Il Congresso provinciale dei Fasci

Il Congresso provinciale dei Fasci Il Congresso provinciale dei Fasci La saldezza e la vitalità delle organizzazioni del Regime nell'esposizione del Commissario federale = Alto e animato dibattito sui problemi politici, associativi e assistenziali = L'assemblea chiude i lavori con grandi acclamazioni al Duce Nella palestra della Casa Littoria, inIeri mattino, si sono adunati tutti i gerarchi provinciali del Fascismo torinese, in occasione del Congresso, indetto dalla Federazione, a complemento delie già avvenute singole assemblee dei nuclei fascisti dislocati in tutti i centri della Provincia, Al Congresso, che è stato presieduto rtadl'Ispettore nazionale consolo generale Mastromatici, commissario federale, assistilo dal segretario particolare cav. Molari, hanno preso parte i centoseltanlolto segretari politici dei Fasci, con i segretari amministrativi, tutti i' comandanti dei Fasci Giovanili, i liducari dei Gruppi rionali, e le dirigenti dei l'asci Femminili. Nell'ampia tribuna, che chiudo l'un capo del salone, Ione, erano tutti gli ispettori di zona, l'ispettore dei Gruppi rionali, la delegata provinciale dot l'asci Femminili con il Direttorio al completo, l'aiutante provinciale dei Fasci Giovanili di combattimento, l'ispettore federale sportivo, il commissario al Dopolavoro, il presidente del Comitato provinciale dell'O. N. 13., i comandanti delle Legioni torinesi della Milizia, il comandante della D.A.T., il comandante la Legione forestale, gli ispettori federali amministrativi. I discorsi del Commissario Federale e del Prefetto II Congresso ha avuto inizio poco 'dopo le dieci, poco dopo, cioè, l'ingresso del console generale Mostromattei, di S. E. il Prefetto, che era accompagnato dal vice-Prefetto di Suni, e dal generale Scandolara. Un lungo, scrosciante applauso ha salutato l'apparire del commissario federale e di S. E Ricci; applauso che si è andato frequentemente ripetendo, a dimostrazione esauriente della ripresa vitalità del Fascismo torinese, 1 cut elementi gerarchici sentono, oggi, di dover più che mai collaborare con la Federazione, perchè — come doveva poi dire il Commissario federale — possa presto essere raggiunta pur in seno al fascismo torinese « quella saldezza che dovrà ridare all'organizzazione ogni gngliardia ed ogni possibilità di vittoria». Dichiarato, così, aperto il Congresso e salutati i convenuti, il Commissario Federale è tosto passato, iniziando senza indugio i lavori, olle cifre che traducono le forze, la potenzialità del Partito nella Provincia di Torino. Forze imponenti, disciplinate e sane, animate da profonda passione, pronte a dar vita a meraviglioso energìe, pur sopite e giacenti, ma non spente; tali, cioè, da riprendere appieno la loro efficienza non appena riordinate, riassestate e lanciate in avanti. E, dopo aver dichiarato come la' Federazione sia lieta di constatare, in così pochi mesi di lavoro, questo rigoglio di forze, il Commissario Federale, rivolto a S. E. Ricci, ha concluso: « Eccellenza, noi formuliamo solenne la promessa, anzi di ciò facciamo giuramento, che nullo, sarà trascurato o intentato o lasciato da parte, • perchè alla Federazione e ui Fasci torinesi sia ridata quella granitica efficienza, che è neli'inteiidimento dei Duce, e quella agevolezza di manovra che conduca, in nome del Re e del Duce, ad ogni vittoria ». Al Commissario Federale ha risposto, allora, S. E. il Prefetto, il quale ha detto: « Sono molto lieto di essere venuto, oggi, o camerati, in mezzo a voi, ad assistere all'inizio del vostro Congresso provinciale, e di avere sentito l'esposizione di un complesso di forze così imponente. Gli esempi di una esperienza decennale sono molto chiari; il Governo ha la responsabilità della vita politica ed amministrativa del Paese, ha la responsabilità dell'ordine pubblico che rappresenta la forza, senza la quale non può vivere una Nazione all'interno, e non può fare sentire la sua voce all'estero. 