Il sopraluogo dei giurati alla "Strada dei morti"

Il sopraluogo dei giurati alla "Strada dei morti" Il sopraluogo dei giurati alla "Strada dei morti" Tre soli testi presenti sui dieci che ancora rimangono da sentire. Ma gli assenti sono giustificati: uno è al domicilio coatto e non si è creduto di fargli intraprendere il lungo' viaggiò per venire a ripetere quanto dichiarò già n istruttoria, qualcuno è ammalato, altri» sono irreperibili, ed ■ uno infine, ha un motivo assai fondato per tenersi ontano dalle aule della giustizia: conro di lui pende un ordine di cattura. Come si vede, il triste sfondo del processo si profila anche attraverso gli... assenti. L'ostessa dei Tre Limoni E' intesa Elvira Giaccardi, l'ex-proprietaria dell'Albergo dei Tre Limoni, 'esercizio nel quale convenivano il Cattaneo ed i suoi adepti e che l'autorità di P. S. fece chiudere dopo il delitto della « Hinin ». La teste ha già deposto nel processo di tre anni or sono, ed è chiamata anche ora per riferire sui rapporti che correvano tra Cattaneo e la sua disgraziata consorte. nonché sui legami che esistevano tra Caracci e Cananeo. Racconta di avere conosciuto Cattaneo e Caracci sul principio del 1024, allorchè Cattaneo andò id alloggiare nel suo albergo. Nel settembre di quell'anno, Cattaneo si trasferi all'Albergo del Cavallo Grigio e da quell'epoca non lo rivide. m Pres. : — Sembra invece che Cattaneo continuasse a frequentare il suo alberso Risulta in modo certo che vi fu nelle prime sere del gennaio 1025. — Non vi tornò che nel giugno 1025, quando la nRinin», che si era separata da lui, venns ancora a stabilirsi nel nostro albergo. Pres. : — Tra il Cattaneo e la « RI nin • avvenivano delle scenate. Racconti quello che sa in proposito. — Io ho assistito Tina sola volta ad un litigio. Poiché il Cattaneo la rim proverava, la « Rinin • assicurava di non aver mai fatto la spia. — L'avevo rimproverata — interlo quiscc Cattaneo — perchè dubitavo che •■•olesse rivelare a mio padre là,vita triste che conducévo. L'episodio ebbe origine da questo mio timore. Mio pa dre non sapeva che trafficassi nella co i-aina. Pensava che lavorassi onesta mente. — Figuriamoci — esclama il Presi dente - se avevate un timore di questo irenere. Del resto il far la svia non po teva riferirsi che a qualcosa di ben nò crave. Dalla teste si vorrebbero sapere mot ti altri particolari. Ma la (liarcardl e rome dire, assai riservata. Le noie ed fastidi che le sono derivati per avere illotrgìato nel proprio albergo il Cattaneo, sono infiniti. Lo stesso patrono ili P C. nvv Quattroccolo. interviene per abbreviarle il supplizio. Non insistiamo r-on questa testimone. Comprendiamo -tutti 11 suo diagio. — In effettn questa testimone è stata dolorosamente provata Si è detto persino che fosse l'amante del Cattaneo conferma il proscenio congedando rèx-alhevgatrice F. viene alla pedana suo marito, il quale non sa nulla di specifico e si limita n confermare ■ pianto dichiarò 'n Istruttoria Festini notturni nell'officina Benedenti Cuneo ebbe a conoscere Caracci. ma per ragioni oneste, di lavoro. Egli fu occupato come opera:o nell'otlicina che il Carocci aveva impiantato in via Cassini. Vi rimase per parécchi mesi e fu regolarmente panato. Pres.: — Quando fu chiusa l'officina? — Si cessò di lavorare nell'ottobre l'i-H. quando si ultimarono i lavori in corso per la palazzina del cav. Tartaglia Ma non so se l'officina fosse chiù sa proprio in quell'epoca. Avv Ohert: — Ad ogni modo ahbiamn i registri che possono far fede deiIn data. Pres ai teste: Sa che 1 registri della Officina fossero tenuti repolarmente? I! teste non lo ritiene e ricorda questo episodio: egli venne assunto dal Caracci nell'aprile 102'» -d invece la sua -assunzione fu fatta figurare nei registri come avvenuta nel luglio Ma ■ ,:• dell'altro: i locali dell'officina ser. w>ano al Caracci per adunare alla seni gli amici e darsi ai bagordi. Molte .olio, riprendendo alla mattina il lavoro, il teste trovò tra i torni ed i ■anchi di lavori numeroso bottiglie vuote ed i rimasugli dei festini fatti In notte. Con Chiaffredo iantoni si conchiude la stilata dei testi. Il