I sensibili progressi delle trattative per l'accordo navale

I sensibili progressi delle trattative per l'accordo navale I sensibili progressi delle trattative per l'accordo navale Stasera i Ministri inglesi lascieranno Roma ch'egli a Palazzo Chigi. Qui i due Ministri degli Esteri, mentre continuava il lavoro degli esperti, avevano una conferenza protrattasi per oltre un'ora e un quarto, dalle 10 alle 11,15, in 'merito alle questioni rimaste insolute alla Conferenza di Londra e allo stato dei negoziati italo-franco-b ri tannici. Uopo il colloquio Grandi-HendersoiV, mentre quest'ultimo faceva ritorno all'Ambasciata, il Ministro Grandi lasciava Palazzo Chigi per recarsi a Palazzo Venezia dove era atteso dal Dure. In un lungo colloquio il Ministro Grandi metteva minuziosamente al corrente il Capo del Governo sullo stato delle trattative ricevendo le direttive per le conversazioni ulteriori. L'on. Grandi faceva ritorno a Palazzo Chigi proprio mentre a mezzogiorno gli esperti sospendevano la riunione protrattasi con il più vivo spirito di cordialità per oltre due ore e tre quarti. Quindi i due Ministri degli Esteri e i due Ministri della Marina ed i rispettivi seguiti, saliti in automobile, hanno lasciato Roma diretti a Tivoli. Le macchine snodatesi rapidamente per la via Tiburtina. si sono arrestate davanti alla Villa Adriana che gli ospiti inglesi, accompa gnati dai loro amici italiani, hanno visitato ammirando la suggestiva e malinconica grandiosità del vetusto scenario. Quindi in macchina sono saliti nel paese. I visitatori sono scesi a Villa d'Este, più che mai bella nello splendore della giornata primaverile. Qui, dopo un breve giro per i viali ingemmati dai cento zampilli, il Ministro Grandi ha offerto agli ospiti una colazione. La colazione a Villa d'Este Oltre al nostro Ministro degli Esteri sono intervenuti l'Ambasciatore d'Inghilterra e Lady Sybil Giaham, la signora Grandi, il Ministro Siri anni, il Sottosegretario agli Esteri, la signora Fani, il Sottosegretario per ia Marina on. Russo, il signor Selby, il signor Craigie, il consigliere dell'Ambasciata britannica signor Osbarne, il capitano Hevan, il comandante Bittleston, l'ammiraglio Burzagli, pi Ministri plenipotenziari Rosso, Guariglia, Taliani e Buti, il comm. Rocco e signora, il marchese e la marchesa Diana, il comm. Ghigi, il coman dante conte Raineri Biscia, il comandante Don Fabrizio Ruspoli, il comm. Jàeómóni', il cónte Bóriàrelli, il comandante Ferreri e signora, xI conte Capece. La colazione che, per il caratteristico e pittoresco ambiente ha lasciato in tutti i presenti la più gradita impressione, ha segnato una «osta nell'intenso procedere dei negoziati, ma. è stata una sosta di brevissima durata. Appena levate le mense, mentre il grosso della brillante comitiva compiva una rapida visita alla Cascata Grande e alle enscatelle di Tivoli, Grandi ed Henderson si appartavano per i viali del parco e riprendevano le conversazioni politiche. Annhe questo colloquio è duralo oltre un'ora. Le riunioni del pomeriggio m Ministri e sr-guito hanno fatto ritorno per tempo a Roma e alle 16 Alexander e Sirianni e gli esperti tornavano alla loro fatica, piegando nuovamente la fronte sulle cifre in discussione. La seduta è continuata per quattro ore ma poco prima delle lb' Sirianni si è ritirato per recarsi dal Ministro Grandi per riferirgli, evidentemente, i risultati conseguiti nell'ultima conversazione. Grandi e Sirianni si sono poi recati a Palazzo Chigi per mettere al corrente il Duce. Il rapporto dei due Ministri al Capo del Governo è durato un'ora. Dopo questo colloquio Sirianni raggiungeva nuovamente gli esperti che frattanto hanno continuato a discutere. La seduta proseguiva fino alle venti. Dopo la riunione, la più lunga che gli esperii abbiano tenuto in queste due laboriose giornate di negoziati, un vero esercito di giornalisti si è raccolto a Palazzo Chigi per apprendere qualche notìzia, ma ancora una voHa le impazienze sono andate deluse. Si .'