Lo spionaggio di pace

Lo spionaggio di pace Lo spionaggio di pace Ben poche analogie vi sono tra lo spionaggio di guerra e lo spionaggio di pace : il primo opera con aperta aggressività, tende a risultati immediati, è sempre disposto a scoprirsi quando si tratta di raggiungere un risultato importante, è un mezzo di offesa lecito quanto gli altri e trova nello stato di guerra la giustificazione ad ogni suo atto; lo spionaggio di pace è un mezzo illecito, giuridicandente incompatibile con lo stato di pace, è qualche cosa come la guerra chimica della quale tutte le riviste militari si occupano e che gli Stati Maggiori studiano e predispongono, ma della quale è scorretto parlare ufficialmente; lo spionaggio di pace è quindi sostanzialmente differente dallo spionaggio di guerra per organizzazione, funzionamento, finalità, mezzi e procedimenti di lavoro; soprattutto lo spionaggio di pace è infinitamente più cauto e segreto di quella di guerra: perciò è anche . assai meno conosciuto. Ogni Paese ammette ufficialmente soltanto di possedere una organizzazione difensiva di « controspionaggio »; ma nessun Paese riconoscerà mai di aver fatto o di fare dello spionaggio in tempo di pace; nonostante . questo lo spionaggio di pace vive e gode buona salute in tutti i Paesi della terra. Vi e un libro tedesco : « Parlano quattro spie», di Heinz Ecke, tradotto in buon italiano da Paolo .> Treves ed edito dalla Casa « Fratelli Treves », che solleva un lembo del velo che copre lo spionaggio di pace e ne offre una visione rapida e realistica. Le quattro spie sono un agente francese, uno germanico, uno inglese ed una donna russa affigliata allo spionaggio sovietico, ed i quattro interlocutori fanno, con ^discrezione e verosimiglianza, alcune rivelazioni sulla organizzazione dello spionaggio, ai giorni nostri, nei loro papsi: i quattro personaggi sono probabilmente un paravento, ma l'artificio è presentato con arte persuasiva e lascia indovinare nell'autore del libro non comune conoscenza della organizzazione tipica dello spionaggio di pace e della politica militare dei quattro paesi studiati. 11 'libro dice quali siano le prede favorite dello spionaggio di pace e, in rapidi quadri aneddotici, ne adombra la attività. La spia tedesca accenna alla costituzione approssimativa dello spionaggio di pace in un paese moderno: una centrale del servizio, che si trova per lo più aggregata al Ministero della Guerra: questa centrale distacca aleuti^ filiali presso i comandi militari delle contrade di confine; di qui vengono spedite nei paesi nemici e nei paesi vicini a questi le vero spie professionali in qualità di agenti. Questi agenti principali si cercano poi collaboratori di fiducia, eventualmente assumono al loro servizio, permanentemente, degli ausiJiari, e cercano di estendere la loro possibilità di orientamento fin dove lo permettono il tempo, il denaro e 1è prospettive. Così la tela dello spionaggio è ordita; essa è più o meno fitta ed estesa a seconda degli scopi che uno Stato si prefigge e deimezzi di cui dispone. Su questa tela ie spie professionali lavorano ed il 3oro lavoiro consiste nell'udire molto, vedere ancora di più e tacere completamente; il cervello di una spia può essere paragonato ad una macchina fotografica che stampa ogni cosa sopra una lastra, ma non sviluppa fino al momento in cui può valutare con sicurezza il significato 'di ciò che ha stampato. La spia professionale deve possedere grande coraggio ed audacia ed essa « nutre di regola l'amore di patria in alto grado e questo amore è fortemente sviluppato dal suo stesso lavoro »; le 6pie professional: sono quasi sempre ufficiali del servizio attivo. Ecco un interessante e verosimile episodio raccontato dalla spia tedesca: all'inizio della guerra mondiale un ufficiale inglese viene incaricato 'di impiantare una organizzazione spionistica contro gli Imperi Centrali, in un paese neutrale. Appena giunto , sul posto l'ufficiale, assai pratico del mestiere e conoscitore 'dell'ambiente, fiuta subito le difficoltà dell'impresa e capisce che avrebbe potuto « lavorare » ben poco, perchè il controspionaggio del paese neutrale, dove egli deve insediarsi, lo ostacolerà. Alflora concepisce un piano audacissimo: chiede una udienza al Capo dello Stato Maggiore generale di quel Paese, dichiarando la sua qualità di ufficiale inglese; non appena ricevuto, espone esplicitamente al Capo di Stato Maggiore quale incarico egli (ha ricevuto da Londra, e soggiunge che il Governo inglese è certo di poter trovare pieno consenso ai suoi intendimenti da parte dello Stato Maggiore del Paese neutrale scelto come base d'operazioni. 