blen, di cui facevano parte i nipple sentami di quasi tutti gli Stati aderenti all'Istituto. Il vice-presidente, sig. Louis Dop. (Francia), e il doti. Van Rijn (Olanda), hanno, con calde espressioni, allo qua,li lia risposto il Presidente, messo in rilievo il Significato di questa terza unanime rielezione, che e un eloquente attestato di deferenza e di sliliipàtia al (inverno italiano ed al suo attivo ed illustre rappresentante. - .il nuovo triennio 1931-1. fervideI