La squadra di "Val Cismon" conquista il titolo nazionale

La squadra di "Val Cismon" conquista il titolo nazionale IL CAMPIONATO DELLE VALLI D'ITALIA La squadra di "Val Cismon" conquista il titolo nazionale I Mesi della " TÉ Mucrone „ sono stati la rivelazione Ma gara San Martino di Oastrozzo, 9, matt. Forse neanche quando tuonava il cannone in vai Travlunolo, e i rinforzi accorrevano in fretta dal fondo valle alla linea della Cavallazza e dal Col Bricon, e'i stata della gente che è salita in men di un'ora, sulla neve con 16 aradi sotto zero, dai prati di San Martino al Passo Bolle, passando per i laghetti del Col Bricon. Eppure ieri ben sei delle 27 squadre partecipanti al campionato sciistico delie Folti d'Italia sono riuscite in Questo storio. Al secondo controllo della gara situato al Passo sulla base dei tempi di partenza (ogni squadra era partita con due minuti di intervallo) risultavano prime: Val Cismon 51'; Valtellina 56'; Valtmirnanchc e Val di Fiemme in 58"; Valle dì Courmageur 58' 30" e Val Formaxsa in 59'. Inizia vlvioi .' la lotta,, si ora ùigagg iota sub ito vivace e gH sciatori non si erano arto risparmiali in quel primo aspro tratto di salita, ehe in poco meno di otto chilometri di percorso portava dai 1*7 .mwi di San Martino ai 1907 di Col Brieon. Altre squadre passavano con\tempi di poco superiori, ma nessuna qdi esse lasciava l'impressione di poter togliere alla prima, già in testa, il vantaggio conseguito. Era fra quelle sei che doveva trovarsi la vincitrice e Valtellina, che da due anni si portava via U titolo di campione d'Italia, era passata compatta e veloce, sotto la guida del Sertorelli. — Oggi non vado!, grida al suo passaggio davanti al controllo il più anziano (con i suoi 39 anni) dei concorrenti, il veterano assoluto del campionato dlle Vaili d'Italia. Un'altra squadra legnerà quella detta Val Fiemme, composta in buona parte di Finanzieri della Scuola Hi Predazzo, «ebbene distaccata di due minuti dai primi, aveva ancora quasi intere le ch&nces per la vittoria. Non si era compiuta insomma che una quarta parte del percorso, e se dal Passo di Col Bricon a Bolle c'era quasi pianura e poi una lieve discesa per andare al terzo controllo, i chilometri non mancavano por cercare U modo di battere una buona volta quei rudi lombardi in fama di invincibilità. Quando il telefono portò giù a San Martino la notizia dei passaggi, subito i sostenitori della squadra locale (Val Cismon) e di quella limitrofa (Val di Fiemme), esultarono. Altri, invece, si aspettavano di veder imporsi alla distanza, e quando le fatiche del percorso durissimo cominciassero ad imporsi, le rudi quanta dei piti quadrati e possenti valtellinesi di Bormio o di queli di Valtoumanche e di Courmayeur. La giornata si annunziava magnifica, giusto premio ai baldi campioni che si apprestavano ad affrontare la gara durissima, e agli spettatori e spettatrici, che ne avrebbero applaudito lo sforzo. Il freddo era molto, ma chi ci badava* Il sole cominciava it far capolino dietro le erode. Qualcuno che era la prima volta che veniva quassù si faceva indicare cima per cima, putita per punta, quel portentoso scenario dolomitica che ha reso questo posto famoso nel mondo. i. E. Usurasi starter Le ventisette squadre ehe parteciperanno alia gara sfilano dinanzi all'on. Manarest, Sottosegretario di Stato alla Guerra e presidente del Club ,41plno, ehe ha voluto onorare con la sua presenza l'anziana e bella martifestazione della Gazzetta dello Sport /( sorteggio effettuato ieri sera alla presenza degli accompagnatori ufficiali di ogni rappresentanza, rum è stato favorevole alla squadra campioni valtelllnesi hanno estratto il S. 3, tuie a dire che dopo un paio di chilometri essi erano già in testa, a doversi trac eiare la pista, e non mai in grado di conoscere la propria posizione rispetto agli inseguitori. Il n. ■! era per il Matte Bianco, il n. 5 per la Val Formazza. Si pregustava la lotta che i formazzini avrebbero scatenato per raaaiungere i rivali più rapidi. Prima a porsi agli ordini dello starter di eccezione, rappresentato da S.E. Manarest, è la squadra dell'Alta Vai di Piave. Facce angolose di montarvi ri, abiti modesti. Il