11 Partito è il focolare, è il motore, la fucina, in cui i problemi si esaminano e si dibattono, per discuterli poi, e sempre proficuamente. La Provincia, Prefetto e Segretario Federale sono l'uno a fianco dell'altro, fraternamente. Entrambi iscritti al Partito, entrambi animati dallo stesso sentimento, essi non possono non procedere in piena fraternità ed in pieno accordo. E questo, o signori, io vorrei, come lo vuole anche il camerata Mastromattei, che si verificasse pure in tutti i centri della Provincia». Quindi S. E. Ricci s'è soffermato a trattore dei rapporti che intercorrono fra il Segretario politico e il Podestà; rap porti che devono fiorirò in una atmosfera di perfetta collaborazione e di fedele e leale flanclieggiaimento. CaloTosi applausi hanno coronato le paro le del Prefetto, i quali, rinnovati, nari no salutato S. E. Ricci allorché questi ha lasciato la saila. Gli argomenti in discussione Prima che i lavori procedessero innanzi, il Commissniio Federale ha illustrato i criteri ai quali questi si dovevano informare. « l*iù che un Congresso — egli ha detto — quello di oggi è un rapporto; poiché io non vi esporrò una delle consuete relazioni morali e finanziarie, ma vi illustrerò le direttive che sono state emanate dalla Direzione del Partito, per l'immediata azione da svolgersi, e per quella che sarà necessario svolgere in un periodo molto prossimo ». (Juindi egli ha posto in discussione, alla quale ha invitato tatti gli intervenuti, i medesimi argomenti, che già i Segretari politici stessi avevano propostò alle antecedenti singole assemblee. Gli argomenti, in schema, erano stati fissati nel seguente ordine del giorno: «) organizzazione generale, politica ed amministrativa; b) organizzazione dei Giovani Fascisti; c) organizzazione delle Avanguardie, dei Balilla e delle Piccole Italiane; d) Fasci Femminili; e) organizzazione del Dopolavoro e tìeUe Associazioni dipendenti. La discussione seguitane è stala «luanto inai appassionata, serena ed interessante. Sul primo comma dell'ordine del giorno hanno interloquito 1 segretari politici dei Fasci di Rivoli, Cinzano, Casalborgone, Sant'Antonino, Riva/rodo e Forno, Pino Torinese, Pinerolo, Favria Oglianico, Verrua Sa voia, Chivasso, Virle, Carmagnola, San Maurizio, Gei-magnano, Mezzenile, Vinovo, Bardonecchia, Ruriasco ed altri ancora. La discussione sulla organizzazione generale politica ed amministrativa, si è aggirata, principalmente, su questioni sindacali, sui rapporti che lfl organizzazioni politiche hanno con te organizzazioni al di fuori del Partito, su problemi comunali, sui rapporti con la Milizia. Sul secondo comma, ha preso per primo la parola l'aiutante provinciale dei Fasci giovanili di combattimento il quale ha illustrato quanto è stato fatto, fino ad oggi, nella provincia di Torino. Dopo di lui hanno a questo proposito parlato numerosi segretari politici. Sul terzo comma hanno interloquito numerosi i presenti e tra di essi, il prof. Canepa, il quale nella sua qua- vcadplidpsumvataampfuncasisiegnnresudppSoqzinndIl ridpcubpchreuchtavremnpsustogdteqedlirammsclematdulrcnsin—mpffaal'azodtstdspdfpgdtcGlfpncrpMCfictlildsurimN ina di presidente del Comitato pro- r vinciale dell'O. N. B. ha rivolto un caldissimo elogio ai Segretari politici della provincia per le cure che essi prestano alle organizzazioni giovanili del Regime. Ha preso poi la parola la Delegata dei Fasci Femminili, per rivolgere, pur essa, un caldo elogio a tutte le sue collaboratrici; a quelle particolarmente che, seguendo la sua opera da