378 voti di maggioranza al Governo francese dopo un vivo dibattito sulla politica estera

378 voti di maggioranza al Governo francese dopo un vivo dibattito sulla politica estera 378 voti di maggioranza al Governo francese dopo un vivo dibattito sulla politica estera ; Unanime disapprovazione dell'accordo austro=ledesco Parigi s nottei i Parigi, s notte. L'atteso discorso di Briand è slato pronunziato oggi In un'atmosfera inolio più calma di quunlo (osse lecito prevedere. Alla piova del l'atti, le destre hanno dimostrato ancora una volta di essere molto più aggressive fuori che non entro 11 Parlamento. I discorsi degli on. Scapini e ^rincivilii llouillon, sul quali l'opposizione riponeva le sue principali speranze, sono state ascoltati senza notevoli Interruzioni da parte delle sinistre; ma anche senza dar luogo a grandi manifestazioni di plauso da parto delle destre. Il deputato Scapini, cieco di guerra, deputato di Parigi, appartenente al gruppo dell'Azione democratica e sociale, presidente de1 ciechi di guerra, ria parlato tra l'altro della politica della Francia a Ginevra per ciò chi' concerne il disarmo, dei risultati della politica francese con l'Italia e delle relazioni della Francia col Itetch. Circa le relazioni co.i l'Italii l'oratori ha detto: • Quattro motivi ci separano dall'Italia: le relazioni con la Jugoslavia; l'accordo sulla frontiera della Tripolitania; lo statuto dei sudditi Italiani In Tunisia e infine la parità navale. Ciascuna di queste quattro questioni e di soluzione molto diffìcile ed e dunque sul piano politico che bisogna trattarle in stretta collaborazione ». Dopo aver accennato all'aggiornamento dell'accordo navale ed alle relazioni col Governo del Réich, l'oratore si 6 dichiarato Insoddisfatto della politica di Briand che non ha dato risultati soddisfacenti. Krancklin Bouillon ha fatto quello che stava in lui per mettere nell'imbarazzo il Ministro degli Esteri, e per provocargli contro una vivace reazione della Camera, ma non vi è riuscito. Dei moderati lo hanno ascoltato con simpatia, ma senza osare di fargli coro. Viceversa, quando Briand prese la parola, non si trovò nessuno sui banchi dell'Unione repubblicana per Interromperlo o per attaccarlo. Un breve scatto di Franchi in-Boulllon venne Immediatamente soffocato dalla pronta risposta delle sinistre. Enunciazioni evasiva In complesso da uo pezzo non si era vista una manifestazione oratoria del Capo del Quai d'Orsay — che Berthelot, contrariamente alla sua abitudine, era venuto ad ascoltare dalla tribuna diplomatica — svolgersi in un'atmosfera cosi povera di elettricità. Eppure non si può dira che l'oratore abbia detto cose nuove, ni fatte rivelazioni capitali. La voce messi in circolazione dai suoi amici che i1 discorso odierno avrebbe contenuto l'esposizione del piano di organizzazione economica europea, che la Francia presenterà a Ginevra, è stata smentiti! dai fatti. Come sempre. Briand si t> espresso in termini estremamente generici, e la sola prospettiva che sembra potersi desumere dalle sue dichiarazioni è che la Francia si propone di consolidare le possibilità di indipendenza economica dell'Austria facendo a questo paese, con l'aiuto della Piccola Intesa ed eventualmente di altri Stati amici, una specie di trattamento preferenziale. Voleva forse il Ministro alludere ad una resurrezione del progetto di Con federazione danubiana, in altri tempi accarezzala dalla Francia? Nessuno glielo chiese, nè alcuna frase del suo discorso permette di supporlo. In quanto alPAnschluss in se stesso, Briand ri conobbe, senza perifrasi, che il caso non è escluso dal Trattato, anzi vi è esplicitamente previsto; ma alla condir zlone che esso venga approvato al l'unanimità dai membri della Lega delle Nazioni. Poiché su un problema del genere l'unanimità a Ginevra non si realizzerà mai, ebbe l'aria di dire 11 Ministro, che pericolo c'è a deferirlo al Consiglio della Lega e a restare, di conseguenza, sul terreno della stretta legalità? «Non si può dunque considerare, concluse, che il fatto da parte dell'Inghilterra e dell'Italia di essersi pronunziate per l'appello alla Lega delle Nazioni costituisca un atto poco