POSTA DI VIENNA

POSTA DI VIENNA POSTA DI VIENNA Il teatro giudiziario « Orisi della fantasia - Il gusto di veder condannare gli innocenti ' , VIENNA, marzo. Signori, di questo passo, quante voi-' e varcheremo la soglia di un teatro sembrerà d'entrare in un palazzo di ' iustizia, 1 moderni draimuaiurglii anno studiato tutti il codice di proedura penale. Oli attori recitano inossando toghe di magistrati e uniormi di carcerieri. Non si costruisco-' o più, sulla scena, ambienti che ri-: ordino meravigliosi palazzi, o che motrino come si dovrebbe ai giorni-notri fabbricare, bensi grandi sale, tutte guali, perchè nel mondo intero la Giustizia ha standardizzato il tipo del ani in cui, cieca o veggente, con la. pada e senza spada con la bilancia con le tavole, dirime le umane con-, roversie, indica i buoni, punisce 1. attivi. Da un anno stiamo facendo un'indigestione di lavori teatrali e di pellicole parlanti la cui trama si riduce ad una nterpretazione dei paragrafi dei conii riguardanti i processi a base di in* dizi. Un tempo era di moria quel genee teatrale che va dal futurista al piandelliano. passando per il russo, og-' gi è in voga il realismo vissuto davani ai signori della Corte e i signori giuati. Chi si metta a ricapitolare quano in materia è stato imposto al pubblico arrischia di fare un incompleo elenco. Cominciamo, ari ogni modo, col Caso Mary Ouyan, nòlo anche ai pubblico italiano: la gabbia sul palcoscenico, i giudici, i testimoni. ,11 detective, tutto valeva a tendere i nervi degli spettatori, ansiosi di conoscere l'assassino e di vedere come se: la sarebbe cavata quel Pubblico Ministero dalla logica stringente, il quale andava non tanto alla ricerca della verità, bensì alla ricerca « di un colpevole >. C'era, dunque, nel dramma, una tendenza, e cioè che per la giustizia — e per giustizia qui intendiamo polizia e magistratura insieme — il più delle volte il compito si riduce non ad accertare il vero, ma a mandare uno sciagurato in prigione. Purché esistano indizi bastevoli, la sentenza di condanna può essere pronunziata edil prestigio dei tribunali è salvo. ' U successo del Caso Mary Dugan ta tale, che dalle innumerevoli recite sul palcoscenici internazionali si passa alle proiezioni cinematografiche: la pellicola parlata, che in questi giorni si presenta ai viennesi, l'hanno eseguita attori dei più famosi del teatro tedesco e basterebbe citare Nora Gregor e Arnold Korff. Le cose sono andate allo stesso modo col Caso Dreyfus, di Rehfish e Herzog. Notato ver incidens come questo lavoro rivesta, per le platee ncll'Europa centrale e orientale, un Part!.lì0,.ar6..mteresse. conferitogli dal substrato di propaganda fllosemita — giacché nell'affare Dreyfus si volle vedere e si continua a vedere un episodio dell'antisemitismo — per il resto il soggetto, sia pur storico, è. uguale a quello del Caso Mary Ttugan e degli altri prodotti scenici di cui parleremo:' nreyfus è condannato, denigrato, degradato, non perchè confesso, ma sulla base d'indizi, di prove materiali la quali in appresso risultano false. Chi abbia assistito ad una recita del Casa Dreyfus. al teatro come al cinnmato- grafo, ha certamente avuto ìa sensazione di trovarsi in una vera e propria aula di corte d'Assise. E questo tema dei processi indiziàri) a Vienna è pure frequentemente di- scusso nei giornali: ad esempVoràri cora norusi può dire che sul caso Hals mann s'a stata pronunciata t'ultima H»! giacche coloro i quali hanno ottenuto che il giovane " Halsmanh. condannato per parricidio in ,base à 4 gravissimi indizi, fosse graziato dotò breve tempo e lasciato partire da,lnnsRr bruck per la natia Rina, domandane,-: ora la riabilitazione di un individuo. del quale