vicino, compongono il Direttorio, come a quelle che anche nei paesi più lontani e disagiati svolgono quotidiana amorosissima azione di assistenza, l'opera, cioè, che costituisce la precipua funzione del l'ascio femminile. Sull'ultima questione, posta all'ordine del giorno, ha preso la parola il cav. .Giro il quale ha dato ampie assicurazioni di valutare prestissimo la situazione dopolavoristica di Torino — egli è nella nostra citta da pochi giorni — per fare in modo che l'organizzazione risponda in pieno a quel requisiti, per i quali fu istituita. Anche sui delicati compiti che i vari gruppi dopolavoristici debbono svolgere hanno parlato numerosi presenti. Infine ha preso la parola il conim. Coniglione Stella, fiduciario federale per le Asociazioni dipendenti dal Partito, il quale ha fatto una esauriente relazione sulla situazione di queste organizzazioni oggi inquadrate e funzionanti alle dirette dipendenze della Federazione fascista. l riassunto del Cons. gen. Mastromattei 11 console generale Mastromattei ha risposto, quindi, ad alcuni quesiti che. durante la discussione, erano stati proposti dai presenti. Dopo avere fatto alcuno premesse generali sulla responsabilità del Segretario politico, egli ha proseguito: « Io desidero che i gerarchi diano tutto quello che possono dare al Partito. E' mia intenzione farvi un elogio completo, poiché devo dire che molto è stato fatto. S'erano soltanto sopite le energie; e queste dovevano essere ridestate per fare sentire che il Fascismo torinese è fondamentalmente sano, sempre presente, non solo, ma che darà tutto quello die potrà dare ». Quindi il Commissario federale, riassumendo la trattazione delle varie questioni, ha concluso asserendo che, di ogni necessità come di ogni attività, dei singoli Fasci, venga sollecitamente data notizia alla- Federazione, la quale provvederli con la maggiore energia, ad ogni necessità con provvedimenti intesi a rafforzare l'azione politica in tutti i centri della Provincia.. A proposito della revisiono, il generale Mastromattei ha comunicato come oggi possa considerarsi ultimata, ma non conchiusa, poiché essa è suscettibile continuamente di ripresa. Per le assunzioni al lavoro ed il licenziamento di camerati, il Commissario ha assicurato del perfetto collegamento intrecciato fra la Federazione ed i Sindacati, raippresentati qui in Torino da un diciannovista fedelissimo, quale è l'on. Malusardi. A questo punto il Commissario federale ha aperto una parentesi, per ricordare ai vecchi fascisti, ai quali vanno le cure maggiori del Partito, la somma di responsa.bilità che a loro incombe. « Ogni qual volta ho potuto — ha continuato il generale Mastromattei — richiamare vecchi fascisti a posti di comando, non ho mancato di farlo, e sono stato lietissimo di averlo fatto ». E ciò, ha spiegato l'oratore, a-nche per rafforzare la continuità dell'idea rivoluzionaria, trasmessa dagli anziani ai giova.nissimì ; la organizzazione dei quali ultimi ha formato poi oggetto di profondo esame da parte del Commissario federale, che, inoltre, ha parlato sull'opera assistenziale. A questo proposilo, l'oratore ha espresso il suo compiacimento per l'attività svolta, in materia di assistenza, dai Fasci femminili. « Abbiamo trascorso un brutto inverno — egli ha proseguilo — con un forte numero di disoccupati. Se a Torino si è potuto fare quel che si è fatto, ed è molto, per alleviare la miseria dei più bisognosi, ciò dobbiamo alla generosità dei camerati fascisti, che hanno fatto tutto il possibile per venire loro incontro. Essi hanno avuto il plauso del Governo, oltre che l'approvazione della città, ed io sono lieto, qui, di riconfermarlo ». Passando, poi, a discorrere dei rapporti fra il Partito e la Milizia, il generale Mastromattei ha