La ricerca delle salma prigioniere della valanga

La ricerca delle salma prigioniere della valanga LA SCIAGURA ALPINA DI BARDONECCHIA La ricerca delle salma prigioniere della valanga 8. E. Manaresi dirige l'ardua e generosa fatica a . e e — r i a o a i a a i e e o i e è e n a e è e o i a a a , è a Rochemolles (ritelefonato da Bardonecchia), 31 notte. Alle 8 di stamane S. E. Manaresi ha preso nuovamente la via di Rochemolles per venire a sorvegliare da presso i primi tentativi per ricuperare le salme dei travolti nelle valanghe di lunedi e martedì scorso. Il Sottosegretario alla Guerra e comandante del 10° Alpini, col suo ufficiale addetto, maggiore Fabozzi, era accompagnato dal comandante del Terzo Alpini colonnello Rossi, dal comandante del Battaglione Fenestrelle, maggiore Piccato, dal noto campione sciatore Ottorino Mezzalama, e da tre inviati di giornali, da un congiunto del soldato Correrà — uno degli scomparsi della valanga di lunedì — e da un paio di soldati alpini. La mattina era bellissima, e nella valle era queto anche il vento. Vallo silenzio era rotto solo dal mormorio del torrente, che scorre a fondo valle, tra alte sponde di neve, tra macigni di roccia. Ma su in allo, sulle cime, soffiava la tormenta. Le cime si vedevano sormontate dalle candide nuvolette del nevischio. Siamo quasi a metà strada; e percepiamo una romba che si spande, dall'alto, che riecheggia sonora nella valle. E' il primo aereo — un A. S. 1 — che trasvola, dirizzandosi verso la parte superiore della valle. Passa rasente alle cime-, pare, al nostro occhio, che, lievemente abbassandosi,_verso 'la sommità del versante di sinistra della valle, sfiori le pinete, che chiazzano di macchie scure i fianchi nevati del monte. Poi, scompare nel giro della valle, tra promontori montani. Pattuglia In marcia Arriviamo qua a Rochemolles poco dopo le nove e mezza. li tenente Giulio, che, per una distorsione a una mano in seguito a una brutta caduta, non ha potuto seguire il suo reparto, e cui è stata affidata la vigilanza del collegamenti, tra i reparti stessi e Bar. donefechia, e il sottotenente-medico dottor Lupo, informano S. E. Manaresi e il colonnello Rossi che il capitano Molinari è partito alle sette, con una prima pattuglia di una decina di sciatori, e accompagnato da una guida del luo. go. Qualche tempo dopo, in modo da distanziare di circa mezzo chilometro la prima pattuglia, è partito il sottotenente Neri — uno dei superstiti delle tremende giornate di lunedi e di martedì — con un'altra pattuglia, e un'altra quindicina di sciatori. E infine distanziandosi dalla seconda pattuglia di un altro mezzo chilometro, è partito il tenente Di San Marzano, con una terza pattuglia ancora di una quindicina di uomini, con le racchette da neve. Quest'ultima pattuglia costituisce la corvée con i rifornimenti di viveri e generi di conforto, di cui si intende stabilire il deposito alla casa dei guardiani alla Diga. Trilla il telefono, nella casetta dove è installato, in una stanza che pare una caverna, nella roccia, con le sue mura di pietre, grigie, con la sua volta bassa e fumosa. Da Bardonecchia il capitano Sardini-Saladint incaricato del le comunicazioni, avvisa che l'aeroplano, reduce dal volo, ha segnalato davere avvistato le tre pattuglie, in marcia verso la Diga, alla distanza prescritta di circa 500 metri una dall'altra. La prima pattuglia è già prossima alla Diga. La marcia, a quanto hanno potuto rilevare gli aviatori, pròcede regolare. Il volo è stato assai contrastato