Il Re alla Fiera di Milano

Il Re alla Fiera di Milano Il Re alla Fiera di Milano \J alto compiacimento del Sovrano Milano, 15 notte. Per il popolo milanese nessun dubbio che anche quest'anno S. M. 11 He avrebbe con la sua Augusta visita sanzionato la grande manifestazione del lavoro, nella sua dodicesima annuale consacrazione. E l'attesa era viva, ma ancora una volta la volontà del Re è stata rispettata. Egli voleva visitare la Fiera senza la pompa ufficiale, privatamente, come egli ama scendere fra i lavoratori di qualunque classe. E il suo desiderio è stato appagato. All'ultimo momento 1 rappresentanti delle autorità cittadine e le personalità furono avvertiti che avrebbero potuto rendere omaggio al Sovrano trovandosi stamane, alle 9, alla Fiera. E, infatti, a quell'ora sul piazzale che fronteggia il Padiglione dell'Aeronautica, sostava un folto gruppo di personalità cittadine. Quanto al pubblico, la notizia era stata scrupolosamente tenuta nascosta; ma i milanesi vigilavano e attendevano, e quando ieri sera la piazzetta di Palazzo Reale apparve eccezionalmente sgombra, si intuì che l'arrivo del Re era imminente. Infatti, proveniente da San Rossore, con la sua automobile, il Re giunse, accompagnato dal conte Mattioli Pasqualint, dal principe Ruffo di Calabria, dal ge nerale Asinari di Bernezzo, dal generale Marinettl, dal comandante Voli. Ossequienti al volere del Re, nessuna manifestazione ufficiale fu fatta,' ma 1 cittadini non mancarono di sostare lungamente dinanzi al Palazzo Reale per vedere e salutare l'amato Sovrano, L'omaggio delle Autorità E stamane, fin dalle primissime ore, una vera folla si assiepava nelle vicinanze e sul sagrato del Duomo, mentre altri cittadini si dislocavano lungo le vie che l'automobile del Re, proseguendo, doveva percorrere per recarlo alla Fiera. La voce della presenza a Milano del Sovrano si diffondeva e le finestre dei palazzi cittadini si ornavano subito del tricolore. Verso le 9 il Podestà, duca Marcello Visconti di Modrone, ed il Prefetto, gr, uff, Fornaciarl, si recavano a Palazzo Reale, dove furono subito ricevuti da Sua Maestà, che gradì i loro omaggi e li volle con lui nella visita, Non appena il piccolo corteo dì macchine, preceduto da un drappello di vigili urbani, apparve sulla piazza, dalla folla parti il primo caloroso saluto. Il Re, nella divisa di bassa tenuta, apparve d'aspetto fiori dissimo e. in piedi sulla seconda mac. china, salutò militarmente, con 11 suo sorriso e la sua affettuosa cordialità La simpatica manifestazione si ripe tette lungo tutto il percorso e commos se sinceramente Vittorio Emanuele. In via Dante il pìccolo corteo deve subire la sorte comune e sostare al segnali della nuova cabina regolatrice della viabilità. Il Re ne approfitta per guardare e domandare spiegazioni, mentre il popolo se ne è valso per acclamarlo. Alle 9,30 il corteo reale giunge in piazza Giulio Romano, dove il Re volse lo sguardo al tragico angolo che ricorda il tragico episodio di quattro anni or sono. Sul marciapiede della Fiera attende il senatore Puricelll, che porge il primo saluto al Re, il quale risponde cordialmente invitandolo a salire al suo fianco. Là Fiera si presenta in modo meravi glioso. I viali, inondati dì sole e te nuti sgombri, permettono di avere una chiara visione dell'ordine che regna nella città sacra al lavoro. Il pubblico non vi è stato ammesso, ma gli espo sitori e gli addetti alle Mostre for mano una folla' che plaude caloro Miniente. Dinanzi al padiglione dell'Aeronau Mca il corteo sosta ed il Re scende giovanilmente, e va verso la folla delle personalità cittadine, salutando con l'abituale cortesia. Dopo qualche presentazione, egli inizia la visita, seguito dai presenti. Fare nomi è superfluo. Basti dire che tutti i rappresentanti delle autorità fasciste e cittadine, ed un gruppo brillante di ufficiali superiori della Milizia e