La moderna Babilonia

La moderna Babilonia La moderna Babilonia Nuova Delhi, la città bianca capitale dell'India, inaugurata con una sfarzosa cerimonia dal Viceré •• Giganteschi edifici ed enormi spese »■ La situazione politica si aggrava è a a Londra, 10 notte. ISi è iniziata oggi la serie delle so- ' Ianni cerimonie per l'inaugurazione della nuova capitale dell'India. Dove va essere questa una settimana intera di feste ufficiali e popolari addirittura senza precedenti, e ingenti: . somme erano state stanziate per con- -Vff1"5 <**}™™ìe una sonlut ; isità e uno splendore da rimanere vi- i a vi a i,ung0 nella memoria della gente, i1 o 11 solenne ingresso del Viceré i o , a a! l , o i. a soltanto dinanzi alle truppe britanni o cne irrigidite nel presentai'arm. D'ai a tronde Nuova Dehli non è fatta per a attrarre la indigena e nemme. - 110 P01" suscitare ammirazione per coe loro che l'hanno concepita e l'hanno -lcreata sull immensa spianata che si o estènde alle porte della vecchia Dehli. - iUna Clttà la oul architettura non ha e » e e r l(i nte a Oggi lord e lady Irvin si sono recati in gran, pompa sulla gran piazza della nuova capitale per assistere allo scoprimento di quattro immensi monumenti offerti dai quattro Dominions dell'Impero. Il Viceré è giunto sulla piazza di Nuova Dehli in ber _ lina trainata da sei cavalli e prece da staffette in sfarzosissimi co- -1s'u?1- da drappelli -di lan o Cleri. Ma la nuova ospitale era quasi o l . rf. .-..hr,^.,,, indiirsno T n follan inserta %JKSSSJ^w3SS^k %Zml n tutte le guarnigioni dell'India, ma stè astenuta dal compiere l'unico gesto che il Governo-sii attendeva. Il-pubbli co non si è mosso e ha lasciato Nuova Delhi all'uifflctaliià perchè la capi tale venisse inaugurata non dinanzi - >luta solennità ufficiale dell'Inghilterra idi ieri e di oggi, e potrebbe apparire agli occhi abbagliati della folla, ma rapporti di sorta con l'architettura tradizionale del paese, è una immagine più che altro della rigida e vo- una seconda edizione amplificata del la grande arteria ministeriale di Lon dra, se gli edàfici non fossero stati costruiti a Nuova Dehli in dimensioni o colossali al jermtascU viali Junghi l'" o , ■ - - »e°metria ln ™ P«f* eli caos appi! -|cata su m terreno en« a-PPena 15 anni à 101 s?novoccupato dalla jungla ima Penetrabile Terra eh caccia grossa ai-;!6 V<>T^ della ve«*ia Dehli, ove oggi varie miglia, adornati da alberi e da vasche, e se queste costruzioni non fossero state distribuite sul terreno con una generosità di spazio che attenua e addolcisce la concezione rigidamente geometrica e volontaria della pianta della capitale. E' una . o, e , e , os i i ne naa osaili ol non crescono che I. soli fili d'erbe, permessi dai giardinieri. Non si può negare che l'Impresa è stata colossale. E il risultato sarebbe impressionante se questa capitale si trovasse sotto una grigia cappa dd oielo, anziché, sotto la velia azzurra del continente astatico, Le sei Delhi iFu nel 1911 che Re Giorgio pose la prima pietra della nuova capitale a nove miglia dal posto dove sorge ora la città. Quella cerimonia di 19 anni fa era simbolica più di quanto nonavessero immaginato coloro che vi as-sistettero. Da Calcutta, creazione pura-mente inglese, la capitale passai aDelhi, centro dell'Impero. U cambia-mento doveva simboleggiare la deca-denza graduale della potenza inglesein India. Nuova Delhi nasceva intan-to a fianco non solo dell'antica, masulle rovine di sei altre Delhi scom-parse sotto il piccone inesorabile dedsecoli, sei altre grandissime capitali?che i monarchi Mogul costruirono ogni volta per celebrare il loro avvento al trono. Sul terreno sacro alla più grande dinastìa che abbia governata l'India, ora sorge la capitale che il Viceré ha inau-n «urato. ma che la massa indiana boi- cotta attendendo H giorno in cui potrà occuparla e farla realmente sua. Una profezia