Il mistero d'un delitto compiuto 4 anni fa nel Pinerolese

Il mistero d'un delitto compiuto 4 anni fa nel Pinerolese Il mistero d'un delitto compiuto 4 anni fa nel Pinerolese L'assoluzione del presunto autore Si è chiusa in questi giorni l'Istrutoria a carico dell'agricoltore Bartolomeo Granerò fu Andrea, di Pinerolo, d'anni 36, imputato di omicidio nella persona del possidente Giuseppe Salvai, di Roletto. L'uccisione di costui avvenne nel settembre del 11)27, in condizioni particolarmente misteriose. I fratelli Ernesto e Giuseppe Salvai, residenti a Roletto di Pinerolo, rincasando dal consueto lavoro, trovavano a porta della loro abitazione ermeticamente chiusa. Questo fatto insolito i stupiva profóndamente, poiché, convivendo essi assieme al padre, di età già piuttosto avanzata, sapevano come egli normalmente fosse avvezzo a precederli nel ritorno a casa, dopo le fatiche della giornata. E la loro meraviglia si accrebbe allorquando si avvidero che era sparita la chiave dala serratura. Dopo molte ricerche riuscirono finalmente a rintracciarla sotto un pollaio di legno attiguo alla porta d'ingresso dell'abitazione. Con un sinistro presentimento nel cuore i fratelli Salvai, aperto l'uscio, si precipitarono dentro i locali, chiamando ad alta voce il padre. Lo rinvennero disleso a terra, in una pozza di sangue, inerte. Il Giuseppe Salvai, rimasto vittima di una feroce aggressione, presentava una larga, ferita prodotta con un corpo contundente olla regione parietale desti a. I primi soccorsi prodigatigli d'urgenza riuscirono vani, poiché l'infelice, qualche stante dopo la tragica scoperta, cessava di vivere. Le indagini per la ricerca degli auori del delitto rimasero infruttuose: nella camera ove il vecchio pra stato assassinato fu notata la sparizione di due portafogli contenenti poche decine di lire, di proprietà del fratelli Salvai, mentre alcune migliaia di lire giacenti nel casselto di un canterano, vennero trovate intatte al loro posto. l delitto appariva cosi avvolto nei vei del più fitto mistero, poiché non era possibile stabilire quale movente avese determinato l'azione criminosa, il urto o il desiderio dii dar sfogo ad una vendetta privata Frattanto, a circa un mese di distanza dall'uccisione del Salvai, un altro grave misfatto si verificava nel Comune di Roletto. In seguito ad un violento litigio l'agricol tnre Bartolomeo Granerò colpiva con una tremenda coltellata all'addomeil padre, provocandone la morte quasi stantaneamente. Il Granerò, tratto in arresto, veniva rinviato a giudizio davanti alla Corte d'Assise di Torino, che lo condannava a 16 anni ed 8 mesi di reclusione. Attraverso ad alcune circostanze emerse durante il dibattimento, sembrò che il Granerò non fosse completamente estraneo all'assassinio del Salvai Si intensificarono perciò nuovamente le indagini ria parte dei carabinieri della stazione di Pinerolo e l'autorità inquirente, raccogliendo attendibili elementi di accusa, ebbe l'impressione 'che si potesse veramente dentificare nel parricida l'autore dpi precedente misterioso delitto di Roletto. Fu accertato che qualche settimana prima dell'uccisione del padre, il Granerò lo aveva minacciato pronunciando una frase abbastanza compromettente: « Basta, potresti fare la fine deSalvai! ». Alcune persone riferirono inoltre come il Granerò fosse stato visto più volte aggirarsi, seuro in volto ed in attitudine sospetta, nei pressdell'abitazione, del Salvai, armato dun grosso bastone. L'Ernesto Salvaiinterrogato dal giudice istruttore, dichiarò che poco dopo la scoperta, del'assassinio di suo padre, aveva inconrato il Granerò, che, pur conoscendoo, si era guardalo bene dal salutaro. In base a queste risultanze fu iniziato a carico del Granerò, che già trovavasi, come lo è tuttora, deienuto in espiazione della precedente pena, un nuovo procedimento penale, sotlo la imputazione di omicidio nei confrontdel Salvai. Se non che il Granerò ha potuto fornire la prova della sua completa innocenza, dimostrando come nel giorno in cui fu ucciso il Salvai egli si trovasse parecchio lontano da Roleito, a Voliera, dove attendeva a certi lavoragricoli. L'alibi da lui fornito è apparso ai magistrati della nostra Sezione d'Accusa pienamente credibile e perciò essi hanno prosciolto il Bartoomeo Granerò con la formula più ampia, e cioè per non avere commesso l fatto. Dopo di che l'uccisione del Giuseppe Salvai ripiomba nei mistero

Persone citate: Bartolomeo Granerò, Giuseppe Salvai

Luoghi citati: Comune Di Roletto, Pinerolo, Roletto, Torino