Tutti gli assi del ciclismo alla Milano-Sanremo

Tutti gli assi del ciclismo alla Milano-Sanremo Tutti gli assi del ciclismo alla Milano-Sanremo La grande corsa di domani ha riunito 200 partecipanti ~ Si prevede una lotta accanita sulle « montagne russe » della Riviera ~ La ripresa del duello BindaGuerra e le minacce dei veloci Mara e Caimmi — Che farà il francese Maréchal? dvCG Milano, 20 notte. ImSono ormai ventiquattro volte che'aogni anno, al mattino d'una domenicai 1dl marzo gli abitanti del popolare tum.nrtiere di Porta Ticinese vedono sIjlltll 111.1 ^ * . . ... , . . „ ,la e i . a à i e sddCvlGqaislOvalddVRdFlfnptcvdfrla a, e oba eiaiaa so el di è n n iE n mc ee lle re er he he be i, re r1; nonre al nn- gpartire i corridori della Milano-San dRemo I a prima volta fu nel 1907, tquando, "forse, buona parte dei giova-'Vni che domenica vedremo far ala plau- gdente agli Assi della strada non era- sno neppure al mondo. Allora i nostri lpiù celebri campioni si chiamavano dCerbi Cuniolo, Pavesi, Rossignoli; qCanna e Gaietti, non essendo ancora ausciti dalla mediocrità. Il primo do-jKveva tardare poco ad affermarsi, e,"l'anno dopo — assente Gerbl perchè squalificato dall'U.V.I. — egli era già il più fiero difensore dei nostri colori contro gli stranieri che calavano in forze a disputare la bella corsa d'apertura. Un po' di storia dalli corsa L'astigiano Cerbi passava a ragione per il nòstro miglior corridore, e tutte le speranze si posavano su di lui per quella prima gara internazionale. Era la prima volta, infatti, che una corsa italiana aveva l'onore di veder allineati alla partenza i celebri corridori francesi, conosciuti soltanto per quello che se ne leggeva sui giornali. Celebri lo erano veramente Trousselier e Petit Breton, vincitori di Giri di Francia, di Jìordeaux-Parigi, di Parigi-Roubaix. C'era con loro anche Garrigou, ancora giovane, ma che il mese dopo doveva trionfare nel primo Campionato francese su strada. Cerbi prese, com'era suo costume, un atteggiamento nettamente offensivo, e, senza aspettare di trovarsi in Riviera, nell'attraversare il piccolo abitato di Pozzolo in quel di Novi, tentava la fuga, che gli riusciva. Sul Turchino l'astigiano aveva tre minuti di vantaggio, che però non poteva mantenere per l'inseguimento tenace dei francesi, che lo raggiungevano nei pressi di Savona. La corsa si decideva in volata sul traguardo fra Gerbl, Garrigou e Petit Breton, e quest'ultimo vinceva, iscrivendo il suo nome in testa al libro d'oro della Milano-San Remo. La fortuna della corsa era fatta Ogni primavera essa inaugurava la stagione delle gare su strada, che appassionavano sempre più la folla. Portarsi sul percorso della « San Remo » divenne un obbligo per ogni sportivo, ansioso di riconoscere e di applaudire i campioni.più celebri che la disputavano. Attraverso il fluire degli individui e delle generazioni la fama di questo avvenimento che si ripeteva ad epoca fìssa, sempre sullo stesso percorso, si consolidò talmente che al presente essa grandeggia nell'estimazione di ognuno che segua e si interessi dello sport. Per parecchi anni la partecipazione delle squadre franco-belghe fu assicurata alla nostra corsa; poscia perchè la vittoria si faceva più difficile e perchè erano venuti a cessare i motivi di ordine commerciale, che tale partecipazione favorivano, gli stranieri si assentarono. Non per questo soffri l'importanza della gara; ormai i nostri campioni erano diventati numerosi e valenti e davano vita a battaglie memorabili. Chi non ricorda i duelli Girardengo-Brunero Girardengo-Binda? Potrà essere interessante ricordare 1 nomi dei vincitori della classica corsa, dal primo anno in poi. E' un po' tutta la storia del ciclismo che si riverbera da questo elenco: 1907: Petit Breton; 1008: Van Houwaert; 1909: Ganna; 1910: Ciistophe; 1911: Garrigou; 1912: Henri Pélissier; 1913: Defraye; 1914: Agostoni; 1915: Corlaita; 1917: Belloni; 1918: Cirardengo; 1919: Angelo Grcmo; 1920: Belloni; 1921: Girardengo; 1922: Brunero; 1923: Girardengo; 1924: Linari; 1925: Girardengo; 1926: Girardengo; 1927: Chesi; 1928: Girardengo; 1929: Binda; 1930: Mara. Il record della corsa appartiene a Binda, con una media oraria di Km. 31.628, che Io tolse al belga Defraye, vincitore nel 1913 alla media di Km. 31.143. Un percorso