dell'Esercito, erano presentii. Il Re ha passato in rassegna il Padiglione dell'Aeronautica, la Mostra tecnica sanitaria e della Cassa Nazionale delle Federazioni. Visita le sedi ufficiali della Francia, della Svizzera, della Czecoslovacchie, dove i sìngoli Consoli e 1 rappresentanti erano ad attenderlo per ossequiarlo. Una visita minuziosa, accompagnato, oltreché dai dirigenti della Fiera, da Arnaldo Mussolini, ha fatto al padiglione dell'Agricoltura. Molti sono gli agricoltori presentì di ogni parte d'Italia, mescolati a gruppi dì signorine fregiate da coccarde tricolori e che al passaggio di Sua Mae sta lanciano fiori. La fattoria elettrica è tutta in movimento, nei vari reparti. Il dott Arnaldo Mussolini, che della nostra rinascita agricola è imo dei pionieri infaticabili, illustra al Sovrano le varie Innovazioni meccaniche che tendono a rendere più agevole e proficuo il lavoro dei campi. « Queste macchine le ho già viste in azione nella bonifica del Maccarese », osserva l'Augusto Ospite. Ed aggiunge : « Ho anche constatato che i risultati furono ottimi ». La visita si prolunga e Sua Maestà in ogni reparto ha espressioni del più vivo interessamento. Si rammarica anzi di non potervi rimanere più a lungo. « E' un vero perento — commenta Sua Maestà — che anche i Re debbano essere schiavi del tempo». Altra sosta prolungata il Re ha compiuto alla Mostra dei prodotti azotati e a quella dell'alluminio, dove si è compiaciuto che anche in Italia sia sorta un'industria come quella che ne gli stabilimenti del Trentino dà lavoro a molte centinaia di operai. L'Augusto|Ospite ha esaminato pure con cura il padiglione editoriale, chiedendo notizie sulle più recenti pubblicazioni scientifiche. Anche nel padiglione della Fiat, ove il Sovrano fu accolto con acclamazioni dai dirigenti, con a capo l'ing. Biondi, la visita fu minuziosa. 11 Sovrano volle minute spiegazioni su tutte le varie branche di lavoro e sulle diverse macelline esposte, dalle trattrici agricole all'aeroplano. Nel padiglione della Urcda fu mostrato all'Augusto Ospite un modello di aeroplano per acrobazie che ha dato arditissime prove in una recente gara internazionale di Chicago. Il padiglione del Piemonte Sull'ingresso del padiglione del Piemonte sosta un pittoresco gruppo di signorine, che vestono i fastosi costumi delle Valli Piemontesi. A guidare l'Augusto visitatore per le ricche Mostre che ha inviato alla Fiera la più occidentale delle regioni d'Italia, si trova 11 generale Cangeni, con il quale 11 Sovrano scambia spesso le sue impressioni. All'uscita, nuovo pubblico si è raccolto sul piazzale e si stringe affettuosamente intorno al gruppo delle autorità, inneggiando al Sovrano. La visita più lunga è consacrata al padiglione delle « Cinque Gallerie », sull'ingresso della quale è l'on. Luciano Scotti. Un applauso solo, al quale si uniscono anche gli espositori che si trovano schierati di fianco alla Mostra, accompagna il Sovrano per 11 lungo giro. Il Re sosta ripetutamente nel reparto delle ceramiche e presta viva attenzione ad alcune singolari novità casalinghe ed ai giocattoli A ringraziare il Sovrano all'Uscita e ad illustrare nello stesso tempo la Mostra chimica, sono qui il gr. uff. Granelli, vice-presidente della Fiera, il comm. Zaniboni e il dott. Bertelli. Una squadra di Giovani Fascisti, in camicia nera, è schierata nell'interno e ac coglie il Re con il saluto romano. Dalla Mostra dell'Industria Chimica 11 Re passa direttamente all'altra ala del padiglione, dove è allogata la Mostra libraria e dove il vice-presidente della Federazione degli editori, comm. Val lardi, informa il Sovrano intorno ad alcune edizioni di grande pregio e ad iniziative librarle di carattere popola re. Mentre nel cielo volteggiano squadriglie di velivoli e da molti padi glioni i fonografi lanciano, poten temente amplificate, le note della Mar eia Reale, la rassegna