Le rivelazioni sulla tragica fine di Filippo Daudet confermate da un giornalista al "Matin"

Le rivelazioni sulla tragica fine di Filippo Daudet confermate da un giornalista al "Matin" Le rivelazioni sulla tragica fine di Filippo Daudet confermate da un giornalista al "Matin" Il libraio Le Flautter smentisce ogni nuova versione Parigi, li.', rotte .lCome seguito alla visita, latta ieri se-] sra al Procuratore della Repubblica, si-'Bgnor Pressard, Leone Daudet ha. fatto sperveniru a quel magistrato la seguente- tenera: « Voi conoscete ormai il grave evento prodottosi il 10 giugno, durame l'udienza di-ila 12.a Sezione del Tribunale .Correziomile, nel processo per dirfeimaxione che io ho intentalo allo chauffeur Bayot, e nel quale è stato ammesso anteriormente che sono state raggiunte te prove dei fatti diffamatori. 11 signor Goldsky ha affermato che un testimonio che, lino uà ora non era mai suito udito — uno. ex-amante del libraio Le Flautter — aveva assistito all'assassinio di mio tiglio a opera del Commissario di polizia Colombo. Goldsky ha dichiarato che questo testimonio era, pronto e deporre su questo latto davanti alla Giustizia, non appena fosse sicuro che, facendosi conoscere, non si esjiorrebbe ad essere ricercato per altri fatti die potevano essergli imputati. Durante l'udienza della Corte d'Assise nel processo iimentato contro.-di- me .e Bayot,"un saivosondotwJè. eiatp dKfiBKhrto .aa-.GitoEsyr :anarcEieo, diseriore, il quale;'-«ipei-Oo da Lqt»esio s^i-hiaeoiidoitoi.'lwpóttao vtìliire Toh pieria-steureiz'cS istreporre in udienza senza essere inquietalo. Vi chiedo dunque, signor Procuratore della Re unaccgfctcnbsrvgliatqr.biniate Correzionale ». D'altra parte, gli avvocali Noguères e Pai, difensori dello chauffeur Bayot, associandosi alla richiesta fatta da Leone Daudet, hanno dichiaralo di avere consegnato al Procuratore della Repubblica, Pressard, ed al Procuratore (ienerale, Donai ijuigue, una nota nella quale essi chiedono, in modo urgente, che venga ricercata la persona che è stata messa in causa dal Cioldsky, e che nel novembre 1923 era a. mante del libraio Le Flautter. ' t Infatti — hanno aggiunto i due avvocati — tutte te procedure che sono state seguite fino ad oggi, non hanno mai accennato se non a ire persone clic, il 24 novembre 1923, si sarebbero trovate nella bottega di Le Flautter, nel momento in cui vi entrava Filippo Daudet e nel momento in cui ne usci., Queste tre persone erano Le Flautter, la di tei moglie, ed un certo signor Duval, il quale stava nella bottega esaminando alcuni libri. Se una quarta persona si fosse trovala nella bottega, lisogim assolutamente che venga ritrovala ed interrogata su quello che ha visto. Il Procuratore Generate ha preso con noi l'impegno formale di fare ricercare qitesta persona, ed abbiamo chiesto che essa venga confrontata con te tre persone che si trovavano nella bottega del libraio in quel giorno ». La deposizione di Landau E' noto che Giacomo Landau, un altro giornalista che appartenne alla redazione del t Bonnet Iteuge », citato, a richiesta di Leone Daudet. non ha potuto presentarsi mercoledì scorso davanti a! Tribunale Correzionale. Egli deporrà martedì, e la sua testimonianza non farà che confermare e precisare quella di Goldsky. Intanto Landau, ha fatto al < Matin » delle dichiarazioni clic costituiscono la sostanza della deposizione che egli si prepara a fare davanti al Tribunale: « Come Goldsky — ha detto Landau io mi sono interessato dell'affare Filippo Daudet, se non in qualità di giornalista, e di giornalista desideroso in ogni occasione di fare brillare la verità. Quello che io ho appreso, quello che so dell'affare Iiaudet, ho già pubblicato a varie riprese, e Leone Daudet non ha mancato di riprodurlo nel suo giornale. Ma, come Goldsky io non volevo rappresentare la parte di un ausiliario della Polizia, e non avevo nessuna iniziativa da prendere all'infuori dette mie pubblicazioni. Orbene, in seguito ad una lettera che ho scritto e pubblicata, concernente questo affare, ho ricevuto, nel tempo stesso di Goldsky, una citazione davanti al Tribunale Correzionale. Non ho nes suna ragione di sottrarmici. Verso l'epoca in cui Daudet venne