amichevole verso la Francia. Al contrarlo, questa soluzione e la sola che. n mente fredda, potesse venir presa da chi Ita la responsabilità di conciliare gli Interessi nazionali con l'interesse supremo del mantenimento della pace ». E qui l'oratore citò un recente articolo àeWObserver, in cui l'azione diplomatica svolta dalla Francia, dopo l'annunzio del progetto di accordo doganale austro-tedesco, è presentato come un successo di primo ordine. « Calma e sangue freddo » Se dovessimo riassumere, attraverso l'intero discorso dpi Capo del Quai d'Orsay, come sempre diffuso e sinuoso, i passi direttamente relativi ai problemi politici dell'ora, potremmo ridurli a quanto segue: • L'Anschluss .aveva all'indomani della guerra, nelle aspirazioni austro-tedesche un carattere nettamente politico; oggi essa non ha più se non un carattere economico Del resto, bisogna essere realisti, e saper guardare in faccia alle i-ose. Quando esistono in Europa popoli in gravi difficoltà economiche, non s| può sempre evitare che popoli meglio organizzati di loro, disciplinati ed in grado di aiutarli, offrano loro 11 proprio concorso, e vedano onesto concorso accettato. 11 solo modo per lottare contro tale eventualità non consiste nello starsene con le mani in mano, bensì nell'offrire alla nostra volta a chi ne ha bisogno, tutto l'appoggio e la collaborazione di cui siamo capaci. Il mio progetto di collaborazione economica si ispira a questi principi!. Si e fatta tanta ironia contro l'Unione europea. Ma al momento attuale e proprio l'Unione europea che sta per fornirci 1 mezzi di eludere 'la minaccia dell'Anscliluss. fondendola in un tentativo di organizzazione generale. Certo il modo in cui l'Anschluss è stata preparata mi ha profondamente ferito come un procedimento che, dopo le molte provo di buona volontà date alla Germania non meritavo. Ma In frangenti di questo genere agitarsi, minacciare, rumoreggiare sarebbe come cedere al panico, ed !i solo metodo utile in politica è, viceversa, il sangue freddo e la calma dell? decisioni. Se il Paese dovesse venir diretto, ogni o domani, dagli uomini che preconizzano l'adozione di quei procedimenti, andremmo incontro a sorprese ben altrimenti dolorose di quelle che provengono dal tentativo di Anschluss. • Giacché, non dimentichiamo, l'Alt fechluss è un tentativo, e uou un lutto iiI | o o i a e a a i , l , e : ; n i e ro l i o r . n a e a l , a e e o l e a a e a e, d a e. d i o o i o è r l i 1 o i a , e , i i o o i ; o à o i o e a n è e a o compiuto; ad impedirgli di divenire un fatto compiili.' provvedevi l'azione che io ho già impegnata con l'aiuto dello Piccola Intesa, t delle altre Potenze amir.hu. L'Europa, le quale costituisce un formidabile mercato, si indebolisci.' però per II fatto die nulla vi è di coordinalo. Vi è ut. disordine spaventoso. A Ginevra tutte le Nazioni saranno presenti, comprese la Germania e l'Austria. Queste dicono: noi abbiamo 11 diritto di preparare un plano d'accordo Noi non diciamo di no. Esse riprendono: questo accordo è aperto a tutti. Allora io rispondo: perchè non vi siete rivolte a tutte le Nazioni? « Domani, a Ginevra, verrà compiuto un grande sforzo. Io spero eh? coloro i quali hanno commesso un errore lo ripareranno, nell'interesse morule, del loro Paese. Spero che la Germania e l'Austria troveranno conveniente l'organizzazione economica dell'Europa». I tre quarti dell'assemblea salutarono la perorazione con un lungo e insistente applauso, cui le destre non trovarono la forza di reagire. Bipresa la seduta aiile 22, diversi oratori, prò e contro, si succedettero alla tribuna per fare le dichiarazioni di voto dei rispettivi gruppi. Il veto Uopo un Intervento di Lavai e alcune ultime dichiarazioni di Briand venne messo al voti il seguente ordine del giorno presentato a nome del repubblicani di sinistra dall'on. l'ougère: « La Camera, affermando la sua adesione ad una politica di intesa Intemazionale, e ad una larga e lodevole cooperazione dei popoli europei, condannando formalmente l'Anschluss che sarebbe in opposizione con questa politica e con l trattali, approva le dichiarazioni del Governo e, fiduciosa in lui, respingendo ogni