Spedizione intorno al mondo clie naufraga al Tribunale di Spezia

Spedizione intorno al mondo clie naufraga al Tribunale di Spezia Spedizione intorno al mondo clie naufraga al Tribunale di Spezia Storia di un colossale « bluff » ••' Un megalomane dì molla fantasia e di pochi quattrini — Come sono siati trovati i capitali •• La cerimonia inaugurale sulla nave •■ Non si parte più... Il rinvio per un'estensione di istruttoria t5&Iss i Spezia, 4 notte. Con denunzia 2 luglio 19?S al procuratore del Re di Genova, Prospero Schiaffino, litolare della Ditta Cognati Schiaffino di Genova, esponeva che nell'autunno del 1924 egli aveva trattato, nella sua Qualità di mediatore marittimo, con cerio Attilio Gatti per l'acquisto di una nave adatta od una crociera attorno al mondo, munita di alloggi per passeggeri e turisti, ecc. Dopo parecchi tentativi, la scelta del Gatti era caduta su di una nave inglese nel porto di PJymuth e l'acquisto era sudo concluso. 11 Gatti aveva provvisto a versamenti successivi in acconto prezzo, ma aveva presto confessato di trovarsi In difficoltò, aggiungendo però che avrebbe provvisto entro brevissimo tempo, per accordi che assicurava conclusi con la Banca d'Italia dal conte Aldo Vittadini, suo socio nell'impresa, e personalmente ricchissimo. Con talli raggiri, conitinuava la denuncia, il Gatti era riuscito a sorprendere la sua buona fede, cosicché egli fc-li aveva anticipato la somma di lire sterline 4046 per il pagamento entro il termine convenuto. A pane le altre garanzie, 11 Gatti gli aveva prodotto una pubblicazione a stampa, già largamente diffusa, nella quale era Illustrata nel modo piti lusinghiero la spedizione progettata, assicurandolo dello sfruttamento di una sua recente Invenzione di un apparecchio cinematografico sottomarino, che avrebbe operato alla profondita di migliaia di metri, e che costituiva indubbiamente una solida fonte di guadagno, tanto più che, come era pubblicato nelT opuscolo, esperimenti ripetutamente fatti avevano dati risultati stupefacenti.. La cinematografia a mille metri sotto il mare... Su questi affidamenti, lo Schiaffino non aveva avuto difficoltà ad anticipaev la somma contro cambiali; ma queste non erano state onorate alle scadenza, ed egli aveva dovuto protestarle, con l'intento di procedere a.gli atti esecutivi. A questo punto, nel m;tggio 1925, si era prodotta la seconda fase del raggiro, abilissimamente predisposto con la complicità di altri. Era intervenuto difatti un avv. De Cantillis, esponente di un Comitato generale esecutivo delia spedizione. Il quale gli aveva scritto Iettare persuasive, dichiarando che il Comitato si era assunto di provvedere al finanziamento della spedizione 'e "al regolamento di esso Schiaffino, garantendone egli stesso il pagamento, e solo pregando di una benevola dilazione che affermava necessaria per non pregiudicare l'impresa.. DI fronte a questa nuova garanzia, che affermava concluso un contratto cinematografico di circa 10 milioni di lire con la conosciutissima e solidissima Società ■ Luce », egli aveva consentilo a soprassedere agli atti esecutivi. Più tardi, però, aveva saputo che l'impresa si trovava in istato di bancarotta. Il contratto « Luce » non esisteva affatto, non solo, ma il famoso apparecchio sottomarino, vantato, fotografato e divulgato per le stampe e in conferenze, non era che un vol^apissimo trucco. Avendo constatato che nel frattempo fritte le attività della spedizione erano scomparse, lo Schiaffino era ricorso al Tribunale di Spezia, sede delia spedizione, chiedendo la condanna in solido dei responsabili al pagamento del suo credito. Ma 11 Tribunale si era dichiarato territorialmente incompetente, notando però nella complessa questione gli estremi di reato e di complicità fra 1 convenuti. Ciò premesso, lo Schiaffino Prospero dichiarava di sporgere querela contro Attilio Gatti, Aldo Vittadini e Carlo De Canitillis. Il procuratore del Re di Genova, dopo avere iniziata sommaria istruttoria, poiché la maggior parte dei fatti si erano svolli alla Spezia, inviava gii atti per competenza territoriale al procuratore del Re di questo Tribù naie, che completava la sommaria Istruttoria. Durante questa, certa signo ra Ada Sgubbl Lenzoni, segretaria del Prospero Schiaffino, sporgeva querela per truffa contro II Gatti, il Vitiadini e il De Cantillis; e