La vertenza dei mondariso

La vertenza dei mondariso La vertenza dei mondariso Il P. M. chiede che la diminuzione sui salari del 1930 sia del 20 ró ■ Le difficoltà d'una soluzione conciliativa Roma, 1, notte. Questa manina è stalo chiamato dinanzi alla nostra Corte d'Appello in sede di Magistratura del Lavoro il ricorso prop .sto -dalla Confederazione Nazionale Sindacati Fascisti dell'Agricoltura tendente ad ottenere la determinazione delle tariffe salariali per i lavori della monda del riso nei rispetti dei lavoratori forestieri e locali da valere per la stagione in corso. La Confederazione attrice, in assenza del suo presidente on. Bazza trattenuto a Ginevra, era rappresentata dal segretario della federazione Nazionale Braccianti e Salariati avv. Andrea Margutico e dal consulente legale della Confederazione stessa avv. Roberto llobcrli. La corrispondente organizzazione dei datori di lavoro e cioè la Confederazióne Nazionale Fascista degli Agricoltori chiamata in causa era rappresentata dagli on. Olmo e Fregonara, dal conte avv. Zappi Recordati, dall'avv. Ferragolta, presidente della Federazione nella Provincia di Pavia, e dall'on. Durini, presidente della Federazione Provinciale di Milano. Presiedeva la Corte il conini. Ronca e assisteva il Pubblico Ministero comm. Vulterlni. Trattandosi di semplice udienza presidenziale era assente il Collegio giudicante. I rappresentanti dei lavoratori Costituite le parli, il Presidente ha llustrato brèvemente i rispettivi punti di vista nella speranza che si possa addivenire ad una conciliazione amichevole, tanto più. egli aggiunge, che i prestatori d'opera non si sono affano irrigiditi nelle loro posizioni e, anche attraverso il ricorso, .mostrano a volontà di collaborare con i datori di lavoro per una equa soluzione della vertenza. Ha preso per primo la parola l'avv. Roberto Roberti, il quale ha illustrato l ricorso della Confederazione attrice richiamando la particolare attenzione del magistrato sulle riduzioni di salario già subite dai lavoratori, sui sacrifici che essi sono ancora disposti a fare ma che non possono andare oltre un minimo insormontabile. .Gli è seguito il segretario della Federazione Nazionale Braccianti e Saariati cav. Marzotico il quale ha messo in rilievo lo spirito di disciplina delle •masse rurali ed i benefici che da ale cosciente disciplina le aziende padronali hanno ricavato. Ha fatto altresì osservare che i lavoratori del- 'agricoltura hanno accettato riduzioni SUperlorj a quelle applicate ai lavora,ori di altre categorie, il che altosta tlell0 s|)lrit0 di collaborazione dei iavc.ratori agricoli. . Non si tratta eg!, ha aggiunto - di esaminare le possibilità delle aziende che noi conosciarno perfettamente: vi sono altri elernemi C|le intuiscono sulle tarine e cne sun0 estranei alle condizioni eco!l0m:ciie delle aziende, come le spege (|< viaggio, il vitto, le piccole speU, generali ma inevitabili. Tenuto preseme tutto ciò, le otto lire al giorno offerte s; riducono in realtà a cinque lire. 11 lavoro nelle risaie è. d'altra parte un lavoro tutt'altro che normahe e leggero, e giustamente il Partito ha dato e dà tutta l'assistenza per migliorare le condizioni morali dei mondanso. Siamo noi i primi a renderci conio delle condizioni economiche riegli agricoltori e ben volentieri abbiaino sempre appoggiato le provvidenze governative a vantaggio dell'agrieoltura, ma non i'jos*siniiio nè dobbiamo dimenticare le condizioni anche dei lavoratori. Noi abbiamo sempre collaI-orato con lealtà e cordialità con i datori di lavoro. Attendiamo f-ggi dalla Magistratura del Lavoro alla qua lo i lavoratori guardano rom? dlspen satrice di Giustizia, una pernia equa torl di I'av0r0' EsIi lla Proposto anzi tult0 ,.he fossero discusse separata>en,e- le tariffe.per la. mano d'opera ed onesta I datori di lavoro Ha pallate quindi il conte Zappi Reordati per la Confederazione dei da- forestiera e quelle por la mano d'ope ra locale, l.'orainre ha fatto alcune dichiarazioni sull'ambiente economico ed ha affermato che 1 salari non possono non essere strettamente aderenti al sacrificio massimo che le azlendc possono sopportare. • La situazione — egli ha deìto — dell'economia agricola delle provincia r;'"'.'ole e «Ota ampiamente lumeggia \a m occasione dell ultima sentenza fJe;,a Magistratura del Lavoro di To f1"0-, 11 co,sto flj vendita del riso è inferiore al ro<-to di produzione, da "P mimmo di S. lire ad un massimo '-n produzione si «volge in con|azioni negative. 