.- risposto che le trattative sarebbero continuate -in serata all'Ambasciata d'Inghilterra dupo il pranzo offerto dall'ambasciatore Graham, quindi nessuna comunicazione ancora. Se mai. qualche eventuale notizia sarebbe stata data a tarda ora, tra le 11 e la mezzanotte. Il pranzo all'Ambasciata d'Inghilterra ha avuto luogo alle 20,'15. Facevano con squisita signorilità gli onori di casa l'ambasciatore Sir Ronald Graham e l'ambasciatrice Lady Sybil' Graham contornati dai fup, zinnari dell'Ambasciata. Sono inter Ivertuti il Capo del Governo, i Mi Inistri Grandi e Sirianni, il Ministro degli Esteri inglese Henderson, il Primo Lord dell'Ammiragliato?Ale xander, il Sottosegretario alla Pre sidenzn, on Giunta, il sen. Marco»! ni, i' marchese Guglielmi, Lord ITAbernon che si trova di ptrssag giò a Rornn, donna Antonietta Gran idi, In marchesa Marconi, la mar ' diesa Guglielmi. Don Piero Colonna, la contessa Gianotti, l'ammiraglio | Tiurzacrli capo di Stato Maggiore Ideila Marina, l'esperto navnle in glesc Selby, il Ministro plenipoten ziai'in Buti, il Capo di Gabinetto» del Ministro degli Esteri comm. Ghigi, Mpc Clure e signora; altre personaili'à inglesi e italiane. Kuovo colloquio Mussolini-Henderson il pranzo, !ono prò Versn le' 22, terminato durante il quale non si nunziati brindisi, il Capo del Governò si è ritirato col Ministro degli Esteri britannico col quale ha avuto un lungo colloquio. Contemporaneamente, pure nei locali dell'Ambasciata inglese, si riunivano gli esperti per continua- re quella che uno di essi di parte inglese aveva chiamato poco prima con frase pittoresca ed espressiva, « Battleof Figures » battaglia di cifre. La riunione degli esperti, la terza della giornata, è durata fino salla mezzanotte ed è finita proprio-quando aveva termine un ricevi- mento al quale si erano aperti i sa-|Ioni dell'Ambasciata. Contrariamente alle speranze neanche quésta sera' si è avuto un comunicato ufficiale sulle trattative.ISi è però saputo trattarsi di un rin-|vio di poche ore e l'atmosfera si colorava questa sera di roseo ottimismo. L'impressione diffusa in molti ambienti era che le trattative avessero fatto molto progresso e che le intense fatiche diplomatiche della laboriosissima giornata non fossero state senza frutto. Quella di domani sarà certamente una giornata interessante, la più interessante del soggiorno romano degli ospiti illustri. Alle 9,40 i Ministri britannici che già ieri, come vi informammo, si recarono al Quirinale a lasciare le loro carte da visita e iscriversi nel registro dei visitatori, saranno ricevuti da S. M. il Re. Alle 10 intanto si riuniranno gli esperti a Palazzo Ghigi e alle 11 si incontreranno nuovamente il Ministro Henderson e il Ministro Grandi. Questa saranno presumlbilmente gli ultimi colloqui della giornata e anche di questa breve intensa fase di trattative diplomatiche e subito dopo verrà diramato un comunicato ufficiale. Henderson, Alexander, Craigie e Selby banno infatti confermato questa sera che domani nelle prime ore del pomeriggio lasceranno Roma. II terreno dei negoziati Roma, 27 notte. (A. S.) Sono giornale intense di colloqui e di negoziati; anche se vi si intramezza qualche gita in un ridente castello romano il riferimento costante è alle questioni navali. Henderson e Alexander hanno preso molto a cuore la faccenda; il loro atteggiamento è naturale, quando si pensi che, in fondo, all'esito delie trattative è legata la sorte di tutto l'accordo navale di Londra caposaldo della politica estera laburista. Ma la buona volontà non può bastare per arrivare subito a soluzioni miracolistiche. Le questioni, sia pure* tecniche, sia pure' spogliate di principi di carattere generale, sono oltremodo compiesse; questo o quel numero di unitè, questo o quello stazzamento di tonnellaggio per le varie categorie, questo o quel modo di "rimpiazzo delle unità antiquate; sono tutti problemi che