Torbida situazione nella Spagna repubblicana

Torbida situazione nella Spagna repubblicana Torbida situazione nella Spagna repubblicana Il Re e la Regina si riuniscono a Parigi dopo il drammatico viaggio (DAL MOSTRO IIVVIATO) L'oscuro perìcolo Madrid, 16, notle. '. El' Crisol muoveva oggi rimprovero al Governo provvisorio non solo di aver lasciato partire il Re senza che prima firmasse l'abdicazione, ma perfino di non averlo messo addirittura-in stato d'accusa. Il processo ai vinti ■Quanto a questa questione che El Crisol riprende, dopo che tanto si è già detto e scritto in proposito in Spagna, e che con esso riprendono vari altri fogli, la questione delle responsabilità per ciò che riguarda gli avvenimenti di questi ultimi anni, dal disastro marocchino di Assùal, che viene imputato appunto al 'Ite, alla sua azione personale in contrasto cogli stessi alti comandi militari che egli volle sostituiti; guanto dunque a questa questione e 'alle connesse., il Governo repubblicano ha già deliberato, come sapete1, l'istruzione di speciali processi per l'accertamento e la sanzione dette, responsabilità. E' questa anzi una 'delle prime e principali decisioni del Consiglio dei Minislr di ieri sera. 'Dopo il quale Consiglio il Ministro degli Interni Miguel Maura dettava ai giornalisti Vi seguente nota riassuntiva : .« Il Governo procederà senza dilazione a prendere possesso del Palazzo Beale, al quale scopo il direttore generale della Pubblica Sicurezza procederà in unióne con un nól.iio designato dalla Giunta del collegio nazionale a mettere i suggelli su tulli gli appartamenti del palazzo A partire da quebto momento la custodia interna del palazzo sarà arfìd.-ua alla guardia civica. ,11 Governo nominerà, immediatamente, una- Commissione, composta di- persone di riconosciuta competenza e perizia che redigeranno un inventario particolareggiata di quanto è nel palazzo. Il Governo delibererà sul modo di adempiere"senza rttàrdo'gli"Impégni .presi davanti alla pubblica, opinione di esaminare determinate re' sponsabilltà per 1 disastri nazionali e dell'arbitrio sistematico che costituì la ^veMW qemtpcsbdtsvahmopmlelccrdassmrddgnedmtccnsnnclAvvocatura fiscal* f erc'-'è immediata' ménte' istruisca tré distinti processi; 1) per sostituzione nel 1921 del coman do di Meli Ila: 2) per la gestione e la condotta di coloro che attuarono la prima dittatura; 8) per la revisione del giudizio quanto ma* sommario che portò alla lucilazione del capitani Galan e Garda Fernandez , Per individuare e assodare le resnonsabilità il Governo ha adottato le misure necessarie, che naturalmente si riserva di pubblicare. 11 Governo in base a informazioni sicure ha provveduto al riguardo della emigrazione di capitali aggravatasi in questi giorni per le insinuazioni e i consigli di qualche personaggio predominante dell'ultimo Governo della Monarchia, ed ha adottato energiche disposizioni che si riserva di' pubblicare ». Finanza e religione 'A quest'ultimo punto delle comu nicazioni del ministro Maura ai giornalisti si ricollega anche la pre murosa preoccupazione del Governo provvisorio e l'azione, immediatamente esplicata pel salvare la peseta dal tracollo che pareva minacciarla. Stamane a Madrid i cambi si fnantengono pressoché stazionari al 'livello dei giorni scorsi o, se 'presentano qualche piccola variazione, la presentano in vantaggio della 'stessa peseta Si rilevano le dichiarazioni del Ministro della Giustizia e del Culto Rios, il quale ieri si recava a rentter'e visita al Nunzio Pontificio fnons. Todeschini. Egli he detto: |« Il colloquio che ho avuto col Nunzio (iella Santa Sede è stato molto importante; gli ho detto che il nostro ■ atteggiamento verso il cattolicesimo in Spagna-non sarà diversò da quello di tutti gli altri Stati dove sussiste la libertà di culto. Gli ho detto anche che credo che la Chiesa accetterà il'compimento della volontà nazionale; però se qualche autorità ecclesiastica mostrasse di dissentire dal nuovo regime, dovrà rinunciare al posto che occupa. Il Governo desidera, cosi come riconosce il Nunzio, che i partorì si dedichino alle loro funzioni evangeliche, astraendo dalla politica. Il Nunzio mi disse chiaro che questo era anche l'avviso di Roma ». Il Ministro poi ha aggiunto : « Noi non intendiamo sviluppare una politica