Ottantamila persone assistono al Palio di Asti

Ottantamila persone assistono al Palio di Asti Ottantamila persone assistono al Palio di Asti L'intervento dei Principi di Piemonte e della Principessa Jolanda ■ II fastoso e pittoresco corteo in costume del Cinquecento • La trionfale sfilata del Carroccio attraverso le vie della città Asti, 11 mattino. La giornata vissuta ieri dalla vecchia e turrita città aureolata dal genio del grande poeta tragico e la cui storia, a partire dall'epoca dei Comuni si intesse tutta di eventi gloriosi e di costumanze gentili, è di quelle che solo la forza della tradizione, radicala come lo può essere in terra piemontese, e rievocata con fervore di passione attraverso le forme suggestive della vita paesana, riesce a spiegare. A quanto assommavano le diecine di migliaia di persone riversatesi sulla vastissima piazza Emanuele Filiberto, già del Mercato, per assi stere alla corsa del Palio, onorata dalla augusta presenza delle LL. AA. RR. il Principe e la Principessa di Piemonte? Un calcolo compiuto in base ai metri quadrati della piaz7a, dedotto lo spazio della pista e fatta ancora una larga sottrazione prudenziale, induce a fissare in una cifra che si aggira sugli ottantamila i componenti la immensa massa assiepata nelle tribune, nel « parterre » e nella zona centrale, aggrappata dall'esterno agli steccati e appollaiata sugli albe ri dei viali circostanti. Oltre 1 treni delle cinque linee ferroviarie confluen ti ad Asti e i convogli delle tramvie regionali, più di duemila automobili, innumerevoli vetture a cavallo, carri a molle, motociclette e biciclette, hanno trasportato gli spettatori. Allineate lungo le vie meno frequentate, le automobili presentavano di per se un colpo d'occhio caratteristico, mentre gli altri veicoli sostavano nei cortili degli alberghi o delle case private. Il significato simbolico Tutla questa folla, venuta in preva lenza dall'antico contado astigiano e dalla provincia, ha trovato nel Podestà, on. Vincenzo Buronzo, un anima; tore incomparabile. E' a lui che si deve se il Palio di Asti è stato riportare dalla luce splendente del Comune medioevale nell'atmosfera odierna e se la festa che ora torna di anno in anno a glorificarlo ha provocato 1 irrompere di una cosi viva onda di en: tusiasmo popolare, in una cornice di schiettezza rustica, effusa nei canti e nelle musiche, espressa in una superba e abbacinante, profusione di colore. E' che l'on. Buronzo, monfernnq, ha saputo comprendere l'anima asti giano, e, temperamento d'artista, per richiamare in vita una tradizione che qui, fra gente di tenace ricordo, non si è mai spenta, si è valso della leva artigiana, altro aspetto della medesima più bella tradizione, nostra. Ecco pertanto il miracolo della moltitudine accorsa nell'istante in cui altre foltis sime masse fauno ressa a Torino at torno alta Santa Sindone. E vista dal palco reale, questa moltitudine, sotto il fluttuare delle bandiere e delle orifiamme, nell'echeggiare. delle bande musicali attorno al Carroccio che reca il palio, al cospetto del Principe che lo ha donato, ha veramente qualche cosa di simbolico.' Essa attesta, nella rievocazione lontana, che il Piemonte e stato sempre presente al formarsi e all'ingigantire della storia d'Italia. Ma vediamo di raccogliere con qual che ordine le note, cronisilche della in dimenticatone giornata. La corsa del Palio, come è noto, corona idealmente, le feste patronali di San Secondo Mia corsa partecipano i rioni cittadini e i Comuni del contado che quest'anno sono stati una trentina in tutto La preparazione del corteo ha richiesto alcuni mesi di lavoro a cagione dei costumi, preparati su figurini dei prof. comm. Domenico Gaido di Torino il quale, d'incarico del