Intermezzo sui laghi canavesani

Intermezzo sui laghi canavesani IL CONGRESSO NAZIONALE DELLA PESCA Intermezzo sui laghi canavesani Ivrea, 10 notte Dopo il laborioso dibattito di Torino, 1 partecipanti al Congresso nazionale della pesca hanno sentito la nostalgia delle acque. Questa affermazione deve essere presa alla lettera. Essi sono salili stamane nell'Alto Canavese e sulle rive di un Ingo, in un meraviglioso sfondo di boschi, avendo sopra il capo il limpido azzurro del cielo delle Alpi, hanno tenuto lo prima seduta della giornata, nllu quale,..con l'ammirevole fervore che lo anima, si è compiaciuto di partecipare anche il presidente effettivo dell'assemblea, Duca Ferdinando di Genova. Un campanile millenario Lo scenario, pittoresco e spirante una serena poesia agreste che abbracciava pure la folla dei contadini accorsi da ogni parte della zona, si apriva sul bacino idroelettrico della Val Chiusella, nella quale la moderna grandiosità delle opere e degli impianti per la derivazione di forza motrice, si accompagna con i ricordi più remoti della tradizione cristiana in Piemonte. La Chiusella, che discende do Monte Marzo, attraversata nella parie superiore la Valle di Brosso, s'incammina in quella del Chy, dove sorge il villaggio di Lugnacco; questo si gloria di possedere una parrocchia le cui origini si riallacciano ad un primitivo nucleo religioso stabilitosi colà nel quinto secolo dopo Gesù Cristo e divenuto poi pieve con giurisdizione su tulli i paesi vicini. E' rimasto superstite a Lugnacco un campanile dell'anno mille, in stile romanico-lombardo, che per la sua antichità e le sue caratteristiche venne dichiarato monumento nazionale. Il campanile è infatti posto al centro della facciata della chiesa, costruita posteriormente, ed è sotto la sua massiccia mole che i fedeli devono passare per avere accesso al tempio. Il parroco del paese, don Anselmo, che mi fornisce queste interessanti' notizie, non aggiunge se gli antichissimi cristiani del suo borgo, oltreché di pastorizia e del lavoro dei campi, vivessero pure di pescagione. Ma data la relativa vicinanza all'epoca degli Apostoli che erano dei pescatori, è verosimile. La rievocazione del buon sacerdote avviene davanti allo specchio calmo del bacino, situato nel Comune di Vidracco, che la folla dei congressisti, partiti in torpedoni ed in automobili da Torino alle sette, non si stanca di ammirare per la bellezza delle sponde e per la cascata d'acqua che precipita dal lato sinistro della diga a forma di mezzaluna, nel burrone incassato del torrente dall'altezza di una sessantina di metri. I congressisti sono capeggiati dal vice-presidente del Congresso, dott. Morino e si trovano con essi anche S. E. Bisì, in rappresentanza dell'Ente Nazionale della Cooperazioue e il gr. uff. Anselmi, preside della Provincia di Torino. Il loro arrivo alle 9,30, era stato preceduto da quello del Prefetto di Aosta S. E. Pierpaolo Pietrabissa, accompagnato dal Segretario Federale comin. Coletti, dal preside della Provincia generale Pellerino, dal Questore comm. Norcia, dal maggiore dei Carabinieri Romita e dal Segretario della Federazione provinciale agricoltori, sig. Scolari. Da Ivrea erano venuti l'on. Michelini di San Martino; il Commissario prefettizio del Comune, cav. Berardengo; ti Segretario politico cav. De Angelis; il capitano dei Carabinieri Stacchino. Sul posto si trovavano inoltre il podestà di Vidracco, ing. Molinai-io, il Segretario politico Canipezzo,«il'parroco don Pezzana, il podestà di Issiglio, avv. Martellono, il podestà dì Lugnacco, sig. Scalororte, il podestà di Valchiusa, cav. Valer, il podestà di Traversella, maggiore Baratono, e tutti i Segretari politici e i notabili della valle. L'adunata sul prato Il raduno avviene sulla strada provinciale, lungo la quale si allineano i torpedoni e le altro macelline: la fila è lunghissima. Ma la tornata mattutina del Congresso si svolgerà su in alto, al centro di un pianoro, circondato di fìtte alberate, a ridosso delle quali è stato elevato un gran palco ricoperto di bandiere tricolori e fiancheggiato da orifìamme. Sul prato, presso il palco, i valligiani di Vidracco e dei Comuni limitrofi, le rappresentanze delle socieio patriottiche e combattentistiche, con labari e gagliardetti, i Uajilla e le Piccole Italiane, attendono il Principe, dedito con tanto amore a quella