mondato un cordiale saluto .al generale Scandolara ed ai suo collaboratori. « n Partito porge, a mio mezzo, il suo saluto alla Milizia, e in particolare modo, alla Confinaria, che vigila attenta sui confini della Patria, ed a tutti gli oscuri camerati che cooperano con noi nel tenere più vive che mai io energie della Rivoluzione ». Egiri ha mandato, inoltre, un saluto all'Esercito, che quo. lidianamente fraternizza con l'esercito delle Camicie Nere, e ricorda, fra scroscianti applausi, la cerimonia svoha si nella stessa sala e eonchiusasi con una vibrante manifestazione all'indirizzo di S. A. R. il Principe di Piemonte, « speranza ed orgoglio della Nazione italiana CqsutdDgallilldgtlccPdlfmcAntygnClrdTsartripaCzmposqtllnfiaItdhalsIMnsdsmtirdecbpgnllmdIstsscSL'accenno a una prossima venuta del Duce Infine, il Commissario federale, for mutando precise dichiarazioni sulle organizzazioni che sono fuori del Par tito, ha detto: « Spetta al Fascismo e al suo magnifico Ca.po l'aver riconci, liato la religione dei Padri della Patria; ma il Fascismo rivendica, lutta ed intera, per se, Iti responsabilità d. Governo. Di più, le questioni sindacali, le questioni di assistenza sociale, il collocamento degli operai sono di esclusiva competenza nostra, perchè noi soltanto ne abbiamo la specifica funzione. In questo, il Capo del Governo, il Segretario del Partito pd i Ministri delle Corporazioni e dell'Educazione Nazionale sono stati precisissimi ». 11 lungo e chiaro discorso del Commissario federale è stato seguito dall'Assemblea con attento favore. Quando l'oratore ha accennato ad una prossima venuta del Duce a Torino, è scoppiata una ovazione che è dura-;ta a lungo. Da più di una parte si gri-ldava: «Duce... Duce...», quasi che, |con l'invocazione, si volesse affrettare li momento che i fascisti torinesi au-ispicann da sì gran tempo. J« Il rinvigorirsi delle energie, che oggi si constata qui — ha concluso il Commissario federale — è cosa che fa infinitamente bene al Piemonte; al Piemonte, soprattutto, che è stato rappre¬ sentato da alcuno come non completa mente fascista. Il Duce considera il Piemonte come una delle Iotzc più sane e più vive del Paese; ed io penso che non tarderà a darvi una prova tangibile dell'affetto che egli nutre per voi. Voi vi preparerete con fede sicura e con volontà ferma, per essere passati, un giorno, in fassegna dal Capo, che riverirà in voi le legioni quadrate di Roma imperiale. « Sappiano i fascisti piemontesi essere degni di quelle legioni per potere un giorno percorrere vittoriosamente tutte le strade, agli ordini del Re e del Duce ». Gli applausi e le acclamazioni al Duce ed al Fascismo si sono prolungati ancor oltre, quando già i gerarchi avevano lasciato Ja sala. L'adunata delle donne fasciste Nel pomeriggio di ieri, pur nella Palestra delia Casa Littoria, ha avuto luogo l'adunata delle donne fasciste iscritte al Fascio di Torino, alla quale lia presenziato il Commissario Federale, console generale Mastroinuttei. L'adunata è slata presieduta dalla Delegata provinciale contessa Bice Barattieri di Sali Pietro, attorno cui erano la vice Delegata baronessa Maria Accusaci di He torto, la fiduciaria provinciale per le Giovani fasciste signorina Pina Daulo; la fiduciaria provinciale di Sanila signora Clotilde Grignolo con la Delegata signora Gina Fioretta; la fiduciaria alla Propaganda e Coltura marchesa Maria di Uovi Faà di Bruno, con la Delegata contessa Maria Claretta Alessandri e la ispettrice signora Annetta Nicola Giordano; la vice-segretaria al Fascio di Torino signora Mayola CasteOnuovo di Torazzo; la Delegata alle Giovani Fasciste signora Pina Farcito di Vinea; l'ispettrice della Croce Rossa signora Corbelli Gnisetti; la direttrice dell'Ufficio Tessere signora