nascondono delle insidie, dei pericoli che debbono essere chiariti e possibilmente elimi cMnvoarListGraqndtvtbnati. Induzioni e calcoli indiscreti gsono assolutamente fuori luogo; ormai non c'è che da attendere i risultati e trarne le conseguenze. Tuttavia possiamo rilevare che si 6 ottenuta qualche chiarificazione di posizioni. La prima è che è assordo parlare di adesione singola della Francia alla parte III del i rattato di Londra con una specie di salvaguardia nei confronti còli'Italia; gli stessi giornali ufficiosi francesi che per un momento sembravano inclinati su questa falsa strada hanno fatto macchina indietro. In secondo luogo vi è stata una precisazione del terreno dei negoziati; si tratta dii stabilire le navi -che rispettivamente sino al- 19H6 costruiranno Italia e Francia. I confronti assoluti come pure i bisogni assoluti sono lasciati da parie; si deve possìbilmente contribuire alla realizzazione della grande direttiva della riduzione degli armamenti, concetto i fondamentale -per una pace di sia pur relativa giustizia tra i popoli. . ■ ■ Gli occhi del mondò sono fissi su quanto si decide à Roma; è confortevole notare che le intemperanze hanno subito un ribasso considerevole anche da parte di chi aveva mantenuto una intransigenza cieca. Nello stesso tempo si profilano nuove incognite tecniche e politiche che potranno avere influenza in un avvenire non lontano: basta leggere a tale proposito i commenti .tedeschi. Ma la diplomazia guarda soprattutto alle difficoltà del momento: e oggi la massima attenzione si rivolge veirso questa domanda: si avrà l'accordo? E' inutile ripetere cho gli ambienti ufficiali mantengono il tono dei giorni scorsi, cioè del riserbo. Però una certa impressione si diffonde di moderato ottimismo; 1 negoziati sono progrediti; si crede che i diversi punti di vista si siano andati avvicinando e si spera che dentro domani si possa realizzare un progresso ancora più notevole, torse decisivo. . Le conversazioni Roma, 27 notte. La riservatezza che continua a circondare lo svolgimento delle trattative italo-britanniche sul .problema del disarmo, rende anche oggi assai arido U compito del cronista che deve limitarsi a riferire sul numero e sulla durata dei colloqui, lasciando da parte tutte quelle voci e quelle indiscrezioni che, per non aver alcuna base seria e non trovare nè la conferma nè la smentita negli ambienti ufficiali, appaiono frutto di facili e gratuite induzioni. Quello che può dirsi è che ì cplloqui continuano a svolgersi in una atmosfera di cordialità e serenità. Benché a Palazzo Chigi si raccomandasse anche stamane di non lasciarsi andare ad ottimismi ancora prematuri gli osservatori di anticamera, abituati a trarre oroscopi dagli eleménti in apparenza più labili e insignificanti, se ne sentivano confortati a rosee previsioni. La riunione degli esperti ed un colle ;- - Grandi-Henderson mssspm-La preannunziata riunione degliIesperti ha avuto inizio stamane ad Iora più mattutina di ieri per lavo- rare ed affrettare le conclusioni. II Erimo Lord dell'Ammiragliato e i siano Craigie e Selbv, lasciata di bu.n'ora l'Ambasciata britannica»! che come è noto ospita tutta la De- legazione nella sua palazzina fa- sciata di verde e di s'Vnzio, hanno irinunziato alla passeggiata per la ' città che ieri fece da proemio alle fatiche della giornata e si sono sen-| z'altro diretti a Palazzo Chigi dove Ierano attesi dal nostro Ministro del- In Marina, ammiraglio Sirianni. e dirgli esperii italiani ministro pie- nipotenziario Rosso e comandante principe Ruspoli. 1 convenuti si so-ino riuniti nella galleria d'angolo ed hanno ripreso l'esame delle questioni tecniche concernenti le trattative navali. Il Ministro Henderson si tratteneva invece nei locali dell'Ambasciata con l'ambasciatore Graham intento »d esaminare il corriere ed i dispacci venuti da Londra, ma in seguito, dopo essersi inteso telefonicamente col Ministro Grandi, si recava an-