il Vittadini Aldo sì querelava per diffamazione contro lo Schiaffino Prospero. Il giudice istruttore rileva dagli atti processuali e do.i documenti che nei 1924, Gatti Attilio aveva progettata una spedizione commcrciale-scientiflca in torno al mondo, da farsi con una nave appositamente acquistata ed attrezzata Il Gatti, dotato non di mezzi economi ci ma di fervida fantasia, di un certo ingegno, facile parlatore, di famiglia distinta, che vantava relazioni altolo cate. si associò nell'impresa il giovane milanese Aldo Vittadini; e, con abilis sima propaganda, prospettando a inol te influenti personalità politiche l'Importanza della spedizione, anche dal punto di vista patriottico, ne otteneva l'adesione, auspice specialmente l'elegante opuscolo a stampa che ne spie gava ed esaltava gli scopi e ne dìmo strava la sua accurata preparazione. Un equipaggio da operetta In forza di tali adesioni i.l Gatti riu- 1 scl'ad ottenere l'appoggio.finanziario di un importante Istituto bancario, di modo che 'a Londra, nell'ottobre del ; 1929, acquistò la nave Prlntesse Alìce, ]da lui battezzata Ardila. II, versando semplicemente una caparra e naseon allo Schiaffino, mediatore ma- Mrittlrno di Genova che era stato inca ì ricalo dal Gatti di traitare 1 acquisio, I la circostanza die l'Istituto nel frat | tempo aveva tolto il suo appoggio e In¬ dradzidgessdIcrdsmtbncr6fddrnOuIrpgtdf«are3cpCditslrd dolcendolo anche a fornirgli in diverse riprese la somma di lire sterline 4046. Frattanto il Gatti impiantò un ufficio a Spezia intestato « Comando della spedizione Gatti ». I membri della spedizione già scritturati, e principalmente il Gatti, capo di essa, erano prowist i di lauti stipendi ed avevano portafoglio aperto per le spese straordinarie e di viaggio. Menavano vita da gran signori, viaggiava.no per l'Italia in spleepina-curr o in eleganti automobili, dimoravano nei più lussuosi alberghi. Il Gatti e il Vittadini avevano altresì costituito in Roma, in via Santa Maria, un «Comitato generale esecutivo », di cui era capo l'aw. De Cantillis, assicurando di essersi accaparrato il famoso contratto con la Società cinematografica « Luce », con relativa mirabolante invenzione. Il Gatti e compagni bussavano a denari per la spedizione ed ottenevano contributi dalia Sgubbi Ada. segretaria dello Schiaffino, che versava lire 60.000, nonché da molti .privati e perr fino da Unti pubblici, quali .. Comune di Firenze, quello di Carrara, quello di Arezzo e da altri. 1 due prepararono a Spezia una magnifica cerimonia di inaugurazione a bordo dell'/irOlla li, in cui essi ostentarono eleganti uniformi da ufficiali. Una ventina di Individui vestiti da marinai erano stati reclutati per l'occasione fra i disoccupati di Spezia. Sempre secondo i risultati dell'Indagine giudiziaria, le apparenze non corrispondevano però alla realtà. La nave era già sotto sequestro quando veniva data la festa suddetta, ed 6 interessante notare, attraverso la corrispondenza de] Gatti, quanto questi si desse da fare per ottenere che le personalità «sputassero denari». I denari vennero a mancare; i marinai improvvisati furono licenziati; la nave andò all'asta e fu acquistata il 9 gennaio 1926 per 380.000 lire dalia Banca Italo-Britanni ca. la quale era creditrice del Gatti per l'anticipo fatto di lire sterline SOOfi. Cosi naufragava alla Spezia l'impresa del giro del mondo. Il De Cantillis veniva assolto In istruttoria, e nei confronti del sedicente come Vittadini veniva ad estinguersi l'azione penale a seguito della di lui mone, avvenuta a Milano nell'aprile 1930. Il movimentato inizio della causa Cosi questa mattina, dinanzi alla seconda Sezione del nostro Tribunale penale, è stato ripreso il processo a carico del Gatti, di Voghera, imputalo di truffe di personalità, Istituti, Enti e Municipi] per circa due milioni di lire. E' introdotta la parte lesa Ada Sgubbi Lenzoni, residente a Camogli. Essa narra come il Gatti cercava di acquistare una nave atta alia spedizione e come lo Schiaffino, convinto della serietà dell'impresa, se ne occupasse personalmente, recandosi un paio di volte a Roma, dove fini per acqui stare per oonto del Gatti la nave George Ward, ancorata nel porto di PJlymuth. — Il Gatti era di bei modi — dichiara la Sgubbi — era insinuante, spigliato, convincente. Sollecitata a concorrere finanziariamente alla spedizione, io, vantando dei credit] nei confronti dello Schiaffino, autorizzai que stl a.versare lire 60.000 a favore deil'impresa; somma che il Gatti si guardo bene dal restituire. Avv. ManAsardi, difensore dell'Imputato Gatti: — Si tratta di un prestito personale che la Sgubbl fece allo Schiaffino. 