Podestà, ,ha assunto la direzione dell'intera messa in campo raggiungendo risili ltati cosi brillanti da suscitare t aiti mi razione generale. Alla organizzazio;ne hanno pure contribuito, con un la varo assiduo, il segretario capo del ,Comune, cav. un. pvcqdsPGCsMdrmtvdtr1nlmSssmsiandgtdrCmcTnbAgatcfsltmrsvpfSgpcvRFNvfrmcccAdcsplclgspNosenzo, il vice segretario signor Apollinare Bossi e l'economo signor Nosenzo Emilio. Tra chilometri di sfilata L'ammassamento dei l'ioni e dei Co muni, 6 avvenuto nel cortile della ca serma dei pompieri, in via Scarampi Verso il tocco, il cortile e la ex-niazza del Carmine, ora piazza 24 Aprile, che gli sta di fronte, brulicano di popolo i-lie ra ala al passaggio dei cavalli riccamente bardati con finimenti di, va-jgrio colore ^.montati da ( cavalieri in'Lpcostume del Cinquecento, l'epoca, cioè, in mi Emanuele Filiberto, Conte d'Asti, oltreché Duca di Savoia, assunse l'obbligo di concedere a proprie spese la fornitura alla città di due palii di velluto rosso porporino, uno per la Collegiata di San Secondo, l'altro per la corsa dei cavalli, la cui data certa più remota risale al 1275, costituendo Quindi la priorità del Palio d'Asti anche *u quello di Siena. Alle 13,45 il corteo comincia a mettersi in moto. Lo comanda il Capitano del Palio, rag. Aldo Ma-sa.no, al quale fanno scorta d'onore sei cavalieri. In testa è la Randa cittadina, diretta dal M.o Kzio Baroncini. Segue il gruppo dei valletti e vessilliferi a cavallo, co- sgrrdmMdtfitnc.Aj-l suddivìsi: otto per i rioni cittadini,'dlie per lu liazioiii suburbaue e veutls per i Comuni. In testa al gruppo è il davessillifero del rione di San Pietro, Aleche vinse il palio l'anno scorso. Sono i tequesti che correranno nella pista, sui dorso nudo dei cavalli, senza sella nè staffe. Vengono dopo i Magistrati del Palio, nelle persone del conte Callisto Gazelli di Rossana a del sig. Luigi Cortona, preceduti dal portatore dello spadone, della giustizia, geom. Michele Martinetti e dal Cavaliere dello stendardo, signor Giovanni Bianco, che regge il Gonfalone del Comune. Ultimo viene il Carroccio, recante sull'altare il palio infisso sopra, un fascio di verghe littorie e avente ai lati altri due palii di corse precedenti, sostenuti dagli stessi fasci di verghe: uno del rione di Santa Maria Nuova, vinto nel 1834; la'ltro vinto pure da un rione nel Il palio reca da un lato, con la croce bianca in campo rosso, il molto: «Ab antiquo»; dall'altro lato San Secondo, il martire cristiano del secondo secolo, che cavalca un destriero lanciato al galoppo verso le mura della città- In basso sono gli stemmi della Cittì e della Nazione e il Fascio littorio. Ai lati del Carroccio, alla cut costruzione presiedette personalmente l'on. Buronzo, sono grandi drappi color granita e tutto attorno gli stemmi delle principali case gentilizie astigiane, opera dell'artigiane decoratore Ottavio Baussano Sul carroccio, che è di un effetto me raviglioso, stanno i quattro araldi del Comune, mimili di lunghe trombe di metallo chiaro, e otto donzelle vestite con i caraneristici colori dei rioni Tramandiamone i nomi ai posteri. So no le signorine Villata, Degiani, Cu bella, Nosenzo, Martinetti, Vergano Appiano e Pugno. E' un gruppo leggiadrissimo. a cui i costumi danno ancora maggior risalto. 11 Carroccio e trainato da ire pariglie di superbi cavalli drappeggiati, scortati da palafrenieri. Tra una formazione in co stume e l'altra si incolonna, come vuole ia tradizione, «il popolo incitatore », in masse compatte. Molli Co muni sono guidati dai rispettivi par roci. L'arrivo dei Principi La marcia del corteo assume subito un tono mentale. Insieme col popolo si sono incuneate qua e là le musiche venute dai paesi, che eseguiscono inni popolari e patriottici. Ne risulta un concerto lanusmagorico. Ai colori dei costumi, a terra, corrisponde in alto quello delle bandiere, distribuite a profusione. 