dal vento, che soffia violentoa raffiche. Qualche tempo. Dallo Diga telefonano che la prima pattuglia è arrivata senza incidenti alla casa dei guardiani, e che le altre due pattuglie sono in vistaIl capitano Molinari dichiara che intende partire subito dalla Diga con una pattuglia leggera, di tre o quattro sciatori, per raggiungere la località delle valanghe. Bravo Mezzalama! In bocca al lupo..Ma il nostro bravo Mezzalama non ha atteso questa comunicazione. Appe. na siamo arrivati qua a Rochemollesci ha lasciati, accettando col suo buon sorriso sereno, i nostri reiterati: — In bocca al lupo — ci più reiterati ancora, consigli di prudenza, col suo sacco a spalle, gonfio di lutto il corredo di strumenti, di vettovaglie, di indumen ti. e con gli sci legati sul sacco traversalmente, si è buttato sulle peste delle pattuglie, all'inseguimento. Lo abbiamo visto inerpicarsi su per la china di neve del versante sinistro della valle scalare un promontorio, che si protende dietro il paese; e voi lanciarsi giù di là scomparendo ai nostri sguardi. Bravo Mezzalama! Se ne era arrivato ieri sera da Torino; era venuto a cercare un amico dei giorni di guerra, me, suo assolutamente indegno alunno di un corso sciatori di guerra. Mi ha dello semplicemente: — Potessi fare qualche cosa! Io conosco perfettamente la valle; il colonnello Rossi mi conosce... se tu ne parlassi con S. E. Manaresi? Mi pare che potrei essere utile. S. E. Manaresi l'ha accolto con la sua cordialità schietta e sbrigativa, cordialità dì alpino: — Vuol venire? Ben venuto!' E quando siamo arrivali a Rochemolles e Mezzalama ha dichiarato che ripartiva immediatamente, per raggiungere il capitano Molinari, S. E. Manaresi che non è certo uomo che sbarri il passo agli ardimentosi — stile alpino, stile fascista — gli ha stretto la mano.— Stia in gamba. Telefoneremo al capitano Molinari che lo aspetti alla Diga. — Lo raggiungo. Stia sicuro. Eccellenza, che lo raggiungo. E con quelle sue gambe stecchite che paiono intagliate nel bosso, un'ora dopo era già alla Diga. Per poco, noi arrivavamo più tardi con la telefonataAl capitano Molinari, alpino valoroso e provetto, dovette riuscire ben gradito il concorso di un cosi valido compagno. E appena il Mezzalama arrivò alla Diga, il telefono ci segnalò che partiva di là la prima pattuglia leggera di sciatori; il capitano Moli nari, Mezzalama e ire soldeti. Continua sulla valle il trasrnìart di aerei. E continuano le segnalazioni telefoniche, sia da Hardonccclda. per le notizie trasmesse dagli aerei, sia direi \tamenle dalla Diga, Gli aerei disimpe gnano il loro compilo in questa guisa. Partiti dal campo di Oulx, passati su Bardonecchia, sorvolano la valle, osservano. Poi tornano verso Bardonecchia e lasciano cadere, su uno spiazzo presso la stazione indicalo da teli rossi distesi sulla neve, lasciano cadere un messaggio riassuntivo delle principali osservazioni. Il messaggio, raccolto, vierì subito telefonato da Bardonecchia a Rochemolles, a S. E. Manaresi; il quale, se del caso, dispone in conseguenza, telefonando ordini, istruzioni, consigli al posto di collegamento stabilito alla Diga, Dopo Bardonecchia, dopo avere gettato il messaggio, gli aerei proseguono pel campo di Oulx, dove atterrano. L'osservatore, col telefono installato al campo stesso, in collegamento con Bardonecchia, completo a voce il proprio messaggio, aggiungendo particolari e notizie, impressioni. E anche questo, se interessante, viene da Bardonecchia rUetefonato a S. E. Manaresi, a