cronometrista Ollolini candisce i secondi e alle ore 9,11 partono i primi; in maglia viola sono t eoaorini di Pieve, in maniche di camicia quelli della Valtellina, capitanati dal famoso Sertorelli. Pure alla buona sono abbigliati i valligiani d' Courmageur, che come capa squadra hanno la guida Osvaldo Ottoz, un •.iterano, si può dire, di questa gara; a sua prima partecipazione risalendo ai 1923. Un altroché vanta la sua anzianità, e non soltanto sportiva, è il Bacher di Val" Formazza. Biondiccio, con il viso come una mela rinsecchita, questo celebre, -, campione nasconde una forza straoritlndrUi nel fisico, appena normale. , òggi non brillerà eccessivamente, ma égli resta tuttora una delie figure': caratteristiche dello sport sciistico, legalo particolarmente alla storia di - questa tipica competizione. "'■ '" Alle 9,21 partono i lombardi della Val Grigna, atte 9,£3 tutta uria famialia di Uamelia della nostra Val Mucrone. Indossano smaglianti maglie arancioni. Ma non è per i colori vinosi, che oggi si sono tatti onore. Ve la dirò più avanti la ragione, perchè questa squadra piemontese da nessuno considerata alla • vigilia, i quella che con i primi arrivali farà parlare di sé ptti di tutti le'.allre. - - ;/ » : In camicUt azzurra sono -ì rappresenianti della Val Vigezzo, al pari dei. lontani- friulani ..e allogeni dell'Alto j^. , «tdorini di cibiana sono comandati da un capo-squadra di 18 anni Questo vuol dire ringiovanire i quadri sul serio. Quei delia Val An- trona, sono in rosso, mentre i valligiani della Toumanche, quelli ehe svegliandosi ai vuitti.no vedono il Cervino, sono messi molto alla buona, da ver» guide che ti-tramandano il mestiere da padre in figlio; Pellissier, Blek, Gaspar, Maquignaz. I voti per.Val Cismon Applausi accolgono l'avvicinarsi della squadra locale. Già una volta, proprio qui a San Martino, la Val Cismon riusci a vincere. Una seconda vittoria i augurata, è pretesa a gran voce dai presenti. — Vii biclietto da cento per te! — grida un supporter rivolto al caposquadra lavemaro. Ma questi scuote il capo. La squadra parte mutilata. Sono soltanto in l e di questi uno, lo Scaiet, ieri era ancora a letto febbricitante. Se stamattina non avesse avuto il coraggio di alzarsi e di raggiungere i suoi compaéni, la Val Cismon avrebbe dovuto dichiarare forfait. Pure in quattro, per-, l'improvvisa malattia di uno di loro, e non potuto rimpiazzare, partono i-rappresentanti della Val di Fiemme, i Dezulian e Volcan delle * Fiamme gialle >. Pure applauditi sono gli abbruzzesi venuti dalla lontana Boccaraso con un accompagnatore, un vecchietto arzillo, e loquace, che non si stanca di raccomandarli alla benevolenza dei giornalisti. — Nei nostri paesi e'i poca neve, e abbiamo dovuto far miracoli per allenarli. Se faranno una magra figura, vogliate scusarli. Ma. gli abbruzzesi si piazzeranno dodicesimi davanti alle squadre di molte nostre valli, dove almeno non manca la neve per gli allenamenti. La squadra, della Val Camoniea si presenta eon- quattro uomini; a uno è venuta nella notte una febbre da cavallo, e ha dovuto rinunziare alla gara. L'ultitiut partenza è quella della squadra di Ponlebba, di cui fa parte il finanziere Dante V'uerich, ehe la settimana scorsa, ad Asiaco, vinceva il campionato Trlveneto di resistenza. Sono quattro fratelli e un cugino. Sono di poco passate le 10, quando le loro camicie azzurre si perdono sotto i larici della vaUe che sale diritta al Col. Bricon. Delle trentaquattro squadre iscritte, sono partite il La lotta come si è detto in. principio assunse subito carattere di asprezza lattatila aaeaalta Sul secondo I ratto di percorso, svolgenlesì interamente ad oltre 1800 metri di altezza, su per i magnifici campi dì neve di Rotte che li fanno fra i più belli d'Italia, buona parte di questi vantaggi seomparttero e la lotta si restrinse fra un numejo più limitato ili squadre. La Vaile di Flemme arretrò e altrettanto avvenne per Valtournanche in seguito alla rotturadi uno sci a uno dei suoi componenti. Gli uomini di Val Formazza si erano frazionati. In testa a contendersi i primi posti rimanevano Valtellina e Val Cismon, e subito dopo venivano l biellesi della Val Mucrone