11 comm. • Delvecchio, direttore della sede genovese della Banca d'Italia, parla delle pratiche del Gatti svolte presso quell'Istituto per ottenere sovvenzioni, offrendo .persino la nave come pegno. • P. M. : — Precisò d Gatti 11 valore della nave? Teste: — SI, disse che valeva 750.000 lire. E' chiamato l'avv. De Cantillis, di Roma, già coimputato, il quale afferma che, oltre al gratuito lavoro, pre sto al Gatti 7500 lire, che naturalmente non riebbe più. A questo punto si leva dal pubblico una voce di donna che dichiara di dover avere dal Gatti la somma di 77.000 lire. Si tratta di una parente dell'im putato. consorte del fratello del difen sore aw. Manusardi. Il Presidente ordina che la donna venga fatta allon tanare; ma l'avv. Monteverdl chiede che le si domandino degli schlarimen ti. L'avv. Manusardi, cognato della signora, chiarisce che il marito della stessa, capitano di fregata della Regia Marina, contribuì anch'egli alla riuscita della spedizione; circostanza questa che starebbe a dimostrare come tutti, anche i parenti più vicini, erano -perfettamente convinti della riuscita dell'impresa. L'avv. Da Cantillis riprende la sua deposizione rispondendo all'avv. Mon teverdi, che gli ha chiesto spiegazione di un telegramma indirizzato allo Schiaffino ed assicurante la stipulazione del famoso contratto con l'Istituto « Luce ». Il teste ammette, ma esclude di essere il mittente del telegramma. All'atto del licenziamento del teste, l'avv. Monteverdi esibisce alcune lettere a firma Gatti, in possesso del suo rappresentato Schiaffino. Avv. Manusardi: — Dica la parte lesa Schiaffino dove ha preso questi documenti. Avv. Monteverdl: — CI denunci, so crede che dei documenti siano venuti illegittimamente in possesso. Avv. Manusardi : — I documenti o sono apocrifi, e allora non possono es slbsnLvltpcntddddscc sere presentati o sono autentici, e allora provengono da un reato. Sollevato formale incidente, il Tribunale, ritenuto che le lettere esibite sono quasi tutte dirette allo Schiaffino, ne accetta l'allegamento agii atti. L a.vv Manusardi fa quindi mettere a verbale la sua denuncia. E introdotto il teste comm. Vercelloni di Roma, anch'egli già coimputato nel presente processo Nel 1925 fu pregato dal suo amico Do Cantillis di cooperare alla riuscita della spedizione Gatti. — Fu poco dopo la cerimonia svoltasi a bordo dell'<4r.'/ita 7/ che accettai di far parte del Comitato esecutivo della spedizione. Presidente: — 11 De Cantillis prendeva, parie attiva, alla preparazione dell'impresa architettata dal Gatti? Teste: — No: stava alla finestra; ma sapeva bene come si svolgevano le cose. Mi parlò entusiasticamente dell'appoggio che il Governo aveva accordato a tale impresa, e credetti a pcfntnuna»1sBsibvm_ attino, anche per il sopraggiungere delirigaecslcomunicato Stefani, La richiesta della Parte Civile All'udienza pomeridiana II patrono di P. C. avv. Monteverdi sostiene ancora la incompetenza a giudicare del Tribunale della Spezia, essendosi l'esame della causa limitato alle parti lese Schiaffino e Sgubbl, danneggiate a Genova. L'aw. Manusardi di Voghera ritiene che allo stato della causa 11 Tribunale debba decidere nel merito. La P. C. non può preoccuparsi della posizione dl altre parti non citate. Il P. M. cav. Gasbarro si rimette alla deliberazione del Tribunale. 11 Tribunale, dopo circa 4 ore di permanenza in Camera di consiglio, emette ordinanza con la quale, u richiamandosi alla sua precedente ordinanza, ove il Tribunale stesso dichiarava che allora il capo di imputazione doveva riferirsi alle parti lese Schiaffino e Sgubbi; constatata nel corso del processo che altri fatti e altre denunzie gravi sono emerse a carico dei- , l'imputato Gatti, fatti e denunzie chepossono meglio illuminare lezione cri- minosa; accertato altresì che latto diLcitazione .deve Intendersi comprensivo degli altri fatti criminosi peraltro non esaminati, accoglie 1 islqnza de11a_ P.|C. per la remissione degli atti al Procuratore del Re, per l'estensione della Istruttoria ».