Il bilancio della Guerra alla Camera

Il bilancio della Guerra alla Camera Il bilancio della Guerra alla Camera Il problema della pace e l'atteggiamento Italiano Roma, 8 notte L'attesa per la discussione del Bilancio della Guerra ha richiamato oggi alla Camera molto pubblico, che affolla tutte le tribune. Nella tribuna delle forze armate si notano numerosi ufficiali delle varie armi. L'on. GIURIAT1 apre la seduta alle 16 precise. Siedono al banco del Governo i Ministri Gazzera e Mosconi, i Sottosegretari Manaresi, Fani, Marescalchi. La seduta si inizia con la discussione sul disegno di legge per la conversione in Legge del Decreto-legge riguardante i provvedimenti per l'industria della Pesca. Prendono lia paiola Banelli e Franco ai quali risponde il Sottosegretario on. MAHESCALCHl che dà assicurazioni circa la cura del Como per assiemare aneli: in questo campo l'indipendenza economica del nostro Paese. Il disegno di legge 6 approvato e si passa alla discussione del Bilancio della Guerra. Gli armamenti francesi e jugoslavi COSELSCHI esporrà il suo pensiero con la massima .sincerità, dote questa che sembra, nel momento attuale, mancaie in Europa e nel mondo, cosicché, mentre tutti si dichiarano fautori di pace, mai come in questo momento l'atmosfera internazionale si presenta oscura. La verità è che il problema della pace e della guerra è cosi formidabile che non può essere trattato e risolto con le conferenze di Ginevra e con i patti di Kellogg. -. Di •front? al disarmo, due sono gli opposta atteggiamenti, quello dei go verni democratici, che vi si dichiarano favorevoli, ma operano in senso ad esso contrario, e quello del Governo Fascista, leale e sincero, che parla co ine agisce, ed opera come parla. Ed anche di recente, quando l'Italia, dan do prova del suo spirito di conciliazio ne, aveva aderito al patto navale, sono sorte delle forze oscure, nemiche non solo dell'Italia, ma anche della stessa Francia, che lo mettono in pericolo. E' stato perciò mollo opportuno che il relatore abbia lucidamente dimostrato qual sia l'andamento degli armamenti francesi, nel confronto di quelli del nostro Paese. Bisogna por mente che la Francia, in soli uo giorni, può mettere in campo 73 divisioni, e nei successivi 45 giorni altre 40. Inoltre essa ha cinto le sue frontiere di una formidabile catena di fortiiicazioni, che l'oratore descrive minutamente. Esse rappresentano quanto di più moderno poteva essere ideato dalla ingegneria bel bea. Quanto alla Jugoslavia afferma che a differenza di altri paesi vicini in que sta Nazione Governo e popolo sono in timamente desiderosi di una guerra, e la mentalità di coloro che sono al potere, ò tale da non lasciare illusioni sui pericoli formidabili che essa potrebbe scatenare. 11 loro motto è: dui Vantar all'Isonzo. Ognuno può comprendere la gravità elle si nasconde in questo proposito, così sinteticamente espresso. E' opportuno che gli italiani si rendano conio di ciò, per comprendere da qua 'le spirito siano alimentati i deplorevo li episodi, che avvengono cosi di Ire quelite ai nostri confini {approvazioni) Ma non basta; occorre avere presente anche gli atteggiamenti assunti da qualche alta personalità governativa, clie si 6 recentemente espressa nei no stri riguardi, in termini ben diversi dalle parole nobili ed alte di solidarietà umana, che, in ogni occasione, prò umida il nostro Capo del Governo {applausi). Ne si devono dimenticare gli elementi, elio l'oratore espone alla Camera, i quali dimostrano un collegamento della Jugoslavia con la Enuncia. Ciò è tanto più incomprensibile quan do si pensa che l'Italia ha garantito la sicurezza della Francia, di fronte alla Germania, e che la Francia stessa non Ila interesse diretti all'Adriatico. E' il caso di chiedere a che cosa mira tutto ciò, e di chiederlo soprattutto ai combattenti francesi, con i quali i nostri eroici soldati versarono il sangue sui comuni campi di battaglia (applausi}. L'atteggiamento aggressivo della Jugoslavia si desume, poi, quotidianamente, dalla violenza della stampa jugosla va, che non risparmia all'Italia Fasci sia le più volgari ingiurie. Sono poi, di questi giorni, lo dimostrazioni ani italiane, in occasione del decimo anni ver sa rio dello sbarco rielle truppe serbe in Dalmazia. Ricorda a questo propo sito con commozione che, mentre la plebaglia scorrazzava nell'isola di Curzola. apparvero ad alcune, finestre bandiere italiane abbrunate (applausi). Quanto al progresso della prepara zione bellica jugoslava, esso è andato ogni anno, intensificandosi, sino a superare nell'ultimo esercizio i due miliardi di dinari. Ma allo stato delle cose, non dipende da noi il perdurare della pace, e pertanto, oi'gi più che mai, la nostra anima si volge verso il nostro Esercito, che è rimasto sempre stretto intorno al suo Ile, baluardo dell'avvenire del popolo ballano {vivi applausi). Diamogli quindi tutti i mezzi per as solvere ji suo diffìcile compito, e continuiamo ad organizzare il popolo ita. liano per la sua difesa, che non è solo difesa del territorio, ina anche di una idea. Circondati dal cerchio aggressi vo del