volge al suo fine e si conchiude, dopo una sosto in vari padiglioni industriali, nel pa diglione • Patronato Regina Marghe rifa per ciechi », e a quella dell'Isti tuto « Paolo Colosimo » di Napoli. Il Re esprime il vivo compiacimento ai dirigenti la Fiera, specialmente al senatore Puricelll, ed accompagnato dal Podestà ritorna a Palazzo Rea le, sempre acclamato dalla folla entusiasta, All'Istituto dei ciechi Nel pomeriggio S. M. il Re, dopo una colazione intima a Palazzo Reale ha visitato fra nuove e continue acclamazioni l'istituto dei ciechi, l'idrosca 10 di Lambrate e la nuova caserma d artiglieria a Bagglo. La prima visita 11 Sovrano, ha voluto riservarla al l'Istituto dei ciechi, istituzione a lui particolarmente cara e che già alcuni anni or sono onorò della sua presenza per il collocamento della prima pietra di nuovi edifici costruiti a completamento dell'opera. Qui il Sovrano giunto alle ore 15, in automobile sco perta, insieme col Primo Aiutante dì Campo ten. generale Asinari di Bernezzo e col podestà, duca Visconti di Modrone. Lo accompagnavano in altre automobili le r.L. EE. il Ministro della Real Casa conte Mattioli Pasqualini e il prefetto gr. uff. Fornaciari, il ceri moniere di Corte principe Ruffo di Calabria, e gli altri due Aiutanti di cam po gen. Marinetti e capitano di fre gata conte Voli, il questore comm. prò fessore Bruno e l'Ispettore di Casa Reale All'entrata nell'Istituto il Sovrano è' stato ricevuto dal presidente sen. Pie ro Puricelli, dal rettore prof, comm don Pietro Stoppani, dai Provveditore agli Studi prof. Truffi e da un nugolo di autorità e di personalità cittadine. 11 Sovrano col seguito entra nel salone dei concerti, che appare decorato con trofei tricolori e con la Croce Sabauda in campo, azzurro, accolto dagli ap plausi più fervidi, mentre eccheggia no le note della Marcia Reale e di Giovinezza, suonate all'armonium Cessata la musica e le acclamazioni il rettore don Stoppani legge un elevato indirizzo di omaggio alla maestà del Re. Quindi una giovane cieca ac compagna l'oflerta di un mazzo di fiori, che un bimbetto pure cieco regge tra le manine, con un commovente e breve discorso. 11 Re rivolge ai due infelici alcune parole gentili, poi apposta la sua firma nell'album, inizia la visita dell'Istituto accompagnato dal Rettore. Nel cortile i ciechi schierati lo salutano acclamandolo e gridando «Viva il Rei». In una scuola, una schiera di piccoli orbati della luce, compiono al suono di un pianoforte alcuni saggi di ginnastica ritmica. Do vunque i ricoverati attestano al So vra.no la loro entusiastica gratitudin per la visita che si è compiaciuto fare All'Idroscalo Sono le 15,30 quando il Re, col se gnito e le autorità che lo accompagnano, risale in automobile per recarsi all'idroscalo, situato come è noto nella zona tra Paullo e Lambrate. Colà la folla che si è schierata lungo i marciapiedi gli tributa il suo reverente omaggio acclamandolo calorosamente. Ad attendere il Sovrano sono anche qui numerose autorità con a capo il Preside della provincia, gr. uff. Sileno Fabbri, che guida S. M. nella interessantissima visita. Ad un centinaio di metri dalla testata ovest del bacino è stata costruita una gradinata scendente fino al livello dell'acqua e ricoperta da tappeti ai piedi della quale due canotti automobili attendevano S. M. ed il seguito. Prima di scendere 11 Re si è interessato alle spiegazioni fornitegli dal Preside della Provincia circa un grande grafico illustrante il progetto nella sua definitiva sistemazione. E' noto che per legge lo grandi città debbono adattare campi di fortuna per aeroplani. Milano ha fatto qualche cosa di più. Mancando di uno specchio di acqua naturale ne ha creato uno in modo che possano partirne e ammarrarvi idroplani di ogni dimensione. U . 