Cinque isolati su sei in via di demolizione

Cinque isolati su sei in via di demolizioneNUOVI OSTACOLI PER VIA ROMA ? Cinque isolati su sei in via di demolizione Dopo un periodo che sembrava, di iBtasi — e sotto certi aspetti, da noi re-'centemente accennati, lo era, a causa!degni ostacoli di varia natura sorti du- rante lo svolgimento del lungo e dilli-]Cile lavoro d'ufficio — il problema di via Roma si è alla fine avviato ad iuta soluzione che, per il primo tratto fra piazza Castello e piazza San Carlo, assùmerà ii carattere totalitario. Bisogna pertanto dire una volta di più, in presenza dei risultati raggiunti, che se a tale soluzione si sta finaluiente per arrivare, ciò si deve alla ferma volontà e alla tenacia spiegate dal Podestà, dottor Tha.on di Revel, il quale non ha dovuto solo lotta.re contro il misoneismo e lo spirito di conservazione di una parte dei proprietari, anche se costoro non aveva.no da conservare che misere e indecorose catapecchie ; ma si è trovato a dover condurre in nono la grande intrapresa in un -momento in cui le difficoltà di ordine finanziatilo non sono indifferenti. Con tutto ciò sarebbe azzardato affermare che tutti gli ostacoli siano stati appianati o superati. Abbiamo sempre fatta la dovuta distinzione fra proprietari e proprietari. Vi sono quelli che, animati da profondi sentimenti di attaccamento alla propria città e di disciplina verso la deliberazione del Governo, hanno dato al Comune la loro spontanea collaborazione per giungere il piti rapidamente possibile agli accordi: e per taluni di essi gli accor di sono già stati perfezionali; per altri lo saranno. Ma accanto a questi prò- prtetari ve n'ha una seconda categoria, per fortuna limitata, che si è compor-|tata in modo ben diverso. .E' noto il nesso esisterne fra l'inizio delle demolizioni e la necessità di fornire di una sede provvisoria quei commercianti dell'arteria che, a. ri osirnzi.one compiuta, tornemuno nella viti. Cosi strettamente collegate erano le due questioni, che si costituì espressamente il Consorzio dei negozianti di via Roma per riunire in un unico padiglione, in piazza Sa.n Carlo, j negozianti stessi. 11 padiglione, essendosi intensificati in'-questi giorni, per il personale e attivo impulso del presidente del Consorzio, comm. Ratti, i lavori, sta per essere ultimato. Ma ecco a questo punto giungere a. un certo numero di commercianti pivno-tatori dei negozi di piazza San Carlo, intimazioni a mezzo d'usciere spiccale dai legali di alcuni proprietà;! di casa, di non lasciare il vecchio negozio prima della*scadenza del contratto, pena, tutte le conseguenze della, rescissione, in iprimo luogo il sequestro dei mobili e delia merce. Ora è lecito chiedersi e che tenda questo, nel momento in cui il Podestà è impegnato a fondo a risolvere, caso per caso, le questioni dei vari isolati, attraverso accordi diretti con i proprietari degli stabili o per mezzo di espropri amichevoli o forzosi. La risposta non può essere dubbia. Che esistano nel momento presente, In conseguenza della crisi mondiale, difficoltà finanziarie, si e. riconosciuto più sopra. Ma qui siamo in presenza di un decreto del Consiglio dei Ministri, approvato dai due rami del Parlamento, a cui il Podestà di Torino da quasi un anno lavora senza posa p^r ùare pratica attuazione. Questa attuazione è già incominciata: un isolato, all'angolo con la piazza Castello, è in completa demolizione nella parte che concerne via Roma ; altri 10 stanno per essere; l'Azienda Tranviaria ha spostato, appunto per ciò, 11 passaggio di alcune linee, e in piazza San Carlo i negozi del padiglione non attendono che i locatari. Così stando le cose — e non stanno altrimenti — è possibile che qualcuno cer- chi di arrestarne il corso, dì dar rhàc-jchina indietro? Perche gii avvocatiiche, a nome dei loro patrocinati, han-ino spiccato le intimazioni ai commer- cianti, saranno magari, a. rigor di pat- •ti. nella legalità ; ma i