condannato, in seguito al processo intentatogli dallo chaufleur Bayot, io fui condotto ad incontrare una ex-amante del libraio Le Flautter. Essa mi confidò, sotto il vincolo del giuramento, il segreto di avere assistito personalmente alla uccisione dì Filippo Daudet nel sottosuolo della libreria Le Flautter, nel Boulevard Beaumarchais. Un gruppo di poliziotti, ognuno del quali teneva in pugno la rivoltella, era entrato nel sottosuolo in cui si trovava il giovanotto, quando questi fece, senza dubbio, un gesto che venne ritenuto inquietante; allora uno dei commissari sparò, e siccome il giovinetto si era accoccolato, 10 feri alla te.sta mortalmente» mentre 11 commissario aveva ■ minato allo gambe. Tra lettera deoisive c Non crediate — aggiunge il giornalista Landau — che io abbia accettato questa versione senza controllarne rigorosamente, se non l'esatta sincerità; ger Jo meno la verosimiglianza psico- logica e materiale. Mi sono recato per. serialmente nella, bottega do! lioulevard Beauniarcbais, ed ho constatalo l'osistenzva, nel sottosuolo-della libreria, di un angolo scuro, nel quale un tesimi) nio poteva perfettamente sfuggire alla attenzione, in mezzo al turbamento causato da tale dramma. Inoltre, tutti coloro die hanno frequentato quel luogo vi diranno che, ai tempi di Le f-'l-autter, quel luogo, per la forma speciale che gli era destinala (Le l-'lautter traeva proventi non trascurabili dal commercio di lihri e di fotografie oscene) era sempre immerso nella penombra. Aspettandosi di trovarsi in presenza di un pericoloso esaltato, è verosimile die i poliziotti non abbiano visto di avere a che fare con un ragazzo, eri abbiauo potuto credere che l'uomo che venivano a cercare avesse in tasta un ordigno qualsiasi, e forse una bomba. Inoltre la mia confidente, a mia domanda, mi ha affidalo tre lettere scrittele da Le l-'iautter e nelle quali questi, per invitarla a tacere, gli offriva una importante somma, minacciandola nel caso contrario, se avesse parlalo, di farle avere « dieci anni di reclusióne da dove npa si ritorna ». Bisogna sapere, pef. -comprèndere il .valore di questa minaccia, die la donna in parola è stata già condannata, e che ha ancora dei coirti -da regolare «on la Giustizia, cosicché Le Flautter cimraLdunaplPhachavgnlisesiPIl'dud13fase erano dell'cx-iibraio ». Avendo il redattore ilei « Matin » domandalo a I.andau per quale ragione quella donna lo avesse -scelto come confidente: « Semplicemente perCbè era una ammiratrice fervente di Al'mer-eyda, direttore del « Bonnet Ronge » — ha rispostò Landau —. Orbene, io fui il collaboratore intimo di Alroerevaa, e sono rimasto presso molti dei suoi ammiratori, come il depositario del suo pensiero ». Le Flauinr: « Questa storia è infondata » Chiestogli se comunicherà al Tribunale il nome di guel testimonio, Landau ha ri»|>o.sto: « Ikin è mio compito il farlo. La mi* coscienza mi ha (Iellato, malgrado: i sentimenti che posso provare verso. Daudet, un gesto clie può contribuire alla scoperta delia verità. Ma oggi, come 18 mesi fa, non posso violare la parola dota. Che si accordino, dunque, «1 testimonio che m'Ita preso per confidente tutte te garanzie necessàrie, e gli venga data as. sicurazione degna di tede, che ne la sua vita né la sua libertà saranno in pericolo, e sono- convinto che verrà dinanzi al Tribunale a parlare. Io, del resto, l'inviterò con tutte te mie forze a farlo ». Inutile dire- die il libraio Le Flautter, intervisiaao egli pure dal « Maria », a Foirgfres. ove egli si trova attualmente domicilialo ha negato nel modo più formale che un al*ro testimonio si trovasse nel giorno fatate nella sua abitazione: « E' questa storia eterna che continua. Io non so affatto chi sia questa donna di cui Goldsky vuole parlare. Del resto, come mai mia moglie avrebbe accettalo che un'altra donna avesse domicilio in casa mia? Io debbo dire categoricamente che tutta questa stona non ha nessun fondamento. Se un poliziotto ha ucciso qualcuno, cosa che io non credo, non è in casa mia, n ripeto energicamente che nulla, all'infuori di quello che ho sempre altamente dichiarato, è avvenuto nella mia bottega^LfdanptdtslPdcltlCudstdfhnsfhtlh^

Luoghi citati: Lqt, Parigi