La politica navale della Germania

La politica navale della Germania La politica navale della Germania pe l'imbarazzante disagio della socialdemocrazia Le nuove affermazioni elettorali dei social-nazionalisti e la questione dello scioglimento del Landtag prussiano gdg Berlino, 5, notteIn attesa elle le destre nazionaliste e nazionalsocialiste si decidano a trarre lino all'ultimo le conseguenze rivoluzionarie della loro secessione parlamentare, o, se non vogliono trarle, a riparare all'errore commesso, ritornando al più presto nell'aula parlamentare; la loro assenza dai lavori del Parlamento non manca di creare 1 più gravi Imbarazzi proprio a coloro ohe ai direbbe avessero dovuto giovarsene, coloro che con l'assenza degli hugerr berghiani e degli hitleriani sono rimasti pressoché padroni del campo e liberi di fare al loro posto il bello e cattivo tempo; vale' a dire 1 socialdemocratici. I locial-democratici nell'Imbarazzo Ma è proprio questa liberta di tare il bello e cattivo tempo, questa padronanza assoluta del campo, la quale si risolve nell'obhligo insistente di assumere le proprie responsabilità, ciò che più dispiace e (a più incomodo a un partito, il quale, nell'abitudine dei compromessi parlamentari e nella pratica delle comode transazioni, ha perduto e sempre più va perdendo la coscienza di se e della realtà politica del paese. Ecco, dunque, ora la so cial-democrazia in grave 'imbarazzo davanti a una questione lmportantis sima, la quale si appresta a venire tra giorni ai pettine delle discussioni parlamentare • ai cui carboni accesi essa rischia di scottarsi gravemente come già. più di una volta è rimasta scottata negli ultimi tempi: la <jue stione, cioè, delle nuove costruzioni navali Inserite nel bilancio della Rèloh6wehr, questione che andrà in discussione tra -giorni e della cui auto rizzatone parlamentare — nell'assen za delle destre dal Parlamento — finiscono praticamente per essere arbitri, proprio i social-democratici pacifisti L'imbarazzo è grave per la so cial-democrazia; e basta per rendersene conto riflettere, .che essa oscilla tra 1 due corni di questo dilemma: rifiutare l'approvazione delle rate d le nuove navi da costruire e da mettere In cantiere — e perciò romperla col Governo di BrUnlng e col centro, con tutte le conseguenze della perdita delle magnifiche posizioni e delle greppie che per la social-democrazia si gniflca la coalizione col Centro al do verno della Prussia — ; o approvare : crediti, cadendo con ciò dalla padella nella brace, vale a dire pericolosamente scoprendosi davanti alle masse tante volte ingannate e apparire sostenitori della tanto vituperata politica di armamenti e di difesa nazionale e poco meno che guerrafondai, facendo cosi, quello ohe * peggio, il giuoco del comunisti, I quali non-aFnctfano altro per sfruttare a loro favóre la novella prova di « borghesi ''smo » del social-democratici, sottraen do loro ancora una volta a grossi sca gllonl le masse; nell'uri caso e nell'ai tro col rischio di giovare soprattutto a quel terzi esclusi, e per ora partiti In attesa, che sono I nazional-socialisti, verso cui sempre più manifestamente si delinea 11 favore popolare, come le recenti elezioni nel Braunsoh weig lo dimostrano. Le costruzioni navali Le costruzioni navali delle quali sì tratta, riguardano per ora — è tene ricordarlo ai lettori — la sostituzione di quattro tra le più antiche coraz zata rimaste alla Germania al sensi del trattato di Versailles, le quali sono nel frattempo diventate lnservitol li, e la cui sostituzione è, come si sa autorizzata dal trattato stesso. La pri ma di queste corazzate, denominata A in sostituzione dell'antica Preussen, è già In costruzione e sarà terminata nel Ì932; e siccome il Parlamento ne ha già concesse le prime rate, bisogna che conceda le altre In corso; ma non sol tanto di queste rate in corso si tratta, bensì anche della prima rata della seconda corazzata denominata B, in sostituzione dell'antica Lolhrinaen> che seeondo il' bilancio dovrà essere termi nata nel '34. Nei prossimi bilanci saranno poi impostate, secondo 11 plano generale, le prime rate delle altre due corazzate C e D in sostituzione delle antiche Braunschweia e Alsazia. Per ora la battaglia è impegnata sulla prl ma rata della seconda corazzata, la B per la quale la social-democrazia non Jia davanti alle masse la scappatoia delle precedenti decisioni impegnative del Reichstag, trattandosi infatti prò prlo di una prima rata che può line romente essere negata. Questa prima rata è soltanto di 10 milioni e 800 mila marchi. Non è una gronde somma. Ma nelle strettezze attuali del bilancio tedesco e dopo tanta demagogica predi caziono anti-nazionale e antl-mìlltare della social-democrazia, vi è quanto basta per mettere in serio Imbarazzo anche le più Indurite faccie social-de mocratlche. Maschere di Bruto In queste condizioni 1 social-democratici hanno cominciato col Cancel liere Brdnlng trattative per trovare una via d'uscita. In verità, però, I social democratici, con l'aria che si danno Iti queste trattative di offrire al Gover no una via di uscita parlamentare per l'approvazione del 'bilancio che gli sta cuore, non fanno In sostanza che cer tiare per loro stessi questa via di usci la della quale sono 1 soli ad avere bi sogno, perchè, In quanto al Governo autorizzato come è dal Presidente Hin denbijrg a procedere a colpi di ord rianz* presidenziali, esso è tra I due quello