Fantoni, nell'agli, sto 192(1 era detenuto nelle carceri dtrmsstrslalatamcpnctegcsopsstesdnepètaslprudnvPHipnmnvsliupuzimtlilacva di Torino, ospite delia cella in cui si rovava il Cattaneo. Secondo le affermazioni di costui, il Fantoni sarebbe tato presente alla breve conversazione voltasi tra il Cattaneo e l'Allasia atraverso lo spioncino della cella. Sotiene, come è noto. Cattaneo, che Alasia gli rivelò in quell'occasione come a borsa da lui lasciata nella sua abiazione, fosse venuta alla propria amante per confezionare una fascia e ome essendosi presentata in seguito la polizia per sequestrare la borsa, la donna ne avesse presentata un'altra. Il teste dichiara di ricordare una onversazione svoltasi m cella ed avene Der argomento una borsa, ma aggiunge di non ricordare che si sia acennato al fatto che la borsa era stata ostituita. Pres.: — Non ricorda che si sia parlato di sostituzione o esclude che e ne sia parlato? — Lo escludo, perchè il Tatto mi riesce nuovo completamente. Ed eccoci — esaurita l'escussione dei esti — alla lettura degli atti. Il Presidente legge i certificati penali del due imputati. Caracci è staio condannato più volte per spàccio di cocaina e contravvenzione al foglio di via: la prima condanna risale al 1908, l'ultima è del 1928. II certificato penale di Cataneo registra un'assolutoria per amnistio dal reato di diserzione e un'assoutoria per non provata reità dall'imputazione di furto. A queste assolutorie seguono la condanna a 30 anni per uxoricidio e la condanna per spaccio di cocaina riportata nel 1927. Pres.. a Cattaneo: — Vi è andata bene, salvo l'ultima volta. Cattaneo (amaramente): — L'ultima volta è andata malissimo. E la lettura degli atti prosegue. 11 Presidente legge le deposizioni rese da Hans Kuger ed una lettera da questi inviala all'autorità allorchè 1 sospetti per l'uccisione del Flelschmann si erano-addensati, sul russo Michele. Katmann. il auale fu poi prosciolto per non avere commesso il fatto. Infine viene data lettura della perizia necroscopica. I periti settori che eseguirono l'autopsia, rilevarono che il Fleisch-inann era stato colpito alle spalle con un'accetta o mannarese e che i colpi, probabilmente, erano stati vibrati da una persona sola. La morte del disgraziato era avvenuta rapidamente- _ II rinvio a giovedì E l'udienza è tolta per essere ripresa in pomeriggio in alira sede. Per dar modo ai giurati di valutare le risultanze di causa, il Presidente ha deciso l'effettuazione del sopraluogo. Alle lail Presidente conte Marchetti, il P. G.omm. Raviola. assistiti dal Cancelliele cav. Vittonalto, i patron, di (illesa avvocali La Perna, Dagasso, Obert e Manno, i patroni di Pane Civile, avvocali Quattrocolo e De Marchi, ed i giurati al completo si sono dati convégno in corso Moncalieri, ai piedi della strada cosidetta « dei morii » dove venne compiuto il delitto. Presenziano al sopraluogo anche i funzionari che avevano'compiuto Iti indagini e taluntestimoni; lo ohaufleur Candido Pentiche. la sera del 3 gennaio, aveva trasportato colla propria auto 11 Fleischmaiiii e io sconosciuto, ed il signoGiuseppe Arrabbio il quale aveva nolaio i due allorchè, discesi dal taxisi avviavano per la «strada dei morti»A; giurati è stato indicato il punto preciso ove venne trovato 11 cadavere e che è a 150 metri dall'imbocco della strada; quindi la Corte ed i giurati hanno percorso 11 viale che corre internamente alla villa De Fernex, ma parallelo ' alla strada dove fu compiuto idelitto Come si ricorderà, l'Arrobbio e la sua fidanzata percorsero questo viale mentre il Fleischmann ed il suo accompagnatore salivano per la « strada dei morti », ma non in'esero alcun grido nè alcun rumore sospetto. Dal sopraluogo si è constatato che il vialepur correndo parallelo alla strada, sstacca da questa di oltre G0 metri, cosicché l'udibilità di quello che può accadere sulla strada comunale è relativa. Il processo sarà ripreso glovedi nella sua sede naturale per la discussioneParleranno dapprima l'avv. De Marchper la P C. ed il P. G. comm. Raviola. cui faranno seguito i patroni a difesa eri il secondo oratore di P. Cavv Quattrocolo.

Luoghi citati: Torino