demagocica, senza rispetto per le varie religioni e fedi: non am mettiamo l'irriverenza ». * Vn manifesto del Ministro degli Interni della scorsa notte ammonisce ■ La Repubblica spagnola nascente ha visto con soddisfazione che il suo avvento è stato accolto da dimostrazioni popolari di giubilo e a queste manifestazioni ha lasciato U più IJbe ro corso; però, passati i primi due giorni, è necessario ritorni la tran quillità nella vita pubblica;.e.che tutti, con l'adempimento de! proprio dovere di cittadini, cooperino al mantenimento del principio dell'autorità, in dispensabile perchè l'esercizio dei di ritti delia cittadinanza si concreti' in quella legittimi»! e misura che costituisce solida garanzia di quello che deve essere la nuova organizzazione politica dello Stato spagnolo >. Za conseguenza ti dispone, che nrrnv l«-Spagna dal gior quelle dimostrazioni di popolo che erano ammesse nella prima proclamazione dello stato d'assedio in tutta la Spagna, da oggi non saranno pia tollerate, e che La forza pubblica — senza più gli emblemi regi sull'elmo e con la fascia rossa al braccio — è investita nuovamente del potere di reprimere ogni tentativo di disordine, tale quale come sotto il passato regime. E cosi la vita della capitale è oggi tornata alla normalità; i servizi pubblici hanno ripreso a funzionare regolarmente, la gente ha ripreso le sue occupazioni e la sua attività. Vie e piazze sono state spazzate dalle immondezze che vi avevano accumulato questi quattro giorni di tumulti e di dimostrazioni; sono scomparse le bandiere rosse e i berretti frigi, i cartelli con le ingiurie alla Monarchia e cogli incitamenti rivoluzionari; e le orchestrine dei caffè riprendono le loro musiche gaie, invece di accompagnare come nei giorni scorsi, i cori della Marsigliese. Uno sguardo al recente passato Ma è questo il momento che uno si guarda attorno e ricostruisce in mente ciò che è capitato e tenta riordinare le idee, un po' sconvolte da questa sarabanda che lo circondò e investi, dal frastuono, dalla gazzarra, dal tumulto che fino a stanotte, fino a stamane l'ha assordato e intontito. Abbiamo avuto, con la votazione di domenica, la formidabile affermazione, la vittoria quay plebiscitaria della coalizione tra repubblicani e socialisti. Si è detto : tulli, a cominciare dagli stessi vincitori, sono rimasti sorpresi, esterrefatti; è stato uno spettacoloso colpo di scena, una rivelazione inaudita. Niente di tutto questo. La votazione di domenica è stala la loqica conseguenza della situazione di malessere, di eccitamento, di turbolen- l o i r i e o e e n n e e e no che improvvisamente si allentarono i svincoli del Governo dittatoriale; ed è stata la logica conseguenza del discredito in chi da al lora versavano i poteri costituiti dello Sta'o, e dell'impopolarità che il Re, con una serie di atti inopportuni, e più ancora ccn tutto un insieme di atteggiamenti, si era tirato addosso, individualmente. Gli elementi in giuoco Le elezioni erano vinte cosi dalla coalizione antimonar.chica. Ma si è mai veduto cadere una Monarchia in conseguenza di un'elezione amministrativa municipale? Entrano qua in giuoco gli altri elementi. Ci si avvede a questo punto che l'edifiéo statale non regge più, che è minato nelle fondamenta ci si avvede che l'impopolarità del Re si è estesa anche in quegli organismi che costituirono già la più valida difesa della Monarchia. Ilo già accennato ieri al curioso atteg giamento del clero, soprattutto del basso clero che nella lotta elettorale non si preoccupò di accostarsi agli anti-monar chici, singolarmente ai repubblicani. Errerebbe, del resto, chi presumesse in questi repubblicani spagnoli delle tendenze decisa mente antireligiose o irreligiose. Alcalà Zaiiiora, per citarne uno, va a messa tutte le mattine e frequenta i Sacramenti; e nella sua casa, nella palazzina che cgti abita in viale Generale Martinez Campoz ho visto io nell'atrio una bella Madonna, con accesa davanti la sua lampadina votiva. D'altra parte, alle organizzazioni socialiste fanno riscontro nella campagna spagnola le organizzazioni sindacali di iniziativa e di carattere clericale; e sono queste organizzazioni che insieme con quelle socialiste dall'altra banda, appoggiarono validamente i repubblicani nelle elezioni, e contribuirono notevolmente al trionfo delle