Il terremoto nei Balcani

Il terremoto nei Balcani Il terremoto nei Balcani Regioni della Jugoslavia, delia Bulgaria e della Grecia gravemente colpite - Numerosi morti e feriti - Re Boris e la Regina Giovanna sui luoghi del disastro - Gli scampati senza viveri assaliti dai lupi Belgrado, 9 notte. Dalle notizie giunte stasera a Belgrado sì ricava un quadro addirittura terrorizzante delle distruzioni prodotte dalle ultime' scosse sismiche. Il Governo in un comunicato di stasera annunzia che assumerà intera responsabilità per compensare le vittime del terremoto, quantunque i danni rimangano finora incalcolabili. I disastrati che arrivano a Belgrado sono provvisoriamente distribuiti negli alberghi e perfino nei caffè della capitale. Nel garantire indennizzi statali, il Governo jugoslavo ha deciso di non accettare sottoscrizioni o prestili da chicchessia, sia esteri che interni, e anche di restituire le somme già raccolte mediante sottoscrizioni. Duecento morti identificati La Regina Maria, che stava com piendo un viaggio in Dalmazia, ha ordinato che fossero sospese tutte le cerimonie in suo onore ed è risalila in treno per far ritorno alla capitale Fino ad ora sono stali identificati duecento cadaveri. Seicento feriti so no siali' ricoverati nella capitale. Si coniano a migliaia le case distrutte. La grande via che conduce a Bel grado dalle città di Prilep^e Botoli e ingombrata da tragiche colonne di „ „ dal dimstrCi t quaU tras. H" • ' Portano veTS° la capitale i loro con giunti feriti. Mancano servizi sani tari nella regione del terremoto, co ^cc/té i feriti debbono essere {rab . m anchg f r braccia. Un nuovo terrore ì stato creato per le disgraziate vittime del terremoto dai sempre più frequenti attacchi di lupi, i quali ih preda al freddo, al terrore e alla fame, scendono dalle montagne verso le pianure. Il traffico ferroviario fra Salonicco e Skoplje è interrotto a causa della distruzione di tutti i ponti. Re Alessandro è arrivato stamane a. Denir Kapia, una delle città maggiormente danneggiale. Al suo arrivo, il Re ha constatato che egli era uno dei danneggiati. Jl suo grande stabilimento agricolo presso Dènir Kapia è stato completamente distrutto e la maggior parte del bestiame è stato ucciso. Il Re ha assunto la direzi ne dei lavori di soccorso e ha financo preslato la sua opera nella distribuzione di viveri, di medicamenti e di denaro. Da questa città egli si è recato nel Variar, traversando il ponte che minaccia di crollare da un istante all'altro. Dopo avere visitato vari villaggi ha fatto ritorno stasera a Belgrado. Nebbie e pioggia Tutta la parte centrale della.Jugoslavia è oggi coperta da un fitto banco di nebqia. Verso il pomeriggio una pioggia a diluvio è caduta inondando i villaggi demoliti. Alle ore 7 di stamane una tortissima scossa di terremoto sì è prodotta a Skoplje. Si conta che nella zona meridionale della Jugoslavia diecine di migliaia di persone siano senza tetto. I danni sono calcolati a varie centinaia di milioni di dinari. Da Atene poi si apprende che delle scosse di terremoto si sono prodotte durante tutta la giornata in Macedonia, specie nelle città di Florina e di Edessa. Molte case sono crollate ma non sembrano esservi vittime. Trecento case sono crollate a Cavolari e a Doiran. Tutti i villaggi lungo la frontiera greco-serba sono slati pure danneggiati dal terremoto. Una stazione di frontiera è stata rasa al suolo e il capo stazione è stato raccolto gravemente ferito. Il Governatore generale ellenico in Macedonia è partito oggi per la zona devastata per stabilire l'estensione dei tf<mni e per organizzare i soccorsi. ■ 1 sismologi rammentano che la penisola balcanica è ricca di centri vulcanici. Se ne trovano nella zona ceìitrale come sul litorale dell'Adriatieo. Si citano poi i terremoti di Salonicco del 1902 e quello macedone di due anni fa e i terremoti di Ohrida e di Koritza con epicentri al di là e a ovest dell'odierno. In quella zona il prof. Hilber registrò nel 1883 seicento scosse. Centri tellurici nasconde anche la Macedonia occidentale e fra gli altri a Scutari, Durazzo, Pera e Monastir: Racconti terrificanti Vienna, 9 notte. La gravità del terremoto che ha devastato la parte sud della Jugoslavia è confermata da notizie oggi qui pervenute. Parecchi villaggi so*10 rimasti interamente rasi princiPatol'e»'e nella regione di Demir Kapu e di Valandovo, ove parecchie sorgenti calde sono scaturite dal $0< GU abitanti della regione op . . , , . . _ tastata dal terremoto soffrono grandemenie per la mancanza di viveri fl di acqua nonché per il freddo