Nazionale "B,, Lussemburgo 3-0

Nazionale "B,, Lussemburgo 3-0 FACILE SUCCESSO DEI CADETTI Nazionale "B,, Lussemburgo 3-0 a ' ; ; Lussemburgo, 13 mattino. I dodicimila spettatori che affollavano il nuovo Stadio municipale, ebbero Un dal primo quarto d'ora di gioco la sensazione che i calciatori « azzurri » erano nettamente superiori ai ■ leoncini rossi » del Granducato. Essi infatti dominavano in tecnica, in velocità; erano superiori in prestanza e in precisione di tiro in porta. D'altronde, qualunque fosse l'azione degli italiani, offensiva o difensiva, essa appariva più netta, più decisa, più pericolosa di quella dei lussemburghesi. I loro tiri in porta erano secchi e rapidi, la padronanza del pallone assoluta e il modo di fermare e <ii bloccare perfetto. Come ha giocato la nostra squadra Questa superiorità si concretava al 14.o e al 17.o minuto con due punti successivi di Vojak e si confermava in modo definitivo al lO.o minuto della ripresa con un terzo goal di Volk. Ma, fin dal secondo goal, gli italiani avevano abbandonato ogni preoccupazione di segnare dei punti e si erano limitati a fare un'esibizione di bel gioco. E in questo ad onor del vero sono brillantemente riusciti. Essi hanno gio calo con idee chiare In fatto di tecnica e con semplicità in fatto di esecuzio ne. Nulla di complicato, nessun tecni cismo esagerato e poche acrobazie e prodezze individuali. Solo Mazzoni., che giocava ieri quale ala sinistra, ha avuto nella prima mezz'ora la tendenza a fare il giocoliere, ma siccome ogni volta il pallone gli veniva sofnatot si convinse che era meglio mettere da parte le prodezze individuali e lavo rare per i compagni di linea, fra i quali lo stesso Volk, che per le sue doti ò portato a fare citi solo, si legava molto bene con le mezz'ali Vojak Mihalic. Colombari al centro della linea mediana fu il perno su cui girò tutta la squadra. Perfetto colpitore di testa; lia dimostrato di eccellere sempre, tan to nella scelta della posizione, quan to nella distribuzione tattica del gioco. Alla sua sinistra Varglien fu un lavoratore infaticabile. Non ebbe un momento di rilassatezza e di discontinui tà: era sempre là dove doveva essere 11 suo lavoro pieno di abnegazione < la sua opera continua, anche se non ebbero rilievo, ebbero un'importanza tutt'altro che disprezzabile, perchè con tribuirono notevolmente alla fusione delle varie linee. Alla destra Avallo ebbe un inizio incerto ma poi a poco a poco si riprese in pieno. II trio difensivo ebbe un lavoro su periore all'attesa e ciò è dovuto un po' al cattivo stato del terreno e molto più agli attacchi dei lussemburghesi. Ma il trio « azzurro » sbrigò il suo lavoro con fare sicuro e autorevole Cavamiia fu chiamato seriamente all'o pera due o tre volte e una parata a mezz'altezza, .coperto dai due terzini, verso la fine del primo tempo confermò di possedere l'intuito deportiere di classe. , ' 11 Lussemburgo possiede una squadra di valore medio, ma non medio ere, una squadra cioè che ha tutte le virtù e i difetti delle squadre giovani: un minuscolo bagaglio tecnico ma un cuore pieno di ardore, di co raggio e di decisione. I « leoncelli rossi » non smobilitarono mai e dopo ognscacco li abbiamo sempre visti partire a fondo con slancio e con bell'ardore giovanile. Negli ultimi minuti della partita ebbero anzi una reazione violenta e pericolosa e ci volle tutta l'astuzia e le classe di Innocenti e di Vincenzi per impedire che la rete italiana fosse violata. Nelle discese degli avanti lussemburghesi si vedeva a a e a i a e k a . n a e o o n o a o i ae oo o si rre a e e e a -(Dal nostro Inviato)plù la volontà che la padronanza degioco, tuttavia certe azioni in linee alcuni tempestivi interventi dei mediani e dei difensori dimostrarono chi lussemburghesi sono in notevole progresso sulle due precedenti partite dsputate con l'Italia. Il portiere Dupont, i terzini, l'ala destra e il centro avanti sono uomini di valore nocomune. La sconfitta odu'.rna è stapiù che onorevole. Avere evitato udisastro è per loro quasi un titod'onore. , Lo scarto di tre a zero non segnnettamente la differenza di valore frle due squadre in campo, ma quesscoore relativamente benigno, premupna squadra leggera, corretta, senzpretese, che ha incontrato i nostri • «zurri » con l'umile convinzione degallievi che si dispongono a prendeuna lezione dai loro maestri. I due primi punti La fama del calcio italiano ha fato accorrere allo Stadio municipauna folla rècord, in mezzo a cui" notano gruppi compatti di italiani. Sno minatori venuti dai pozzi di Escdi Rodaneg e di Petange per appladire i k cadetti » che con le loro mglie azzurre hanno portato un po' del'azzurro d'Italia in questo paese sotamente grigio. Alle 15 precise arr' allo Stadio il Principe Felice del Lusemburgo, ossequiato dai membri dla Federazione di calcio, dall'incaricto di affari comm. Scaduto, dal signColombo, dal segretario del Fascio Mrino Frattini, dal Presidente della Cmera di commercio comm. Giorgettl.Gli « azzurri » sbucano per i primdal sottopassaggio e si portano dvanti alla tribuna d'onore; essi saltano militarmente mentre la musisuona la « Marcia Reale >. La squadlussemburghese li segue subito dopTiro a sorte del campo, scambio fiori e la partita, diretta dall'arbitolandese Rouckmann, incomincia sbito. Le prime fasi sono lente, poi si dlinea la prima offensiva italiana. Ubel traversone di Chini va fuori. I lusemburghesi rispondono con una putata veloce ntlla nostra area. Un fadi Avalla permette un tiro in pordi Feller. 