forze antimonarchiche. Restava — si pensava — olmeno l'esercito. Ma anche per questo chi era addentro alla realtà delle cose sapeva che ormai, da tempo, l'esercito stesso non costituiva più baluardo per la Monarchia. Mentre molti degli alti gradi avevano avuto in questi anni a dolersi dell'atteggiamento della Corona, per essersi veduti sfruttali e compromessi di fronte all'opinione pubblica in incombenze odiose in momenti difficili, e poi abbandonati, e l'opera già loro imposta sconfessata e rinnegata dalla stessa Corona — il trattamento del Re nei riguardi di Primo De Rivera apparve l'esempio più tipico, ma non restò isolalo — mentre dunque molti degli alti gradi nutrivano tali ed altre ancora ragioni di malcontento; nei bassi gradi, e particolarmente in quella categoria: di ufficiali. ,già provenienti dcitlm i i n a l i o — i dai sottufficiali e poi tra i sottufficiali e nella truppa, si era da tempo insinuata e si propagava attivamente — e si propaga — una infiltratone . paurosamente, terribilmente disgregatrice : propaganda antimilitarista, propaganda sostanzialmente comunista. I comunisti Se i comunisti, pur avendo già in Ispagna come accennavo una ben costrutta organizzazione,. a cui Mosca assiste particolarmente e largamente sovvenziona, non contano tuttavia ancora un vasto, veramente importante seguito di masse, sono però riusciti a penetrare dal fondo l'esercito, sono riusciti a formare cellule e nuclei in parecchi, pare, e parecchi reggimenti e battaglioni. Tutto ciò dunque in argomento alla disgregazione delle forze di resisteiiza che avrebbero potuto preservare la Monarchia e lo Stato di fronte all'assalto delle opposizioni. Ma ecco, dopo l'affermazione per mezzo delle urne, dopo la vittoria della coalizione anti-monarchica — vittoria, non dimentichiamo, in sede di elezitni amministrative —; ecco mentre si chiedeva quali conseguenze ne deriverebbero, quali sviluppi potrebbero prendere gli eventi, e la situazione pareva per un momento sospesa, nell'attesa appunto di un nuovo evento — siamo tra il lunedi ed il martedì —; ecco che interviene ancora e funziona alla perfezione l'organizzazione socialista, e rigorosamente affianca l'organizzazione comunista. E funzionano, in una forma nuova questa volto si davvero sorprendente, davvero inaudita. Allora, nella sorpresa e nella confusione, nello stordimento del momento, non lo rivelammo abbastanza, non lo rivelammo chiaramente; ma quelle imponenti masse di popolo incolonnate e guidate da gruppi di organizzatori, mossero tutte dalla periferia versò il centro con una simultaneità esatta, marciarono al centro ed occuparono i punti principali della città, con la precisione di una ben progettata e ben effettuata manovra militare. E ripensiamo a quelle centinaia e centinaia di automobili contraddistinte dalla bandiera rossa che facevano la spola tra i vari cortei ed i vari aggruppamenti, e davanti alle quali la massa compatta della folla che impediva ogni altro traffico si apriva istantaneamente, cedeva prontamente il passo; e ripensiamo a quelle altre centinaia e centinaia di autocarri contraddistinti anch'essi sempre dalla bandiera rossa, che trasportavano nuclei di dimostranti, i quali si erano si stipati sopra, ma stipali razionalmente, sistematicamente, come squadre da truppa, e ciascun autocarro le sue tre o quattro donne — le donne sono elementi preziosi nelle rivolte di piazza, le più eccitate sempre ed eccitatrici, — tre o quattro do.nne, ma non di più. Ripensiamo alla sincronicità di tutti questi movimenti di una folla che pareva — ma pareva soltanto — abbandonata ai suoi impulsi sfrenati; ripensiamo come questa folla dilagò nella città improvvisamente, non pure da un'ora all'altra, ma da un quarto d'ora all'altro; e la tenne in suo dominio ininterrottamente per due giorni, e come in tanta moltitudine, in tanto tumulto non andò al di là di certi limiti, mantenne potenziale, senza eccezioni, la sua immane manifestazione di forza, senza divergere un atto dallo scopo — oggi si riconosce — che era prescritto. Una impressionante organizzazione Questo, proprio, è quanto si riconosce oggi: una organizzazione poderosa e sicura a preordinare e dirigere quella che soln ad un osservatore mollo superficiale potè apparire una improvvisata e spontanea dimostrazione di