11 sole, che sfolgora in un cielo purissimo, conferisce alla cavalcata e allo snodarsi della imponente massa il carattere dell'apoteosi. 11 corteo da piazza U Aprile imbocca via Mazzini, e per il corso Alfieri e via Cavour enira nel recinto delle corse fatto segno agli applausi continui del la folla assistente ai due lati dalle finestre delle case. Le tribune salutano a loro volta con alte acclamazioni. Sono le 15,15: il corteo, che aveva una lunghezza di tre chilometri, ha dunque impiegato un'ora e mezza a ginn gere in piazza Emanuele Filiberto. Basti del resto dire che la testa compie va già il giro del campo, mentre la coda ancora non era interamente sfi lata nell'ex-piazza dei Carmine, Nel « parterre » e nella tribuna sono presenti i podestà e i segretari politi ci di un'infinità di Comuni della Pro vineia, insieme con tulte le forze del Regime: Sindacati, Balilla, Giovani Fasciste, Dopolavoro, Gruppi sportivi Non si contano i gagliardetti, li ser vizio di pubblica 'sicurezza, dentro t fuori il recitilo, disimpegnato da ca rabinierl e militi, è diretto personal mente dal questore di Alessandri* comm. D'Agostino, coadiuvato dal vi ce-questore conviti. Di Guglielmo, dal cav. D'Anca del Commissariato di Asti. I carabinieri sono agli ordini del comandante la compagnia locale, cav. Faggioni Nonostante una folla cosi sterminata, torna gradito constatare die non si È però verificato il piti piccolo incidente. Il corteo sta per esaurirsi e cavalieri e popolo circondano il Carroccio che domina dal mezzo del campo la folla con I suoi stendardi e col gallo di bronzo, emblema della suscettibile fierezza astese, collocato sopra una campana, allorché gli araldi AsRacodaE.Coderogr™foLelezog^^j^ 7. jjeT Principi. Le Loro Altezze, con le quali si trovano pure la Principessa Jolanda e il con¬ stnmtàcilogritottdrepterbrvl'CctzsmdcqrscAlSupnudnEncFaanugbseMoescmlc.advmsorte S. E. il Conte Calvi di Bergolo giungono in automobile da Porta To rino, accompagnati da S. E. il gene rale Clerici, aiutante di campo del mPrincipe Umberto, e da una dama d'onore della Principessa Maria. Le macchine salgono per corso Regina Margherita, a ridosso' delle mura e del Castello, noi disceso il corso Dante, la nuova bella arteria alberata, fiancheggiata di ville e palazzine, attraversano piazza Alfieri e si fermano davanti alla tribuna reale. I Principi e il seguilo sono ricevuti da! Podestà, on. Buronzo, dal Prefetto di .Alessandria, S. E. Milani, e dalle altre Autorità, fra le queli-il Segretario fc- de.rale. conscie Natale Cerruti, il Vescovo d'Asti, mone. Spandre, 1 comari» anti i Corpi d'Armata di Torino e Alessandria, generali Ferrari e Amantea, il comandante la Divisione di o l i Asti, generale Salvioni, il generale Raggio, comandante la Brigata, il console generale Passeronl, comandante il aì.o Gruppo della Milizia, S. E. Gasoli, primo presidente della Corie d'Appello di Torino, senatori, deputali, ufficiali, magistrati e nume- sètPcsalèrose ed eleganti signore. L'arrivo dei Principi provoca una!