11 Capo di Stato Maggiore generale, ammutolito per lo stupore, prende tempo, cerca scappatoie, ma alla fine, nel timore di inimicarsi l'Inghilterra, aderisce. Questo gesto impudente daLTuifleiale inglese aprì il Paese neutrale allò spionaggio inglese, e il Paese stesso si vide presto costretto, da questo precedente, a dar prova di disposizioni d'animo non meno neutrali verso tutti gli altri belligeranti, sicché si trovò, in breve tempo, (trasformato in un vasto campo di azione di tutto lo spionaggio mondiale; e, naturalmente, dovette anche adattarsi, quando si producevano spiacevoli incidenti, ad offrire aile-persone compromesse, il modo di 6p.ar.ire elegantemente e in tempo.La spia inglese aocenna sommariamente alla organizzazione del famosissimo « Intelligence Service » e narra alcuni episodi. Durante la- campagna francese nel Marocco contro Abd el Krim. si trovava a Tangeri un cosidetto «Comitato Rrim», inglese, ohe appoggiava segretamente Abd el Krim. I francesi avevano assunto al loro servizio una quantità di aviatori americani, i quali rendevano ad Abd el Krim l'inferno africano ancoc più caldo di quanto già non fosseEra questi aviatori volontari vi era un lenente di nome Faure, molto noto per la sua audacia.e per il' suo disprezzo della morte; questo Faure si riservava di solito i più pericolosi voli di ricognizione, che compiva quasi sempre da solo; osava perfino atterrare nelle vicinanze del campo nemico, e, tuttavia, riusciva sempre a tornare incolume. Soltanto dopo la fine della guerra maroc¬ntimcsmnvsrftcsdmqancrsvpgmppnzPègo a i , i e o . l » e i I o d c . a o o a l a ¬ china si seppe, c unicamente nei circoli iniziati, che Eaure era una spia del Comitato Krim, e ohe nei suoi voli trasmetteva ad Abd el Krim notizie sulle operazioni francesi; quando egli atterrava vicino ai luoghi dove si trovavano i guerrieri di Krim, lo faceva per trasmettere a costoro gli ordini del loro capo. Finita ila guerra marocchina, Faure scomparve dalla circolazione. Egli era un ufficiale aviatore inglese, aggregato al distaccamento defll'« Intelligence Service » che prendeva nome di «Comitato Krim». La spia inglese denuncia altresì quella che sarebbe « l'ultima novità » nel campo dello spionaggio : consisterebbe nel promuovere arruolamenti volontari, nei corpi militari specializzati del Paese contro il quale si opera, di giovani appartenenti al Paese stesso, i quali sono stati in precedenza « agganciati » e istruiti appositamente perchè il loro volontariato 6i compia in modo da poter vedere e riferire ciò che allo spionaggio nemico interessa. E' verosimile che ciò avvenga, ma non si tratta certamente di una novità. La spia francese è molto espansiva ed afferma ohe lo spionaggio del suo Paese, dn armonia alle caratteristiche • della struttura militare francese, si interessa vivamente di tutto quanto riguarda i progressi le applicazioni della scienza nel campo degli armamenti stranieri : soprattutto lo attira quanto riguarda aviazione, motorizzazione e armi nuove; con una serie di vivaci quadretti, la spia mette in luce la abbondanza di mezzi di cui lo spionaggio francese dispone, e con alcuni esempi, molto aderenti alla realtà, mostra quale possa essere, al giorno d'oggi, una missione di spionaggio e quali le non comuni risorse intellettuali e fisiche che deve possedere la spia di pace. Un episodio tipico 6 questo: al principio dell'anno 1929, lo spionaggio francese ha notizie vaghe, ma attendibili, che gli Stati Uniti d'America stanno esperimentando, nel più gran segreto, un nuovo aeroplano da bombardamento ed un nuovo modello di bomba da aviazione; gli esperimenti vengono eseguiti in una località dell'interno del Paese, dove un apposito arsenale è stato costruito in aperta campagna ed è vdgilatissimo. La direzione dello spionaggio incarica il tenente Levée, specialista del settore americano, di appurare la verità su quanto si dice; il tenente Levée, ufficiale in servizio attivo, è la migliore spia francese e dispone di eccezionali doti intellettuali e fisiche. Egli sparisce segretamente da Parigi due giorni dopo olle Ja gazzetta ufficiale militare annunzia il suo trasferimento ad un reggimento coloniale dell'Africa francese; in pochi giorni ottiene da se stesso quella sommaria trasformazione fìsica che occorre perchè il tenente Levée divenga il signor Brandes, cittadino americano ed ex-uomo di sport in cerca di impiego; quindi, munito di tutti i documenti di legittimazione necessari perchè le autorità americane non possano aver dubbi sull'identità def signor Brandes, la spia francese si imbarca a Bordeaux e sbarca a New York. Quivi completa ed aggiorna ila sua toilette americana e 6i mette in cerca di lavoro, accetta successivamente duie o tre impieghi che lo naturalizzano sempre meglio come americano e che lo avvicinano a tappe, senza fretta, alla località che lo interessa, dove riesce finalmente a mettere piede con molta disinvoltura, avendo ottenuto l'impiego di conduttore di autocarri presso una ditta ohe fornisce i viveri alla cantina istituita