vecchio mondo, noi non ci lasceremo sopraffare. Quando l'ora ver rà, allora il Duce lo spezzerà per sem pre (vivissimi applausi, molle congratulazioni). Le benemerenze della Milizia GUGLIELMOTTI tributa anzitutto an ch'egli ini plauso al relatore, che ha veramente impostato, in modo organi co e preciso, i principali problemi della difesa de mostro Paese. L'enorme orientamento di spirito, av. venuto nella formazioni! giovanile, io inquadramento Volontario della Milizia, con compiti precisi, anche nei ri: guardi della mobilitazione, e. infatti sicura garanzia che le reclute arrivano alle caserme con un sentimento di disciplina e di dovere solidissimo, e che, in caso di guerra, non si verificilerebbe più il doloroso fenomeno dell'imboscamento (approvazioni). A proposito della Milizia ricorda le grandi benemerenze clic essa si e acquistata, nelle nostre recenti operazioni coloniali, e ne rileva il contrasto con le formazioni mercenarie delle legioni straniere. Di fronte a tutto ciò, convinto clie il complesso delle istituzioni pre-militari fasciste, sia tale da poter equivalere almeno a sei mesi di servizio militare nella ferma ordinaria. Coneludendo dichiara di avere palmato soltanto per l'amore, che tutti nutriamo per l'esercito, avanguardia di tutte le conquiste della Nazione {vivi applausi, molte congratulazioni). La leva militare SALVI si occupa della leva e della ferma, che sono i'punti vitali degli eserciti a costruzione nazionale, come il nostro. Riguardo alla leva, cita una serie di dati statistici, desunti da tutto il ricco- materiale raccolto dall'apposito ufficio del Ministero, mettendo in evidenza il valore delle cifre percentuali, riguardanti i ritormati e i rividibili, e specie, fra questi, quelli affetti semplicemente da deficienza di perimetro toracico e da debolezza di costituzione organica. Su di essi infatti, l'aziona correttiva e perfezionativa di tutte le istituzioni assistenziali, del Regime potrà awre largo campo di azione. Esamina il modo col quale viene preparato il medico militare, sia nel tempo di permanenza alla scuola, sia nella organizzaz.one e nei iprogrammi di questa, c si dichiara soddisfano, perchè è d'opinione che. come il destino di una ferita dipende spesso dalla prima medicatura, così si debba portare la massima attenzione sui giovani ufficiali medici, destinati a seguire le truppe. Bel resto, le statisticiie degli ospedali militari, ci dicono quanto tutti i gradi siano all'altezza della loro missione [approvazioni). Conclude, inn.'L'giando all'Esercito, che p scucia di preparazione alla guerra, ma, anche scuola di abnegazione' e di vivere civile {vivi applausi, congratulazioni). Dopo la presentazione di alcuni disegni di legge, viene indetta la votazione dei disegni di legge presentati, che vengono tutti approvati. La seduta è lolla alle 19.30 e sarà ripresa martedì, alle ore 16. NOTÌZIE militari Concorsi per l'ammissione ai Collagi militari di Roma e Napoli Roma, 8, notte. Una circolare, pubblicata dal « Giornale Mimare », annuncia che, per l'anno scolastico 1931-32. è aperto un concorso per titoli' per l'ammissione: al al Collegio Militare di Roma, di 00 allievi alla prima classe di Liceo classico; 25 allievi alla prima classe del Liceo scientifico-, b) al Collegio Militale di Napoli, di 85 allievi alla prima classe del Liceo classico; 25 allievi alla prima classe del Liceo scientifico. I corsi avranno inizio dal primo ottobre prossimo. Il Bollettino Rama, 8, notte. Il «Bollettino ufficiale dell'Esercito» reca: UFFICIALI GENERALI Caverzarani, generale di brigata fanteria collocato in ausiliaria per età; Scarouia, generale di brigala fanteria nominato lspetlore mobilitazione <',orlzia; DI Pietro, colonnello fanteria promosso generale di brigala fanteria, comando 11" brigata Bolzano. ARMA DI FANTERIA Vergani. colonnello collocato In aspettativa per limiti di servizio. Tenenti colonnelli: carabi» dal 36° fant. al Cori» d'Armata di Bologna; Bellini, dal 30" id. al Corpo d'Armata distretto di Roma. Primi capitani: Chiavari, in aspettativa, collocato a riposo; Fioravanti; dal comando divisione militare Brescia assegnato comando Corpo di S. M.; zanler, dal 2» al Corpo d'Armata di Udine. Capitani: Gavanl, rimosso. Tenenti: Lombardi, incorso nella perdita del grado; Campione, dalla Trlpolttanla trasferito al 28° fant.; Veneziano, dalla Cirenaica trasferito al 24» ld.; Campolo, dalla Cirenaica al 2» id.; Massa, ld. al 1» bers.; Govirossl, dalla Trlpclitanla al 90» id. Sottotenenti: Buonliglio, Incorso nella perdita dol grado. ARMA DI ARTIGLIERIA Capitani: Guzzi, dal i° Controaerel autocampali al Ministero Guerra; Fermariello, dalla Direzione Rivista Artiglieria Genio, trasferito 29» campale. Tenenti: Cascino, dispensato a domanda dal servizio; D'Avo«a, dal 28" campagna, Irasferilo Scuola Tiro. ARMA DEL CENIO Tenenti colonnelli: Granata, comando Genio Corpo Armata Roma, cessa assegnazione Ministero Guerra. Il ■Bollettino Militare » pubblica Inoltre un elenco di ricompense (croci di guerra) concesse con deliberazione ministeriale 21 .'tprile scorso per operazioni guerresche in colouia.