11 prezzo del riso dzcavsgnstzèdslvrfaMsdhltqgcidsazrarzhqnprddrvfsmRagcPrugdscPadspsrnrcacdddirò di pochi anni, è sceso vertiginosamente, ne tenendo conto delle condizioni mondiali del mercato possiamo sperare in un miglioramento di Vile situazione. E' vero die attual- |ulento assistiamo ad una ripresa, ma ciò t dipeso da una inesatta valuta alone dei dati statistici. La tariffa delMa monda lia sempre interessato e in teres-;i una. .categoria di lavoratori che ricorrono a tale prestazione d'opera 1 Per arrotondare il proprio bilancio 1 ! trovando altre occupazioni durante tutta l'època restante. Essa riguarda specialmente la mano d'opera delle Provincie appenniniche. Abbiamo offerto le 8 lire giornaliere in considerazione di vari elementi tecnici: ci siamo portati a quel minimo che del resto era previsto negli accordi che riguardano le riduzioni salariali. Si 6 parlato tra l'altro della spesa diviaggio, ma i viaggi sono due, uno dlandata e l'altro di rilorno. Il primo a caricò del lavoratore, ma l'altro è a enriro del datore di lavoro. Avv. Roberti: — Già, ma il lavora- ltoré deve deciti rio dal suo salario ! Avy. Zappi:—'SI è fatto cenno anche ideile piccole spese clic sono inevitabili e clic vengono u ridurre ancora la pa ga giornaliera ina anche i datori di la vòro hanno delle altre spese cenerai! come i cucinieri, la fornitura della leìcna, ecc. Si aggiungano queste spese, le la paga non sarò, più di 8 ma di 11) .lire, Avv. Roberti: — QuestP spese gene rali c'ennin mi li" prillili Avv. /. — Con.uii'i la Conte derazione non pone alcuna pregiudiziale per l'amichevole conciliazione, anche a costo di ulteriori sticrinci aegii agricoltori. Per quanto riguarda n lavoro della monda non si deve dire che si tratti più di un lavoro infernale. Presidente: — Sappiamo tutu che oggi lo condizioni dei lavoratori non sono più quelle di una volta. Avv. Roberti : — Ciò si deve in massima parte all'assistenza del Partito. Avv. Zappi : — E' vero; ma 1 ambiente è stato migliorato anche per lo slorzo degli agricoltori. Miche la malaria è oggi un triste ricordo. Concludendo, il rappresentante del datori di lavoro chiede che la. Magistratura del lavoro riduca a 8 Uro i salari per i lavoratori in questione. Il contrasto si preolsa Replica l'avv. Roberti il quale osserva che la tesi del datori di lavoro sarebbe accettabile solo se il lavoratore fosse un socio del proprietario della azienda o dividesse con lui gli utili. Ma questo non è perchè il Regime fascista lia riservato la responsabilità dell'azienda al solo proprietario e gli ha dato altresì una posizione di privilegio, facendo si clic egli possa discutere innanzi l'autorità giudiziaria una questione che in altri tempi diede luogo a ben altri sistemi. In cambio di ciò il Regime ha salvato al lavoratore il salario. La Legge vieta al lavoratore di fare il controllo sulle aziende. Queste non vanno bene? Può darsi che sia anche conseguenza di cattiva organizzazione. Ma il lavoratore quando ha ridoil , in questo caso il proprio salario al minimo insormontabile non può fare altro. Altrimenti si snatura la funzione del salario. Intanto il lavoratore ha accettato le riduzioni ben note in quanto c'è una orisi: ma questa crisi non può pesare due volte su di lui; una prima volta facendocli accettare delle riduzioni, una seconda volta diminuendo ancora lo stremeiizito salario. C'è un punto oltre 11 qunle non si può andare. Questo punto, che è tra le 14 lire proposte da noi e le 8 offerte dagli, agricoltori, deve essere determinato dalla Magistratura del lavoro, tenendo presente clic la Carta del Lavoro ga rantisce al lavoratore un salario che risponda alle esigenze minime della vita. Controreplica l'avv. Motta della Confederazione degli agricoltori, chetorna sull'argomento della situazione economica di alcune aziende. L'oratore ha un battibecco con l'avv. Roberti il quale osserva che potrebbesi avere un utile risultalo con il passaggio di alcune aziende da mani meno capaci a mani più capaci. Dopo circa un'ora di discussione il Pubblico Ministero propone che le tariffo siano stabilite tenendo presente una riduzione del 25 per cento'sulle paghe applicate lo scorso anno. La Confederazione degli agricoltori dichiara di non poter prendere in considerazione riduzioni inferiori a quelle concordate in altri Patti di lavoro nelle Provincie risicole, e che comunque si aggirino al disotto del 35 per cento. L'avv. Roberti per la Confederazione dei lavoratori si dichiara invece disposto a portare la riduzione intorno al l'O per cento sulle tariffe applicate nello scorso anno. Dopo di che l'udienza è rinviata a lunedi s corrente sempre dinanzi al Presidente. Poiché dalla discussione odierna risultato che i ì .nti delle due parti in contesa sono hen lontani l'uno dagli altri, si prevede che il tentativo di conciliazione non riuscirà. In tale caso la discussione sarà assegnata all'udienza del 17 corrente dinanzi al Collegio. serdgslrgciEbsCsAgsgmtEnqmgkff

Luoghi citati: Ginevra, Milano, Pavia, Roma