aggiunta, passa all'ordine del giorno ». - L'on. Blum chiede la soppressione delle [carole: « Respingendo ogni aggiunta ■ , dichiarando che, per queLlo che riguarda la fiducia, lui e 1 suol amici non la voteranno, poiché non credono che la politica di Briand sia conciliabile con la maggioranza sulla quale si appoggia il Governo. Essi dunque si asterranno. II Presidente del Consiglio Lavai pone la questione di fiducia sul mantenimento delle parole « respingendo ogni aggiunta ». Queste parole vengono mantenute con ■'•60 voli coniro 153. L'ordine del giorno è poi messo ai voti per divisione. La prima parte, cioè le parole: • Affermando la sua adesione ad una politica di intesa internazionale, e ad una larga e lodevole cooperazione dei popoli europei » è approvata per alzata di mano. La seconda, parte: .Condannando 11 progetto di unione doganale austrotedesca che sarebbe in opposizione con questa politica e con 1 trattati » è approvato all'unanimità dei 470 votanti. Le parole: « Approva le dichiarazioni del Governo • sono- adottale con 430 voti contro 52. li Governo è uscito dunque vittorioso, da questo dibattito, con 378 voti di maggioranza. C. P. li programma navale del Ministro Dumont Parigi, 8, notte. L'« Intrnnsigeant » sono il titolo e II programma delle nostre costruzioni navali • pubblica: « 11 sig. Dumont, Ministro della Marina, ha presentato ieri all'ufflelo della Camera un progetto di legge relativo al programma di costruzioni navali francesi per gli anni 1931 e 1932. La Commissione della Marina della Camera ha già proceduto ad un breve esame del progetto. Questa mattina i deputati Appell, presidente della Commissione e Uanielou, • relatore del bilancio si sono recali al Ministero della Marina per comunicare al Ministro le loro primo osservazioni relative al particolari, e per.pregarlo di volersi recare martedì prossimo'dinnanzi alla Commissione parlamentare della Marina per essere ascoltato sul progetto. Le costruzioni previste nel programma sono le seguenti: 1) un incrociatore di linea da 23,323 tonnellate (esso rappresenta una frazione delle 70 mila tonnellate che sono state accordate dal Trattato di Londra per le costruzioni fino al 31 dicembre 1931!. Questa nave è destinata a rispondere all'incrociatore da 10 mila tonnellate tedesco che, dal punto di vista dell'armamento, della velocità e della protezione, sorpassa al momento attuale le navi della sua categoria. Esso è munito infatti d'un armamento di cannoni da 260 mm. mentre 1 nostri incrociatori non posseggono che cannoni da 203 mm.); 2) due incrociatori di seconda classe, ciascuno di 7500 tonn. circa; 3) una serie di navi la cui costruzione, secondo gli accordi anteriori, non è limitabile. Sono un • avviso » per campagne lontane, una nave-trasporto e quattro navi di scorta. Per la prima volta un programma di costruzioni navali francese non comporta la impostazione in cantiere di sottomarini. Sembra che il progetto presentato dal signor Dumond, sia esattamente conforme allo spinto e allo schema dell'accordo navale, lo cui clausole, benché non ancora ratificate dulie Nazioni partecipanti, sono state rigorosamente osservate. Aggiungiamo che il Ministro della Marina, nel desiderio di correttezza che conviene sottolineare, conformandosi sempre alle clausole del trattati futuri navali, ha informato da alcune settimane i suol colleghi italiano e inglese della intenzione di presentare il suo programma di costruzione, Informandoli delle modalità che esso conteneva. (Stefani). Un incontro Grandi-Henderson alla vigilia della ripresa ginevrina Roma, 8 notte. Il Ministro degli Affari Esteri, on. Dino Grandi, partirà per Ginevra, dove si troverà due giorni prima dell'apertura dei lavori della sessione della Società delle Nazioni. Ci risulta che anche l'on. Hendereon, anticiperebbe la data di arrivo a Ginevra. I due Ministri degli EMeri, avrebbero fissato il loro incontro a Ginevra, prima che comincino i lavori della sessione, peir avere uno scambio di idee e sulla questione navale, e sui diversi proibirmi die saranno discussi in seno ialla Commissione di studio per la I Unione europea, in spiio al Con|t-iglio della Società delle Nazioni.