che volendo potrebbe fame meno. Tuttavia, Brunlng, per quella cura che ha di usare riguardi al parlamentarismo che sta, delicatamente strozzando, non manca di prestarsi per le apparenze almeno a queste trattative. I social-democratici, per concedere al Governo non l'appoggio, ma quella estensione dal voto che basterebbe al passaggio della legge, chiedono una Infinità di cose, tutte antl-capitalistl che e anti-borghesi; altrettante mosche re di Bruto da indossare davanti alle inasse. Chiedono, per esemplo, una tassa speciale, nella misura del 20 % sul dividenti dei consigli delle società per azioni, un aumento dal 5 al 10 del supplemento della tassa sulle en irate al disopra degli ottomila marchi amfisrligvnspctrhinlnndpdPCdllccseccOcndcsnbzWdnntdeoerqsmzvigdocuedcpd1m annui; un contributo di 15 milioni di marchi per i comuni più poveri e infine nessuna ulteriore riduzione dei salari, riduzioni delle ore di lavoro e riduzioni dei prezzi ed altre cose simili. Sono condizioni gravi, prezzi esagerati per una rato di nave che il Governo In sostanza, come si è detto, non ha bisogno di vedersi concessa dai social-democratici, ma può, volendo, prendersi con le proprie mani. Non vi è bisogno di dire che 11 Cancelliere Brunlng non ha alcuna voglia 1 accettare queste condizioni. Le trai tative che durano da parecchi giorni ono state continuate anche oggi e du reranno ancora. Il Governo di Brilning ha il coltello per LI manico, e sarebbe incomprensibile, e forse per esso fatale se non se ne sapesse servire; e ciò non soltanto per la questione della sua natura semi-dlttatoriale appoggiata dall'art. 48, ma anche, e più, perche può minacciare la social-democrazia di rompere la coalizione che tega in Prussia la social-democrazia stessa col Centro e che mantiene ancora i social democratici In quel governo il quale è la roccaforte di cui essi presidiano le loro posizioni. Una rottura di questa coalizione sarebbe per la social-demo crazla la rovina; perchè tra l'altro essa porterebbe sicuramente alle nuove elezioni del Parlamento prussiano; e con l'aria che corre cosi favorevole al azional-socialìstl, il rischio della social-democrazia sarebbe del più gravi O questo, dunque, o affrontare il mal contento degli elettori, Nell'un caso e nell'altro, la social-democrazia ha poco da stare allegra. L'ascesa dei nazional-socialisti La questione del Landtag prussiano Nel Braunschwelg, Intanto, tra tredl c) città che sono state finora amminl strato dai social-democratici, nove hanno dato a queste amministrajionl II ben servito conferendo la palma al nazional-socialisti; non solo, ma nella Westfallo, ad Arnsberg, dove per le dimissioni dell'antico Consiglio comu naie si sono dovute fare nuove elezioni, la social-democrazia ha perduto un terzo delle antiche posizioni e il Cen ro un quarto; e quelli che hanno gua dagnato sono stati i nazional-socialisti e I comunisti Li» situazione dà segni continui di oscillare appunto tra questi due partiti estremi; i giovani della borghesia cor rono verso il nazjonal-socìalismo e quelli del proletariato verso 11 comuni smo. In questo frangente la social-de mocrazia si dà l'aria di porre condizioni e di condurre trattative col Governo Brunlng come se si navigasse in pieno parlamentarismo, non accorgendosi, come questa sera un giomal dell'autorità della Doerstn Zeituna fa osservare sia al Governo che alla social-democrazia stessa, che si tratta di un Governo antiparlamentare, sorto espressamente per iniziativa del Presi dente Hlndenburg, al di fuori dei partiti, col mandato di iniziare e condurre la prima lotta di correzione anti-parla ineptaristlca. La situazione intanto fa del passi per conto suo; e i fati lentamente si com piono. Un altro passo, il primo e Più decisivo è questa sera compiuto verso 10 scioglimento di quell'altro Parlo mento dove ancora la social-democrazia ha 11 sopravvento, e cioè il Parla mento prussiano, il cui scioglimento pour cause uno dei capisaldi principale e forse la principale e più immediata rivendicazione delle destre nazionali ste. Come si ricorda, 1 nazional-socialisti e gli • elmi di acciaio •, dopo il 14 settembre presentarono immediata mente una domanda di scioglimento della Dieta prussiana, sostenendo che dopo l'espressione della volontà popò lare del 14 settembre si imponevan nuove elezioni essendosi dimostrato quel Parlamento non più corrisponden te alla volontà degli elettori. Il Land tag però rifiutò l'approvazione della lo ro domanda. Gli « elmi di acciaio presero allora la decisione di chiedere, come la Costituzione permette, un plebiscito sulla questione, ma il Ministro degli Interni social-democratico, Seve ring, con cavilli giuridici respinse la loro prima domanda come non in re gola. Gli « elmi di acciaio • dovettero cosi sottoporsi alle condizioni poste dalla Costitu7ione di raccogliere un certo numero di firme per la messa in moto della procedura del plebiscito Le firme furono raccolte in un batter d'occhio; nel solo Braunschwelg ne fu rono raccolte 42 mila, superando cifra strettamente necessorio. Cosi oggi 11 ministro social-democratico non ha potuto fare a meno di comunicare agi « elmi di acciaio • che la richiesta d plebiscito è formalmente accettata; che egli ha dato le disposizioni nere; sarle per la messa In moto di tutta la procedura. G, P. gbSmvSSduTlcvncprpnsihircssv

Persone citate: Land

Luoghi citati: Alsazia, Arnsberg, Berlino, Germania, Prussia