II rapporto Thomas a Ginevra

II rapporto Thomas a Ginevra II rapporto Thomas a Ginevra La protesta contro il Delegato dei Sindacati fascisti respinta dalla Commissione Ginevra, a notte. U» seduta odierna della Conferenza internazionale del Lavoro è stata tutta occupata dal tradizionale discorso con il quale 11 Direttore del « Bureau International du Travail », rispondendo ai vari delegati, ha riassunto la discussione «eneraln della Conferenza. Il compito era stavolta abbastanza duro per i forti attacchi che erano stati mossi contro il Direttore del B.I.T. da parte del Delegato governativo inglese, per le critiche espresse dal Direttore stesso, nel suo rapporto, contro la politica sociale del Governo laburista, nonché da parte dell'intero gruppo padronale sorto compatto a difesa del collega inglese Korbes Watson, vittima, egli pure, dello spirito polemico che Thomas ha manifestato nel suo rapporto annuale. Albert Thomas si è tirato d'impaccio con molla abilita liquidando l'incidente personale col rivendicare, con notevole fermezza, la propria Indipendenza di giudizio come Direttore dell'ufficio, e blandendo nello stesso tempo l'amor proprio inglese con una grande esaltazione delia parte avuta dall'Inghilterra nello sviluppo delle relazioni sociali, a partire dalla rivoluzione industriale fino ai giorni nostri.Crisi e disoccupazione Per quanto concerne il problema generale della crisi economica, Altier,Thomas ha dichiaralo che sarebbe pa-radossale di attendersi dall'organizzazione del lavoro la soluzione Ideale della crisi. Questa soluzione non esiste ; la chiave magica non è posseduta da nessuno. Non esistono che del rimedi limitati, ed il compito del organizzazione del lavoro è quello (11 stu-nendo poi a panare acne »u =i crisi, Albert Thomas'J^%£^'u^&^TdcmdlarlT'di classillcarli e di tarli appli-care." Venendo poi a parlare delle causedella tesi i che ha invece un carattere burnente di eccezione, e, pur rloono-scendo che delle misure di ordine fi-Stelle «SKftodei Si e delle riparazioni interna-zionali, potrebbero servire per rlmet-tere in marcia l'economia mondiale, di-^SJ^ttiS^^^che devono essere studiate davviclno.Per quanto concerne i rimedi, Albert Thomas rivendica anzitutto all'Ufficio del Lavoro la sua parte di competenza, ed enumera eli esempi dei benefici realizzati in questi ultimi anni in certi campi dell'economia mondiale. Del resto, l'Ufficio del Lavoro collabora con piena fiducia con la. Società delle Na-ternazionale degli Uffici di collocameli to; la regolamentazione delle emigrazioni ; l'assicurazione contro la disoccupazione ed i grandi lavori pubblici nternazionali. Per quanto concerne la prima questione,. Thomas,dichiara che essa non deve, essere trattata ih modo risteetto, e afferma che occorre realizzare la coordinazione di tutti i sistemi nazionali di collocamento in applicazione della Convenzione di Washington del '19. Albert Thomas afferma quindi che 'assicurazione contro la disoccupazione* a dispetto di tutte le critiche, è necessaria all'avvenire dell'industria e alla stabilita politica e sociale delle organizzazioni internazionali, e ricorda che nel '19 vi erano circa 4 milioni di assicurati contro la disoccupazione, e che oggi questa cifra è salita .a circa 43 milioni. • Per quanto concerne, Infine, 1 grandi lavori pubblici internazionali, Albert Thomas ricorda che tale idea è stata accettata, in principio, dalla Com-missione di studio per 1 Unione euro-pea, e che l'Ufficio del Lavoro è statorichiesto di suggerimenti circa i lavori pubblici di maggiore interesse internazionale. La conclusione che Albert Thomas dico di dover trarre dal grande dibattito che è stato istituito sulla crisi mondiale, è quella della necessità di costruire un regime nuovo, fondato su di una economia meglio organizzata.o Se noi vogliamo fare in modo che a società dell'Europa occidentale o centrale, o quella dell'America del Nord, possano rinnovarsi, trasformarsi e organizzarsi senza perdite e senza urti, ò necessario che qui noi abbiamo coscienza, gli uni e gli altri, dello spirito di collaborazione necessaria ». Il lungo discorso, che Thomas è venuto esponendo con la sua abituale foga oratoria, raccoglie moli! calorosi applausi su tutti i banchi della Conferenza. La solita manovra antifascista In fine di seduta viene pubblicato, nel resoconto del lavori svolti dalla Conferenza e dalla Commissione nella giornata di ieri, il quarto rapporto della Commissiono di verifica dei poteri del delegato operaio italiano on. Luigi Razzo. La Commissione non ha potuto raggiungere l'unanimità per un rapporto unico, concludendo per la convaidazione del poteri di questo delegato contro la quale è stata presentata la soita protesta, come ,egli anni precedenti. Ma la Commissione avendo ri-» aXAs?» a constatazione è basata sugli stessi motivi esposti in occasione delle proteste antecedenti, e che nessun nuovo elemento era stato prodotto, ha constatato che le Federazioni Sindacali Fasciste costituiscono l'organizzazione più rappresentativa del lavoratori Itaiani, e in conseguenza ha dichiarato che la designazione del delegato operaio ilaliano ft stata fatta dal P,. noverilo, in conformità dei termini preisi del capoverso 3 dell'art. 389 del riattato di Versailles. A questo rapporto dolla maggiorana segue «uello della minoranza, formulato dal rappresentante del gruppo operalo, Jouhanux, che, In tono vioento, ripete i soliti argomenti esposti nelle iproteste presentate negli anni precedenti contro la rappresentanza oporaia fascista. Per rilevare l'appello finale allo spiilo di collaborazione fatto dal Diretore del B.I.T.j è necessario mettere n rilievo come, nella realtà, questo pirito sia ben lontano dull'alegglare u questa riunione. La presentazione della ncccnruita protesta contro 11 nostro dedogato operaio, da parte del gruppo socialista non sembra affatto n armonia con questo nuovo spirita anto invocato da tutti in questi giorni. Diremo di più: che il fatto die !a Conferenza non sappia trovare su indento autorità por impedire die eiementi irriduclbilmento ostili all'Italia ipetano i loro InsulRi attacchi, è tale -da toglile Poco alla volta la nostra iducia nella serietà e nell'efficaci:!dell'istituzione ginevrina, e ogni vò-ontà, di coUftboraaione, G. T.

Persone citate: Albert Thomas, Albert Thomas'j, Korbes Watson, Luigi Razzo

Luoghi citati: America Del Nord, Europa, Ginevra, Inghilterra, Italia, Versailles, Washington