L'organizzazione corporativa e l'attività dell'Azione Cattolica

L'organizzazione corporativa e l'attività dell'Azione Cattolica L'organizzazione corporativa e l'attività dell'Azione Cattolica Roma, 25 notte. Alcune recenti deliberazioni prese dalla Giunta centrale dell'Azione Cattolica italiana offrono lo spunto al Lavoro Fascista per tornare ad occuparsi particolarmente del movimento professionale che si va svolgendo in seno all'Azione Cattolica stessa. Il giornale si chiede se tale movimento non miri ad intralciare il cammino della organizzazione professionale fascista, e, ricordata la recente deliberazione della Giunta' centrale relativa alla creazione di un movimento intellettuale entro la stessa Azione Cattolica, osserva die questa deliberazione non ha soltanto un valore marginale e occasionale, e 10 prova il fatto che essa fu presa in una seduta alla quale assisteva il Sostituto alla Segreteria di Stato della Santa Sede, monsignor Pizzardo, sicché è legittimo dedurne che si venisse cosi a dare alle decisioni prese dai dirigenti dell'Azione Cattolica quell'altissima sanzione che era stata sollecitata da Padre Gemelli, rettore dell'Università Cattolica di Milano, il quale viene così a trovarsi più o meno palesemente alla testa di tutta l'attività culturale dei cattolici. Il giornale rileva quindi Che la Giunta centrale, avanzando a gradi, ha incominciato con l'affermare la necessità della creazione di un Segretariato di cultura in seno alla Giunta stessa, i cui compiti consistono nel dirigere il movimento generale che alla periferia si esplica attraverso i Segretariati diocesani da costituirsi In seno alle Giunte, e nel dare programmi, aiuti, assistenza alle opere culturali che già esistono e a quelle che man mano sorgeranno, ed infine nello sviluppare a mezzo dei Segretariati diocesani di cultura il movimento del laureati. Il Lavoro Fascista quindi osserva: « Fino a questo momento ci sarebbe ancora da dubitare sulle intenzioni degli organizzatori del movimento se a dissipare ogni incertezza non venissero i nomi degli uomini che sono stati incaricati di tessere lo fila e di coordinare i risultati della organizzazione cattolica. Uomini che la ventata rivo luzionaria del Fascismo sembrava aver spazzato per sempre dalla scena politica italiana, tornano compunti o baldanzosi come i tempi richiedono alla nuova fatica. A Roma si è proprio in questi giorni chiusa la settimana di organizzazione promossa dalla Federazione diocesana giovanile. L'oratore chiamato ad inaugurarla fu l'aw. Camiillo Corsanego. A Milano nell'assemblea della gioventù cattolica diocesana parlarono law. Cornaggia e l'avv. Clerici, mentre a Gallarate per la commemorazione di Contardo Ferrini parlò l'aw. Giorgio Luigi Colombo, uno dei più noti estremisti a tipo mignolino. A Pavia, al Circolo universitario parlò sull'Enciclica del matrimonio cristiano l'aw. Gian Battista Migliori, di Milano, altro popolare. A Tortona alla settimana sociale sono ancora due pò polari: il giornalista cav. Franco Berrà ed il banchiere dott. Massaro. Ed è ancora il marchese Gian Maria Corneggia che illustra a Milano ai Circoli universitari l'Enciclica papale, mentre11 Migliori lo fa al Circolo di Santa Francesca Romana. Dopo di che nessuna meraviglia che l'inaugurazione del Corsi alla Pro Cultura di Milano sia stata tenuta dall'on. Meda. E si potrebbe continuare un bel po' divertendosi a girare in lungo e ta largo tutta l'Italia se a questo punto non ci fosse da determinare un principio e da fissare una tendenza >. Il giornale quindi conclude rilevando essere palesemente chiaro ormai che si tenta di formare dei quadri a scopo politico e die a quest'opera si chiamano gli uomini che un passato ormai troppo inglorioso dovrebbe aver tolto di. mezzo. « Potranno dirci 1 cattolici — prosegue Latioro Fascista — che si tratta di normale attività; ma. ammessa e concessa la loro buona fede, .dorremmo concludere che i fatti sono andati troppo oltre le intenzioni. E poiché noi dobbiamo attenerci ai fatti e non ai propositi, cosi non possiamo trarre altra conclusione che quella già data. Tenga conto chi deve che noi non siamo affatto disposti a sopportare ritorni o pericolose manovre intorno alla nostra organizzazione sindacale, che è totalitaria e risponde soltanto a queprincipii d'ordine morale, giuridico e politico instaurati dal Fascismo e che il Fascismo difenderà ad ogni costo

Persone citate: Clerici, Contardo Ferrini, Franco Berrà, Gian Battista Migliori, Gian Maria, Giorgio Luigi Colombo, Massaro, Meda, Padre Gemelli, Pizzardo

Luoghi citati: Italia, Milano, Pavia, Roma, Tortona