I trasvolatori dell'Atlantico a Gibilterra

I trasvolatori dell'Atlantico a GibilterraI trasvolatori dell'Atlantico a Gibilterra Il commovente saluto di cento italiani a Italo Balbo » L'in* contro con Lombardi, Rasini e Mazzotti =■ Verso la Patria pcr radio cieil nostro iia-v-lcito Gibilterra, 17 notte. Sulla porta luminosa del mare nostro, cento italiani, venuti da Roma, da Torino, da Genova, da Milano, hanno portalo stamane Italo Balbo e ai suoi aquilotti il sa fitto festoso e commosso della Pi- tria aspettante. Numerose imbarcazioni con a bordo gente di antico -eppo genovese, trapiantata qui da secoli e die conserva ancora l'arguto spirito delle popolazioni liguri e il senso e la nostalgia della Patria italiana, si sono staccale dall'aspro roccione di Gibilterra e si sono spinte al largo per salutare il Conte Rosso ai passaggio dello stretto. Nei porlo, frattanto, tutti i passeggeri del Conte Grande erano sopra coperta a scrutare l'orizzonte. Il primo saluto Non è vana fraseologia d'occasione affermare che i nostri cuori erano sopraffatti dall'ansia. E quando il Conte Rosso si è delincato all'orizzonte, il grido all'Italia trionfante, che dal mare, come un'onda impetuosa, si è infranto contro l'aspra parete rocciosa e si è ripercosso in mille echi, ha liberato la nostra gioia che, infrenabile, con grida, con gesti festosi, con sventola di fazzoletti, ha raggiunto il Conte Rosso e ha portalo ai nostri fratelli attesi il' primo saluto di questi italiani d'Italia fieri e orgogliosi di avere avuto la fortuna di rivedere per primi con i loro occhi mortali il volto dei nuovi Eroi. Il Conte Rosso avanza, impetuoso e possente, circondato dalle imbarcazioni che si erano spinte al largo e che arrancano affannosamente per non perdere il contatto col piroscafo. I marinai del Conte Grande sono tutti alle corde : s'innalza il gran pavese e la nave appare costellata di « fiamme » multicolori mentre corre per il mare il saluto alla voce dei marinai. Sul Conte Rosso B-albo e i suoi sono sul ponte di comando e rispondono con viva espansione al saiuto che si ripete cento volte» con eguale orgogliosa commozione. Vediamo Balbo prendere il binoccolo e cercare ansiosamente tra la folla protesa della tolda del Grande. Ritrova subito Colei che cercava e la saluta romana7nente, sutl'atténli : tutti intorno a Lui salutano romanamente. Gli italiani del Grande si stringono attorno a Donna Balbo e le fanno una nuova affettuosa manifestazione di giubilo. Il Conte Rosso attracca. Dal Grande si slaccano alcune imbarcazioni. Nella prima è la consorte del giovane Ministro italiano. L'incontro ai piedi della scaletta del Conte Rosso è semplice e commovente: un abbraccio, lungo, in silenzio. Poi Donna Balbo e il suo consorte salgono la scaletta e si- trovano in mezzo agii eroici trasvolatori. A bordo del transatlantico sono salili il lì. Incaricato d'Affari d'Italia a Madrid, Ottavio De Peppo, accompagnato dal R. Addetto militare col. Mario Tonini, che ha recato a S. E. Balbo il saluto- del Ministro degli Esteri S. E. Graiidi. Hanno preso pure imbarco sul Conte Rosso gli onorevoli Vianino, Salvo, Viola e Racheli, S. E. Albini, Prefetto di Palermo, il console generale Oraziani, il comandante Pflter, il dott> Alberti del « Lloyd Sabaudo », Manlio Morgagni, i signori Zerbinali e Fadini dell'Aero Club di Milano, oltre a numerosi giornalisti italiani ed esteri e agli altri italiani provenienti da Napoli, da Roma, da Genova, da Milano e da Ferrara che hanno voluto portare ai trasvolatori il saluto dell'Italia. sdasnNcfna a a l , i , e i, a: si guardano e si comprendono. , _ „, . ,. .. ., ,. . - Sull'esempio di questi italiani nuoiaitTi italiani saggeranno la po- e f*« Pr°Pri° ™°'e,e *' ucervello sotto l arco luminoso dei -1 cicli del mondo e compiranno altre -! , deano di fantasia ariostetra - oesta aegne ai fantasia anosiesca e « porteranno per il mondo il nome - delta -nuova Roma. Gii italiani si a Tra gli eroi S. E. Balbo riceve l'omaggio de gli italiani che frattanto si sono affrettati per la scaletta: parole semplici e rapide, rapide strette di mano. Ed ecco Francis Lombardi, Mazzoni, Rasini, i tre trasvolatori dell'Africa, farsi incontro al Ministro. La folla, italiani, stranieri, equipaggi, circonda il gruppo degli au- mcdaci e li cinge di rispettoso silen- zio. Molto è piaciuto alla piccola folla questo incontro sul mare «rai vittoriosi dell'insidioso Atlantico e i vittoriosi dell'Africa infida, tra questi uomini abituati a vivere negli spazi, sogno e realtà, che dell'ardimento hanno fatto legge di vita. Essi, per intendersi, non hanno bisogno di molt-e parole: sono uomini di azione, maestri di vita; ridestano alla luce e all'ammirazione del mondo. Italo Balbo e le sue aquile azzurre sono gli annun* datori di codesta risurrezione. Il Conte Rosso ha ripreso il mare,a mezzogiorno, per Genova. L'an* sia di rivedere la Patria palpita nel cuore di questi grandi fratelli. Nostalgia della Gran Madre, il cui capo essi hanno ùnto di una nuova fronda d'alloro, in segno di peren* ne giovinezza. ALFIO RUSSO.