Maria Gribaldo e per il Direttorio delle Giovani Fasciste la signorina Tùia Cavalli. La contessa Barattieri, dopo aver pre. sentalo con brevi parole le convenute al console generale Mastromattei, ha riferito a grandi tratti, sulle varie attività svolte dal Fascio femminile torinese, e conchiude, tra vivissimi applausi, recando il saluto del Duce, ed assolvendo così l'incarico ricevuto dal Capo del Fascismo alla adunata nazionale delle Delegate provinciali. Ha preso quindi la parola il Commissario Federale, per ringraziare, dapprima, le dame fasciste che la loro opera attiva e proficua hanno offerto, specialmente nel campo assistenziale. Quindi ha illustrato le direttive, alle quali dovrà informarsi l'attività futura del Fascio femminile, anche per la moltiplicazione dei nuclei provinciali, clic dovranno presto raggiungere il numero dei nuclei maschili; ed ha fissato precise disposizioni in inerito all'organizzazione dallo colonie estive Il Commissario federale, poi, ha lascia to la sala fra vivi applausi. Riprenden do la seduta, la Delegata provinciale ha ancora riferito su tutte le attività avviate, e sui propositi di lavoro per l'immediato domani. L'adunata, quindi, si 6 sciolta, fra schiette manifestazioni di entusiasmo. Il Gruppo fascista Amos Maramotti inaugura la nuova sede Il Gruppo rionale fascista « Amos Maramotti » ieri ha inaugurato solennemente la sua nuova sede, in via Cesana 78, appagando un'aspirazione che durava da parecchi anni. Per la circostanza, a dare alto rilievo all'avvenimento, sono convenute le maggiori a il-torità cittadine: S. E. il Prefetto Ricci,|il Commissario Federalo Console generale Mastromattei, il Podestà Tiiaon di Revel, il questore comm. De 'Roma, e numerose personalità ASI rione. A ricevere i convenuti era il Fiduciario del Gruppo, capo manipolo Cobalti, il quale aveva disposto un ampio servizio disimpegnato da avanguardisti e gruppi di vecchie camicie nere. Prestava servizio la banda musicale del Dopolavoro Lancia, che, all'arrivo degli illustri ospiti, suonava gli inni nazionali. Dopo una visita ai bellissimi locali, arredati con semplicità e buon gusto, le autorità si sono radunate nella sala maggiore, prendendo posto al tavolo d'onore, contro la parete di Mudo, sul-1In quale campeggiavano i '-ilratti de Re, del Duce e del giovanissimo Mavamotti. l.a sala era gremita di fascisti e di invitati. Ha subito preso la parola il capo manipolo Cobalti, il quale, dopo aver ringraziato lo autorità per essere Intervenute alla cerimonia, ha riassunto in modo conciso e chiaro l'attività svolta dal fimpno, per mantenere alta ml'idea del Fascismo nel rione e per sviluppare lo opere assistenziali e soccorrere, specie durante il periodo invernale, le famiglie più bisognose. A sua volta il console, gpnerale Ma- Stromattei; ha recato ai convenuti ed ha tutti i fascisti di Borgo S. Paolo parole di elogio e di incoraggiamento invitandoli a tenere fede alla ideale eredità lasciata con la immatura morte rial giovane clip dà il nome al Grtmpo rionale. Grandi applausi ed evviva ài Duce hanno salutalo le elevate parole del Commissario Federale e quindi il cappellano dei Cappuccini benediva le sale, coronando la breve cerimonia religiosa con alcune parole di fede e di alto senso patriottico. Istituto Fascista di Cultura Come è stato annunciato, questa seTa. alle ore 21, nell'Aula Magna della 11. Università, promossa dall'Istituto Fascista di Cultura, in ottemperanza alle disposizioni impartite dal centro culturale fascista di Roma, avrà luogo la commemorazione ufficiale di Ippolito Nievo. Oratore ufficiale della celebrazione centenaria sarà il prof. Rindn Chiurlo, uno dei più illustri ed appassionati cultori italiani della figura e delle opero dell'eroico poeta soldato.