davvero non si può giurare che sia innocente. Tutt'altro. Non dimentichiamo Verbrccher (I delinquenti), spaventoso e originala dramma sociale del signor Ferdinando Bnickner, che dopo il successo riportato con Elisabetta d'Inghilterra, s'è deciso a rivelare la propria identità'ed a. qualificarsi per Teodoro Tagge.r. Il Tagger è senza dubbio uno dei più forti talenti drammatici del nostro tempo e conosce a meraviglia i gusti, le passioni, gl'istinti perversi dell'umanità. Sebbene nei Delinquenti vi siano non una ma ciù trame, più azioni,-il substrato, il concetto spirituale informatore è unico: dimostrare che gli uomini ed i giudici, lasciandosi trarre in inganno da indizi e pregiudizi, mandano in galera o sulla forca chi nqn 10 merita ed assolvono, viceversa, i responsahili morali. Senonchè, già in Delinquenti, le frecciate all'indirizzo della giustizia colgono nel segno fino ad un certo punto, dato che l'innocente è condannato a motivo dei cattivi procedenti, dei troppi fatali indizi e della sfrontatezza con la quale la vera assassina., di quei precedenti e di quegli infilzi si vale per turlupinare I giudici. Ora un giudice, per coscienzioso e scrupoloso e cavilloso che possa essere, ai fatti non contestati qualche valore deve pur attribuirlo. Sulle orme del Tagger hanno camminato i signori Max Alsberg e O. E. Hesse, autori àe<\\'Istruttoria, che a Vienna, nel teatro della Josefstadt, ha ottenuto un successo non minore del berlinese. Nella Istruttoria, scritta da un avvocato e da un commediografo nell'esclusivo intento di mettere à nudo j lati deboli dell'attuale procedura giudiziaria, un giudice è alle prese con uno studente, accusato d'avere ucciso una mondana, sua vecchia amica 11 giovanotto si protesta innocente, ma non può darne la prova, perchè sa che la sera in cui la donna è stata assassinata fu da lei proprio il figlio del giudice, allo scopo di indurre la disgra» ziata a rompere la relazione: affrettiamoci a dire che lo studente sospettato di omicidio intenderebbe sposare la figlia del magistrato. Anche qui gl'indizi sono molti e il giudice istruttore 11 valuta: ma come rimproverargli scarsa perspicacia, leggerezza, man- jeanza di senso di responsabilità, men|tre una sola parola dell'indiziato ba¬ sterebbe per sciogliere l'arcano e guidare verso la scoperta del vero? In fin dei conti il giudice fa il suo dovee se il principale interessato non iE?,v,S 85.ili5nJJ?.wJSf n',er"s^t0^01 ìParla, peggio per lui. Del resto, nem n u flgli0 cle, giud ,.e e rassassl- jno. la mondana l'ha uccisa il porti, inalo. per impadronirsi d'una forte : somma giunta per posta, alla vittima, i!!"'' ^^J^'jr^J^r"1^'' " Povero magistrato, abbattuto, chielc|e se su0 flglin possa es5ere ritenuta |responsabile « solo in base a due o tre indizi... ». iv un po' ingenuo imbasti- al mattino. Prima che il caso permetta di scoprire il delinquente, il giudice apprende che il figlio era stato visto nei pressi del luogo del delitto.(e però non aveva affatto visitato la donna):' re (abilmente, però) tre atti, per portare il magistrato a riconoscere, quando suo figlio è In pericolo, che non bastano indizi per bollare col marchio dei delinquenti un uomo. Ma siamo lì : la generazione contemporanea dei commediografi sembra tutta dell'avviso d'uno dei maggiori regisseurs viventi, che le scene giudiziarie sul pubblico fanno effètto ' a colpo sicuro. Non si è più a) servigio di un'idea, bensì si sfruttano morbosità e pietà umane. Fred Heller, con Trornrìcro, ha scritto anche lui una commedia — e In non so se commedia questi lavori possono essere definiti —< che con lievi varianti rimane negli accennati limiti. Il Feace.

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