Il piano quinquennale

Il piano quinquennalela situazione «Mica dilUS.S. É Il pianoquinquennale aqncma1vmdsmtedlmTutto ciò che riguarda la Russia è più specialmente.conosciuto e considerato dal punto di vista politico: meno invece è seguito l'andamento della vita economica russa. Si comprende anche il perchè: l'economia delTU.R.S.S. è separata dal sistema economico mondiale da un elemento ebe fa da isolante: il Governo, il quale è il solo intermediario, 6 il solo punto d'unione fra la vita economica della Repubblica russa e quella del resto del mondo. Le relazioni fra questo e quella non sono quindi relazioni dirette, ma hanno una sola comunicazione: quella che fa capo al Governo moscovita: non offrono quei fenomeni di endosnrosi ed esosmosi fra -vasi comunicanti, eia cui sono contrassegnati (salvo qualche ragione di attrito:'ad es., dazi doganali) i rapporti economici fra le altre nazioni. In Russia è il Governo il quale aprendo o Chiudendo le valvole del commercio estero, cosi come a lui pare, ne regola l'andamento secondo le proprie disposizioni indipendentemente o quasi da altre considerazioni che non siano quelle politiche. Di qui la difficoltà di farsi un'idea completa e precisa della situazione economica russai e di formulare previsioni sufficientemente esatte sul suo prossimo sviluppo. Le stesse statistiche che l'U.R.S.S. mette a disposizione degli studiosi, a parte ogni dubbio sulla loro esattezza, non danno un quadro completo dello stato delle cose e non sempre per ..mettono di formulare un giudizio ~auVa dinamica dell'economia russa E' sotto queste riserve che si può paTlare della situazione economica della Repubblica sovietica, e soprattutto di quel programma intorno a cui si muove tutta l'azione statale e che è generalmente conosciuto sotto il nome di piano quinquennale. Contrairi amen te a quanto si può isare, questo non rappresenta chejflssGeMtdcpgspens la ripresa di una linea programma tlea precedente alla guerra. Già prima del 1914 la Russia degli Zar se era paese essenzialmente agricolo, presentava una marcata tendenza alla industrializzazione: si calcolava nel 1913 Che il 42% della produzione fosse dovuto all'industria. Tn realtà la Russia accarezzava il sogno di diventare un paese self suffielent, un paese economicamente indipendente dagli altri: e se questo sogno non era troppo aperta' ménte proclamato, si era pe.rchò la necessità di ricorrere al credito estero imponeva una certa prudenza per non suscitare diffidenze e gelbsie. La guerra mondiale, la guerra civile, la statizzazione binatale della grande industria, la dispersione degli operai, l'amputazione di alcune regioni (soprattutto della Polonia) in cui l'Industria era specialmente .sviluppata, parvero aver spezzato il sogno. Neil 1917, gli stabilimenti industriali non sono più mantenuti in stato di efficienza: H loro macchinario è rotto o disperso: -le maestranze hanno abbandonato le città per rifugiarsi nelle campagne, dove l'approvigionnmento è piti facile. Un solo dato, del resto, dimostra l'enorme regresso: la Russia, che al momento della dichiarazione di guerra produceva più di 4 milioni dì tonnellate di ghisa, vede scendere la produzione a meno di 150.000 tonnellate, un po' più che sotto Pietro il Grande, ma un po' meno che «sotto Caterina II. E' nel 1921 quando si inaugura la nuova politica economica, la ìVt'p, che i Soviets cominciano a preoccuparsi seriamente di questo stato di cose. Il loro programma immediato è quello di rimettere in stato di funzionamento gli stabilimenti industriali esistenti e di sviluppare specialmente lo sfruttamento delle miniere di carbone e dei giacimenti di petrolio, allo scopo di assicurare il rifornimento del combustibile necessario per la forza motrice. Ma già allora 'Lenine lancia l'idea delia completa elettrificazione della Russia, e i Soviets, pur condannando il capitalismo, raccolgono e esaltano J'itlca del macchinismo. Tsgdsssdallabcsmbnuttn«j. ri-osu-uzione dustrlale è perseguila dapprima ni.ajs.senza alcun prpeiso programma. Ma per quanto molti sforisi vadano dispersi, già nel 1925 si vedono i primi risultati nell'aumento della produzione industriale, sia pure ottenuta a prezzi elevatissimi e di qualità tutt'altro che perfetta. Solo nel 3928 si può dire che l'attrezzatura (produttiva dell'anteguerra è rimessa in piena efficienza e che la produzione industriale ha raggiunto l'antico livello. ■ Ed è in questo momento che sorge «n programma più ambizioso: non basta più aver rimesso in efficienza Ja attrezzatura tecnica di cui la Russia disponeva: bisogna creare nuove officine, utilizzare nuove sorgenti di energie, aumentare la produzione industriale. Riprende vita il sogno di trasformare la struttura economica della Russia e di farne mn potente Stato industriale a base agricola. A questo sogno l'ideologia del nuovo regime fornisce un nuovo fondamento ideologico. Si tratta di dimostrare che esso è capace di fatré altrettanto e forse meglio del re- r•gime capitalista: ora questa tlimo-Z sia Via in sostanza una grande irazione per l'America e sono appunto presi a modello i sistemi americani. Cosi è formato i) piano quinquennale, per la cui esecuzione la Russia chiede anche il concorso di. tecnici stranieri e specialmente tedeschi e americani. Non si può negare che il piano sia audace: secondo esso dal 1928 al 1933 la produzione del carbone dovrebbe passare da 34 milioni a 120 milioni di tonnellate, crescere cioè del 252 %: nello smesso periodo l'estrazione del petrolio dovrebbe aumentare da 13 milioni e mezzo di tonnellate a 41 milioni, l'energia elettrica da 5 miliardi a 33 miliardi d.i ' chilowattore, la produzione dell'acciaio e della ghisa da 4 a 17 milioni di tonnellate, quella delle »>™« »«« £SS!z£? K É: macchine da un importo di 405 milioni a 3600 milioni di cervonetz. L'ideale economico della Russia zarista rinasce dunque in pieno: come allora si trattava di faro dell'impero russo uno Stato self mfficleht così oggi il programma bolscevico è quello di svincolare la Repubblica sovietica dalla necessità del ricorso all'estero. 11 programma è questo: le officine russe devono essere costruite ed attrezzate con materiale russo: la terra russa deve esser lavorata con macchino ed utensili russi. Ma accanto al programma industriale vi è il programma agricolo. Anche la produzione dell'agricoltura deve aumentare: la Russia ha necessità di riprendere la sua esportazione di cereali e di altri prodotti agricoli (ad es. legno), perchè ha bisogno di procurarsi in tal modo almeno una parte delle disponibi lità necessarie per lo sviluppo della sua economia interna e per il suo commercio estero. Ed è perciò che accanto alla lotta contro il contadino ricco, il «kui.iki», in cui sente la minaccia del risorgere della proprietà privata, si organizzano le aziende collettivo agrario; In queste, poste sotto la direzione di funzionari dello Stato, sono ancora adottati i metodi americani: applicazione sino sull'estremo delle macchine, quindi vastissime unità culturali in cui la mano d'opera è sostituita dalle decine di migliaia di trattori, importati dagli Stati Uniti. L'esperienza dura ormai da due anni: e le ultime manifestazioni della concorrenza russa per svariati prodotti e su differenti mercati meritano ohe si esamini — come faremo in altro articolo — i risultati ottenuti e le previsioni per il futuro. GINO OLIVETTI.

Persone citate: Gino Olivetti