La disputa della gara di fondo per pattuglie

La disputa della gara di fondo per pattuglie I CAMPIONATI SCIISTICI DELLA MILIZIA A LIMONE La disputa della gara di fondo per pattuglie II 2.0 Raggruppamento (Val di Fella) si classifica primo nella categoria campioni, seguito dalla pattuglia della Valle d'Aosta ~ S. E. Teruzzi assiste alla competizione, elogiando i concorrenti e a a e , a r e i e , a i , , a , a r l , a , i n . e e o o a , i a a i i a o i i r i ; o i o . — — ! . 1 o a . . Limone, 20 notte. 11 tempo ha voluto oggi essere benigno, favorendo, lo svolgimento delle gare. Non sono mancale infatti alcune oro di cielo azzurro e dì sole. Già mentre le squadre concorrenti andavano adunandosi al traguardo di partenza il pesante velo di nubi che incombeva ieri sullo montagli!.- 0 sulle valli ha cominciato a dileguare e sul lembi di azzurro sì sono a poco a poco delineate le cime nevose elio circondano la conca di Limone e poi quelle più lontane, aspro dl rocce rossastre che chiudono la conca da mezzogiorno e che fiancheggiano il collo rii Tenda. Preparazione collettiva Per ragioni tecnicho e per il carattere stesso di questi campionati della milizia — che sono coinè si è detto cimenti militari più eie; sportivi si è voluta la precedenza nella gara di fondo a quella delle pattuglie cln e la più importante. In cintila individuale potranno certo risaltale le doti di 7uesto o di quel campione a potranno aversi dei « tempi » ottimi e anche eccezionali. Ma è nella gara delle pattuglie che si dimostra la preparazione collettiva che è quella che più conta. E poiché i campioni individuali prendono parte anche alla gara dì, pattuglia, si è preferito che essi usassero della loro fresca energia in questa prova 'collettiva, anelie a costo di sacrillcare un po' i tempi di, domani con le sue diecine di chilometri di terreno rotto e diffìcile. •Ventun pattuglie hanno- preso «arte al cimento: sette di campioni, l« di milizia confinaria e 8 di allievi. Oneste squadre si sono preparate da lunghi mesi attravei^o un allenamento contìnuo e paziente costituito da marce ed esercizi vari mimati dalla volontà tenace che solo pttó permettere di superare questa prova nella quale all'individuo si chiede tutto lo sforzo possibile. Prova dura, ili quelle che saggiano in tutta la loro efficienza morale e fisica le energie dei marciatori. Ma questi militi hanno saputo superarla benissimo. Gran parto di essi sono valligiani e provengono dalie regioni alpine: sono cioè gli stessi elementi che costituiscono il nerbo dei battaglioni alpini: in tutti c'è poi l'entusiasmo, la volontà di riuscite e la preparazione accurata e intelligente. Le pattuglie si sono rn.gtrrupnite presso il traguardo di partenza dove si è radunata la giuria insieme a tutti 1 comandanti dei renarti della Milizia qui convenuti e ad altri ufficiali degli alpini e di fanteria. L'arrivo di S. E. Teruzzi Mentre si svolgono le prime partenze, giunge sul campo S. E. il generale Teruzzi. 11 comandante generale della Milizia che aveva già presenziato l'altro ieri una gara di slalom rimanendo sul campo sono la neve durante varie ore consecutive e che ieri si era recato a Genova a portare il suo saluto ai trasvolatori dellAtlantico, ha voluto essere qui lìti dal primo mattino per seguire e controllare tutto l'andamento della prova odierna la più importante dei campionatii Lo accompagnano sul campo olire ai componenti la giuria, S. E. il luogotenente generale Tarditi sotto-capo di Stato Maggiore delia Milizia, il col. Della Bianca comandante il 2.0 A'pinì, insieme ai comandanti dei raggruppamenti qui convenuti: luogotenenti generali Carini e Venie e ai comandanti di gruppi e di legioni. Alle 9,20 la prima squadra si porta sulla linea di partenza. I militi hanno la tenuta di mania, col moschetto e la mantellina a tracolla. Gli ufficiali fanno intanto le ultime raccomandazioni ai capi-squadra e agli uomini delle pattuglie circa la condotta di gara, mentre il cronometrista Chiappella, coadiuvato dal secondo cronometrista Vizio scandi?'