che, per virtù sua, si sta trasformando in una vera e propria crociata tendente ad allargare il consumo del pesce a vantaggio dell'economia nazionale ed a benefìcio del bilancio dei lavoratori. Sua Altezza Reale giunge alle 9,40. Salutati con la consueta semplicità e affabilità di modi le Autorità e i congressisti che gli muovono incontro ad ossequiarlo, il Principe, informato del luogo in cui è stato eretto il palco, sì inerpica a passo svelto su per il sen tiero, seguito da tutti i presenti. Quando giunge sul pianoro, dalla massa dei valligiani partono acclamazioni e grida di : t Viva Casa Savojal Viva il Duca di Genoval ». Il Principe ringrazia con cenni del capo e prende posto sul palco, attorniato dalle autorità. 1 congressisti rimangono sul prato. Dopo il saluto del Podestà di Vidracco, S. E. Pietrabissa dice che i presenti si inchinano a Sua Altezza e rendono omaggio al compianto Duca Tommaso, del quale il Principe Ferdinando ha ereditato il titolo e le virtù. I sentimenti di devozione espressi dal Podestà di Vidracco sono quelli di tutta la popolazione della Provincia, la cui devozione a Casa Savoja è una tradizione e un vanto. Rilevato l'interessamento del Principe al problema ittico, il Prefetto conclude augurando pratiche realizzazioni ai postulati del Congresso e rivolgendo ai congressisti il suo fervido saluto. Le efficaci parole di o. E. Pietrabissa sono coronate da vive approvazioni. 11 Duca di Genova invita quindi il professor Brunelli a svolgere la rela¬ zione siili'a Azienda elettrica e la sua partecipazione alla piscicoltura ». L'illustre scienziato traila il tema con la consueta competenza o chiarezza di eloquio, rilevando che nonostante la diffidenza dimostrata in principio dogli industriali, la piscicoltura nei bacini idroelettrici ha compiuto notevoli progressi e ciò perchè la grande scienza idroelet: trica può benissimo accordarsi con gli studi ittici. 11 relatore tributa un plauso all'on. Motta, ohe ha mostrato per primo di comprendere il valore di questa intesa. 11 problema dei loghi artificiali di mediocre portata, consiste nella costruzione in essi di vasche di contingentamento e di stabulazione per nutrire iu pesci ed evitare la loro morte quando i loghi vengono prosciugati. Accennato alla Sardegna, dove i laghi sono collegati col problema malarico, il prof. Brunelli concludo affermando che il progresso della pèsca nelle acque dolci si identifica con la prosperità dell'industria omonima c col progresso economico della Nazione. 11 relatore riceve molte congratulazioni. Da Val Chiusella a Monte&trutto L'incarico di riferire sul problema ittico sotto il punto di visto della prò paganda fra le masse, è stato aflldato dall'Augusto Presidente del congresso o S. E. Bisi; e l'ex-Sotiosegretario di Slato all'Economia Nazionale, assolve al compito da par suo, riuscendo al tempo stesso ad esporre i principi! in base ai quali la propaganda deve essere fatta e a tradurre questi principi! immediatamente in pratica col rivolgersi in forma piana e accessibile ai valligiani ai quali spiega tutti i vantaggi che possono derivare dall'intensificazione delle piscicoltura e dal consumo dei pesci. 11 relatore in ultimo fa appello agli scienziati perchè diano il loro contributo di persuasione fra il popolo per la piscicoltura, così come avviene per l'agricoltura La chiara esposizione è lungamente applaudita. Il prof. Brunelli. si affretta poi ad assicurare il relatóre che i tecnici e gli scienziati sono pronti a dare l'opera da lui richiesta, e cita l'esempio di Trento, dove per iniziativa del prof, 'fremer, cognato di Cesare Bollisti, si è costituito un Centro per l'esplorazione dei bacini alpini. 11 Duca di Genova, a questo punto, si alza e, dichiarata chiusa la riunione, seguito dai presenti, scende nella rotabile, dove, ricevuto l'ossequio dalie Autorità, tra nuove vibranti acclamazioni dei congressisti e dei valligiani, riparie por Torino. Anche le Autorità di Aosta e il gr. uff. Anselmi lasciano la località, mentre valligiani. Balilla e Pìccole Italiane ritornano alle proprie sedi. I congressisti invece, dopo una breve sosta sul bacino, risalita la Chiusella sino al laghetto di Alice Superiore, ridiscendono nel versante della Dora, avendo dinanzi agli ocelli la visione di un quadro panoramico di una tale vastità e di un tale incanto da rimanerne sbalorditi. A