Rochemolles. Indi, subito, l'aereo riparte, per un nuovo volo. D'altro lato'il capitano Molinari si è già curato di rimandare indietro alla Diga, uno dei suoi sciatori, con le informazioni. La pattuglia del capitano — sappiamo così — e come del resto ce 10 hanno già segnalato gli aerei — è giunta verso le li,30 sul luogo della prima valanga, e comincia le ricerche. In verità, S. E. Manaresi ha organizzato tutto il tentativo e questo servizio di collegamento e informativo, in modo ammirabile; tutto funziona con precisione assoluta; e le notizie giungono con celerità stupefacente. Da Rochemolles seguiamo i movimenti di ciascuna pattuglia, si può dire, a passo a passo. ' Ecco. La pattuglia del Tacchettatoti del tenente Di San Marzano, la corvée, lascia la casa dei guardiani, alla Diga, per ridiscendere a Rochemolles. Ecco. Dalla Diga è partita un'altra pattuglia di sciatori, per raggiungere 11 capitano MolinariEcco. Il capitano Molinari rimandaalla Diga un altro sciatore con la notizia che ha ritrovato due salme. Ora arriva a Rochemolles dalla Diga, il tenente Dì san Marzano con la sua corvée. Ma a lui non resta nulla da aggiungere alle informazioni, così tempestive e precise, che già sono Qui affluite. Egli ci specìfica ehe la tormenta, che ora è scesa, con qualche intermittente raffica, fin qua, soffia in alto abbastanza violenta. La temperatura si mantiene rigida, col vantaggio che la neve non perde consistenza e tanto minore, quindi, è il pericolo di valanghe.E ancora chiama il telefono. Da Bar. donecchia ti capitano Nardinì-Saladini segnala che gli aerei hanno visto la seconda pattuglìetta di sciatori, già partita dalla Diga, raggiungere oltre la prima valanga e forse la seconda, la pattuglia avanzata del capitano. Molinari. Tra salma • traccia dalla altra vittimaPoco dopo chiamano dalla Diga. Icapitano Molinari ha rimandalo indietro un uomo con la notizia che ha ritrovato, finora, tre salme-, e sta effettuando sondaggi nella neve della prima valanga. Ha trovato anche zaini sparsi nella neve, mantelline, copertearmi. Sono circa le 15. S. E. Manaresi desidera proseguire da Rochemolles alla Diga, dove pernotterà nella casa dei guardiani, per proseguire domattina pei luoghi delle valanghe, e dirigere personalmente i lavori di ricerca e di ricupero delle salme. Non è il caso di far rilevare a S. E. Manaresi il grave pericolo cui si espone, nessuna considerazione di questo genere, certovarrebbe a trattenerlo. Ha già decisoE parte accompagnato dal colonnello Rossini, dal maggiore Piccato, dal maggiore Fabozzi, con due soldati, Mentre mi accingo, con i due colleghi giornalisti — perfetti alpinisti, Cesco Tomaselli ed Ettore Doglio — a raggiungere alla Diga s. E. Manaresiper seguirlo domani nella sua impresaraccolgo ancora, qua, dal telefono di Rochemolles, queste notìzie, le ultime della giornata. Le due pattuglie sciatori del capitano Molinari, con Mezzalama e col sottotenente Neri il quale guidò la seconda pattuglia, dalla Diga alle Valanghesono ritornate alla Diga al cadere degiorno. E hanno portato con sè a prezzo dì lunghe fatiche e di molti stenti le tre salme ricuperate. E sono quelle degli Alpini Agostino Alume, Pietro Gerard, Sisto Ruffino. Il Gerard è quel, io che travolto nella grande valanga dì lunedi, fu tratto subito; ma era mortalmente ferito, e spirò poco dopoAlla Diga sono stali accesi stassera tutti i fanali che ne coronano la sommiti. Nella solitudine buia della montagna, saranno le faci, stanotte, della veglia funebre. MARIO BASSI.