popolo. Macché! Noi abbiamo veduto un esercito che manovrava e manovrava con una abilità indiscutibile e una disciplina ferrea. Tutto, tutto questo esercito è ritornato, con stamane, nell'ombra: è sparito, dileguato. Gli ultimi autocarri, stamane, all'albore del nuovo giorno, trasportavano frettolosamente verso le barriere verso i quartieri popolari, gli ultimi plotoni tn blouse azzurra e berretto rosso. E si ripiegavano le ultime bandiere rosse. Fino a quando? Perchè, questo esercito che oggi ha servito, per manifesta opportunità contingente agli instauratori della Repubblica democratica, democratica ma borghese, è veramente poi ai loro ordini? Lo sarà ancora domani? Non sono questi uomini politici portati oggi al potere, non sono loro — o mi inganno — il vero Stato Maggiore, il cervello che concepì e e la volontà che compiè la grande manovra di popolo dei giorni scorsi, e le mantenne quel voluto carattere di potenzialità, di forza in potenza e non ancora in atto. Lo Stalo Maggiore di questo esercito già vittorioso senza pure aver combattuto, ma soltanto per aver tempestivamente e sapientemente manovrato, il vero Stato Maggiore non ha avuto bisogno, come i gregari, di rientrare nell'ombra: vi è sempre rimasto. E dall'ombra ha diretto lutto, ha spinto avanti, quando ha giudicato il momento giusto, le sue schiere sterminale, e dall'ombra le ha richiamate riammassandole nelle caserme delle case operaie, ridistribuendole negli alveari dei quartieri eccentrici, rimandandole quindi sparse per la prossima campagna. Ma domani? Ho accennato ad una delle prime incognite, delle tante clie si prospettano all'orizzonte oscuro dell'avvenire, per la Spagna. Ma poi quale potrà manifestarsi l'atteggiamento delle Provincie rispetto alla capitale? E la popolazione delle campagne? e la Catalogna? Non mantiene forse ancora a tutfoggi la Repubblica catalana presieduta da Macia, un indubbio carattere di indipendenza rispetto a Madrid? E quelle stesse forze, insomma, che hanno disgregato lo Stato monarchico, non lavorano infaticabilmente e incessantemente alla base stessa del nuovo Stato repubblicano? Una nota sul messaggio del Re A tarda ora il Governo provvisorio dirama questa nota in merito al proclama del Re: a II Governo provvisorio non crede di dover impedire la divulgazione a mezzo della stampa del manifesto a firma di Don Alfonso di Borbone, sebbene le circostanze eccezionali del regime politico potrebbero giustificare che non gli si desse diffusione In questo momento. Ma poiché il Governo provvisorio della Repubblica, sicuris simo del consenso assoluto del paese non nutre apprensioni di reazioni monarchiche, non vieta la pubblicazione di detto documento e n&mimeno crede necessario che ia pubblicazione venga accompagnata da una confutazione polemica. Preferisce — e crede basti per il momento — che il Paese giudichi detto documento liberamente, senza nessun genere di suggestioni governative ». Oggi, il Presidente 'del Consiglio Alcalà Zamora ha ricevuto collettivamente i rappresentanti della stampa straniera. Vn giornalista ha posto la domanda: — Quote è il programma del Governo? — Il Governo non è in funzione che da quarantotto ore. Ha realizzato già un enorme lavoro ed ha molti problemi urgenti che gli si impongono. Di programmi parleremo più avanti. — E della'questione catalana che cosa può dirci? — Il Governo riconosce che si tratta di un problema giudirico e sentimentale e sta studiando la for¬ mula giuridica che soddisfi al sentimento. La concessione della autonomia politica verrà discussa in piena cordialità e armonia. All'ora in cui telefono non si conoscono ancora le deliberazioni prese dal Consiglio dei Ministri- chi si è nuovamente riunito stasera. MARIO BASSI. Siviglia occupata militarmente Siviglia, 16, notte. L'autorità locale ha proclamato lo stato di guerra per Siviglia in seguito ai gravi disordini provocati, dai comunisti. La città è occupata militarmente. Il generale Cabanellas è stato nominato capitano generale. L'Infante Don Jaime giungerà domani a Genove Gibilterra, 16 notte. L'Infante don Jaime di Borbone, Iascierà domani questa città, imbarcali dosi su di un piroscafo diretto l'ai Genova.

Persone citate: Alfonso Di Borbone, Beale, Fernandez, Galan, Jaime Di Borbone, Miguel Maura, Primo De Rivera, Rios, Todeschini