popolare indiana dice che sette volte Delhi sarà ricostruita sulle rovine, ma non dd più. Questaga. e ae. oaeer i ricostruzione che dovrebbe essere l'ul-tima, è costata 13 milioni di sterline. La capitale, dì un biancore abbagliante, è dominata dalla gigantesca cupola della residenza del Viceré. Da miglia e miglia all'intorno essa è visìbile come la cattedrale di San Paolo' a Londra o di San Pietro a Roma. Spie- ca nel cielo rossiccia, sotto la sua "co-pertura di rame: l'edifìcio si presenta in tutta la sua grandiosità pseudo-clas- Isica al.termine di un viale lungo qua im ' si tre chilometri, rettilineo e flarichèg Id giato da migliaia di alberi e da cen> tinaia di vasche e di fontane. Si penetra nella capitale da un grandioso arco in granito eretto alla memoria dei : 12 mila indiani caduti nel conflitto eu ropeo. Dinanzi al palazzo si ergono ; quattro monoliti in pietra rossa, sor: montati da navi in bronzo simboleg- giantl l'impero dei mari. Queste sono appunto le colonne offerte -dai Dominions che il Viceré ha oggi scoperto tratuoni di cannoni e inni di bande militari. r . o i . a a o I - i ai""""" unii mui» ; i uuu-» u ivuvvv ra-i- l lamento, una colossale costruzione esattiri ed a resistere all'assalto di ene-rgu o i Il viale principale è fiancheggiato dal palazzi dei maragià Indiani, residenze ufficiali sontuosissime, che essi occu peranno al massimo per due settimane all'anno, quando saranno chiamati nella capitale dalle grandi cerimonie di Stato. Alle due estremità del palazzo del Viceré si ergono i massimi edifici dell'India ; l'uno- è il nuovo Par- meni; l'altro è la Camera dei Principi.-'E tutto all'intorno sono raggruppate le residenze dei funzionari della amministrazione centrale e degli ufficiali, le caserme e gli innumerevoli uf- a e a j nei, ove convergono i fili die regolano l'attività politica e amministrativa dell'intero paese. Cattivo auspicio La nuova capitale e venuta popolan dosi nell'ultima settimana. Qualche le va di comando è stata già impugnata. I fili telegrafici hanno incominciato a collegare la città che nasce con i vecchi centri dell'India, ma su questa splendida capitale, che alcuni paragonano a una nuova Babilonia, pesa una atmosfera gravida di imponderabili, di inquietitud-ini e di incertezze. Le berline di gala ne hanno oggi percorso i viali immensi, ma vuoti di popolo a - i i i ! i i a n o a a pddqcvpdel. e o a a a i n|Però i posti loro «^^eM'nnnep s-1^ quadrato «tribune eretto intorno a-*1 ^a^° n'™°*lU' M~f \£*J8i a ««* 51 ,rova^10 ^'°Lfc a-1« 11 governatore del Pund]a.b, lord a- Harding. Fu quest ultimo che concepì e nuova capuale e che per acceleran- re la reatezzazione del suo grande a so^° trasporto la capitale mentre ocm- cnpava lo carica di Viceré da Caied!™tUl alla ve«hJa Delhi, ora di^ereli. data. L'entrata a Delhi gli costò qua- e nella vecchia Delhi, in procinto di essere abbandonata, gli stessi funzio- nari inglesi riuscivano a mala pena a tenere celate le loro apprensioni. Que- sto feste, infatti, non suscitano alcu-|na eco nel paese. SI odono per contro'proteste contro l'enorme dispendio di j pubblico denaro per queste cerimonie j •in un momento in cui il paese soffre, di una grave crisi economica e in cui le finanze nazionali traversano una fase di esaurimento. Come scrive l'inviato speciale del Dalli/ Mail perfino gli inglesi in India « sono troppo preoccupati nei riguardi dei futuri interessi inglesi nel paese per abbandonarsi alla gioia di queste teste. Molti di essi hanno descritto questa settimana di cerimonie come «il funerale dell'Impero indiano ». La settimana delle cerimonie si è aperta con unx mattinata quasi gelida. U freddo intenso, la tormentosa situazione interna e la depressione economica, hanno contribuito a ridurre al minimo il concorso della ?