perfetto Prima di concludere le nostre considerazioni sul ■ concorrenti e cercar di indovinare quale di essi ha le maggiori chances di vincere la XXIV Milano-San Remo, vogliamo gettaro uno sguardo sulla strada che congiunge il ialpunto di partenza da quello d'arrivo 2;!per una lunghezza esatta di 286 9, ' chilo-Sr*«W' s« ò dotto ch8- come Percorso dì 2!iuila eara per professionisti, questo della Milano-San Remo è perfetto. Il merito, evidentemente, spetta in parte a chi lo scelse per la prima volta nel 907, ma in maggior misura alla naura per aver fatto scendere fin sulla spiaggia ligure le propaggini e le balzelnl1> A nnnnnlnn nlamnnl^n Cnllrn «ITI a senza che i distaccati possano riprendderli. Una volta sola, e fu tre anni ad-dietro, che un corridore staccato sulCapo Berta riuscì a raggiungere l'avversario fuggitosene, e a batterlo in volata. Ma quel corridore si chiamava Girardengo. Nella ■ Sanremo », dunque, non si verifica come in tante altre corse 11 fatto che, dopo le salite, il gruppo si riformi, annullando gli sforzi dei grimpeurs CI fu un tempo, molti anni fa, che l'ascesa al Passo dei Turchino, fra Ovada e Voltri, dava luogo a una lotta violenta e qualche volta risolutiva;adesso vi si dà battaglia soltanto perl'onore di passarvi pel primo, e abbordare in buona posizione la lunga mdifficile discesa d' 10 chilometri su Voltri. Le vei'p difficoltà cominciano in Riviera, dopo eh" 140 Km. circa di strada saranno stati percorsi dai corridoriFra Arenzano e Cogoleto vi sarà la sa-lita detta . la Colletta .; poco più in làfra Cogoleto e Varazze. la strada s'i-nerpica sui Piani d'Invrea. E' a quelpunto che l'anno scorso Binda staccòtutti, ma poco più il là, in discesacadeva e il suo tentativo andava a vuoto. Prima di Savona, un altro breve dislivello inarca il nastro stradale. In questa città sarà posto il controllo a firma e il rifornimento: un apposito recinto chiuso ir. corso Cristoforo Colombo accoglierai corridori per la loroi*apida bisogna. Vi giungeranno essi in gruppo, oppure le suddette salite avranno servito a frazionarli? Le squadre concorrenti Dopo Savona, come s'è detto, vi potrà essere un'ora e più di corsa calmadell'Appennino piemontese. Salvo una trentina di chilometri dopo Savona, da Voltri all'arrivo è un susseguirsi di gobbe, di promontori, che formano di-slivelli di varia pendenza e di varialunghezza che Uniscono col mettere adura prova le forze dei ciclisti. E' suqueste salite, infatti, che quasi ogni anno avvengono i frazionamenti deiKi'uppo, e t migliori avanzano soli,""'" . dato il percorso quasi pianeggiante. Seil .colpo, non fosse già avvenutosulla Colletta o sul Piani d'nvrea. ècerto che si produrrà dopo Alasslo. suuna delle tre salite che si chiamano rispettivamente Capo Mele. Capo CervoCapo Berta. In questi punti la stradaè tuttora in riparazione trovasi abbondantemente inghiaiata, e guai ai corridori che vi giungessero provatil grimpeurs possono prendervi vantaggio, e da quel momento filare da solverso il traguardo che da Oneglia (ov«i scende dal Capo Berta) non dista più che una ventina di chilometri. Quali e quanti saranno gli attori della attesa battaglia su questo terreno che è l'ideale per graduare le forzeT Abbiamo cercato nei giorni scorsdi presentare con la maggiore approssimazione possibile le chances che cemeorrenti più in vista possono vantare per la classica corsa di aperturaInformazioni da buona fonte confermano che Binda è in ottime condì zioni, ben diverse da quelle dell'autunno scorso quando accusava bisogno di riposo. Ben ricordo le sue confidenze di quei giorni: «Sono stanco... ». Dei suoi avversari si è pure parlatdiffusamente, salvo che del francesMaréchal e di (ìuerra, che proprio ieri sulla pista di Verona dichiarava dnon essere perfettamente allenalo lasciava capire che non crede probabile la sua vittoria. Gli presto fedeTutti costoro fanno parte di varisquadre a difesa di altrettante marchcostruttrici. Bisosna averli sott'occhlose si vuole più agevolmente farsi un'dea di coinè potranno agire sul percorso a favore dei proprii coiorl, dell'uomo che ogni équipe tenterà dportare alla vittoria, fiancheggiandolo nei momenti critici e frenando lreazioni avversarie. Le squadre m lizza sono le seguentiBianchi-Touring: Mara, PiemontesGrandi, Morelli, Crippa, Bovet, Rosignoli, Erba, Gloria: Caimmi, Minasso, OrecchiaCamusso. Rovlda, Canavesi. : NTegrini,_ Cremo, Frascarelli. Berton[Cestri, Binda Albino. Maino: Guerra, Giacobbe. Rinaldi, Fossati. Battesini. Di Paco. ^.. | Oltre costoro, avranno probabilmenLegnano: Binda Alfredo, Marchisio te una parte non secondaria nella coisa alcuni concorrenti, che si posso no considerare come isolati. Tali i francesi Maréchal e Mauclalr, i l'austriaco Bulla — che danno il tono fi ì 1 Ti IP1Tlì *Ì Iti 15111 t ,*, O Un CFO V n g ] Arsina, Lazza- dila quelli e 1 dilettanti. Questo spiega -j anche perchè l'elenco degli iscritti si l;sia chiuso stasera con ben 200 nomi a e , i e a a ; Ma, come dicemmo nei giorni scor si, ben pochi sono quelli che possono aspirare a vincere in questa difficile corsa. Chesd fu una eccezione che non Può ripetersi. Solo un atleta di classe può trionfare nella San Remo. Al lume della nostra esperienza e di una conoscenza non superficiale delle pos sibilità del corridori, abbiamo visto nel giorni scorsi che il probabile vincitore debba unicamente trovarsi tu un ristretto gruppo comprendente i rise8uemi nom': Alfredo Linda, Mar- cllls,,°. Caimmi, Mara, Guerra, Giàmc,>bhe. Maréchal e, forse, Di Paco e u n . Piemontesi. Tutti gli altri, per insufficienza di classe o incompletezza di preparazione, non danno affidamento Ci vorrebbe un miracolo, una di quel - le rivelazioni completamente inattese, , cl» nessuno in buona fede può pre-jvedere, e ^nt0 meno avanzare su un l ««ornale Mara 1anno passato era già òjun campione prima della sua vittoria a, a e n a o o- in questa corsa. Come campione autentico, dal quale sarà bene guardarsi, è Maréchal. 11 francese è solo o quasi. Non ha a disposizione dei coèquiplers, ma è noto che possiede un temperamento oltremodo battagliero. Non ci sarebbe o *t, ^!^Jiè^±ì™,*llCC?. n e oa. sui aTurchino», anticipando forse il momento culminante della decisione. Non lo crediamo però preparato al punto da resistere fino a San Remo, nella completa efficienza dei suoi mezzi. di internazionalità alla gara a nostri Mariano, Giuntela, Dell' Bertoiazzi, Zuc-chini, Ferrando, -, tetti, Moretti, Carniselli. ] Chj , . . a, »mB"ra « ui Alla gara, come e noto, possono par i ; tecJpare oltre i corridori professioniisti, i cosidetti «indipendenti», che ,jrappresentano la categoria intermedia nGdao. pd(IsltznddsttgtGmlsmgprpptsdarppsihsmhPsamgdRLa vittoria non potrà non toccare 'a un italiano e a chi abbiamo lasciato e intendere nei giorni scorsi. Se è vero o ,che la .locomotiva». Guerra, accusa è;una imperfeUa preparazione, non è u men vero che, senza qualche inciden- i ite che ne frustri il regolare svolgimen- o. |t0i u piano degU uominl di f-,n(j0i aicioè di quem cne non desiderano la n-idecislone ln volata, sembra destinata r-iai successo I ! Stamune 'in riviera pioveva. In tutto g-!n settentrione piove. Tempo brutto; li idimque, strade brutte; la andrà male ve | per t rouliers-sprintcrs, che preferireb- ù ri er- bero una gara sia pur veloce, ma su strade non guastate dalla pioggia, che facilitano i distacchi di forza e sulle quali la naturale souplesse ha camjpo limitato per imporsi. Le dichiara- si :zjonl fatte a Verona non autorizzano s- a scartare Guerra. Egli è tale combat i tente e tale atleta, che avrà certamenn-!te n su0 da dire ncl momento della a. n¬ ì uonno se edi e ae. ie he o, ir e di ole i: lgRtmntgSdnAdecisione. Mara e Caimmi sono quelli, come dicevamo, che debbono dimostrare se con l'allenamento indefesso e coscienzioso, si può risalire il gradino che li separa dal « fuori classe » Binda. E' prevedibile che trovandosi uno di essi con Binda all'ultimo chilometro, 11 campione sarebbe battuto in volata. Ma vi arriveranno? E' molto più probabile che a tenere compagnia al favorito, se questi non saprà liberarsene prima, sui promonlorii dopo Aiassio, ci saranno Giacobbe e Marchisio. Nel caso di un arrivo isolato di Binda e Guerra, le mie preferenze non mutano indicazione, e Binda dovrebbe vincere. Se Learco fosse, invece, in compagnia di un paio di « grigi » in grado di attaccargli la volata, egli avrebbe molte probabilità di resistere all'attacco del campione del mondo e tagliare primo il traguardo. Quale affascinante incertezza quella di questa vigilia di armi I VITTORIO VARALE.