28 ottobre prossimo venturo il Preside della Provincia conta di inaugurare completamente finita la parte principale del bacino, per la lunghezza di un chilometro e mezzo. Il 28 ottobre 1932 saranno ultimati i lavori per il rimanente chilometro. Secondo quanto si dice a Roma e a Milano il nostro idroscalo sarà battezzato col nome di un grande pioniere lombardo dell'aviazione. Dopo le delucidazioni dell'avv. Fabbri, che il Re ha seguito attentamente, S. M. è scesa per la gradinata e ha preso posto sul motoscafo col Prefetto, il Podestà, il Preside della Provincia, ed i generali del seguito, mentre le altre autorità prendevano posto nel secondo motoscafo. Il Re- ha percorso cosi in tutta la sua lunghezza 1 idroscalo ed ha potuto seguire da vicino 11 lavoro della grande macchina escavatrice. Intanto si staccava dall'acqua un minuscolo idrovolante Caproni, il « Caproncino » da turismo col quale De Bernardi compì i primi voli sull'idroscalo e che ha servito all'attuale pilota Antonini a guadagnare parecchi rècords. La piccola macchina dai vivaci colori volteggia lentamente nell'aria, ora seguendo ed ora precedendo i canotti, ora compiendo qualche larga virata sulla, campagria circostante. I motoscafi si fermano alla testata est del bacino dove sono già giunte le automobili che portano il Re e le au torità a visitare l'ultima parte del l'idroscalo non ancora coperta dallo acque. Il Re scende poi dalla macchi na e raggiunge a piedi la riva dì que st'ultimo tratto, mostrando sempre ut vivo interesse a questa grandiosa ope ra. S. M. ha chiesto informazioni dettagliate sul regime delle acque e su altri, particolari, ed osservando le grandi macchine ha detto: « Trent'anni fa quante carriole sareb bero occorsel E quale spesai ». Al termine della visita il Re si è vivamente congratulato con l'avv. Fabbri e gli ha detto: « La ringrazio molto. Lei mi ha fatto vedere veramente una bella cosa. Non mi aspettavo un lavoro così grandioso e interessante ». Da ultimo il Re si è recato a visitare la nuova caserma di artigliera a cavallo in via Generale Chinotto, a Raggio, ricevuto da S. E. il gen. sen. Cattaneo, comandante il Corpo d'Armata, da S. E. Tacchini, comandante la Zona aerea territoriale, dai comandami Scimeca, Gonnella, Villa, Toselli e nu merosi altri ufficiali. Come è noto la caserma è la più vasta d'Italia. Essa occupa un'area rettangolare di superficie di ben 142 mila metri quadrati e si compone di 39 fabbricati uniti da strade, cortili interni, in modo da la sciare i servizi indipendenti e pur col legati. Il Re ha sostato al palazzo del Comando, visitando poi le tre casermette per le truppe, le piste coperte, l'infermeria, l'officina reggimentale e gli altri, edifici minori. 11 Sovrano è salito fino al terzo piano per ammirare il paesaggio e si è congratulato quindi con le autorità comunali per la grandiosa e moderna opera compiuta. Si è quindi recato a visitare il vicino ospedale militare che si sta costruendo lungo lo stradale dì Baggio. Il Re ha fatto quindi ritorno a Palazzo Reale, dove ha pranzato col seguito. Era ospite, alla tavola del Re, 11 Duca di Bergamo, col suo ufficiale d'ordinanza capitano conte Giriodi di Monastero. Il Consiglio dei Sindacati dell'Agricoltura L'Intervento di Bottai t di Ciurliti Roma, 15 notte. La presidenza della Confederazione dei Sindacati fascisti dell'Agricoltura ha deciso di convocare per il 22 aprile, alle ore 10,30, il Consiglio nazionale della Confederazione. Alla riunione assisteranno S. E. 11 Ministro delle Corporazioni, on. Bottai e S. E. il Segretario del P.N.F., on. Giuriati. Parteciperanno al Consiglio nazionale i segretari delle Unioni provinciali e 1 dirigenti centrali della Confederazione. La riunione si svolgerà nel salone del Circolo della Stampa di piazza Colonna. L'ordine del giorno è 11 seguente: 1) comunicazioni della Presidenza ed esame della situazione sindacale economica agricola; 2) preparazione del Congresso nazionale dalla Confederazione.