• folla. Cinquemila invitati occupavano i al ia u- i- à e a a si la vita, perchè mentre egli pene trava nella città su un elefante, gli venne lanciata contro una bomba. Lord Harding rimase ferito; ma non rinunciò per questo al suo sogno e oggi a lato di lord Irwin ha assistito alla realizzazione del suo progetto. Il Viceré ha pronunciato un discorso inaugurale nel quale ha detio che le quattro colonne erette dinanzi al la facciata delia residenza ufficiale « rappresentavano la tradizione di af- l- fetto e di lealtà alla persona del Re e auie a e- Imperatore, che è il più forte legame tra 1 diversi membri della società imperiale ». « Vi sono stati altri Imperi — ha detto poi- lord Irwin — il cui ideale è stato quello della uniformità ottenuta col conferire ai vari elemen ti una unità di forma. La nostra aspi- o-irazione è stata per contro quella di a una unità che raduni in un insieme le- ipiù larghe diversità di razza e di cli- mi, il cui legame sia soltanto quello deila libertà» Dopo hanno preso la parola i rappresentanti del Canada, dell'Australia, del Transwaal e della Nuova Zelanda, i quali poi premendo insieme i quattro bottoni elettrici hanno fatto cadere a terra i drappeggi che coprivano- i monoliti.. Le bande delle rappresentanze di tutte le unità militari dell'India hanno intonato l'inno reale ed 11 Viceré è risalito nella berlina; la sua partenza è stata salutata da 31 colpi di cannone. Così è terminata la prima giornata delle cerimonie. inaugurali della riuova capitale. Nei prossimi giorni però il Viceré dovrà dedicare la sua attenzione alla situazione politica interna che incomincia a farsi più oscura e minacciosa che mai. Si riproduce ad un anno di distanza la stessa situazione di quella che precedette la grande offensiva gandhista. Come allora, 'ancora una volta Gandhi' è sulla ribalta è vigila e sembra tenero dentro le sue mani le sorti della pace nel Paese. Lord Irwin un anno fa consentiva ad abboccarsi coi • leader » nazionalista e oggi, come se si volesse accentuare l'identità tra le due situazioni, i giornali indiani parlano di un prossimo colloquio tra il • mahatma » ed il Viceré. La notizia non è confermata, ma neanche smentita. Si sa per ora soltanto che la risposta data dal Viceré alla lettera di Gandhi, nella quale quest'ultimo, come si ricorda, chiedeva una inchiesta sugli eccessi della polizia, è concepita in termini cortesi, ma a tal punto riservati e prudenti da suscitare irritati commenti in seno all'ala estrema del Congresso. Lord Irvin, secondo alcuni giornali indigeni, ha replicato al mahatma dicendo che nelle circostanze attuali non è opportuno nè consigliabile aprire una inchiesta sull'operato della polizia, che d'altra parte l'atteggiamento di quest'ultima, salvo forse qualche rarissima eccezione, è stato ottimo e che nel corso delle manifestazioni degli ultimi mesi i vo- lontari del congresso non hanno obbe djto ag]J ordinl dj Mtenersj da atti violenti, ordini impartiti dallo stesso Gandhi. Lord Irvin, terminando, con|siglia di dimenticare gli incidenti pas'sati, per concentrare l'attenzione e gli j sforzi sulla nuova situazione in cui j l'India è posta dalla decisione della , conferenza di Londra. Si afferma stasera che Gandhi, molto scontento per il tono della replica di Lord Irvin, stia redigendo una lunga e documentata controreplica, nella quale, secondo alcune voci, egli chiederebbe al Viceré una intervista per un ampio scambio di vedute sull'intera situazione politica. Oggi poi un grande intervento nelle discussioni in seno al congresso ad Allahabad si è prodotto in seguito a una lettera inviata dal nababbo dì Bhopal. Egli ha offerto di porsi in contatto col congresso per discutere gli aspetti del problema indiano. Il nababbo ha telegrafato oggi stesso al delegato Sapru, ripetendogli l'offerta, e secondo un telegramma di stasera, Sapru lo avrebbe pregato ardentemente di recarsi il più presto possibile ad Aliali abad. R. P.