Seguendo il radioraduno per le vie del cielo

Seguendo il radioraduno per le vie del cielo Seguendo il radioraduno per le vie del cielo Da Vercelli a Bologna con Francis Lombardi ( Dal nostro iJa.-v-j.jato speciale aereo ) e i o e e t ae a , a ,' e a a a, oe c4 r n , a a a, a 1 i a e o i e oo e o i pe a e a e anaè n ni o ztn re lel e= e e n ni o me ù o, ue unre Bologna, 27 mattino. Le cose non sono andate bene : molta foschia nella mattinata, inolio vento ìlei pomeriggio. Tanto vento che, invece di atterrare a Firenze, come ci aveva ingiunto l'ultimo teledramma radiofonico, siamo stati costretti a rimettere le ali, rerso la pianura e a ridiscendere a. Bologna. Questa discesa provvidenziale, lo dico subito, è tutto merito del mar/ni; fico pilota vercellese Francis Lombardi, che ha guidato il suo as 1 Fiat, tra raffiche di. vento e nubi temporalesche con una perizia non comune. Lo portava, a colpi di cloche, come porta dove si vuole una farfalla quando è infilata nella schiena da uno spillo. Ho narralo rapidamente quest'ut timo episodio aviatorio della prima giornata, perchè ne sono tuttavia preso dalla magnifica, emozione. Ora ritorno al principio della cronaca. Come saprete, al raduno automa bilistico nazionale, al quale porteci pano circa mille automobili, sono stati ammessi a titoli di esperimento due ar'eoplani, due as 1, del gruppo aereo turistico di Vercelli, pilotati rispettivamente, il mimerò 1 da Francis Lombardi e il numero 2 dal signor Giulio Sambonet. Su questo ha preso posto il signor Minazzi e sulégrimo è salito il sottoscritto. La voce lontana tpuctpmrssfNoi due, oltre che da, passeggeri, abbiamo anche avuto l'incarico di fungere da radiotelefonisti e di ricevere gli ordini e la trasmissione dei messaggi dalle stazioni di Torino, Milano e Roma. Sui, due FIAT sono stati installati^ a questo scopo, due apparecchi riceventi « Marelli » con valvole a.circuito e dispositivi speciali che. li. rendono particolarmente atti alla ricezione con o senza antenna. Per evitare il disturbo delle onde emesse dagli apparecchi di accensione, questi, sono stati accuratamente schermati, tanto da neutralizzarli nel senso più assoluto, a qualsiasi regime del motore. Una simile installazione — mi diceva ieri un ingegnere — permette anche il volo rovesciato... Avrà ragione lui, ma io avrei voluto vederlo oggi, sull'Appennino per chiedergli se veramente l'acido esce o non esce dalle batterie, quando queste hanno Ieri mattina dunque a Vercelli, la. testa in giù. secondo gli ordini, sorbendoci una tazza di caffè con Francis Lombardi, abbiamo sentito il primo concerto della giornata: « La calunnia è un venticello » del Barbiere di Siviglia e, a disco finito, una voce risuonante nei microfoni, che l'aviatore e io portiamo appiccicati tilt'orecchio e in questa posizione ben tenuti da un caschetto di cuoio, ci ha ordinato di partire alla volta di Parma, ti Apparecchio numero 1, ha detto 10 speaker, con intonazione da comandante di armata aerea. VercelliParma, atterraggio e contro/lo ». L' AS 1, sotto la mano di Lombardi, si. è alzato immediatamente e dopo dieci minuti navigava in piena foschia. Sotto di noi, sì e no, si vedevano specchi di acqua della pianura vercellese e qualche luccichio tortuoso di fiume lontano. Si è cominciato poco bene. Il secondo apparecchio prese subito, obbeilendo all'ordine ricevuto, una direzione opposta alla nostra e non l'abbiamo più veduto.La voce nel microfono intanto fa muovere per tutta Italia e per tutti '<■ sensi mille automobili; ce ne sono11 quelli che devono dirigere rapidamente la loro marcia su dalle valli di Aosta, degli altri che si precipitano dal Brennero, degli altri, ancora che salgono verso Roma, da Salerno, da Napoli, o che si avviano per il litorale Adriatico. A noi, la voce lontana non ci rivolge più una. parola; ci lascia navigare tranquillamente tra le nubi di bambagia. Deve essere bello, in