ègrandiosa manifestazione di entusia- t™?» h C^ P^fciPa,tutta rimmensaUfolla da un punto ali altro del campo. Le musiche Intonano la Marcia Rca-j?le e l'Inno fascista, si agitano i taz zolctti, si gridano vibranti alala. e o ¬ ti saluto dell'on. Buronzo 1 Principi rispondono alla manifestazione, ringraziando con ripetuti cenni del capo e sorridendo di compiacimento; quindi col seguito e le autorità prendono posto sulle poltrone, accingendosi ad assistere allo spettacolo. Trillano per l'aria gli squilli degli araldi. Nel silenzio che subito si ristabilisce, il Capitano del Palio, fattosi sotto la tribuna, con i Magistrati, sempre a cavallo, in omaggio alla tradizione, chiede licenza al Podestà di dar inizio alla corsa II Podestà si rende interprete di questa richiesta presso Umberto di Savoia e Sua Altezza accorda il permesso. L'on. buronzo pronuncia, a nome della città, brevi parole di saluto ai Principi, che ringrazia e i*r il loro augusto Intervento e per il dono dei due Palii — l'odierno e quello consegnato alla Collegiata di San Secondo — e conclude invitando i convenuti a perpetuare il Palio, manifestazione di forza che collega il passato con il presente e l'avvenire. Il Podestà ò vivamente acclamato. Il palio è ora in campo. Al comando del Capitano partono quattro batterie composte di nove cavalli ciascuna, ma questa prova iniziale, se desta ime resse, non appassiona ancora, giacché, solo all'ultima corsa saranno aggiudicati i premi e fra essi il più ambito. Abbiamo frattanto alcuni numeri folkloristic.i del più ' avvincente interesse. Sotto il palco reale è stata eostruita una piattaforma, sulla quale sale per prima la signora. Iside Zibetto Gazzone. Essa canta con molto sentimento una nostalgica canzone campagnuola, di squisita fattura, che un'indiscrezione ci rivela scritta dall'on. Buronzo. E' poi la volta di un gruppo di suonatori di Migliandolo (Portacomaro), che si intitolano: «I sucot d' Val Fea», e che per suonare si servono appunto dei piccoli zuccotti, adoperati a guisa di ocarine. A questo gruppo ne seguono altri due, intramezzati da un balletto monferrino, eseguito da ragazzi e giovinette, e da un coro di bimbe preparate da don Nebbia, maestro di canto nelle scuole elementari, e dajla direttrice didattica signora Martinetti. Il successo ottenuto da ognuno dei gruppi, tutti in costume, e vivissimo; anche i Principi si uniscono agli applausi tributati agli esecutori, i cui esercizi fanno parte delle manifestazioni artigiane promosse ancora dall on. Buronzo. Le donzelle lasciano a questo pun o il Carroccio e salite sul palco reale vengono complimentate dalle Principesse ohe si trattengono affabilmenld con loro. Il vincitore del Palle Siamo ora all'eliminatoria finale. Vince il primo premio di lire trecento .V-nr'-?nS dl SiuUa Maria, il secondo di S50 il Comune di Castagnole Lanze il •iZ°o^^, -1 rione dl San Silvestro ^i«;c„° i uJt,ma corsa- 1 concorrenti partono in gruppo serrato, e tali si mantengono fino al terzo girò, allorché all'ultimo momento uno dei! corridori distanzia gli altri per una lunghezza vincendo fi palio, il vincitore1 ? « Pel mi», un cavallo bianco, montato dal fantino Cerniti Giovanni, e di prò- &o!&(It'iisì?-ri?r ,Pu&n° Attilio, della frazione di Vu.tosto bissmhsgl roccio, poi ritornano nella tribuna. Le L applauso corre vibrante lungo tutte le tribune e si ripercuote nell'immensa folla del prato. Il secondo e terzo premio, consistenti in una borsa di denaro e in un paio di sneroni dargento, sono stati vinti da San Damiano; il quarto, un gallo vivo, da Caiiiano; il quinto, l'insalata con l'acciuga, da Moncalvo. I premi recati da vaneiii t>u cesti posti all'estremità di un asta, sono subito consegnati. I Principi scendono nel « parterre . con le autorità e si avvicinano al Car a e a e , i e - » acclamazioni si rinnovano più formi (labili. Poro dopo, salutati dalle autorità e da un'ultima manifestazione di simpatia, le Loro Altezze lasciano il campo e riprendono la via del ritorno verso Torino. Le musiche squillano ancora: poi anche le autorità se ne vanno c la moltitudine lentamente sfolla. Il vincitore del palio, col prezioso trofeo al braccio; sprona il cavallo, e attraverso la città, galoppa verso il suo borgo. La grande giornata è Unita. FRANCESCO ODDONE,