conduttori dei negozi avranno il diritto di considerare a loro volta le condizioni eccezio- inali nelle quali sono venuti a trovarsi 'per efleito del decreto ministeriale, !condizioni rese più gravi nei loro con fronti dalla presenza degli steccati at] torno agli isolati in demolizione che a bau già costretto altri loro colleghi ad andarsene, e dalia polvere che investe in permanenza la loro merce; e questo diritto acquisterà valore decisivo dal fatto clic essi abbandonano i vecchi negozi non per tornaconto privato o per capriccio, bensì per consentire che una legge dello Stato, investente gli interessi di una grande città, abbia la sua applicazione; mentre dall'altra parto,,se le intimazioni avessero effetto si conseguirebbe lo scopo opposto. Occorre forse ricordare che, anche in questo caso, il « saius publica, suprema lex », mantiene tutta la sua efficacia dimostrativa? Naturalmente neppure questi tentativi impediranno che ciò che deve avvenire avvenga: e a dare la prova che la soluzione del problema per il primo tratto della via, nonostante ciò, sia. per essere totalitaria, basta riepilogare la. situazione dei sei isolati. Inolilo di. San Damiano: E' quello del] "ex-Albergo d'Europa. I lavori di demolizione sono stati intensificati, come ne avevamo espresso l'augurio: ed ó questa un'altra benemerenza della Fondiaria, che per la prima pose mano alle opere. Da piazza Castello si scorge lo squarcio che il palazzo sta subendo a cominciare dall'angolo. Lo steccato si prolunga attualniente in via Cesare Battisti, abbracciando i tre lati del'0 stabile. Il cantiere è in pieno fer|v°re. Comprende il il isolato San Pietro Teatro Carignano ed è già stata demolita in uno dei fianchi, nel vicolo della Verna (via Principe Amedeo), la nota casa Balivo. Quanto a.l resto, si stanno svolgendo le trattative. I lettori ricorderanno che a suo tempo abbiamo pubblicato il magnifico progetto di ricostruzione dell'isolato nella parte destinata a.d essere demolita, insieme con il nuovo assetto da darsi a.1 teatro. Isolato San Giovanni Ballista.: Va da. via Principe Amedeo a piazza S. Carlo. Naziona.Ie delle Assicurazioni, che ha incaricato il Municipio di procedere agli esproprii di tutti gli sta.bili che lo compongono. Le pratiche volgono alla fase finale. La principale proprietaria dell'isolato è la « Rinascente », che vii-eversa ha la sede altrove, ma anche con. essa l'accordo è avvenuto. Per completare le operazioni, man ordo per due proprietà, jij cui so pol0 no esponenti il signor Chiaffrino e ìffisignori Giordano e Maranza.no. La de- molizion-e dell'intero isolato è quindi]vicina: parzialmente essa è già eomin-jciata con la casa posta al numero 4 di via Principe Amedeo, angolo vicolo del Montone, che per le sue condizioni può fare il paio con la scomparsa casa Balivo. Isolalo San Federico : Tra piazza San Carlo e via Bertola, sede della Galleria Natta. Accorilo raggiunto. Il senatore Giovanni Agnelli, presidente della « Società edilizia • che porta il nome dell'isolato, e il consigliere ing. Giovanni Canova, firmeranno il documento in questi giorni. Le demolizioni si inizieranno in giugno. Isolato di San Vincenzo: Tra via tortola e vìa della. Caccia. Accordo con- eluso con quattro proprietari; tratta- tive avviate con gli altri sei. Le de- molizioni si iniziéranno a giorni, nel- le r.-irti pcnrnnriate 'le parti espropriai Isolato di Sant'Emanuele: Tra via della Caccia e piazza Castello, costituente la seconda testata di via Roma verso questa piazza. Qui si è in alto mare. j Senonchè il piccone iquando cinque isolati saranno investi-1 iti, che farà il sesto? Ciò naturalnien- lè in moto: eì te a prescindere dall'azione del Conni ne, "che procede diritta e inesorabile, oii il plauso della ciuadinajiza e dei disoccupati in attesa di mettersi al lavoro.

Persone citate: Balivo, Ballista, Giovanni Agnelli, Giovanni Canova, Maranza, Ratti, Revel

Luoghi citati: Cile, Europa, Torino