questa mattina un poco fredda e minacciosa, starsene, sdraiati, dentro una automobile a fumare la sigaretta, leggere il giornale e salutare la gente che passa. Noi restiamo in compagnia, di un uccellino instancabile che iwn fa che cinguettare dentro i microfoni. Musica celeste Uccellino e aquila si fanno compagnia : il primo ha attaccato la sua musica alle ali del secondo e tutti e due. se ne vanno allegramente per iciao Però è monotono e noioso questo canto continuo; e noi nel nostro Wètttia desideriamo qualche cosa dpai, che. non il trillo di un 'usignuoli meccanico. Un disco per esempio. Il nostro desiderio non ci pare eccessivo. Cch'udiamo. Francis Lombardi ed iose. quelli laggiù si siano propriscordati di noi e non sta bene lasciare senza svago dusolitari aviatori. E francamente ncielo riè pianura riescono a c'insalarci. Ecco finalmente Parma: una buonaconcludiamo ch tazza, di. caffè che ci offrono i gentili piloti, dì quel campo e poco dopo un'ora vii altro ordine : a Apparecchio numero 1, l'armu-Fer.ru:ra, atterraggio e controllo ». Via dunque 6pe.ì l'errava con la speranza che la mrlìn ni a.w.^../.* 7-7. - '*\ ,7»/l radio ci mandi rpialche cosa più del solito ordine perento io. E questa volta sinceramente l'audizione ci fa passare momenti meravigliosi. La radio funziona egregiamente, non dà un colpo di tosse, non ci starnuta, nette orecchie, non snona le nacchere. Il suono invece viene su limpido e pieno, che è un piacere ad ascoltarlo. Sentiamo prima un po' di predica, poi alla voce piana e persuasi va del sacerdote che spiega la Maestà di Cristo, si insinua un coro ecclesiastico ampio e ventilato. Bisogna udirla da questa altezza la musica, mistica, per sentirsela discendere prò prio in fondo al cuore. Volgendo gli occhi si vede l'infinita pianura finalmente tutta scinlìllante di sole, alzandoli, scendeva nelle pupille l'infinita grazia dell'azzurro del cielo, e nelle orecchie si ha un sussurro di violini, proprio come se suonassero nell'aria e non sulla terra n e e o i e o , a è e o a o o o a o o a . a i o i a , i; e e o aa uo nna e il eo di i ro Ci o, io ut n$ aa Le voci degli, uomini per noi avevano una sonorità così particolarmente lim.pida, un accento così patetico e accorato, che quasi quasi ci invitavano a unirci a loro, per osannare alla solennità del momento meridiano. Dentro a una Aureola musicale siamo discesi sul campo di Ferrara, mentre tutto intorno ci salutavano i riflessi delle acque che la cingono. E qui lo speaker mi rincresce constatarlo ci ha dimenticati per. due ore. Le abbiamo passate benissimo alla, mensa degli ufficiali, ma, se l® radio ci. avesse mormorato all'orec eh io « Attaccate il motore e partite », ci avrebbe proprio fatto piacere. Il tempo si era rimesso al brutto, ma forse per i signori automobilisti, ma per noi poveri navigatori dell'aria. Cominciava a soffiare il vento con una certa violenza e Francis Lombardi smaniava, pensaHdo alla fatica a cui avrebbe dovuto sottoporre i suoi generosi a pochi cavalli. Alle 14 finalmente quelli di. Milano rivolgono a noi, sempre sotto forma di ordine, il loro pensiero: « Apparecchio numero 1, Ferrara-Bologna». Era troppo tardi. Non so quanto tempo abbiamo impiegato a compiere i 40 chilometri, che in lìnea d'aria separano le due città. Sul campo di Bologna, Francis Lombardi viene festosamente accolto da S. E. Balbino Giuliano e dall'on. Biagi, presidente, dell'A utomobile Club di Bologna, he consegna all'aviatore un messaggio per il Duce, e il signor Peraz-oni direttore della sede: di Bologna della Fiat. Soltanto verso le 16 l'ordine di. partenza ci permette di spiccare il volo verso l'Appennino, che intanto si è andato minacciosamente, rannuvolando. Il bollettino metereologico non promette, nulla di buono. Il cielo è chiuso. Il vento soffia da sud, impetuosissimo. oA 1200 metri, con la burrasca Francis Lombardi si caccia egual mente fra le