Dichiarazioni del conte Karoly

Dichiarazioni del conte Karoly La collaborazione Halo-ongfieresa Dichiarazioni del conte Karoly « Pace giusta, durevole e solida » Roma, 2-4 notte. '1 conte Karoly ci ha ricevuti oggi nel pomeriggio nell'elegante sede deiIn. Legazione ungherese: mi ampio salone in cui spiccano i ritratti del giovano Otto di Absburgo e ili Zita, di Borbone. Il Ministro è insieme col rappresentatile n Roma conte pe Hory. Egli si è scusato di non potere parlare in italiano, quindi ha letto le seguenti dichiarazioni: « Con un sentimento di viva gioia n di soddisfazione sono venuto a Roma a rappresentare il Governo ungherese alla Conferenza iniernazlon.ilo del grano. Nulla di più naturale che io abbia colto con grande piacere tale occasione per presentare i miei a o a à n . o o e a n e e l e . o e o e . a a o : e o a l a è l i i . e a o i a e n o i e o i o n e la, ra e e e cno l o e. ori e a o el a e. onn a el l l ei omaggi a S. M. il Re d'Italia e per ] entrare in relazione diretta con gli eminenti uomini di Stato della nuova 1 Balia. S. M. il Re si è degnato di ricevermi e di interessarsi vivamente ai problemi del mio Paese. Sono stato felice pure di conoscere personalmente u capo del Governo, S. E; Benito Mussolini, col quale ho conferito a lungo sulle questioni che riguardano i nostri due Paesi. Ho avuto inoltre il piacere di incontrarmi nuovamente, col Ministro degli Esteri italiano, S. E. Dino Grandi, che ho' già avuto l'onore di conoscere precedente mente a Ginevra e col quale stringemmo allora rapporti sinceramente cor diali. Sono convinto che questi miei colloqui! contribuiranno a rendere ancora più efficace quella reciproca col laborazione che già da lunghi anni esiste tra i Governi d'Italia e d'Ungheria, collaborazione che si basa sulla fiducia reciproca e sulla buona volontà. Relazioni sempre migliori « Le nostre relazioni, tanto politiche, quanto eeonomiche, dal 1927, da ta della firma del Trattato d'amicizia italo-ungherese non fanno che diventare migliori e sono sempre improntate alla più perfetta sincerità e com prensione. Italia ed Ungheria sono ugualnients interessate a che di tempo in tempo vengano esaminati e discussi i problemi che interessano loro maggiormente, dai fattori responsa bili dei rispettivi Paesi allo scopo di chiarire ed approfondire i grandi problemi di attualità la cui soluzione può essere utile non soltanto ai nostri due Paesi, ma anche al resto dell'Europa. Sono quindi particolarmente lieto dei colloqui che io ebbi l'onore di avere durante il mio breve soggiorno a Roma. « Non basta — ha soggiunto 11 conte Karoly — che l'amicizia tra 1 popoli sia scritta su documenti e tesaurizzata negli Archivi; l'amicizia come la concepisco io deve essere piuttosto compresa nei cuori degli uomini che compongono le' Nazioni. Questo è il caso dell'Italia e dell'Ungheria, la-cui collaborazione mira ad una pace giusta, durevole e solida. Nessun popolo è oggi in grado di vivere da solo, come certe tribù' sperdute ih "mezzo al deserto, né di affrontare da solo gli ardui problemi il cui aggravarsi minaccia tanto gli imi quanto gì; altri. Non c'è altra via di uscita dalla crisi tu tuale per nessuno all'infuori della reciproca collaborazione, specialmente nel campo economico, e all'infuori della comprensione reciproca degli interessi di tutti gli Stati, piccoli o grandi che siano. Sono profondamente convinto che l'Italia e l'Ungheria hanno dato, sotto questo punto di vista, un esempio da seguire, la cui utilità si dimostra nei risultati fino ad ora raggiunti. Posso affermare, infatti, che durante questi ultimi anni l'amicizia italo-ungherese ha dato buoni frutti anche sul terreno economico, sul quale credo di non errare dicendo che l'avvenire ci riserba risultati ancor più notevoli. « Prescindendo da considerazioni di ordine politico ed economico, tengo hptumresgnscqrtlcAzuilsi dichiarare che il mio soggiorno a Roma mi ha dato una grande soddisfazione, poiché esso mi ha offerto la occasione di vedere da vicino tutto quanto di grande, di nuovo, di utile e di duraturo il Governo dell'Italia fascista ha compiuto durante otto anni di lavoro incessante. Ho sentito con vera gioia pulsare il ritmo potente della vita di un grande popolo che, guidato dal suo Capo veramente provvidenziale, ha saputo compiere tutto quello che c'è di magnifico e di meraviglioso nella storia dei nuovi tempi. Accanto alla Roma antica, che acquista sempre maggiore ampiezza con le scoperte e gli scavi recenti di valore inestimabile, ho ammirato la Roma moderna che un nuovo fervore di vita anima e guida senza dubbio alcuno verso il più glorioso avvenire ». L'accordo austro-tedesco: identità di vedute con l'Stalia Di fronte all'avvenimento del giorno, accordo doganale austro-ungarico, il conte Karoy ha mantenuto una riserva assoluta non ostante qualche domanda insidiosa; anzi quando l'assedio è diventato stringente ha preferito salutarci molto cordialmente. Tuttavia egli ha soggiunto che non vi è bisogno di mostrare del nervosismo eccessivo o che occorre esaminare la nuova situazione con grande oculatezza. Il Ministro conte De Hory che era a fianco di Karoly è intervenuto con una dichiarazione precisa: « 11 nostro atteggiamento coincide perfettamente con quello del Governo italiano ». Sebbene da questo lato la curiosità sia andata un po' delusa, le parole del Ministro degli Esteri ungherese debbono essere sottolineate cpme un'altra prova delle relazioni di profonda ed inalterabile amicizia che uniscono 1 due Paesi; non per puro caso o per semplice formalità l'illustre statista ha desiderato di presiedere la Delegazione ungherese alla Conferenza del grano; il problema è senza dubbio di vitale importanza per l'Ungheria, ma il Ministro degli Esteri ha voluto principalmente cogliere l'occasione per stabilirò dei contatti diretti e personali (egli da pochi mesi è stato chiamato dal Reggente Horty e dal conte Bethlen all'alto posto) coi rappresentanti dell'Italia fascista e soprattutto col Duce. VI è un punto delle dichiarazioni che richiama la maggiore attenzione: quello' in cui si accenna ai risultati economici che ci riserba 11 futuro. Evidentemente le trattative per una più feconda collaborazione economica debbono avere superato una naturale difficoltà, se il eonte Karoly, pur senza compromettersi con affermazioni recise, ha ritenuto opportuno di riterirvisi. E questo è nei voti di tutta la Nazione italiana.

Persone citate: Benito Mussolini, Dino Grandi, Duce, Karoly