che al Col Bricon erano in posizione arretrata I tempi qui sotto riportati danno, meglio delle parole, un'idea chiara della situazione, come venne a trovarsi al secondo passaggio, al Passo di Bolle, cioè dopo aver compiuto il giro che per malga Venegia e malgaapiccvpattg 'a o l a Vcnegiotla, aveva portato i corridori ai passo della Costanza (metri 2170, punto più alto toccato nella gara). Fu in questo trailo centrale e assai faticoso per la pendenza del tracciato, che Val Cismon si avvantaggiò sulla Valtellina, e Val Mucrone si fece avanti togliendo ai Formazzini il terzo posto. Centinaia di automobili erano salite al passo che, come è noto, viene mantenuto sgombro dalla neve. Gli spettatori saliti lassù si contanavo a migliaia, raggruppati attorno agli alberghi o sparsi sulle candide groppe dell'altopiano. In quel punto la pista si immetteva per breve tratto sulla strada, prima di poggiare a sinistra sotto le morene del Cimane e di là, attraverso i boschi, con larghe spirali, scendere all'arrivo. Ma eceo-i tempi del passaggi delle sqiùulrèrp^''^uólhlé',Ui''due controlli; di; Bolletta étoqueni\;.ri'peior.delie parole: Primo passaggio (chilometri 10 dalla partenza) : Val Cismon 51'; Valtellina 56'; Valtournanche e Val di Fiemme 58'; Monte Bianco 58'30"; Val Formazza 59'; Folle di Livinaliongo e Valle Camoniea ore 1 e 30"; Calàlzo e Val Mucrone ore 1 e 1'; Boccaraso e Cibiana di Cadore ore 1 e 2'; Pieve di Cadore ore 1 e 3'.- Val Córdevole e Val Trompla ore 1 e 5'; Fai Sesia era in ritardo con ore 1 e 16'. Più indietro ancora: Valle Antrona con ore 1 e 19'. Secondo passaggio (chilometri 23 dalla partenza); Val Cismon in ore 2,3'30"; Val Mucrone in ore 2.9'30"; Valtellina, ore 2,10'; Fai Formazza ore 2,11'; Val di Fiemme ore 2,13': Valtournanche ore 2,18'; Afonie Bianeo ore 2 e 20'. La profana dai blalleisi Come si vede, .gli outsider detta giornata, cioè gli arancioni di Biella, in quel tratto erano riusciti a portarsi al secondo posto per 30", davanti ai valtellincsi. Ma nella discesa verso l'arrivo a. Giuseppe Barn ella si spezzavano ambo le punte degli sei; la squadra che era rimasta composta di quattro corridori, dovette rallentare e cosi si perdettero minuti preziosi. Del ritardo approfittano i valtellinesi che pur non trovandosi evidentemente in buona giornata, risaliranno al secondo posto, mentre Val Formazza negli ultimi chilometri in discesa farà l'impossibile per arrivare almeno terza. La squadra prima a passare sotto lo striscione rosso del traguardo è quella detta Valtellina, per la quale il cronometrista annunzia il tempo impiegato a coprire i trenta chilometri circa del percorso: ore 2,25'9". E* in testa Sertorelli Erminio. • Lo segue Con)'oriolo, poi Demonfi e Alberti, tutti in pochi metri. Il compatto arrivo della squadra è accolto da vivissimi applausi. Incominciano a. quel momento le incertezze c le impazienze immancabili in questi arrivi separati. I cronometristi lavorano: si fanno calcoli più c meno esalti confrontando le ore delle singole partenze con quelle degli arrivi ehe si susseguono a brevi intervalli. Secondi ad apparire sono gli uomini della Val Formazza. Ir base ai calcoli si sa già che essi non potranno aspirare alla vittoria; comunque, non manca la loro parte di applausi. Un fotografo anzi appare tanto infervorato, da non accorgersi dell'arrivo dell'uomo di coda Erminio Steff e e si avanza sulla pista, mentre a tutta velocità scende il corridore. Un urlo, un capitombolo dal quale t! valliggiano pare debba uscire malconcio, perché rimane inanimato sulla nette e deve essere trasportato a braccia. Ma più tardi sapremo che la cosa è andata a finire in niente anche per il fotografo. Per Val Formazza il cronometro ha segnato ore 2,26'42". Terzi ad arrivare sono gli uomini della Val Mucrone, che hanno impiegato 11" meno della Val Formazza. Quarti ad arrivare sono le guide del Monte Bianeo. L'ansia si fa più' viva, perché si aspettano, di istante in istante, i campioni locali. Avranno essi conservato il vantaggio ehe avevano al Passo di Bolle? Gli sguardi si fissano continuamente al bosso da cui, sotto la incombente parete della Bosetta, dovranno, sbucare, i corridori. Erano partiti iZ minuti dopo i bormiesi: per vincere basterebbe che essi giungessero prima gche tale tempo fosse scaduto dall'arrivo di questi. U, 15, 16... Tavernaro! gridano i tifosi. Eccolo che arriva! La maglia marrone del capo-squadra é infatti visibile in festa a tre camicie chiare. 