-»' i secondi. Al segnale di « via » i militi in fila si curvano sui bastoncini e balzano innanzi scivolando rapidi sulla neve soffice del campo. La pattuglia si allontana velocemente e sparisce ben presto in fondo al campo dove c'è un primo ostacolo che l'attende: unti, ripiila china sulla quale la neve soffice dopo 1 primi passaggi ó stata spazzata via e dove i militi sono obbligati a scallnare pazienti con la costa degli sci sulla superfìcie gelata. Ricompaiono subito dopo piti lontano, in l'ondo alla valle sopra una lontana pista nevosa e qui spariscono definitivamente fra la boscaglia. Le partenze si susseguono regolari di 5 in 5 minuti. PqJ quando l'ultima squadra si è allontanata, comincia la attesa impaziente. Il tempo è sereno e anche troppo caldo tanto da far dubitare subito sulla sua lunga durata. E ben presto mentre si attendono i primi passaggi verso le cime rocciose che chiudono l'alta valle, il ciclo comincia a farsi biancastro e poi fosco: una minaccia di maltempo che verso sera dovrà poi realizzarsi in una Ulta navicata. Intanto, nell'attesa del primi, atcnnmiliti si spingono incontro ai concorrenti verso il vallone di Kan Lorenzo, dove essi scenderanno dopo essere passati attraverso il costone di Maire Basse. Verso le 11,30, una prima pattuglia si delinea ad un tratto lontano, sullo sfondo npvoso dell'alta valli». 0 poi appare profuma, filando velocemente verso il traguardo di controllo. E* la pattuglia numero 3 della VaFella, comandata dal capo squadra Vuericli di Pontebba! La pattuglia ha sorpassato le due precedenti ea • ha ealizzato un tempo ottimo: 2 ore e 2enendo pure conto che 1 concorrentdevono eseguire anche un esercizio diro a 900 metri su sagome di uominn ginocchio. La pattuglia non si arresta neppurun^isl'ante^eVr'osP^ onS il seróZ rito TmrDooodopTla squadra1 numero 4 d? Cmayeur, poi quella dell'Abetone, pouella di Asiago, di Bardonecchia e alre ancora. Qualcuna arriva incomleta: rotture di sci e di bastoni hanno provocato inevitabili abbandoni. In utti c'è però la volontà tenace di tener duro ad ogni costo. Al controllo militi sorbiscono in fretta un podi tè, e ripartono con la fisionomia ontratta .per lo sforzo cne devono sotenere. I passaggi si succedono ininerrotti. Le pattuglie allievi, che sonopartite per ultimo e che hanno unolo giro da compiere, cominciano inanto a tagliare la linea di ai-rivo. S. E. Teruzzi, che ha assistito a tutt passaggi e che ha controllato tutto 'andamento della gara, ad ogni arrivo delle squadre chiama a se 1 capsquadra e li interroga sul percorso eseguito, lodandoli per la prova date concorrenti sono stanchi, qualcunotanchissimo, ma sono tutti raggiantiForse il .pubblico vario e anche elegane che assiste alla gara non può comprendere tutta la bellezza di questsforzo che non è coronato da nessun applauso ma solo dalla semplice lodche si tributa al soldato 11 quale, dando tutto sè stesso, non ha compiuto che il suo dovere. Questa gara, deresto, ha un valore che non si misura olo a tempo di cronometro : essa dà a misura della disciplina e della fora morale che anima questi militi. E n tale campo la prova è stata anche uperiore ai «tempi» segnati e ai riultati materiali ottenuti, che pure ono stali veramente ottimi. Le classifiche Categoria campioni: 1. secondo raggruppamento, in ore 4,31*18" (Vuerich Francesco, capo squadra, camicia nera Vuerich Lino, Petris Vii-gaio, Vuerich Luigi, Collecipriano Val Fella); 2. primo raggruppamento, in ore 4,41'8" Salluarda Francesco, capo squadraamicia nera Uasparda Antonio, Chanoux Pietro, Pannard Albino, SalluardSilvano; Val d'Aosta); 3. terzo raggruppamento, in ore 5,53'3" Colò Dante, cao squadra, Seghi Gino Francesco, Tonarelli Ottavio, Ferrari Foresto, Ritiata la camicia nera Biondi GiovanniAbotone Val di Lima). Categoria confinari: 1, secondo raggruppamento, in ore 4,ll'44"2/5 (capo quadra Vuerich Severino, camicia nena Zearo Massimino, Buzzi Pietro, Simonetti Daniele, Petris Marino; VaFella); 2. primo raggruppamento, in ore 4,44'13"2/5 (capo squadra Ioli Mauizio, Rini Pierino, Magistrini, Rosseti, Cornino Lorenza: Valtellina); 3. seondo raggruppamento in ore 4,55'17" 2/5 (capo squadra Perini Aldo, Doriguzzi Giovanni Battista, Lucchi Domenico, Tani Carlo. Ritirata la camicia nera Sadei Silvio; Cadore). Categorìa Allievi: 1. il primo raggruppamento in 2,14'2"1/5; (capo-squadra la camicia nera scelta SerorellStefano, Pedranzini Arturo, VitalinErmanno. Compagnoni Filippo, Antonioli Alfredo (Valtellina); 2. l.o raggruppamento in 2,37'2I" capo squadrAstegiano Natale, camicia nera Dragoni Luigi, De Filippo Luigi, Bassi Giueppe. Ritirata la camicia nera RulfPaolo (Cuneo); 3. 2.o raggruppamentn ore 2,39*31" 4/5: camicia nera scelta Rntmialtì Luigi ca.po-squadra. ReppttAttilio, Rozza Pietro, Giuliani Giacomo. Ritiratala camicia nera Bertagno1 Gino (Bolzano). In tutte le categorìe seguono numeose altre squadre. F. BRESADOLA.