vallate e sale a 1200 -metri. Qui è cominciato il ballo, un ballo in piena regola. L'apparecchio punta fin contro lo spessóre delle nu tri e fila, varando una finestra azzurra, o sul passo della Futa o su quello di Baddicosa. Ma il cielo è chiuso contro le pareti, che. -paiono di piombo, il vento picchia come per aprirsi un varco. Su alcune cime circostanti si accendono e subito scompaiono settori luminosi di arcobaleno. Una raffica più forte fa volare l'apparecchio, come una foglia, strappata dal ramo, e allora il pilota decide a rotture la schiena a quel brutto pentolone che bolle, e dentro al quale, non c'è proprio nessuna necessità dì fare un tutto. Per far cambiare l'idea al pilota vercellese, che torna fresco fresco dal periplo dell'Africa, il tempo ci ha messo proprio tutta la sua, cattiva volontàL'aviatore, prima dì volgere la schiena al vento, ha dovuto voltargli ifianco e questo è stato anche un momento motto critico. Alle 17 ridiscendiamo a Bolognadi dove partiremo questa mattina, a seconda gli ordini che riceveremo attraverso la nostra radio. ERNESTO QUADRONE. Gli automobilisti biellesi Biella, 27 mattino. Ieri mattina., dalla sede dell'Automobile Club Biella, dodici automobilipartecipami al radio-raduno di Romahanno preso il « via » datò per radioUna folla notevole ha presenziato all'ammassamento della numerosa e ben _ organizzata carovana biellese. Le dohe' dici macchine, suddivise in due gruppi, sono partite simultaneamente alle 7,10. Il gruppo A., composto da sei macchine di cilindrata superiore ai 150eme, si è diretto, secondo l'ordine radiofonico, alla volta di Pavia, via Vercelli; il gruppo B., pure composto d 6 macchine, si è diretto alla volta di Cremona. 11 gruppo A. della sezione di Biella, capitanato dal presidente dell'Auto Club Biella, comm. Adolfo Rivetti, è giunto a Forlì con notevole anticipo sul tempo prestabilito. I cinque auto- niobilisti biellesi: Rivetti, Boggio, Can- 4/.nn Pnnninln DnptnOn Vino,in tnrrlÌQ. ® , o i o a . o a i o , a o è n è tono, Coggiola, Bertotto, hanno tagliato il traguardo, dopo 405 chilometri df ' marcia, alle 17,7'30", tutti in gruppo ; e alla media esatta di 110 chilometri orari, prescritti dal regolamento della gara. Alle ore 18,15'30" ha tagliato 11 tra- • guardo la macchina, pure appartenente al radio biellese, ma di cilindrata inferiore, del Pecoraro, che ha così mantenuto la diaria stabilita di 36 chilometri orari. Gli automobilisti biellesi, che hanno partecipato al radio-raduno di Roma in numero ragguardevole, tanto da es- sere in ordine di importanza di inscrizione, al 4.o posto'di tutta Italia, hanno in questa prima giornata di marcia, dato prova di eccezionale bravura tecnica, sì da far ritenere ohe siano fra i meglio clafiflcati dei 600 concorrenti al radio-ràuuno automobilistiCOw I passaggi per Genova Genova, 27 mattino. Anche la nostra regione ha dato numerosi partecipanti al radio-autoraduno. Da Genova sono infatti partite 25 vetture, diciotto delle quali genovesi e sette della riviera. Le 25 vetture erano suddivise in duo. sezioni: la sezione A, è stata avviata da Genova alla Spezia, e dalla Speziaad Arezzo dove pernotterà, la sezione B è stata avviata da Genova a Piacenzo e quindi a Bologna, per proseguire verso Firenze, dove ha ricevuto ordine di pernottamento. Presso la sede del- . l'Automobile Club Genova, durante'la' corsa, si sono svolte le operazioni di controllo per gli automobilisti provenienti dalle varie Provincie e transitanti per il controllo di Genova. I passaggi si sono verificati con maggiore intensità fra le 10 © le 13 con un totale di circa sessanta concorrenti, provenienti da Torino, Milano. Alessandria, Vercelli, Cremona, Aosta. n o o i r e l o e lo. eil oa, a tIl successo dell'auto radio-raduno Roma, 27 mattino. Da notizie giunte al R.A.C.I. e all'« Eiar » nella mattinata e nel pomeriggio di ieri, fino a tardi, si può constatare come gli scopi prefissisi dall' Autoradioraduno sono stati finora raggiunti. Sono continuati ieri gli arrivi per il Radioraduno automobilistico. Al. saper-» garage » di piazza Verdi sonò giunte in giornata circa trenta macchine, di cui molte sono estare. Oggi si svolgerà la seconda tappa delle macchine, che distailo da Roma più di trecento chilometri.'