11 terreno, ondulato e pno di buche, fa compiere salti cpricciosi al pallone. Innocenti e Vcenzi debbono sempre arrestarlo a vlo e i mediani lavorano molto di sta. I nostri avanti operano alcudiscese che si concludono con tiri furi porta. Mazzoni si perde in palleginutili. Ma intanto i nostri mediadanno continuo lavoro agli avantila nostra superiorità incomincia a dlinearsi In modo indiscusso, bencal lO.o minuto un calcio di puniziocrei una situazione arruffata e periclosa sotto la porta di Cavatina. Mazzoni al 15.o opera un bel travsone all'ala.-destra. Chini blocca il plone e giudiziosamente lo alza sgruppo dei giocatori accorsi sotto porta Vojak interviene e con un sco colpo di testa lo mette in retelussemburghesi contrattaccano immdiatamente, ma la nostra linea mdiana è insuperabile. Il gioco dei nstri si fa ora largo, assume un pampio respiro. I mediani danno lavro di preferenza alle ali. Mazzoni 17' manda al centro un pallone avuda Varglien. Vojak interviene nuomente di testa e segna per la seconvolta in modo pressoché identico aprima. Altra controffensiva lussembghese, questa volta piuttosto pericosa. Colombari è tagliato fuori e« leoncini rossi » con bella serie passaggi sul lato destro arrivanocontatto di Cavanna. Fortunatame )- el ea ehe odiunon la un olo na ra sto mia za «7, gli ere at ale si Soch, aumaeloli -a us el ca nor MaCa. mi daluica dra po. di tro sudeUn usunallo rta pie caVinvo teune uoggi ani i e deché one coverpalsul la sec. I memenopiù avo al uto vanda alla buroloe i di o a nte il loro gioco semplice e fattivo a metà campo si arruffa più avanti. D'altra parte nessun lussemburghese possiede un forte tiro in goal, cosicché Cavanna può facilmente liberarsi di due o tre palloni che gli arrivano fiacchi o da grande distanza. Un'improvvisa e violenta controffensiva dei lussemburghesi rianima 11 gioco. Michel allunga a Spelcher, che tira in porta da poco più di sei metri. Cavanna libera, ma il pallone ritorna nella nostra area di rigore per opera dell'ala destra Waltener che passa al centro. Becker tira fulmineamente in goal. Cavanna con un meraviglioso tuffo riesce a parare. 11 primo tempo finisce su di una serie di passaggi accademici fra gli avanti «azzurri». 11 primo tempo è stato giocato, senza rudezza, con estrema cavalleria. Il goal di Wolk I lussemburghesi iniziano il secondo tempo a grande andatura ma una loro discesa. Unisce con un tiro alto di Kremer e un'altra con una bella parata di Cavanna su tiro di Kijpels. Una serie successiva di poderosi e potenti tiri di Chini. Vojak, Volk, consacrano l'abilità del piccolo portiere lussemburghese che è stato ieri indubbiamente il miglior uomo della sua squadra. Al 10' Varglien lancia a Mazzoni. Dall'ala sinistra la palla passa all'ala destra che la rimanda al centro. La riceve Volk o il centroavanti romano con un tiro secco a preciso la spedisce da trenta metri in porta. •* L'undici lussemburghese non disarma e gli uomini d'attacco si sforzano ora di svolgere il gioco largo sulle ali piuttosto che le azioni al centro destinate, nella maggior parte, a naufragare daia la vigilanza dei nostri terzini. Ma questa tattica dura appena alcuni minuti, il tempo necessario cioè ai nostri difensori per intuirlo. Il pallone ritorna nell'area lussemburghese. I nostri avanti lo mantengono a lungo in loro possesso ma invece di curarsi di aumentare i ipunti si limitano con tiri che finiscono o ai lati o in alto o sui pali a dare fremiti d'angoscia agli spettatori lussembu^hesl. Stupisce che i cinque avanti italiani celebri tutti per essere formidabili tiratori non trovino il modo di segnare, ma la calma con cui giocano dimostra evidentemente che essi non hanno nessuna intenzione di aumentare il bottino. Comunque per tutto il rimanente della ripresa non ci resta che assistere allo spettacolo dei nostri avanti che, fermamente installati nell'area lussemburghese, menano la danza a loro piacimento e di tanto in tanto assistiamo pure a improvvisi strappi dei lussemburghesi. La partita finisce su una di queste controffensive:l un bel centro di Becker viene parato in corner e proprio negli ultimi minuti Colombari deve ricorrere a uno sgambetto per evitare che Kremer tirasse in porta. Il calcio di punizione dal limite dell'area di rigore è senza risultato. > La partita è finita. I giocatori risalutano il pubblico e ricevono grandi applausi. Vediamo il Principe Felice scendere nel campo. In mezzo.alla folla che ha rotto 1 cordoni, il.-Principe complimenta in italiano 1 giocatori e stringe loro la mano. Ecco la composizione delle squadre":1 Valla B-. Cavanna; Innocenti, Vincenzi; Avalle, Colomhari. Varglien; Chini, Vojak, Wolk, Mthalich, Maz, zoni. £ussembur/70: Duponi; Putz, Reiners; Michel, Feller, Léonard; Steicher, Kipers, Becker, Kremer, Waltcì ner. PAOLO ZAPPA.

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