in/enso. I soccorsi medici arrivano lentamente. Nella maggior parte, dei villaggi il bestiame si è disperso, ed erra nelle vallate Le provviste sono rimaste distrutte e gli abitatiti sono minacciati dalla fame. Dei profughi provenienti dal sud giunti a Shoplje raccontano particolari terribili della catastrofe. Da Belgrado sono partili a destinazione di Skoplje medici e ufficiali del Genio. Si teme ijifatti che in seguito alla interruzione delle comunicazioni ferroviarie i rifornimenti non Possano pei-venire per via normale ai villaggi colpiti dal terremoto. Il centro di aviazione di Belgrado ha ricevuto le istruzioni necessarie per, intervenire in caso di bisogno. Secondo ultime notizie il numero dei morti nella Macedonia sarebbe di 160, 'quello dei feriti di 500 e quello delle case crollate di oltre 900. La Croce Rossa jugoslava ha organizzalo una larga opera di assistenza. I danni in Bulgaria Sofia. 9 notte. L'Istituto sismografo di Sofia ha registrato le scosse nello stesto tempo di quelle di Belgrado. Tuttavia le ultime scosse che furono. le, più violente in Jugoslavia, furono alquanto più deboli in Bulgaria. Scosse violentissime sono state sentite a Tadomir, Kustendil e Petriche in Bulgaria; ma i particolari mancano. Si sa soltanto che nel villaggio di Liasko 52' case sono eroilate e sette bambini sono rimasti sepolti. Le popolazioni bulgare-macedoni non sono soltanto sènza focolare e senza cibo, ma mancano completamente di acqua perchè i pozzi sono stali danneggiati dal terremoto. Le popolazioni fuggono spaventate nella pianura presso Filippopoli. Re Boris e la Regina Giovanna, accompagnati dal Capo della gendarmeria, da ' medici e infermieri, sono partiti immediatamente per le regioni colpite. Per ordine del Re tutte le ore la Croce Rossa invia soccorsi; alle 11 di questa mattina nuove scosse di terremoto di una estrema violenta erano registrate nei Balcani. L'Istituto sismico di Belgrado ha annunziato che il terremoto è avvenuto negli stesi luoghi dove ieri erano state segnalate scosse leggere. Nella Macedonia greca Atene, 9 notte. iVetì.a Macedonia, greca oggi sono state avvertite nuove scosse di terremoto particolarmente forti a Fiorina e a Edsa, dove numerose cai* sono rimaste danneggiate. Parecchi abitanti dei villaggi di Cavolori, Mouries e Doiran sono rimasti feriti. Nei detti tre villaggi già trecento case erano crollate e seicento danneggiate per effetto del movimento sismico di ieri domenica. La linea internazionale ferroviaria Sempione-Oriente ha riportato gravi danni, nel tracciato presso la frontiera greco-jugoslava. Le riparazioni richiederanno una settimana di tempo ed inlanto le comunicazioni rimarranno sospese. \- Gravi danni nel Giappone Quasi dodicimila scosse sono stato registrate in Giappone nel 1930 , Londra, 9 notte. La formazione graduale di una larga fessura nella crosta terrestre lungo una linea traversante l'Atlantico, l'Europa centrale, il Turkestan e il Giappone, appare ora a molti geologi inglesi una spiegazione possibile del numero eccezionale di movimenti sismici prodottisi negli ultimi anpi. Nel 1930 sono state registrate, a quanto si telegrafa stasera da Tokio, 11.927 scosse nel solo* Giappone, la maggior parte delle quali sono state constatate soltanto Der mezzo dei sismografi. Una scossa di terremoto violentissima si è prodotta oggi nel nord del Giappone ed è stata perfino risentita a Tokio, a 400 miglia di distanza dall'epicentro. Due città sembrano avere subito danni gravissimi: Hakodate, un porto nell'isola di Hokaido, e Asmori, nell'isola di Housin. In quest'ultima città — mandano alla Reuter — la popolazione, preda al terrore, si è precipitata per le strade cercando scampo In aperta campagna. Ottocentottantaquat^tro case sono state distrutte e impressionanti crepe si sono prodotte nel suolo in città e nei dintorni. Ad Hakodate la scossa è stata cosi violenta da demolire tutti i sismografi del locale osservatorio. I danni del ciclone nell'isola Maurizio Port Louis (Isola Maurizio), 9 notte. Le notizie che si hanno sulle distruzioni causate dal ciclone dei giorni scorsi sono sempre'Più impressionantU I danni alle piantagioni di canna da zucchero e alle abitazioni sonoincaU colabil'.. Tutto è stato distrutto al suo passaggio dal ciclone, la cui velocita raggiungeva guasi i 200 chilometri aU l'ora.Non vi è una casa nè uno stabilimento che non abbia avuto il tetto asportato. Le strade sono tutte ostruite da alberi e rottami di ogni ttestig.

Persone citate: Demir, Fiorina, Maurizio Port Louis, Pera, Re Alessandro, Re Boris, Regina Giovanna