1 tuoi amici lo riconoscono. La discesa sul traguardo é fatta con la velocità di un treno diretto. Scoppiano gli applausi. Il quarto della squadra, lo Scalei, ehe ieri era ammalato, e che durante la gara Ita dato magnifiche prove di stoicismo e di resistenza, é allo stremo delle sue forze e cade riverso sotto to striscione di arrivo. Ma i tuoi compagni lo rialsano, gli gridano Ai aver vinto, lo rianimano al calore della loro gioia semplicemente espressa e superbamente meritata, arrivano altre squadre: quella del Piave, quella di Pieve di Cadore, la Valtournanche. Si aspetta, quella di Val dì Fiemme che pp Irebbe apportare qualche mutamento nelle prime posizioni. Ma questi ritardarla. E quando giungono, il cronometro dice 2 ore e 29'. Saranno quinti in classifica. La aJawaMoa A intervalli sempre più lunghi, finché é scaduta il tempo massimo, risultano arrivate venti squadre, cosi classificale dalla giuria: 1. Val Cismon (Tavernaro, Scaiet. Sle lanon e Salmolin) in ore £,20'16"4/5; 2. Valtellina (Sertorelli Erminio, Alberti, Contortola, Demonti) ore 2.25'9"; 3, Fai Mucrone (Ramella BmiUo, Bamella Eliseo, Ramella Giacomo, Romelia Giuseppe) in 2.26'31"l/5; 4. Fai For mazza (Bacher Achille, Vaici, Scilligo e Steffe) in 2.26,41"; 5. Falle di Fiemme in 2,29"29"; 6. Calalzo in 2,31'4"; 7 Valle di Courmayeur (Ottos, Pennaz, Saluard, Huerzele) srl 2,36'H"; 8. Valtournanche (PeUissier, Herin, Gaspar, Maquignaz) in 2,39'; 9. Fai di Livinal longo in 2,40'25"; 10. Valsassina in 2,4t'14"; 11. Fai Camoniea in 2,41'18"; Questa, senza lungaggini, é la cronaca della XII adunala dei Valligiani d'Italia, ehe, pur se non riunì il numero imponente di squadre degli altri anni, e ben riuscita, particolarmente dal lato tecnico, che é quello che conta. La coreografia é ammissibile nei campi di sei nelle vicinanze degli alberghi, e talvota non se ne può fare a meno. Ma qui la formula indovinata mette degli uomini forti e rudi, autentici campioni o in via di diventarlo, davanti a delle difficoltà seriissime, per superare le quali bisogna possedere doti atletiche di primo ordine. Svantaggiata da una indisposizione improvvisa del capo sauadra Sertorelli, costretta a sostituire gli ultimi giorni il valente Catturi e a compiere In lesta tutta la corsa, la squadra campione na dovuto cedere alla baldanza degli sciatori locali che potevano, inoltre, contare sulla conoscenza del percorso. Val Cismon, comunque, ha meritato la vittoria, per l'ardore combattivo di cui ha dato prova nel tratto centrale del percorso, cioè il più difficile. ' I ratizzi Mia c "latra Mieea » La sorpresa detta giornata non e però tanto rappresentata dalla sconfitta dei valteUinesi, tibbenc dalla imprevista affermazione della squadra delia Val Mucrone. Questi Romelia sono tutti di Favaro, e soci della Pietro Micce di Bietta: modesti operai, ehi muratore, ehi spaccapietre, che la pas sione per lo sport ha amalgamato al punto da farne una vera rivelazione di fronte a squadre più anziane e maggiormente agguerrite a competizioni del genere. Questa affermazione dei giovani é, d'altronde, molto simpatica, come rirnarchetìole e l'alta percentuale degli arrivati ad onta detta temperatura bassissima e detta durezza del percorso, ehe in un certo punto si svolgeva anche su ghiacciaio. La qualità dei nostri sciatori di fondo è da considerarsi, quindi, in continuo progresso. La proclamazione dei risultati e la premiazione dei vincitori si é avuta nel pomeriggio, in una simpatica cerimonia. Ha parlato ai convenuti S.EManaresi, ehe ha ribadito il concetto dell'assoluta necessità di propagandare queste ed altre manifestazioni sportive fra Ut gioventù, non già nel senso di portare i giovani soltanto presso ile città, sui tacili eampi di neve o sui sentieri verso i rifugi di montagna, ma a tu per tu eon le più aspre difficoltà, contro il pericolo, sulle cime impervie e ghiacciate. VITTORIO VARALI