Ésse saranno qui nelle prime ore del pomeriggio. Gli arrivi si seguiranno Uno a sera. Le macchitie che giungeranno a Roma, entro domani, partecipanti al Radioraduno sono circa seicento. Le classifiche di questa gara, laboriosissime, si avranno molto probabilmente martedì. Da Ancona giunge notizia che solo due gruppi, composto ciascuno di due macchine, sono arrivati in quella città e vi hanno pernottato. I gruppi sono quelli di Cremona e di Mantova. Altri due gruppi annunziati, da Belluno e Treviso, non sono giunti fino alla chiusura del controllo alle ore 554 di ieri. I due aeroplani, N. 1 e N. 2, che dovevano atterrare all' aeroporto di Loreto, non vi sono giunti. Dalle notizie, che abbiamo potuto raccogliere, risulta che le comunicazioni radiofoniche sono state lungo tutto il percorso nettamente percepite; dando cosi ai concorrenti la possibilità dì seguire tutte le notizie, che, in base alle norme del regolamento, essi dovranno trascrivere sul libretto di marcia. Gli automobilisti partecipanti a questo singolare concorso turistico hanno potuto, a mezzo dei radio-comandi, dislocarsi verso le varie tappe stabilite con una quasi perfetta regolarità, dovuta, quest'ultima, alla attrezzatura della rete stradale, appositamente controllata e ispezionata con accuratezza dalla Azienda Autonoma Stataìe della Strada, che nei giorni scorsi ha intensificato il servizio lungo le strade italiane, a mezzo della Milizia della Strada. Particolare interesse ha destato l'intervento al concorso dei due aeroplani da turismo, forniti anch'essi di apparato radio-ricevente, uno dei quali porta a bordo l'inviato della Stampa. La ricchezza dei premi posti in gara, la cui dotazione raggiunge circa le 200.000 lire, con tra l'altro una vettura Fiat, da sorteggiarsi fra i vincitori, la partecipazione sovrattutto del Duce, che passerà in rassegna le macelline all'adunata finale, domani, ad Ostia, in occasione dell'inaugurazione di quel Lungomare, l'imponenza numerica dei concorrenti, tra i quali figurano i nomi di veri « assi » del volante, non ha mancato di suscitare un vivo interesse per questa originale e ardita manifestazione turistico-spor-' Uva, che ha larga eco di commenti in lutto il mondo. Tra i partecipanti all'auto-radio-raduno vi sono automobilisti di moltissime nazioni europee: tedeschi, polacchi, francesi, ecc., taluni dei quali dovranno percorrere circa 4000 chilometri per raggiungere l'Urbe. E' fra lo donne che prendono parte alla iniziativa la cognata del defunto Ministro tedesco degli . Esteri, Stresemann, la signora Ellen Winterfelt, che ha dovuto superare, con la sua macchina, notevoli difficoltà nel suo viaggio dalla Germania. Mercoledì 29. come già abbiamo annunziato, il Teatro Reale dell'Opera, aderendo alle richieste dell'Automobile Club romano, darà una rappresentazione di gala con la Boheme, in onore dei partecipanti al radio-raduno. oi, a, o. ln oplc00 ardi Il rapporto dei Segretari federali a Palazzo Littorio a Roma Roma, 27, mattino. Mercoledì prossimo si tPrrà al Palazzo del Littorio il rapporto dei Segretari Federali di tutta Italia. Dopo l'opera di generale revisione delle gerarchie fasciste provinciali, compiuta dall'ou. Giuriati, questo rapporto sarà il primo che si terrà ed è quindi fv cile prevedere l'importanza che esso verrà ad assumere. Il Segretario del Partito impartirà ai Segretari Federali le direttive per lo svolgimento del compito sempre più arduo e complesso che li attende per le crescenti fortune del Regime e per la tranquillità ed il benessere del popolo italiano. - •