Monlestrutto, frazióne di Settimo Tavagnasco, seconda tappa per la visita alla Stazione ittica intitolata al generale Ferdinando Pecco, istituita dal Consorzio piemontese per la pesca con l'appoggio del Prefetto di Aosta, S. E. Pietrabissa, col generoso concorso dell'ing. Pecco, figlio del defunto generale e podestà del paese, che concesse l'area per i capannoni e per le vasche, oltreché con la appassionata parie,cipozione del signor Mario De Mattcis di Torino e del direttore signor Alfredo Danese. La Stazione è un modello del genere ed i visitatori esprimono la lóro ammirazione al dott. Morino, cui spetta il merito principale dell'inizialva e della sua proficua attuazione. La seduta a Ivrea A mezzogiorno i congressisti, al quali si è pure unito l'on. Quilico, si riuniscono a banchetto nel recinto della Società Canottieri, sulle rive del la go Sirio di San Giuseppe 11 Congresso riprende la discussione alle 15 nel vasto padiglione del mercato ad Ivrea, sotto la presidenza di S. E. Bisi. Presenzia il Congresso anche S. E. D'Eufemia, Prefetto di Ver. celli, die è fatto segno al deferente ossequio dei convenuti. Primo relatore è ■ l'onorevole Mlclielini. di San Martino, che affronta uno dei terni di maggior interesse e per il Congresso e per la vallala. In unta la Valle d'Aosta è nota la benefica attività che il valoroso deputato esplica in ordine al problemi della regione: egli era pertanto particolarraen te indicalo a riferire al Congresso sulla questione del ripopolamento delle acque montane in rapporto al problema demografico della montagna. Dopo aver inviato un saluto alle Loro Eccellenze Acerbo e Marescalchi per la istituzione dei servizi ministeriali in rappòrto alla pesca, egli sostiene, sulla scorta di numerosi dati statistici, che la soluzione del problema apporterebbe un aumento della pescosità e contribuirebbe a liberare le valli alpine dall'incubo dello spopolamento. Dice che bisogna pertanto essere grati al Duca di Geno/a per aver incluso il tema nel Congresso. La principale preoccupazione è quella di dar vita alla pesca alpigiano per migliorare l'alimentazione dei montanari insieme con le loro condizioni fìsiche ed economiche. Propone infine la costituzione di enti cooperativi capaci di organizzare la vendita dei prodotti. Una prolungata acclamazione accoglie, al termine del suo dire, l'on. Michelinl alle cui considerazioni e conclusioni si associa anche il prof. Brunelli. Essendo nel frattempo entrato l'on. Guido Franco, S. E. Bisi gli cede il posto alla presidenza, rilevando le benemerenze che egli si è conquistato per la sua opera tenace e illuminata a favore della piscicoltura. Il Congres so applaude all'on. Franco. Pesci... antropologi L'on. Alberto Malatesta, sulla rela zione Michelini osserva che non si pur) parlare del problema della montagna, senza ricordare il grande contributo apportato al rimboschimento da Arnaldo Mussolini, che ne ha fatto un apostolato. Rileva che i due problemi sono fra di loro strettamente collega ti, tanto più che Arnaldo Mussolini ha promesso di impegnarsi a sostenere il problema dei ripopolamento delle acque montane, con il medesimo entusiasmo con cui si è votato a quello forestale. Queste parole provocano all'indirizzo del direttóre del Popolo d'Italia una vibrante manifestazione di simpatia. Sulla relazione dei prof. Christillln, che tratta del p'rovvedimenti necessari per ia einn...u<i.u,.~ pesci iiw.,. sellili nocivi alla piscicoltura, si impegna un vivace dibattito cho ha per oggetto l'ostracismo di due specie di pesci: il persico soie e il pesce gatto. Parlano in proposito, dopo il relatore, ii prof. Mazzarelli dell'Università di Mesina, il prof. Brunelli, il col. medico di Marina, dott. Ferraro, l'on. Mala testa, l'avv. Avezzù, il prof. Lo Giti dice e l'avv. Coni. In sostanza il di bollito mette in evidenza il fatto, del resto risaputo, che 1 pesof praticano fra di loro... l'antropofagia. E tra i pesci... antropofagi, il pèrsico sole 'e il pesce gatto godono una pessima fama, sebbene anch'essi abbiano trovato dei difensori. 11 dibattito, del resto scientificamente interessante, termina alle 18. 1 congressiti partecipano a un ricevimento offerto in Municipio dal Commissario prefettizio, quindi ripartono per Torino. Questa mattina, alle 9, il Congresso proseguirà nell'Aula Magna dell'Università. ■ FRANCESCO ODDONE.