nel terreno deUVarsenale militare, méta ultima del signor Brandes. Compiuto questo passo decisivo, egli entra facilmente in rapporti col cantiniere e con i soldati del misterioso campo di esperimenti; beve ogni giorno in loro compagnia la birra; la domenica gioca con loro al foot-ball e, piano piano, riesce ad assumere notizie abbastanza precise su quello che contengono i baraccamenti costituenti il campo sperimentale. Egli intuisce ohe un grande baraccamento attorno al quale le sentinelle circolano giorno e notte e sul quale nessuno sa dire nulla, contiene i nuovi aeroplani da bombardamento e le nuove bombe in via di adozione per l'esercito degli Stati Uniti. Con una abile ricognizione del terreno attorno al campo può stabilire che, dai prati di una fattoria confinante con l'arsenale, sarebbe forse possibile creare la via di accesso al misterioso baraccamento; assume informazioni sul proprietario, della fattoria e gli 6i presenta come conoscitore di cavalli; ne fa la conquista col dar prova della sua abilità di cavaliere montando un cavallo difficile, e diviene amico del fattore. Nelle fughe e galoppate che egli ha compiuto in sella al focoso cavallo prima di riuscire a dominarlo completamente, egli si è, intanto, reso ben conto della topografia del luogo, ed ha concepito il suo piano; ha visto ohe i prati della fattoria sono separati mediante un fosso asciutto dal campo militare; ha constatato che il baraccamento misterioso è molto vicino a questo fosso ed ha osservato come compiono il loro servizio le sentinelle; completa le sue osservazioni con due ricognizioni notturne e poi comincia ad agire; di notte si scava nel fosso una posizione di agguato, ben mascherato dai rovi e vicinissima ad una finestra dell'hangar; con alcune rapide incursioni, tra una ronda e l'altra delle sentinelle, versa un acido potentemente corrosivo nella connessura della finestra dove sta l'apparato metallico di chiusura e constata che la finestra potrà ormai venire aperta con una spinta; subito dopoin una notte ohe precede un giorno festivo, forza la finestra, penetra nel baraccamento, richiude la fipestra e si trova finalmente dinanzal modello nuovo di aeroplano da bombardamento e ad alcuni mucchdi bombe complicate e potenti. Prende fotografie, disegni e appunti precisi e dopo due notti e un giorno di lavoro rimette tutto in ordine, esce dal baraccamento per la stessa via dalla quale è entrato, ritorna al suo incarico di conduttordi autocarri. Rimane sul posto ancora alcunsettimane per evitare che la sua fuga possa destare sospetti; e quando la sosta angosciosa, ma masche rata sotto una assoluta tranquillità gli sembra sufficiente per non destare allarmi, con un pretesto molto plausibile lascia il suo impiego, riattraversa l'America, cambia generalità c passaporti presso l'Ambasciata di Francia a Washington, e si imbarca per l'Europa; giunge a Parigi due giorni dopo che la gazzetta ufficiale militare francese ha dato la notizia che il tenente Levée dall'Africa era stato nuovamente richiamato nella capitale francese. L'ultimo a prendere la parola nel libro è l'agente dei Soviet russi ed è una donna; trattandosi di un libro destinalo al pubblico si può perdonare all'autore di aver valuto introdurre in veste di spia anche una donna, tanto più che, in altra parte del ilbro. egli riconosce che « l'elemento femminile ha dato nello spionaggio più noie che reale utilità ». La bella Jvana è dunque la bionda e insidiosa emissaria dello spionaggio russo in Inghilterra ed in Romenia e le imprese che ella porta brillantemente a termine in quei due paesi, con spirito e finezza, sono effettivamente imprese adatte alla natura femminile; facili, leggere, rapide, senza rischi nè fatiche troppo gtzpdsmnteppleJudctencsdpvucnrtin grandi e senza scosse troppo violen e, basate sopra l'effetto anestetizzante che là seduzione muliebre può produrre anche nei centri inibitori di un distinto e coli,;.- ufficiale, che sia al corrente di importanti segreti militari. E qui si cade un poco nel monotono leit-motiv di tutta la vecchia leteratura sullo spionaggio, ma la profonda conoscenza che l'autore possiede dell'argomento lo salva dele esagerazioni ed anche la bella Jvana può essere considerala come un esemplare verosimile di spia moderna. Il libro dunque ?• persuasivo per hi lo consideri dal punto di vista ecnico; divertente per chi voglia conoscere che cosa eia lo spionaggio ontemporaneo del tempo di pace enza lasciarsi condurre a spasso dalla fantasia dell'autore ed utile perchè da questa, conoscenza, dovrebbe derivarne per ognuno anche una più vigile capacità difensiva contro le infinite insidie dello spionaggio straniero, concorrendo così razionalmente e "validamente all'atività del controspionaggio nazionale. * GIACOMO CARBONI.

Persone citate: Brandes, Giacomo Carboni, Heinz Ecke, Treves